a candidato sindaco della città di Mesagne. Le ultime adesioni raccolte, in ordine temporale, sono quelle dell’Italia dei valori e di Sinistra, ecologia e libertà. Nei giorni scorsi l’adesione era giunta dal movimento civico Vizzino e da Mesagne futura oltre che da alcune liste civiche. Tuttavia, l’impressione di molti è che la tornata elettorale del prossimo maggio sarà, principalmente, una sfida tra l’onorevole Toni Matarrelli, che ha dato il pieno sostegno a Molfetta, e il Partito democratico. Una sfida che sa di una resa dei conti in cui il Pd potrebbe accusare dei contraccolpi non di poco conto. Da qui la scelta sia di schierare Mingolla, oggi uno dei pochi al loro interno a poter convogliare i voti del centrosinistra e quelli trasversali, sia di inserire nelle liste a sostegno del medico individui di partito e della società civile che hanno un nutrito seguito elettorale. Resta basilare, in ogni modo, che il Partito democratico ritrovi intorno a Mingolla l’unità delle varie correnti altrimenti una debacle potrebbe essere dietro l’angolo. E questo si può fare mettendo da parte i veti. “La coalizione, pur eterogenea nei riferimenti ideali delle diverse componenti, presenta alcuni tratti distintivi condivisi che la rendono coesa – ha spiegato Pompeo Molfetta - tutti i movimenti che la costituiscono godono di un riferimento sinceramente popolare: hanno come ambizione esclusiva quella di far ripartire la città e rappresentano l'unico esempio di forza plurale, in uno scenario in cui tutti gli altri soggetti politici si presentano isolati o disuniti”. Il nome della coalizione è “Diamoci una mano” e, nella prossima legislatura, si è impegnata a “rilanciare il sistema economico e produttivo, a ridurre e riequilibrare il sistema fiscale e tributario, a creare strumenti per offrire occasioni di lavoro soprattutto per le giovani generazioni, ammodernare la macchina amministrativa, rilanciare le politiche culturali e di valorizzazione del centro storico e dei sistemi economici correlati e, soprattutto, restituire ai cittadini il ruolo di protagonisti poiché per troppo tempo esclusi o trascurati dai processi decisionali politici e amministrativi”. Peccato che in questi processi “decisionali, politici e amministrativi”, il candidato sindaco Molfetta tuttora fa parte dell’Amministrazione Scoditti che non ha mai voluto sfiduciare. Al contrario della lista Vizzino che 2013 è uscita fuori dalla coalizione.
Breaking News :