San Raffaele. Amati: “Ma il Dipartimento di prevenzione dov’è?"

Luglio 29, 2024 648

San Raffaele. Amati:“Ma il Dipartimento di prevenzione dov’è? Notizie allarmanti su modalità di cure, sacche non cambiate e nessun controllo su andamento ricoveri e personale. Chiedo presenza in pianta stabile o solleciterò i NAS” 

Dichiarazione del presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione,Fabiano Amati. 

“Provengono notizie allarmanti dal San Raffaele di Ceglie Messapica. Ma il Dipartimento di prevenzione dov’è? Mi riferiscono in modo documentato di modalità di ricovero discutibili, di quantità e qualità del personale non adeguate, di minacciata sospensione dei ricoveri nonostante la ASL abbia diffidato dal farlo e - soprattutto - del mancato utilizzo delle più idonee cure, scarsità di materiali, riutilizzo inappropriato di sacche per urine e numerose e ulteriori inadempienze. 
"Tutte questioni, riferitemi anche con documentazione fotografica, di sicuro interesse per il Dipartimento di prevenzione, che a dire il vero dovrebbe istituire un presidio in pianta stabile, anche per consentire il rispetto del decreto del TAR. Mi piace ricordare, infatti, che il decreto presidenziale del TAR, che ha sospeso sino al 4 settembre gli effetti del subentro della ASL nella gestione del Centro al posto della Fondazione San Raffaele, è stato giustificato proprio dal fatto di non ridurre o peggiorare la qualità e la quantità del servizio. Non si è trattato, infatti, di un provvedimento che ha abilitato gli organismi di controllo della ASL a lavarsi le mani, oppure un provvedimento che ha assolto la Fondazione San Raffaele da ogni tipo di dovere nei confronti dei pazienti. 
"Per questo ho scritto al DG ASL, così da disporre un presidio permanete del Dipartimento di prevenzione, così da controllare e compilare un report quotidiano sull’andamento dell’attività clinica. 
"È chiaro che se ciò non dovesse avvenire chiederò l’intervento del Nucleo Sanità dei Carabinieri.”

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