Esito negativo del tavolo prefettizio sul Centro di Riabilitazione del San Raffaele di Ceglie Messapica
Esito negativo del tavolo prefettizio sul Centro di Riabilitazione del San Raffaele di Ceglie Messapica..
FP CGIL, CISL FP e UIL FPL andranno avanti con le azioni di mobilitazioni a tutela di tutti i lavoratori fino allo Sciopero
Si è tenuto in data odierna, su richiesta formale di FPCGIL, CISLFP e UIL FPL, il tavolo prefettizio a Brindisi a seguito della proclamazione dello stato di agitazione di tutti i lavoratori della succitata struttura sanitaria, per il mancato riconoscimento del tabellare economico e normativo del Contratto di Lavoro AIOP/ARIS di Sanità Privata, nonostante lo stesso sia stato sottoscritto in data 8 ottobre 2024, ma ancora non applicato dal Management della Fondazione San Raffaele, quale attuale ente gestore del Centro di Riabilitazione Pubblica di Ceglie Messapica.
In tale contesto, erano presenti al tavolo prefettizio, i Segretari Territoriali di categoria Luciano Quarta, Flavia Ciracì e Luca Facecchia, mentre per la “Fondazione San Raffaele” il Direttore Generale dott. Cipriani, per la ASL di Brindisi la dott.ssa Carulli e per il Dipartimento della Prevenzione e Salute il dott. Montanaro, il dott. Nicastro e la dott.ssa Caroli.
In apertura del tavolo i Segretari della FP CGIL, CISLFP e UIL FPL, hanno rappresentato al Viceprefetto dott.ssa Olivieri, i punti fondamentali posti alla base della proclamazione dello stato di agitazione, oltre che illustrato le problematiche sopravvenute dalla Legge Regionale n. 21 del 30 maggio 2024, che ha stabilito il passaggio alla gestione pubblica del suddetto Centro di Riabilitazione, determinando altresì tra i lavoratori grande apprensione ed incertezze sul loro futuro lavorativo.
E’ lapalissiano che lo stato di agitazione rappresenti, per le Organizzazioni Sindacali un valido strumento finalizzato a catalizzare l’attenzione mediatica rispetto all’intera vicenda, che vede da tempo le stesse contrapposte ad una parte datoriale, restia al confronto e al dialogo. Purtroppo da tempo si rimarca un’azienda che economizza su tutto, sul numero dei dipendenti, sui presidi sanitari, sull’utilizzo improprio di contratti di lavoro di personale inserito in modo strutturale all’interno del centro di riabilitazione.
Diversi i quesiti posti dai Segretari territoriali al Management presente, che esigevano risposte esaustive in merito al mancato adeguamento contrattuale e al ritardato pagamento delle spettanze stipendiali del personale a Partita Iva fermo al mese di aprile, nonostante la ASL di Brindisi versi puntualmente al San Raffaele quanto dovuto.
A tal proposito, la stessa ASL di Brindisi presente al tavolo, ha mostrato grande interesse sull’intera vicenda poiché non solo, si è trovata a fronteggiare i pignoramenti verso terzi pervenuti a seguito dei decreti ingiuntivi attivati dai lavoratori, ma si sta operando in vista della definizione del piano attuativo regionale con una ricognizione del personale esistente avviando le necessarie interlocuzioni con la regione, per il riconoscimento della copertura finanziaria.
Determinante inoltre è stato l’intervento del Direttore del Dipartimento di Prevenzione e Salute della Regione Puglia dott. Vito Montanaro che ha ribadito l’impegno a mantenere i livelli occupazionali dei lavoratori in forza all’interno della suddetta struttura sanitaria, oltre a garantire l’aggiornamento triennale del fabbisogno del personale, monitorando la fase di attuazione del processo di internalizzazione, fermo restando gli esiti del giudizio innanzi al TAR del prossimo 4 settembre e dell’impugnativa da parte del governo della Legge regionale ( n. 21 del maggio 2024).
Nonostante le ampie garanzie ricevute in data odierna dalle istituzioni presenti che continueranno a vigilare sull’operato della struttura sanitaria, assicurandosi il mantenimento dei livelli assistenziali, la vera nota stonata è stata caratterizzata dal Management del San Raffaele che non ha mostrato alcun segnale di apertura e collaborazione in merito alle istanze rappresentate dalle Organizzazioni Sindacali, le quali ovviamente si sono dichiarate insoddisfatte e pronte ad intraprendere tutte le azioni di mobilitazioni necessarie a tutela dei lavoratori, fino ad arrivare allo sciopero.
Per FP CGIL, CISLFP e UIL FPL tutto il personale del San Raffaele, merita rispetto ma soprattutto considerazione per il lavoro che hanno sempre svolto con grande abnegazione e senso del dovere.
Pertanto, si attenderà fiduciosi l’esito della sentenza del TAR del prossimo 4 settembre che si spera possa restituire al territorio pugliese, una importante risorsa sanitaria gestita direttamente dalla ASL di Brindisi, ma soprattutto continueremo a manifestare e mobilitarci contro un Management che ad oggi, non ha mostrato alcun segnale di apertura verso le leggittime istanze delle lavoratrici e dei lavoratori della Fondazione del San Raffaele di Ceglie Messapica, nel rispetto degli impegni contrattuali dovuti verso quest’ultimi.
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