Il prossimo sindaco di Mesagne sarà un falco In evidenza

Giugno 13, 2015 4065

ballottaggio 2015Oggi la politica ha concesso una pausa di 24 ore di riflessione

agli elettori di Mesagne per decidere da chi vorranno essere amministrati nei prossimi cinque anni. Dopo una dura selezione in lizza sono rimasti Francesco Mingolla e Pompeo Molfetta, entrambi a capo di coalizioni di centrosinistra. Entrambi, in gergo politico, sono definiti dei falchi non certo delle colombe. Molfetta con carattere particolarmente sanguigno, Mingolla pacato ma non meno determinato. Entrambi medici ed entrambi non ci hanno pensato due volte a mettersi contro la loro stessa coalizione quando non hanno condiviso la linea politica. Pompeo Molfetta è a capo di sei liste civiche composte da Mesagne centro, Pompeo sindaco, Mesagne futura, La mia città, lista Vizzino e Mesagne domani. Il candidato sindaco Francesco Mingolla è a capo della lista del Partito democratico, Mingolla sindaco, Mesagne democratica e i Verdi. Nella prima tornata elettorale del 31 maggio scorso Pompeo Molfetta ha ottenuto il 45,01 per cento dei consensi pari a 7.177 voti. Mingolla il 26,87 per cento pari a 4.285 voti. Il Pd a primo turno non ce l’ha fatta a prendere il bagaglio dei voti che aveva alcuni lustri fa. Negli ultimi anni, infatti, ha perso consensi. Tuttavia, negli ultimi giorni si sono rivisti per strada nuovamente i “baroni” del Pd in giro per i vari rioni cittadini dove hanno seminato, grazie all’ausilio di un camper, migliaia di manifestini elettorali. Anche Molfetta ha fatto il giro dei rioni. Solo che lui ha scelto di farlo a bordo di un Apecar che ha suscitato un certo consenso tra la gente. Ammirazione e simpatia, naturalmente, non sempre sono sinonimo di consenso elettorale. Nel frattempo gli altri candidati sindaco, bocciati dall’elettorato al primo turno, hanno espresso ai loro elettori la linea politica da seguire domani, durante l’espressione di voto. Danilo Facecchia, Movimento 5 stelle, ha lasciato libertà di scelta ed ha precisato che ogni grillino è libero di votare secondo coscienza. Sabrina Didonfrancesco, per Forza Italia, non ha espresso ufficialmente nessuna indicazione. Ufficiosamente, però, i loro voti dovrebbero andare a Mingolla. Il progetto è di farlo vincere e non far sedere né in Consiglio comunale né nella prossima giunta un esponente di Mesagne futura composta dai dissidenti di Forza Italia. Didonfrancesco in questi giorni farà un’analisi del flop elettorale con i dirigenti del partito, provinciale e regionale. Chiaro, invece, il messaggio lanciato dall’ammiraglio Emilio Guarini. “Sebbene il nostro consenso elettorale oggi potrebbe risultare determinante per il successivo turno di ballottaggio, abbiamo ascoltato i nostri elettori e abbiamo scelto di non dare alcun segnale di ambiguità”, ha spiegato Guarini secondo il quale hanno rinunciato ad avere un eventuale ruolo di governo “per rispetto al nostro e agli altrui programmi alla salvaguardia della credibilità degli uomini e delle donne che hanno creduto in questo progetto”. Infine ha tuonato: “Rafforzeremo lo spirito di servizio e l’entusiasmo che ha guidato il gruppo in questa entusiasmante competizione elettorale per organizzare un’alternativa ancora più forte alle proposte di questa sinistra quando questa esperienza si sarà conclusa, sperando non a danno della città. Ribadiamo, quindi, che non sosterremo nessuno dei due candidati e lasceremo libertà di coscienza ai nostri lettori per l’espressione del proprio voto”.