che dovrà essere fatta da Francesco Mingolla, in quota al Pd, in qualità di consigliere anziano, il dibattito politico si è animato intorno ai componenti delle nuove assise rinnovate al 50 per cento, confronto alla precedente legislatura. Del vecchio assetto ne fanno parte Luigi Vizzino, Antonello Mingenti, Omar Ture, Giuseppe Semeraro, Fernando Orsini, Rosanna Saracino e Carmine Dimastrodonato. L'onorevole Toni Matarrelli e Alessandro Pastore ne hanno fatto parte nella fase iniziale poiché il deputato aveva lasciato il posto al primo dei non eletti mentre Pastore aveva ricevuto una delegata assessorile prima di rassegnare le dimissioni in un rimpasto di giunta. Tuttavia, chi in questi giorni sta gongolando di gioia è Omar Ture che dovrà ringraziare la determinazione della commissione elettorale centrale che ha speso diversi giorni per analizzare il suo "caso" e rimetterlo in gioco. "Vorrei ringraziare innanzitutto il presidente della commissione centrale elettorale e il suo staff per l’egregio lavoro svolto - ha spiegato Ture - hanno colmato le lacune e le superficialità di alcuni presidenti di seggio che mi auguro siano segnalati e, soprattutto, hanno ridato voce a decine di elettori che hanno espresso in modo inequivocabile la loro preferenza a un consigliere comunale". Dopo questa vicenda il neo consigliere si farà promotore al primo Consiglio comunale "di una richiesta ufficiale di azzeramento e rinnovo totale dell’albo degli scrutatori con requisiti e modalità che decideranno le forze politiche". Il nome di Ture, fedelissimo del sindaco Molfetta, è stato espresso anche durante il toto assessori. Invece, il primo cittadino ha dribblato tutti affidando le sorti della città a una giunta giovane, inedita e, per certi versi, frizzante. Inutile dire che la scelta ha spiazzato anche Ture. "Sono argomenti che ho vissuto in maniera davvero distante - ha precisato - anche perché i nomi della giunta mi son piombati addosso all’improvviso ma essendo una prerogativa del sindaco ho alzato le mani. Una giunta con quattro componenti completamente esterni alle liste è sicuramente un elemento di novità e una bella sfida politica". Tuttavia, il consigliere potrebbe essere il destinatario di alcune deleghe speciali che il sindaco dovrebbe assegnare a uomini di sua fiducia. "Utilizzando un eufemismo posso dire che in campagna elettore il sindaco mi ha presentato come un suo colonnello - ha commentato - ora in Consiglio comunale sarò fiero di essere un suo soldato per cui lo sosterrò con tutte le mie forze. Il sindaco Molfetta farà molto bene ne sono certo, saranno cinque anni di rilancio per la nostra comunità, farà diventare le speranze in certezze e lui ne sarà l’artefice. Allo stesso tempo consiglierò e incalzerò una giunta con cui non ha ancora avuto il modo di confrontarmi". Nei prossimi giorni Ture organizzerà un incontro con i singoli assessori e tutti i componenti della lista "Mesagne al centro" per "conoscerci e offrire degli spunti di riflessione ai collaboratori del sindaco, perché bisogna passare subito ai fatti e bisogna interfacciarsi costantemente con le forze politiche", ha concluso il consigliere politicamente “miracolato”.
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