incaricata dal governo di supplire alla mancanza di una Amministrazione comunale, e che per altro sta portando a termine con competenza, imparzialità ed equilibrio il suo compito di garante per conto dello Stato”: Toni Matarrelli, candidato sindaco della coalizione “Insintonia”, interviene così nella gremitissima sede elettorale di via Federico II Svevo, affiancato da quelli che sono stati gli assessori comunali nella giunta precedente.
“Esistono due modi per condurre una campagna elettorale”, ha puntualizzato Matarrelli. “Il primo è quello di cercare il consenso misurandosi sui contenuti, confrontandosi sui programmi, proponendo candidati che rappresentino la città e tra i quali gli elettori possono operare una scelta oculata. Il secondo è di tentare di mistificare la realtà, di demonizzare gli avversari, di inserire nelle proprie liste candidati non locali per l’incapacità di creare una struttura, un progetto organico che coinvolga davvero i mesagnesi. Ed è quest’ultima scelta che, purtroppo, è stata compiuta da alcuni leader di altre coalizioni”.
Con il supporto tecnico dei suoi assessori che facevano parte dell’ultima giunta comunale, Matarrelli ha chiarito anche alcuni passaggi sui quali è stato più volte tirato in ballo da esponenti di altre raggruppamenti politici: “La precedente amministrazione non è caduta per i problemi legati al Bilancio ma per la volontà dell’allora sindaco di sottrarsi al confronto con la sua stessa maggioranza. Io stesso - ed esistono registrazioni delle mie dichiarazioni sui giornali on line locali - avevo chiesto di invertire la rotta sull’anticipazione di cassa e di riflettere sulle sofferenze segnalate dalla Corte dei Conti. Ma il sindaco evidentemente aveva già un accordo con il partito al quale in effetti si è legato il giorno successivo alla caduta della giunta. A quel punto la fine di quella esperienza era inevitabile”, ha aggiunto Matarrelli.
“Da questo momento - ha puntualizzato il candidato sindaco di “Insintonia” - torniamo a colloquiare con la città, a confrontarci sui temi rilevanti, ritenendo che le polemiche strumentali siano un torto agli stessi cittadini che hanno invece la necessità di conoscere i programmi e non essere trascinati in questioni che solo chi non ha nulla di concreto da proporre ha interesse ad alimentare”.
Mesagne, 2 maggio 2019