a San Pancrazio Salentino è divenuta una vera e propria “Cold Case”. Tanto che il consigliere regionale e presidente della Commissione Ambiente, Mauro Vizzino, ha protocollato una richiesta di accesso agli atti della Provincia di Brindisi per “verificare eventuali responsabilità personali su questa vicenda”, ha detto. I lavori per l’ampliamento della strada provinciale 74 “Mesagne–San Pancrazio Salentino” sono iniziati nel 2008 con l’obiettivo di eliminare le intersezioni pericolose attraverso la realizzazione di due rotatorie sul tracciato. Il primo lotto interessato dagli interventi per l’allargamento della strada e per la realizzazione della rotatoria nell’intersezione con la S.P. 51 “Cellino San Marco-Oria” fu completato nel 2011. I lavori del secondo lotto, avrebbero dovuto riguardare l’adeguamento della larghezza della strada provinciale a 10 metri, il ripristino della segnaletica orizzontale e verticale e il posizionamento di guardrail in alcuni tratti della strada per un importo pari ad euro 1.300.000 ma, dal 2008, devono ancora essere completati. Le cause sono da addebitarsi ai ritardi nel trasferimento dei fondi dalla Regione alla Provincia, alla presenza di pali di sostegno della rete elettrica e diversi alberi di olivo secolari ai margini della strada che necessitavano di essere spostati e, in ultimo, ad un ricorso al Tar presentato dalla seconda impresa in graduatoria nella gara d’appalto. Poi nella scorsa primavera, quando la strada doveva essere messa in sicurezza prima della stagione estiva è accaduto un corto circuito che ha mandato all’aria i piani. “È vero – ha confermato Mauro Vizzino – in questa triste vicenda c’è sicuramente una gestione negligente da parte della Provincia di Brindisi per ciò che riguarda l’espianto e il reimpianto degli alberi secolari di olivo. Ci siamo assunti l’onere di controllare in Regione gli atti che erano doviziosamente a posto. È in Provincia che è accaduto qualcosa che non ha permesso di realizzare un tappetino temporaneo, come era stato stabilito in un tavolo tecnico in Provincia, a causa della mancanza di fondi”. Una comunicazione che ha fatto saltare gli accordi precedentemente assunti e su cui, a quel punto, Vizzino ha voluto vederci chiaro. “Le cose si fanno con scienza e coscienza - ha aggiunto il presidente Vizzino -. Da qui la necessità di richiedere tutti gli atti inerenti questa vicenda per comprendere se l’iter procedurale si è svolto regolarmente oppure ci sono state delle responsabilità gestionali. Bisogna comprendere il modus operandi dei funzionari poiché dobbiamo avere la percezione di come sono state fatte le cose evitando di spendere inutilmente soldi pubblici. Bisogna, quindi, individuare dove è stato commesso l’errore perché in un rapporto di rispetto ognuno deve fare bene la sua parte, in maniera corretta e leale”. Soddisfatto dei risultati raggiunti l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Mesagne, Roberto D’Ancona: “L’iter autorizzativo per le opere da svolgere e l’espianto degli alberi è terminato e la ditta nel prossimo mese di ottobre inizierà i lavori. Se tutto va bene entro la prossima estate il tratto di strada in questione sarà terminato”.
Breaking News :