Mesagne. Il sindaco Matarrelli ieri proclamato e oggi già a lavoro
Ieri pomeriggio alle ore 18,11 la commissione Centrale elettorale del tribunale di Brindisi ha proclamato Antonio Matarrelli sindaco della città di Mesagne. Matarrelli era arrivato alcuni minuti prima delle ore 18 e indossava un vestito grigio scuro, camicia celeste e cravatta blu rigata celeste. La proclamazione è avvenuta nel chiostro di palazzo dei Celestini sede del Municipio. Erano presenti diversi candidati consiglieri, tutti gli ex assessori e consulenti politici. Nelle file riservate c’erano alcuni colleghi sindaci giunti dalla provincia di Brindisi, il consigliere regionale, Mauro Vizzino, e naturalmente la famiglia del sindaco. In seconda fila i genitori e i suoceri e in prima fila la moglie Francesca con i loro due figlioli. Al termine della proclamazione c’è stato un tripudio di applausi. Quindi ha chiesto e ottenuto la parola il primo cittadino: “Sono ancora più emozionato della prima elezione a sindaco – ha esordito Matarrelli – anche perché il dato emerso nelle presenti consultazioni è un dato di chiaro sentimento che si è sviluppato a Mesagne nei miei confronti.
Un sentimento che ha a che fare con le tante cose belle che abbiamo realizzato. Posso dirlo: sono un sindaco fortunato perché ho una comunità attiva”. Poi il pensiero è andato alla sua coalizione: “Nei prossimi cinque anni grazie alla nostra ampia coalizione faremo tante altre cose belle per la città. Chiedo a tutti di rimanermi vicino per avere la forza e le energie necessarie per proseguire al meglio questo mandato perché c’è ancora molta strada da fare”. Infine, rivolto ai suoi colleghi sindaci presenti ha detto: “Sono felice della collaborazione attiva che si è instaurata con gli altri sindaci del territorio con cui si lavora per dare un futuro migliore ai nostri figli”. Intanto, da questa mattina inizia il giro di consultazione del sindaco con i segretari politici dei partiti che compongono la coalizione di centrosinistra. L’obiettivo è di nominare la giunta quanto prima.
Certo non sarà facile. Troppe le pretese a fronte di soli cinque amministratori. In ogni modo Matarrelli ha gli strumenti legislativi per chiudere il cerchio della giunta senza causare tra i partner dei malumori. Alla base di tutto ci deve essere, da parte dei potenziali amministratori, un sentimento di umilità. Il sindaco, infatti, ha a sua disposizione incarichi e deleghe che dovrebbero essere sufficienti a placare le aspettative: dalle deleghe consiliari a quelle dei consulenti del suo staff, dai consulenti politici alla delega di vice sindaco alla nomina del presidente del Consiglio comunale. D’altronde, forse unico caso in Italia, ha un Consiglio composto dalla sola maggioranza di governo, almeno per ora. La coalizione sfidante, Fratelli d’Italia, infatti, non ha raggiunto il quorum necessario per ottenere un seggio nelle assise. Bisognerà vedere solo se questa sarà un’amministrazione a termine oppure concluderà il quinquennio. Ma questa è un’altra storia.
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