Adesso ci sono quindici giorni di pausa di riflessione e poi il 14 giugno i mesagnesi saranno chiamati nuovamente alle urne a scegliere il loro sindaco tra Pompeo Molfetta e Francesco Mingolla. Infatti, subito dopo Molfetta si è piazzato Francesco Mingolla con il 26,87 per cento pari a voti 4.285; Emilio Guarini con il 15,80 per cento pari a 2.519 voti, Danilo Facecchia del Movimento 5 stelle, ha preso il 6,88 per cento, 1.097 voti, e infine la forzista Sabrina Didonfrancesco che ha ottenuto un 5,44 per cento pari a 867 voti. Percentuali e voti sono al momento solo indicativi e non definitivi.
Dopo la gioia dei mesagnesi per la vittoria alle consultazioni regionali di Mauro Vizzino, sostenuto dalla stessa coalizione di Molfetta, adesso la città vorrebbe un cambiamento di rotta. E, secondo alcuni politologi, questa sterzata l’avrebbe potuta garantire Pompeo Molfetta. Così non è stato poiché per una manciata di voti non ha vinto a primo turno ed ha rimesso tutto in gioco. Per ciò che riguarda le operazioni di spoglio si sono avuti dei problemi. Dopo il già noto “selfie” alla scheda elettorale fatto da un trentenne, nella sezione numero 9, per dimostrare il proprio voto, la polizia è dovuta intervenire nuovamente in un seggio per sedare gli animi esagitati dei presenti durante lo spoglio delle comunali. Tuttavia, Mesagne ha risposto all’invito a cambiare l’Amministrazione comunale con 16.676 votanti, pari al 65,44%, di tutti gli aventi diritto, ossia 25.483 elettori.
Lo spoglio non è stato sereno poiché in diverse sezioni si sono avuti dei problemi come ha spiegato il segretario generale del Comune di Mesagne, Antonio Missere. “Posso confermare – ha detto - che lo spoglio delle schede è avvenuto in maniera piuttosto lenta poiché in diverse sezioni i dati tra le schede votanti e gli elettori non quadravano. Perciò hanno dovuto riprendere il tutto e ricontrollare”. Dopo due ore e mezzo dall’inizio dello spoglio delle comunali è arrivata solo la sezione numero 15, quella ubicata presso l’ospedale, poiché i votanti erano solo 28. Di questi i voti espressi sono stati cinque. “Ho girato tutti i seggi nel pomeriggio di sabato e avvisato i presidenti e gli scrutatori di avere la massima accortezza nello spoglio al fine di non incorrere in errori”, ha continuato Missere. Ciò nonostante alcuni presidenti di seggio non si sarebbero dimostrati all’altezza del loro ruolo. “E’ vero – ha confermato il segretario – credo che sia importante fare la revisione dell’elenco dei presidenti di seggio. Inoltre, secondo me, chi fa parte di quella lista dovrebbe partecipare a dei corsi di formazione per apprendere tecniche e leggi che regolano la materia. E’ importante che almeno una parte degli scrutatori di una sezione abbiano acquisito esperienze precedenti”.