con la recentissima iniziativa sull’Ospedale di Mesagne, non dovrebbe perdersi altro tempo perché (anche) la politica locale (largamente intesa), riappropriandosi responsabilmente del suo ruolo e delle sue prerogative, inserisca il tema della “salute” e della “sanità” al primo posto nell’agenda politica post-coronavirus. Tutto ciò non può che avvenire - nei tempi che saranno ritenuti più rapidi possibili - nella sede istituzionale preposta per la discussione di tali tematiche, la massima assise cittadina (anche con le firme di una seduta consiliare aperta), con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, non ultima l’istituzione cui è demandata la gestione della sanità pubblica e con il primario scopo di non creare “inopportuni conflitti” o “fughe in avanti” su un tema che abbiamo (forse) riscoperto essere di vitale necessità e che richiede il massimo impegno, occorrendo, anche con scelte politiche coraggiose. A coloro che hanno promosso l’iniziativa il merito di aver avviato un “percorso” ed un dibattito pubblico. Alla politica, quello di recepepirli, ampliarli e coinvolgere il territorio.
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