nella ristretta delegazione di sette parlamentari che da lunedì mattina sarà in Missione a Gibuti, nel Corno d’Africa, tra i militari italiani impegnati su sicurezza e cooperazione. La delegazione sarà seguita dal Gen. C.d’A. (E.I.) Luciano Portolano, Comandante Operativo di Vertice Interforze. Gibuti è una piccola Repubblica dell’Africa orientale, con una caratteristica posizione geografica che gli conferisce fondamentale importanza geopolitica e strategica. La Missione ridisegna l’interesse e l’importanza nel consolidamento delle relazioni bilaterali tra Italia e Gibuti. Qui sorge la prima Base logistica operativa delle Forze armate italiane all’estero dopo la seconda guerra mondiale. Una Base Militare di Supporto, a connotazione interforze, con un nucleo di quasi cento militari, che può arrivare a ospitarne fino a 300, il cui obiettivo è fornire supporto ai contingenti nazionali che operano nell’area del Corno d’Africa e nell’Oceano Indiano impegnati principalmente nelle missioni antipirateria, oltre che nelle attività di addestramento Miadit e per la parte italiana di Eutm Somalia. Gibuti è una realtà territoriale cruciale per le dinamiche geostrategiche e che offre nicchie importanti anche per le aziende italiane. “Fondamentali sono le attività di assistenza alla popolazione attraverso la Cellula Cimic (Cooperazione civile Militare), proveniente dal Multinational Cimic Group di Motta di Livenza” – ha spiegato l’Onorevole Aresta – “si tratta della Base che offre le più importanti iniziative di diplomazia militare che vedono riuniti attorno allo stesso tavolo ufficiali giapponesi e cinesi”. I nostri Carabinieri svolgono poi una importante Missione Italiana di addestramento (Miadit) con cui si preparano poliziotti somali e gendarmi gibutini, oltre a ufficiali, Reparti investigativi, Forze speciali con i GIS e addestratori. Ci sono specialisti del Nucleo tutela patrimonio artistico per addestrare gli omologhi locali. Anche il personale civile, inviato dal Comlog (Comando Logistico Esercito) come “squadra a contatto” per risolvere problematiche tecniche di optoelettronica e telecomunicazioni. “Il Ministro della Difesa italiano, Onorevole Lorenzo Guerini, il 29 gennaio scorso ha incontrato, a Roma, il suo omologo del Gibuti, Mohamed Bourhan, con il quale ha siglato un accordo di cooperazione militare nel settore della ricerca e dello sviluppo, oltre che nel supporto logistico e nell’acquisizione di nuovi prodotti e servizi per la Difesa. Dunque, un impegno a tutto campo quello delle nostre Forze armate a Gibuti: l’unica vera porta di ingresso a tutto il Corno d’Africa” – ha concluso il deputato.
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