tra toto presidenti, toto vicesindaci, toto tutto. L’appuntamento è per oggi pomeriggio alle ore 17 nell’aula consiliare di Palazzo dei Celestini, sede della residenza municipale. Il neosindaco, Pompeo Molfetta, in questi giorni è apparso ermetico, abbottonato, e ha studiato cosa dire nella sua prima uscita istituzionale pubblica. E appare anche abbastanza ingegnosa la sortita che il nuovo primo cittadino ha escogitato: riunire solo un'ora prima del Consiglio comunale le varie parti politiche per proporre quanto ha rimuginato in questi giorni. Nessun incontro preliminare, nessuna concertazione con le opposizioni. Nulla vieta che il buon sindaco possa dettare, come ha già fatto con la distribuzione degli assessorati, il copione "prendere o lasciare" a tutti i conferenzieri in pre-Consiglio, "sotto scopa" di eventuale votazione. La procedura della riunione delle parti solo un'ora prima del Consiglio comunale la dice lunga sulla muscolarità della maggioranza che relega, a quanto pare, le opposizioni a un mero esercizio di stile, piuttosto che a un costruttivo confronto. I rumors sostengono che il presidente del Consiglio sia un avvocato, di qual sesso sia, oppure ci si potrà aspettare qualche sorpresa, ovvero che il ruolo di garante sia ricoperto proprio da un esponente dell’opposizione. Anche se il Pd ha rifiutato qualsiasi ruolo istituzionale. In lizza per la maggioranza vi sono Giuseppe Semeraro e Luigi Vizzino. Entrambi in giunta hanno delle proprie espressioni. Cresce, tuttavia, fra la gente mesagnese il desiderio di una svolta anche su tale ruolo. Nessun uomo del passato ma uno del presente. Oggi pomeriggio questi misteri, soprattutto i giochi acrobatici politici, saranno svelati e si comprenderà se la linea politica dettata da Molfetta sarà rinnovatrice o restauratrice. Fino ad oggi, per la verità, non c’è stato quell’exploit di rinnovamento invocato durante la campagna elettorale. E’ anche vero che Molfetta è alla guida della città da soli 21 giorni. In questi giorni ha lavorato alacremente, c’è chi dice che è sempre chiuso nel suo studio a rimuginare sul da farsi, ed ha nominato il suo staff: consigliere politico e addetto stampa. L’ordine del giorno del Consiglio ha al primo punto la discussione sull’elezione ed eventuale incompatibilità dei consiglieri eletti. Successivamente si passerà all’elezione del presidente del Consiglio comunale e del vice presidente. Seguirà il giuramento solenne del sindaco Molfetta che presenterà al Consiglio la sua giunta. Infine, ci sarà l’elezione della commissione elettorale e la nomina della commissione di giudici popolari. Poi tutti a lavoro, i mesagnesi, questa volta, non giustificheranno nessuna defaillance, nessun passo falso.
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