Sanità. Caroli : ma davvero la asl Br pensa che basta cambiare il nome ai reparti per attrarre i medici?

Novembre 06, 2024 86
 
 
 
   


Sanità. Caroli : ma davvero la asl Br pensa che basta cambiare il nome ai reparti per attrarre i medici? al Perrino mancano sei primari. Si fanno annunci ma non concorsi

Di seguito la dichiarazione del consigliere regionale e coordinatore provinciale BR di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli.
“Qualcuno deve essersi convinto che basta cambiare il nome per far funzionare le cose, in questo caso la sanità: qualche giorno fa la ASL BR ha annunciato in pompa magna che è stata istituita l’Unione operativa complessa di Radiologia Interventistica al Perrino di Brindisi. Cosa è cambiato? Prima era Unione semplice dipartimentale… ora è complessa. Con questo escamotage la ASL pensa di rendere appetibile il posto di primario, e non solo, che manca dall’agosto del 2021. Certo che se davvero bastasse il cambio di nome ci sarebbe da rammaricarsi: perché la ASL non ha avuto questa genialata prima, invece di aspettare tre anni! Visto che ora si annuncia l’assunzione di ben cinque medici, con tanto di entusiasmo da parte del presidente della Commissione Sanità, Mauro Vizzino, che deve avere un legame speciale con il direttore generale Maurizio De Nuccio.
“A questo punto mi chiedo perché il fantasioso direttore generale non comincia a pensare a cambiare il nome ai reparti di Radioterapia, di Chirurgia plastica, Pediatria, Neonatologia, Centro ustioni, Geriatria e per ultimo Ginecologia-Ostetricia visto che sono tutti reparti dove i primari scarseggiano o perché non si trovano o perché se ne vanno prima.
“Ma non per smorzare gli entusiasmi ma per richiamare tutti alla realtà degli atti amministrativi: prima dei proclami si facciano i concorsi, che in questi casi non sono neppure banditi! Di qui l’invito a trattare la materia, ma soprattutto i malati in modo serio. Forse se ci fossero meno annunci roboanti e più riflessioni su come si stanno gestendo tante criticità si produrrebbero meno danni non solo alle casse pubbliche, ma alla salute dei brindisini.”