comunale abbiamo voluto dare un segnale forte di cambiamento: nominare alcuni “consulenti politici del sindaco” che, a titolo gratuito, mettessero a disposizione della città conoscenze specifiche e impegno incondizionato per fornire ulteriori energie e qualità al nostro lavoro. Nei giorni successivi a quelle nomine, una parte dei consiglieri di opposizione ipotizzarono l’esistenza di chissà quali disegni dietro quelle collaborazioni e si recarono dal prefetto per segnalare presunte anomalie. Sostenevano che il Comune non poteva nominare, gratis, alcun collaboratore esterno. Il prefetto Guidato ci chiese una relazione tecnica che fornimmo pochi giorni dopo e che poi fu da lui inoltrata per chiarimenti al ministero dell’Interno. Sulla scorta del carteggio con il Viminale, il prefetto ha riconosciuto - sulla base anche delle indicazioni della Corte dei Conti - che quelle nomine trovano fondamento nell’autonomia delle Amministrazioni comunali che è garantita dalla Costituzione. Dunque sono pienamente legittime. Tale riconoscimento da parte dell’autorità di governo non rappresenta per noi un motivo di rivalsa nei confronti delle opposizioni (che pure utilizzarono toni tutt’altro che pacati in aula per motivare le loro perplessità), piuttosto la conferma che la nostra scelta di allargare la partecipazione al governo della città a tutti coloro i quali possono fornire energie positive è l’unica strada percorribile per una crescita reale non vincolata da interessi personali e/o economici. Siamo convinti che su questa scia altri Comuni possano operare scelte analoghe di coinvolgimento attivo e sarebbe bello che anche i consiglieri d’opposizione, pur mantenendo il legittimo ruolo di controllori, fornissero il loro contributo a Mesagne capitalizzando le loro conoscenze. Io sono il sindaco pro tempore, mentre ciò che sarà fatto - di buono o sbagliato - resterà alle generazioni future verso le quali ognuno di noi deve sentirsi responsabile.
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