Mesagne. Settanta giorni alle consultazioni elettorali
Settanta giorni separano la Pasqua dalle consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio comunale di Mesagne e in città tutto sembra anomalamente tranquillo. Un’atmosfera talmente serena che non fa intuire che a breve i mesagnesi saranno chiamati al voto. Una situazione surreale che non si vedeva da tempo. Ma non sono tutte rose e fiori. Infatti, il silenzio potrebbe essere il sinonimo di un disagio che stanno vivendo i partiti nel comporre le liste dei sedici candidati consiglieri. Sarà perché la gente è stanca o che non crede più nei partiti, ma molti contatti stanno cadendo nel vuoto. Poi c’è chi si sta cercando di “vendersi” al migliore offerente tenendo contatti sia con qualche partito di centrodestra sia con la coalizione di Matarrelli. Giochi politici di bassa lega di cui l’elettorato è stanco. In ogni modo, al di là di queste curiosità restano i fatti. Al momento la coalizione di liste civiche a supporto del sindaco Matarrelli viaggia tranquilla verso il prossimo 9 giugno. Riconfermate quasi tutte le figure di spicco al suo interno. La coalizione in questi giorni sta tenendo degli incontri bilaterali sia con il Movimento 5 stelle sia con il Partito democratico al fine di allargare il campo.
Il Partito democratico alcuni giorni ha svolto la prima assemblea pubblica della base per discutere il da farsi. “L’assemblea è stata l’occasione per aprire un confronto con i cittadini, le associazioni, gli addetti ai lavori sui temi che saranno oggetto di impegno. Infatti, se il Pd sarà chiamato ad amministrare la città ha bisogno di idee nuove per programmare il suo sviluppo e noi possiamo fare la nostra parte”, ha spiegato Francesco Rogoli, segretario provinciale del Pd. “Nello specifico – ha proseguito Rogoli – vogliamo unire tutti coloro che si riconoscono nel centrosinistra, nel progetto democratico che il Pd sta portando avanti a livello nazionale. Pertanto è un’alleanza aperta al M5S e alle civiche presenti sul nostro territorio che siano alternative alla coalizione di centrodestra che governa il Paese. È un campo in cui ci sono coloro che si riconoscono nei valori progressisti e democratici. Sulla base di ciò vogliamo cambiare la città”. Soddisfatta dell’incontro la segretaria cittadina del Pd, Rosanna Saracino. “In assemblea – ha esordito - abbiamo discusso di quelli che sono i progetti del Pd per Mesagne e abbiamo raccolto i suggerimenti. Il Pd, quindi, ha aperto un confronto per creare un centrosinistra che sia plurale e orientato sui temi dell’antifascismo. Chi si riconoscerà in questi principi, per noi imprescindibili e fondamentali, sicuramente sarà soggetto gradito nel Partito democratico”.
La novità nel centrodestra è che Forza Italia ha nominato il coordinatore locale nella figura di Luigi Indolfi. “Iniziamo a muoverci e ad avere contatti con le altre forze di centrodestra – ha spiegato Indolfi –. Come Forza Italia saremmo dell’idea di formare una unica lista di centrodestra”. Qualche riserva c’è, invece, sul candidato sindaco di Fratelli d’Italia, Vincenzo Lotesoriere. “Nulla da dire sulla figura di Lotesoriere – ha detto Indolfi, ma la scelta del candidato sindaco di coalizione deve avere il placet di tutte le altre forze presenti nel centrodestra”. Pertanto non resta che mettere la palla al centro del campo e se ne riparla dopo le festività di Pasqua.
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