Si scopre così che le parti potevano essere invertite perché Matarrelli aveva chiesto a Molfetta di candidarsi lui a sindaco della città, ma il campione - che è team manager della Nazionale italiana di taekwondo e consigliere nazionale del Coni - non ha potuto accettare la proposta per i suoi impegni sportivi: "Amo Mesagne e ho a cuore il destino della città. Sono certo che il candidato sindaco ideale, possa essere soltanto Toni", ha chiarito Molfetta. Matarrelli ha però strappato una promessa al campione: quando sarà sindaco, lui sarà nominato consulente speciale per coordinare tutto lo sport mesagnese. Molfetta ha accettato e sono piovuti applausi.
Un migliaio di persone, in parte all'interno dell'auditorium e in parte nel cortile del Castello dove era stato posizionato un maxischermo, hanno aderito all'invito della coalizione "Insintonia", composta da nove liste civiche, che aveva chiesto a Matarrelli di guidarla sino alla conquista di palazzo dei Celestini. E l'ex parlamentare, presentato dalla giornalista Fabiana Agnello, ha spiegato punto per punto i motivi per cui ha accettato l'invito a candidarsi e ha sintetizzato quali saranno i punti fermi della sua campagna elettorale.
NON SONO UN CARNEFICE - "Devo necessariamente partire dalla sofferenza che ho provato nel momento della caduta della giunta Molfetta, quando ne sono stato rappresentato come il carnefice. Non è stato così. In quella situazione prendemmo semplicemente atto del fatto che non vi era più una maggioranza coesa, il sindaco non voleva più confrontarsi sui temi cruciali e aveva già di fatto stretto un accordo con il Pd (accordo che è emerso ufficialmente subito dopo, tant'è che oggi sono insieme in campagna elettorale)".
Matarrelli ha utilizzato durante tutto l'incontro toni concilianti e ha scelto di tenersi lontano da qualsiasi polemica: "Dobbiamo mettere da parte gli scontri, nell'interesse della città, e confrontarci invece sull'idea che abbiamo di sviluppo per Mesagne. Per quanto mi riguarda ognuno dei miei avversari è un candidato degno e persona che merita stima e rispetto".
PROGRAMMI E PERSONE - Poi l'ex parlamentare è entrato nel merito del progetto: "Noi convinceremo gli elettori sulla bontà della nostra proposta politica che è fatta sì di programmi (ho dei gruppi che stanno lavorando per la loro elaborazione, più di cento uomini e donne con varie competenze professionali) ma anche di persone, con la capacità di mettere insieme storie e culture diverse che rappresentano risorse in grado di produrre un progetto di governo credibile e duraturo che abbia alla base un'identità, ma di fatti e non di enunciazioni. Sarà un programma costruito insieme, tracciato dall'amore per la città e con le competenze giuste per poterlo tramutare in azioni di governo. Questo è il tratto distintivo della nostra coalizione, la nostra identità è Mesagne e il programma con cui vorremmo governarla".
PERCHE' HO ACCETTATO - "Una parte sana e competente di questa città era già da tempo al lavoro per realizzare nove liste civiche", ha chiarito Matarrelli. E tutti coloro che stavano componendo queste puzzle molto delicato mi hanno chiesto di esserne io la guida. Ci ho pensato in maniera approfondita perché si tratta di un impegno molto gravoso che mette in discussione molti aspetti della mia vita privata. Alla fine ho accettato, a condizione che tutti coloro che oggi sono presenti accanto a me in questa competizione lo saranno anche successivamente, per governare. Dobbiamo essere un insieme di persone, esattamente l'opposto di quello che è accaduto sino a pochi mesi fa. Il sindaco e la sua squadra devono essere persone che ascoltano la città e che provano a capirne i bisogni e gli umori. E sulla base di questo, devono costruire risposte che siano adeguate".
ESPERIENZA E RAPPORTI - Matarrelli ha anche chiarito qual è il valore aggiunto della sua candidatura, alla luce della sua già lunghissima e completa esperienza politica: "Io metterò a disposizione un patrimonio di competenze acquisite facendo prima il consigliere comunale, poi l'assessore comunale, quindi il consigliere provinciale, quello regionale e infine il parlamentare. Quindi una serie di esperienze maturate in tanti anni trascorsi all'interno delle istituzioni, ma anche un patrimonio di rapporti costruiti a tutti i livelli e che possono tornare utili alla nostra comunità. Metterò a disposizione tutte le mie energie perché una volta che ho deciso di intraprendere questa strada io da sindaco lavorerò 24 ore su 24 per fare in modo che Mesagne possa intanto tornare a vivere nel miglior modo possibile, in tutto ciò che dovrebbe essere ordinario, con un occhio al futuro e guardando all'innovazione. E per innovazione non intendo solo quella tecnologica, ma anche quella culturale: tutto ciò che riguarda il futuro va visto in una logica di evoluzione per essere in linea con i tempi".
UN MESSAGGIO DI PACE - "Sarà una battaglia dura in campagna elettorale perché sicuramente verremo attaccati", ha concluso Matarrelli. "Ma noi a questi attacchi risponderemo con atti d'amore perché per governare una città occorre che ci sia sintonia e tutti coloro che la vorranno mettere sul piano della rissa da questa parte non otterranno nessun risultato sperato. Anzi, saremo noi ad invitarli a lasciare questa strada della sterile polemica, per mettersi al lavoro nell'unico interesse. Che è quello di governare nel migliore dei modi la città. Ci porremo l’obiettivo di rendere la nostra meravigliosa Mesagne sempre più dinamica, solidale, pulita, innovativa, ordinata, produttiva, attrattiva: la più bella città d’Italia”.