hanno sortito l’effetto desiderato. L’Enel è già pronta a finanziare interventi in favore della sanità pubblica pugliese, con particolare riferimento a Brindisi, come da noi richiesto, dove saranno concretizzati anche aiuti diretti alla città. Ad Eni avevamo chiesto di destinare parte dei 30 milioni, stanziati a livello nazionale per l’emergenza COVID, alla Puglia e in particolare a Brindisi e Taranto. L’Eni, quindi, su nostro suggerimento, ha contattato il direttore generale dell’Asl Giuseppe Pasqualone e il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi. Sono state programmate forniture di numerosi respiratori e di lettini per la rianimazione, oltre ad altri presidi sanitari per fronteggiare la grave emergenza in atto. Di tutto ciò io e l’on. Labriola siamo stati informati preliminarmente e la risposta ufficiale arriverà nei prossimi giorni. Per quanto riguarda Taranto, invece, l’Eni è in attesa di conoscere dall’Asl jonica quali sono le reali esigenze, sulla base del piano Covid, in maniera tale da poter concretizzare l’intervento. Auspichiamo, in questo senso, che l’Asl jonica risponda con prontezza alle sollecitazioni di Eni poiché la sanità tarantina non può essere lenta. Questa disponibilità manifestata da Enel ed Eni consente di ipotizzare aiuti concreti anche da altre grandi aziende presenti sui territorio di Brindisi e Taranto. On. Mauro D’Attis (F.I.)
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