Calabrese: fondi europei opportunità per ammodernare la P.A.

Marzo 02, 2015 3632

calabrese antonio 2-2012Come è noto l’ammodernamento della macchina amministrativa è il primo punto del nostro programma; allo stesso tempo abbiamo registrato, con soddisfazione, che tale esigenza oggi è riconosciuta da tutti.

A livello nazionale lo stesso governo Renzi, tramite la ministra Madia, sta spingendo l’acceleratore in questa direzione atteso che l’Italia, rispetto all’attuazione dell’agenda digitale europea, è agli ultimi posti (venticinquesima su ventotto paesi). D'altronde, secondo la legislazione in materia, gli enti locali avrebbero dovuto completare quel percorso digitale, che avrebbe consentito ai cittadini di interagire con L’ente Pubblico in modo facile e veloce, già dal 2012 (Carta nazionale dei servizi, riduzione dei flussi cartacei a favore di processi documentali totalmente informatizzati, ecc). L'Unione Europea, dal canto suo, ha sempre riconosciuto che la capacità di sfruttare al meglio le tecnologie informatiche sia un fattore essenziale per lo sviluppo economico e sociale dei singoli paesi europei e dell’unione stessa.

Per poter attivare tali servizi, nei vari enti locali, si ha bisogno, ovviamente, di risorse da investire sia per l’acquisto dei sistemi informatici (hardware e software) che nella formazione del personale. Il progetto nel suo complesso può avere dei costi importanti; se l’Ente ha difficoltà a reperire tali risorse bisogna guardare oltre. Ecco che i fondi europei potrebbero diventare una soluzione al problema, ossia ammodernare la macchina amministrativa a costo zero. Per tali motivi chiediamo all’amministrazione comunale se ha considerato, o se ha già provveduto a presentare un progetto specifico, il bando europeo da 12 milioni di euro per la PA digitale che scade il 28 maggio 2015 ed è parte del progetto Horizon 2020. Questo il link d’interesse:

La sfida lanciata, in questo bando, è quella dell’innovazione e modernizzazione della PA e del settore pubblico in generale.  Le possibili azioni d’intervento presenti sono: aumento di efficacia ed efficienza nella PA, trasformazione dei processi della PA, trasformazione della fornitura di servizi pubblici alle imprese e ai cittadini, tenendo in  considerazione le diversità (genere, età, disabilità ecc.), riduzione degli oneri amministrativi di cittadini e imprese, offerta di servizi pubblici inclusivi, comprensione degli atteggiamenti e fattori politici e culturali che influenzano gli atteggiamenti, sia dei funzionari pubblici che dei cittadini, verso la trasformazione del settore pubblico.

Per concludere, quindi, se è stato già attivato un percorso progettuale, avremmo piacere a conoscerne i contenuti. Laddove invece non sia ancora stato attivato chiediamo al Sindaco e all’assessore ai servizi sociali di prodigarsi affinché tale bando possa essere studiato e valutato dai funzionari preposti al fine di sviluppare un’idea progettuale. 

Dr. Antonio Calabrese

Ultima modifica il Lunedì, 02 Marzo 2015 16:45