gli stages formativi annunciati dal Comune a favore di disoccupati o inoccupati. Insomma una chiara manovra elettorale. “Pur apprezzando il senso sociale dell’iniziativa, vorremmo essere certi che non si tratti di un provvedimento elettorale e che quindi non si riveli una delusione per tutti”, ha spiegato Guarini. Dalla lettura dell’avviso regionale, infatti, emergono dubbi sulla conformità di tale atto alla recente normativa, nazionale e regionale, in tema di tirocini poiché il soggetto che ha promosso l’iniziativa non ha tenuto conto dell’evoluzione normativa relativa all’argomento, in particolare degli importanti interventi con la legge Fornero, e leggi regionali sulla materia. “Primo dubbio – ha messo in evidenza Guarini - il Comune di Mesagne ha i requisiti previsti dalla recente normativa in materia per rientrare tra i soggetti ammessi alla promozione e all’attivazione del tirocinio tassativamente indicati nell’articolo 3 della legge regionale?”. Ed ha quindi aggiunto: “Secondo dubbio: il Comune è legittimato a sottoscrivere “Convenzione di stage di formazione”, può l’Amministrazione comunale con un avviso pubblico prevedere un numero di ore settimanali maggiori, massimo 40 ore, di quello previsto sempre dalla citata legge regionale, massima 30 ore, derogando quindi la stessa legge?”. La preoccupazione di Guarini è che in questa fase di fine legislatura su queste vicende sono necessari “approfondimenti e moderazione politica per evitare vane attese di giovani in cerca di occupazione, a seguito di un probabile avviso nullo, e di evitare negative conseguenze per le imprese, anche in termini sanzionatori, a seguito di violazioni degli obblighi prescritti dal regolamento regionale dello scorso anno”.
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