Tra questi Pompeo Molfetta il quale al termine dello spoglio era deluso da una parte, giacché sperava di superare la fase del ballottaggio, ma sereno dall’atra, poiché è tuttora convinto che la città gli riconfermerà il trend positivo del voto. “Sostanzialmente siamo lì – ha spiegato Molfetta - il dato è nelle aspettative, non ci sono stati fuochi di artificio ma il ballottaggio era nell’aria. Noi abbiamo fatto una proposta politica agli elettori che è alternativa alle altre. In ogni modo in questi giorni continueremo a interloquire con la città e non faremo nessun accordo elettorale per il rispetto e la dignità delle proposte politiche he abbiamo fatto”.
Molfetta è soddisfatto anche dall’elezione di Mauro Vizzino a consigliere regionale. “L’elezione di Vizzino a consigliere regionale – ha continuato - è un fattore positivo poiché questa città ha bisogno di essere sostenuta. Un’intesa tra Comune, regione e parlamento non può che far bene a Mesagne che ha bisogno di essere sostenuta”. Ed ha aggiunto: “Parlo da candidato sindaco che ha preso il 45 per cento dei voti. Quindi, evidentemente, sono in pool position perché sono il candidato da battere. E’ una partita che ha altre caratteristiche ma sono certamente il candidato che la città ha maggiormente premiato”.
Molfetta ha rivolto un pensiero al Partito democratico e al suo candidato sindaco, Mingolla. “Il Pd ha solide radici nella storia recente di questa città ed ha un suo peso specifico. Il candidato sindaco Mingolla è un competitor che, durante la campagna elettorale, è stato corretto e garbato. E’ quanto di meglio il Pd avesse potuto mettere in campo”. Soddisfatto del ballottaggio il candidato sindaco Francesco Mingolla. “Voglio prima vedere i dati definitivi. In ogni modo il nostro primo obiettivo era il ballottaggio, poiché di fronte avevamo un’armata abbastanza forte, e lo abbiamo raggiunto. Adesso ci regoleremo di conseguenza”.