La resa dei conti tra Matarrelli e Scoditti

Tranquillino Cavallo Giugno 03, 2015 2639

matarrelli-toni-che-votaLe prossime due settimane per la città di Mesagne saranno infuocate.

D’altronde i primi fuochi d’artificio li ha già sparati l’onorevole Toni Matarrelli, del gruppo misto della Camera, una volta appresi i dati ufficiali. “Il dato è clamoroso – ha spiegato l’onorevole Matarrelli - ci sono molti punti di distanza tra Molfetta e Mingolla. E questo fatto è sinonimo del messaggio che ha lanciato la città. Mesagne vuole una classe dirigente rinnovata che metta al centro della propria azione la città e i cittadini”. Ed ha aggiunto: “Quando io sono diventato consigliere regionale, e Scoditti è diventato sindaco di Mesagne, pensavo che per la nostra città era una grossa opportunità perché avremmo potuto interagire. Sia per il ruolo che ricoprivo sia per la vicinanza, a quei tempi, con il presidente della regione Puglia. Invece, in maniera sistematica e con un boicottaggio scientifico, c’era qualcuno, della classe dirigente all’interno del partito del sindaco, che ha messo al centro del loro interesse politico non la città ma l’interesse di partito. Ad esempio, non mi chiamavano alle varie manifestazioni o incontri affinché io non mi appropriassi di eventuali meriti”. L’onorevole Matarrelli ha continuato: “Ma quali meriti. Questo è un fatto che non ho mai compreso perché in gioco c’erano i bisogni dei cittadini”. Secondo il parlamentare non bisognava mettere in campo “una guerra tra parti politiche perché in gioco c’erano i bisogni della città”. Tuttavia “la gente ha compreso – ha concluso - e ci ha premiati in maniera significativa. Non ha importanza se vinciamo al primo o al secondo turno. La gente è in difficoltà, muore di fame. Ed è pauroso immaginare che logiche di spartizione di poltrone possano incidere su bisogni dei cittadini”. Chi rigetta questa lettura dei fatti è proprio il sindaco Scoditti. “Quanto ha affermato l’onorevole Matarrelli – ha spiegato il sindaco – non risponde a verità. Lo abbiamo coinvolto tanto che ha partecipato anche ad alcuni incontri che abbiamo avuto in regione”. Certo sarà da comprendere nelle prossime settimane come potranno fare due coalizioni di centro sinistra, che hanno nel presidente della regione Emiliano il “trait d’union”, a condividere gli stessi obiettivi.