Non per niente il titolo che i dirigenti hanno voluto dare al meeting sindacale è stato “Il lavoro è”. L’incontro, che si è svolto presso Tenuta Moreno, ha visto la partecipazione del segretario Antonio Macchia e del segretario nazionale, Susanna Camusso. La segretaria, in particolare, ha parlato del divario socio-economico sempre più evidente tra Nord e Sud, passando dalla rimodulazione della legge Fornero, dal reddito di cittadinanza, dalla legge sulla (in) sicurezza, sulla fragilità del sistema Paese. E poi i giovani e il lavoro che manca. La segretaria Camusso non ha dimenticato di bacchettare anche la sinistra che si è dimenticata dei loro valori fondanti. Inutile dire che l’intervento della segretaria è stato seguito da tutti i presenti in un silenzio sacrale. Così, in una sala gremita di gente c’erano tutti i delegati Cgil dei vari Comuni e i dirigenti locali e provinciali. Oltre che i segretari provinciali di Cisl e Uil, il prefetto, il direttore dell’Asl, i dirigenti di Confindustria, Anpi, Libera e diverse altre organizzazioni sociali. A introdurre i lavori è stato il segretario generale della Cgil di Brindisi, Antonio Macchia, che in due ore ha presentato ai presenti una relazione a tutto tondo. Come l’ha definita il prefetto Valerio Valente “una fotografia a 360 gradi dove non ha dimenticato nessuna criticità del territorio e si fa tanta fatica ad andare avanti”. Immediata, da parte di Macchia l’accusa al governo Conte. “Per il nostro Pese non è un momento facile – ha detto – ci ritroviamo di fronte a un’involuzione difficilmente prevedibile solo fino a qualche mese fa. Sono passati solo quattro mesi dall’insediamento dei ministri e del Parlamento ma è già chiara la deriva nel quale il Paese sta rapidamente sprofondando. Era difficile fare peggio di quanto finora è stato fatto. Anche se all’alleanza tra la Lega e il Movimento 5 stelle stanno dimostrando che al peggio non c’è fine”. Macchia ha, inoltre, messo in evidenza come la “precarietà, il la criminalità, la corruzione sono nemici contro cui combattere e vincere. Quindi il segretario ha abbracciato un altro tema di grande attualità sia in Italia sia a Brindisi, quello “dei giovani e dalla difficoltà di collocarsi nel mondo del lavoro. In Italia i giovani non riescono a trovare occupazione e questo perché in Italia la crescita è lenta e con essa lo sviluppo, motivo per cui le nuove generazioni cercano il loro futuro altrove”, ha fatto notare il segretario non dimenticando di lanciare una sferzata alla sinistra che gli procurato un applauso prolungato da pare dei presenti. “Oggi c’è bisogni di sinistra – ha sottolineato – quella vera che si è persa per strada, lasciando indietro operai, braccianti, dipendenti, giovani, anziani e donne”. Poi ha parlato di Zes, della Via della seta, di agroalimentare, di infrastrutture, attività crocieristiche, agricoltura e di sanità, facendo notare le lacune del piano di ridimensionamento regionale. Su questo argomento ha risposto, in parte, il direttore generale dell’Asl Br1, Giuseppe Pasqualone, che non ha negato che oggi nella sanità brindisina vi sono strutture vecchie e attrezzature mediche che andrebbero aggiornate. Quindi, ha invitato la segretaria Camusso a tenere presente queste criticità della sanità brindisina, in ambito nazionale e regionale, che è penalizzata confronto a tutte le altre Asl della regione Puglia per avere il tasso più basso, 2,6 per mille abitanti, dei posti letto. In ogni modo il segretario Macchia non ha dimenticato di mettere in evidenza l’introduzione dei voucher “che – ha detto – è una misura che non produrrà gli effetti sperati ma servirà solo a coprire tutte quelle forme di contratto a nero e grigio. In buona sostanza questo provvedimento è l’ennesima schifezza in danno delle fasce più deboli dei lavoratori”. La Cgil è cosciente della crisi emigratoria dei nostri giovani verso mete che possano garantire loro un futuro. “Bisogna partire dai giovani – ha aggiunto il segretario Macchia – per garantire un futuro al Paese che deve sostenersi su investimenti e innovazioni. Chiediamo coraggio ai nostri governanti per la realizzazione di investimenti pubblici utili alla creazione di posti di lavoro”. Infine, Macchia ha voluto ringraziare gli uomini e le donne della Cgil “perché abbiamo fatto insieme un grande lavoro, non ci siamo risparmiati”.
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