Mesagne. I renziani attaccano la segreteria del Pd e chiedono il congresso

Luglio 08, 2015 2365

renzi 2Acque agitate all'interno del Pd di Mesagne

dove nei giorni scorsi si è svolto un incontro del direttivo piuttosto animato e franco. In particolare i rappresentanti di "Labdem" e "Mesagne cambia verso" hanno chiesto una "rigenerazione" del partito. In particolare "Mesagne cambia verso" ha chiesto la convocazione di un congresso cittadino in cui mettere sul tavolo e risolvere le criticità oggi esistenti. "Abbiamo ascoltato nei giorni scorsi, in una pubblica dichiarazione del Pd, usare il plurale mentre si diceva “non ci sentiamo pienamente rappresentati dal segretario nazionale, Matteo Renzi, dal segretario regionale, Michele Emiliano. Vorremmo chiedere provocatoriamente: noi, chi? E’ ancora l’assemblea del Pd, oppure è un'assemblea degli elettori del centrosinistra?", si sono chiesti i dirigenti del movimento interno al Pd che si ispira al presidente del consiglio, Matteo Renzi. "Da iscritti al Pd - hanno aggiunto i dirigenti - ci sentiamo pienamente rappresentati dal segretario nazionale, Matteo Renzi, dal segretario regionale, Michele Emiliano, dal segretario provinciale, Maurizio Bruno, e dal segretario del circolo di Mesagne, Francesco Rogoli. Poi si potrà anche non condividere e criticare ma il segretario rappresenta sempre tutto il partito, anche se è costume di questo Pd fare documenti di minoranza anche contro le segreterie locali, far perdere i propri candidati sindaci sotto i colpi del fuoco amico". Accuse pesantissime lanciate dai renziani convinti che a Mesagne ci vuole gente nuova "contro una generazione di dinosauri e brontosauri della politica che ha sprecato, negli ultimi anni, più volte la propria opportunità di cambiare le cose. Sarebbe bello farlo insieme, farlo insieme a voi. Ma temiamo che sia possibile farlo solo dopo avervi sconfitti. Non ci lascerete spazio, non l’avete mai lasciato, e le ultime tre segreterie ne sono la prova inconfutabile". Ed hanno, quindi, concluso: "Forse è anche giusto che non lo facciate e che tocchi a noi prendercelo quello spazio. E se davvero, la maggioranza di questo partito, spesso messa nell’angolo e non ascoltata pensa che gli altri, loro, abbiano fallito, ora è il tempo di mettersi in cammino verso un nuovo congresso. Questa è la nostra richiesta".