Mesagne. Partita la campagna di "MBC" per fare emergere situazioni di illegalità nel settore enogastronomico

Luglio 05, 2023 470

Per far emergere situazioni di illegalità, come lo sfruttamento o le condizioni di lavoro sottopagate, nel mondo della ristorazione è stato lanciato un sondaggio di sensibilizzazione sulle condizioni di lavoro di camerieri, cuochi, aiuto cuochi, lavapiatti, baristi o di chiunque è impiegato in questo pianeta economico. La presentazione del sondaggio è avvenuta lunedì sera nella struttura delle “Officine ipogee” in cui ha sede “Mesagne bene comune”, il movimento di ambientalisti che ha curato e lanciato la campagna informativa. Il modulo dal titolo “Raccogliamo le testimonianze per cambiare le cose”, è composto da 16 domande in cui l’identità dell’interlocutore è coperta dall’anonimato e garantita dal movimento. Una situazione di sfruttamento che se realmente denunciata dagli interessati stride con i ricavi dei loro datori di lavoro. A Mesagne, infatti, la maggior parte delle attività economiche l’estate lavorano a pieno regime. Insomma, i clienti, molti dei quali arrivano da fuori città, non mancano.mesagne_bene_comune_incontro_sulla_illegalità_ristorazione_1.jpg

Diversi gli interventi che hanno caratterizzato l’incontro di lunedì sera tra cui quello di Monica Capraro, dirigente dello stesso movimento di ambientalisti. “Abbiamo deciso di concentrarci su questo segmento dell’economia locale – ha spiegato l’ambientalista - perché questa città ha puntato il suo sviluppo sul settore turistico e, di conseguenza, sulle attività di ristorazione, bar e pub, che nascono in maniera preponderante. Noi non entriamo nel merito di questa scelta politica di sviluppo della città, ma vogliamo che siano garantiti i diritti di chi ci lavora. Che il tutto si svolga nella piena legalità e dignità di ognuno, anche perché sono lavori impegnativi e usuranti”. E per garantire il diritto al lavoro con conseguente paga dignitosa “Mesagne bene comune” ha voluto lanciare la campagna in questo particolare segmento enogastronomico. “Abbiamo la percezione che molte delle persone occupate nelle attività di ristorazione, bar e pub, nella città di Mesagne non siano contrattualizzati così come previsto dal contratto collettivo nazionale del lavoro”, ha aggiunto Marica Capraro che ha tenuto, inoltre, ad assicurare che “i dati acquisiti con il questionario sono anonimi e ci permetteranno di raccogliere testimonianze come, ad esempio, quante sono le ore lavorate, se sono le stesse  previste dal contratto collettivo di lavoro del comparto, sulla soddisfazione della paga e sulla percezione che hanno circa i controlli da parte degli organi ispettivi del lavoro. Ed ancora se c’è, su questo tema, l’attenzione dell’amministrazione comunale. Il questionario può essere compilato anche parzialmente”.mesagne_bene_comune_incontro_sulla_illegalità_ristorazione_2.jpg

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