Stamani, invece, è il tempo di riflettere e iniziare a fare un po’ di conti politici. Gli appuntamenti più attesi sono la nomina, da parte del tribunale di Brindisi, del nuovo Consiglio comunale, composta da 16 membri e non da 20 come le ultime assise avendo la città meno di 30 mila abitanti, e l’investitura di Molfetta a sindaco di Mesagne. Nel frattempo che ciò avvenga si può ipotizzare un'ipotesi di Consiglio affidandosi al metodo D’Hont che prevede che si divida il totale dei voti di ogni lista per 1, 2, 3, 4, 5 fino al numero di seggi da assegnare nel collegio, e che si assegnino i seggi disponibili in base ai risultati in ordine decrescente. A sedere negli scranni della maggioranza sarebbero Maurizio Piro, Vito Lenoci, Alessandro Cesaria, Alessandro Campana, Toni Matarrelli, Antonella Catanzaro, Luigi Vizzino, Antollo Mingenti, Antonio Esperte e Giuseppe Semeraro. Negli scranni dell’opposizione sarebbero Francesco Mingolla e Emilio Guarini, Rosanna Saracino, Fernando Orsini, Alessandro Pastore e Carmine Dimastrodonato. Resterebbe fuori Danilo Facecchia, candidato sindaco per il Movimento 5 stelle. In Consiglio la maggioranza di governo sarebbe composta da cinque esponenti con esperienza politica e da cinque neofiti. Diversamente tra le fila dell’opposizione che avrebbe solo Emilio Guarini come neofita. Tuttavia, una pattuglia che saprà dare del filo da torcere alla maggioranza di governo. Per la prima volta dopo diverse legislature non siederà in Consiglio comunale nessun rappresentante di Forza Italia. In lizza per gli azzurri è scesa il candidato sindaco, Sabrina Didonfrancesco, che non ha saputo coalizzare le forze. Forza Italia ha ottenuto 626 voti pari al 4,03 per cento degli elettori. La coalizione del candidato sindaco Emilio Guarini ha ottenuto il 15,79 per cento dei consensi. Un risultato apprezzabile per chi come Guarini è stato scelto nella società civile ed era alla prima esperienza politica.
Breaking News :