Problemi che da contingenti sono diventati strutturali a causa di una sorta di lassismo che ha caratterizzato l’approccio di chi, negli anni, avrebbe dovuto e potuto risolverli. Sto vivendo con particolare trasporto questa fase di pre-campagna elettorale; entrare in casa della gente, raccogliere le testimonianze di chi fino ad oggi è stato trasparente agli occhi di chi ci ha governato, mi porta a riflettere su due aspetti: intanto l’enorme responsabilità che chi vincerà le primarie del 24 marzo dovrà assumersi, con dignità e serietà, nei confronti di questa gente in cerca di riscatto; e poi il grande entusiasmo del quale il candidato sindaco del centro destra dovrà necessariamente essere dotato per giocarsi onestamente e fino in fondo una partita difficile ad esclusivo vantaggio della comunità.
Fatte le primarie, il centro destra unito e rinnovato potrà finalmente illustrare il suo programma, potrà finalmente spiegare come intende risolvere tutte quelle criticità che ostacolano la crescita del tessuto economico e sociale mesagnese. Io sono pronto a farmi portavoce dei bisogni dei miei concittadini, dei giovani perennemente in attesa per i quali credo di poter essere un interlocutore privilegiato. Sono pronto ad interpretare la voglia di cambiamento che Mesagne ha già dimostrato di avere perché credo fortemente che un futuro diverso per la nostra città sia veramente possibile. A patto che non si perda più tempo. Auspico che gli elettori si affidino a me perché scendo in campo con la grinta di chi è consapevole, forte del valore morale della coalizione che lo sostiene, di poter realmente offrire un’opportunità di cambiamento ad una città che ha bisogno di liberarsi di tanti pesi per spiccare il volo.