ha bloccato la città di Mesagne in una stato di incertezza misto a paura. Il timore di ripiombare nell’escalation criminale ha assalito i cittadini. Ecco perché tutti hanno dato la propria solidarietà al sottufficiale dell’Arma, ben conosciuto in città, e hanno chiesto ai carabinieri di svolgere alacremente le indagini in maniera tale da assicurare gli autori alla giustizia. La prima solidarietà al maresciallo è giunta dal sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, che appena ha appreso l’inquietante notizia ha voluto rivolgere un pensiero a nome di tutta la città. “L'attentato incendiario perpetrato questa notte ai danni di un carabiniere – ha detto - desta preoccupazione perché alza il tiro verso chi è preposto al controllo del territorio con lealtà e giudizio verso la nostra comunità. L'istituzione comunale è al fianco del militare bersaglio del vile gesto e dell'intera Arma dei carabinieri”. In ogni modo, davanti a questo gesto intimidatorio la città ha reagito con sdegno per emarginare autori e mandanti di un tale atto. A scendere in campo anche l’assessore ai Percorsi di legalità, Anna Maria Scalera, che ha assicurato che Mesagne ha gli anticorpi dell’antimafia per combattere le frange criminali. “Il fatto accaduto – ha spiegato l’assessore Scalera - è grave e desta preoccupazione. Impone di non abbassare la guardia e di rimettere in rete tutti i soggetti impegnati nella promozione della cultura della legalità, a partire dalle scuole, le associazioni, fino ad arrivare alle istituzioni”. Peraltro, solo pochi giorni fa il sindaco Matarrelli, nell’enunciare le sue linee programmatiche, si è fermato a lungo sulla necessità di riavviare i lavori dell’Osservatorio permanente sulla legalità costituendo un direttivo snello e operativo. Tuttavia, l’incendio della Fiat Punto del maresciallo ha destato preoccupazione anche nel presidente del Consiglio comunale, Omar Ture, che insieme al sindaco si è aggiornato sulle indagini in corso. “Voglio esprimere tutta la vicinanza a nome dell'intero Consiglio comunale per il grave atto avvenuto nella scorsa notte al nostro concittadino, il maresciallo dei carabinieri in servizio nella vicina comunità di Latiano, a tutta la sua famiglia, e all'intero comando provinciale dell'arma dei carabinieri”, ha tenuto a sottolineare il presidente Ture secondo cui questo “è un atto intimidatorio messo in atto nei confronti delle forze dell'ordine per l'encomiabile lavoro che svolgono su tutto il territorio. Il Consiglio comunale di Mesagne non farà, certamente, mancare il sostegno necessario”.
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