L'on.le Mattarrelli ridimensiona il presidente Bruno

Luglio 06, 2015 2321

matarrelli-toniE' tutt'altro che conclusa la querelle

sul ridimensionameno del centro per l'impiego di Mesagne. A intervenire contro la decisione assunta dalla Provincia di Brindisi è sia l'onorevole Toni Matarrelli che il popolo di Facebook. In particolare è stato chiesto al presidente Bruno di convocare un incontro dei sindaci in cui discutere di questo provvedimento. Infine c'è chi ha proposto la chiusura dello sportello di Francavilla Fontana anziché quello di Mesagne. "La chiusura del centro per l'impiego di Mesagne - ha spiegato l'onorevole Matarrelli - è una decisione scellerata. Lo dico io, che ero in Parlamento ad oppormi alla legge di riordino delle province, ed è un fatto noto, basta informarsi, e lo dicono i fatti". Secondo il parlamentare chiudere il centro "è una precisa scelta del presidente della provincia, non un obbligo dettato dalla legge"." Al posto di Bruno - ha continuato l'onorevole Matarrelli - mi porrei i problemi con maggiore ponderatezza, le scelte che incidono sulla qualità della vita dei cittadini non si possono liquidare con leggerezza, con demagogia o spiritosaggini". Per il deputato, tuttavia, non tutto è perduto: "Ha però una strada davanti a sé - ha suggerito - chiami i sindaci delle comunità che afferiscono a questo servizio di pubblica utilità, si confronti con loro e riveda la sua posizione". Contro il provvedimento del Presidente Bruno si è scatenato il mondo di internet. "E' peccato chiudere un ufficio dove il servizio è svolto con eccellenza", ha scritto Roberto Carlucci. Per Stefania Zuffianò "il confronto è arduo da affrontare quando la scelta presa non basa su giuste, reali e concrete motivazioni". Secondo Mimmo Stella, presidente del comitato civico "Terra di Mesagne: "Il presidente Bruno dovrebbe cercare di contribuire a risolvere o attenuare i problemi di tutte queste persone che si recano nei centri per l' impiego: lavoratori disagiati che hanno perso il lavoro e sono in cerca di altro impiego, lavoratori precari che hanno terminato l' incarico e sono costretti ad iscriversi nelle liste dei disoccupati, giovani in cerca di prima occupazione, adulti che continuano a cercare una difficile ricollocazione nel mondo del lavoro". Al contrario, per Stella, "chiudere l'ufficio, a prescindere da tutto, aumenta i disagi di gente già svantaggiata, non mi sembra un'azione di buon senso, a meno che, il presidente, non abbia ricevuto il mandato per fare il ragioniere che deve far quadrare i conti a tutti i costi". Il sindaco Molfetta e il presidente Bruno si incontreranno giovedì prossimo per discutere di politiche del lavoro.