dove è arrivato in visita il direttore generale dell’Asl, Giuseppe Pasqualone. Ad accoglierlo c’era l’onorevole Toni Matarrelli, della commissione parlamentare sulla Sanità. Improvvisamente è arrivato il sindaco Scoditti, piuttosto scocciato, dal non essere stato invitato. “Anche se non sono stato invitato, eccomi qua”, ha detto rivolto ai due rappresentanti istituzionali presenti. Non è un segreto, infatti, che tra l’onorevole Matarrelli e il sindaco Scoditti, e in più in generale con il Pd mesagnese, i rapporti oltre che a essere tesi sono del tutto inesistenti. Frecciate e strali si sono sprecati in questi anni di legislatura “condivisa” da una parte e dall’altra. Il sindaco ha tenuto a chiarire, ai due “ospiti”, che la massima autorità locale in tema di sanità è il sindaco per cui sarebbe stato gradito un suo coinvolgimento nella vicenda non fosse altro che per il ridimensionamento fin qui subito dal nosocomio nonostante le promesse fatte dal precedente direttore generale. In ogni modo i tre rappresentanti istituzionali, dopo i chiarimenti di ufficio, hanno parlato di quel che sarà fatto nell’ospedale. In primis, l’installazione della tomografia assiale computerizzata, ossia la tac, che è imballata e depositata presso un ingresso secondario dell’ospedale fin dal 5 settembre 2011. Sulla vicenda è in atto un accertamento da parte della Procura della Repubblica di Brindisi per chiarire perché questa importante attrezzatura scientifica non è stata resa fruibile per l’utenza decongestionando il lavoro delle altre strutture ospedaliere della provincia. La preoccupazione dei magistrati è quella che in questa vicenda vi possa essere stato del disinteresse e dello spreco di denaro pubblico. Lo scorso 13 novembre l’onorevole del Partito democratico, Elisa Mariano, di San Pietro Vernotico, era intervenuta sull’argomento. “La tac ridotta in quel modo è una dimostrazione di plateale inefficienza, di superficialità e di mancanza di controlli della quale, ancora una volta, pagano il prezzo i cittadini della nostra provincia”, aveva spiegato la parlamentare che aveva suggerito il trasferimento della tac presso l’ospedale di San Pietro per la sua messa in funzione. Tuttavia, il direttore dell’Asl ha assicurato che entro due mesi la tac entrerà in funzione, a Mesagne, chiudendo, probabilmente, tutte le polemiche. Non le eventuali responsabilità giudiziarie che potrebbero sorgere in un prossimo futuro in seguito all’inchiesta della Procura. In ogni modo le belle notizie e le novità portate a Mesagne dal direttore Pasqualone non sono terminate. Egli, infatti, ha assicurato l’apertura di un altro sportello per il cup, con effetto immediato, lo sblocco dei lavori di ristrutturazione in atto nel nosocomio e, infine, la delocalizzazione di alcuni servizi dall’ospedale “Perrino” di Brindisi presso le strutture sanitarie di Mesagne e di San Pietro Vernotico. Lo scopo è di portare i servizi sanitari dell’Asl Br/1 ai livelli di vera eccellenza.
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