DEPOSITO COSTIERO SMALL-SCALE GNL, BRINDISI
L’azienda è disponibile ad incontrare in tutte le sedi le autorità, le istituzioni e le associazioni interessate dalla realizzazione del Deposito Costiero GNL di piccola scala di Brindisi, al fine di preservare un dialogo aperto e trasparente, in linea con quanto sempre avvenuto, su un’opera che ritiene rilevante per il territorio per le ricadute positive che su esso può avere e strategica per la decarbonizzazione del settore dei trasporti.
Per questo, preme sottolineare che il Gruppo sta eseguendo tutti i passaggi autorizzativi previsti e necessari per la costruzione e l’esercizio del Deposito costiero dalla normativa vigente e la presentazione del Nulla Osta di Fattibilità del luglio 2023 fa parte di questo percorso.
La configurazione di impianto presentata lo scorso luglio è un’ottimizzazione di quella per cui Edison ha ottenuto Autorizzazione Unica in data 22 agosto 2022 e Nulla Osta di Fattibilità nel 2020 dal CTR. Le ottimizzazioni in questione rappresentano il risultato delle analisi svolte per rispondere alle raccomandazioni della Regione Puglia espresse con l’atto di emanazione dell’Intesa Regionale nell’ambito del procedimento di AU, e non hanno in alcun modo riguardato la torcia, elemento che è rimasto identico a quello del progetto ad oggi autorizzato e che non è finora apparso come profilo di attenzione nel corso dei procedimenti autorizzativi. Le modifiche proposte sono relative alla soluzione per l’immissione diretta del Boil-off Gas (BOG) dall’impianto alla rete nazionale.
Edison ritiene che l’attuale proposta progettuale rappresenti la migliore sintesi tra le richieste emerse e la fattibilità tecnica dell’opera e che sia ulteriormente migliorativa sul fronte delle prestazioni ambientali rispetto alle precedenti depositate, perché prevede un efficientamento dei consumi energetici dell’impianto, riducendo il numero dei motori a combustione interna da 4 a 2, assicurando conseguentemente minori emissioni in atmosfera. In riferimento alla torcia è d’obbligo precisare che si tratta di un elemento strutturale presente in ogni configurazione progettuale per un impianto di questo tipo richiesto come elemento di sicurezza dato che consente la gestione degli scarichi di BOG in condizioni di emergenza o di manutenzione straordinaria. Per tale ragione il funzionamento della torcia è occasionale e in condizioni di funzionalità standard la stessa non è operativa. Inoltre, il gas eventualmente evacuato non contiene idrocarburi pesanti responsabili della generazione di fumo.
Edison ribadisce la sua vicinanza al territorio e il pieno rispetto e ascolto dei bisogni dello stesso. In tal senso, Edison conferma nuovamente la propria disponibilità ad incontrare le istituzioni e le autorità competenti al fine di chiarire ogni timore relativo alla sicurezza dell’impianto che appare infondato alla luce delle autorizzazioni già ottenute e degli studi progettuali eseguiti, oltre che per fornire ogni approfondimento necessario a comprendere le scelte impiantistiche, incluse le differenze tecniche e le eventuali opportunità relative alla soluzione cosiddetta “torcia a terra” (ground flare).
Quest’ultima soluzione, esaminata con il secondo NOF, si precisa avere un’altezza pari a 32 metri rispetto ai 45 metri di quella approvata nel corso del primo Nulla Osta di Fattibilità e coerente con l’autorizzazione ministeriale ad oggi ottenuta.
Tutto ciò premesso, Edison conferma il proprio impegno a garantire un confronto aperto, chiaro e trasparente nel comune interesse a realizzare un’opera strategica per il Paese e per la Puglia, e informa che nel prossimo mese di settembre saranno resi pubblici i risultati dello studio di valutazione di impatto economico e sociale dell’investimento, elaborato dal Censis e promosso da Confindustria Brindisi, che contribuiranno a fare luce sugli evidenti benefici derivanti dalla realizzazione ed esercizio dell’infrastruttura.
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