Mesagne. La delusione per il mancato finanziamento del centro antiviolenza

Dicembre 06, 2016 1382

violenza logoLa possibilità che il centro antiviolenza di Mesagne,

da collocare in un immobile confiscato a un boss della Scu, possa sfumare è stato accolto con disappunto dalla città che in quella struttura ha sempre creduto. In fumo, almeno per il momento, è andato il finanziamento di 180 mila euro che avrebbe permesso di attivare a Mesagne, come era stato anticipato, un centro antiviolenza al servizio delle donne vittime di violenza. Lo scorso mese di aprile era stato firmato il protocollo d’intesa tra l’Ambito territoriale 4, di cui Mesagne è Comune capofila, l’associazione di volontariato «Io Donna» e la cooperativa sociale «Solidarietà e Rinnovamento» di Brindisi per rispondere all’avviso pubblico del dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri che prevedeva lo stanziamento di fondi destinati al potenziamento sui territori dei centri antiviolenza. "Peccato, mi ero già affezionato all'idea - ha spiegato Fernando Orsini, consigliere comunale del Pd -. Oltre per quel che socialmente rappresentava, aveva anche un altissimo valore simbolico per il luogo in cui doveva essere allocato. L'Amministrazione comunale non demorda e non abbandoni l'idea. Il centro deve nascere a Mesagne ed in quel luogo". "Pensavo che questo finanziamento fosse già stato erogato, almeno per quello che emerse in Consiglio comunale - ha detto Mery Capodieci, dell'Azim -. Mi spiace veramente perché se il centro sarà organizzato così come è stato realizzato in altre province o regioni è un ottimo strumento a sostegno di tutte le forme di violenza". Infine, l'imprenditrice ha fatto notare che sarebbe meglio "che le prossime richieste di finanziamento fossero sbandierate solo nel momento in cui i dati siano attendibili. Giusto per non peccare di presunzione". "La notizia della perdita del finanziamento non è mai una buona notizia, né per chi ha presentato il progetto, né per l’intera comunità che ne avrebbe dovuto beneficiare", ha esordito Antonio Calabrese, coordinatore di Progettiamo Mesagne, secondo cui non si "può ritenere sufficiente il finanziamento erogato alcuni giorni fa dalla Regione Puglia a 14 Ambiti territoriali per la programmazione di attività mirate al contrasto della violenza di genere, trattandosi di soli 40 mila euro da distribuirsi addirittura fra tutti i comuni dell’Ambito territoriale 4".