della tutela dei beni culturali dopo alcuni lavori di ristrutturazione fatti non a regola d'arte. E' accaduto, ad esempio, che alcune antiche basole calcaree divelte da piazza IV Novembre, per svolgere dei lavori di allaccio delle utenze dell'Acquedotto pugliese, siano state ricollocate malamente facendo scaturire la protesta dei cittadini. Immediato l'intervento dell'assessore ai Lavori pubblici, Palma Librato, che ha messo in mora la ditta esecutrice dei lavori. Contento di tale decisone è stato Mimmo Stella, presidente del comitato civico "Terra di Mesagne". Alcune settimane addietro, dunque, l'Acquedotto Pugliese ha eseguito lavori per allacciamento di utenze, acqua e fogna, in piazza IV Novembre. L’esecuzione delle opere era risultata da subito “imprecisa”, soprattutto nella ricollocazione delle antiche chianche che pavimentano la piazza, tanto che a lavori ultimati, dopo le verifiche effettuate dall’ufficio e le diverse segnalazioni pervenute, l’assessorato ai Lavori Pubblici ha contestato il verbale di consegna lavori. "Non avendo trovato ad oggi alcuna risposta a quelle osservazioni - ha spiegato l'assessore Librato - ho disposto una contestazione scritta all’Aqp e alla ditta esecutrice circa «il ricollocamento delle basole in pietra calcarea costituenti la pavimentazione». In particolare si contesta il lavoro «eseguito in modo grossolano con particolare riferimento ai giunti ripristinati maldestramente e lasciando le basole antiche ricoperte di cemento»". Ai sensi del regolamento comunale riguardante le manutenzioni stradali, nonché l’apertura e chiusura di cavità in sedi stradali è stato intimato «il rispristino dello status quo ante entro dieci giorni, decorso tale termine si darà seguito a quanto previsto dal regolamento in merito ad inadempienze eventuali», ha concluso l'assessore. La posizione del Comune è stata subito plaudita da Mimmo Stella, generalmente critico verso gli enti che non tutelano i beni pubblici e in particolare quelli storici, di cui le basole della piazza in questione ne sono parte integrante. Stella ha spiegato: "E' arrivato il momento di fare prevenzione. I danni perpetrati su un bene storico, come le chianche di piazza IV Novembre, potrebbero essere anche irreversibili e nessun addebito potrebbe restituire il valore storico e urbanistico del bene, una volta compromesso irrimediabilmente. L'assessore Palma Librato sarà senz'altro d'accordo con noi: il Comune dovrà dotarsi di linee guida da far rispettare a tutte le ditte che operano sull'antico basolato, a tutela della storia e della cultura della città".
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