La Cgil rigetta il piano di ristrutturazione del personale del Comune di Mesagne In evidenza

Luglio 21, 2016 1817

comune con auto posteggiate"La riorganizzazione della macchina amministrativa

del Comune di Mesagne è inefficiente e mortificante". Ad affermarlo è Antonio Macchia, segretario generale della Cgil funzione pubblica, che ha bacchettato con fermezza il sindaco Pompeo Molfetta reo di "aver partorito un topolino". L’Amministrazione comunale di Mesagne, dopo aver annunciato una gestione all’insegna della rivoluzione della macchina amministrativa e dopo che è passato un anno, ha comunicato che la sua riorganizzazione consiste "nel riproporre quello che già c’era: il cosiddetto organigramma a pettine, fatto fuori qualche funzionario dentro qualcun altro e avanti così", ha messo in evidenza il sindacalista secondo cui sono stati "divisi alcuni settori creando nuove potenziali posizioni organizzative, come ad esempio quello dei Servizi sociali, dal quale fuoriesce il Piano di zona, giustificando la scelta come un diktat degli altri Comuni dell’Ambito". Per Macchia la riorganizzazione della macchina amministrativa "non soddisfa i dettami di trasparenza e buon andamento della pubblica Amministrazione". La Cgil, nel confronto che ha avuto con il primo cittadino, ha proposto una macchina organizzativa semplice e snella, salvaguardando i diritti di tutte le professionalità presenti. Un organigramma basato sul segretario generale che sovraintende a 4 aree di coordinamento degli 11 ambiti funzionali previsti, dette sottoaree, l’area della polizia locale che per Legge dipende direttamente dal sindaco e l’ufficio Legale. Contestualmente la Cgil ha avanzato la proposta di abbattimento del fondo delle posizioni organizzative, cioè i funzionari, del 20% annuo. "Questa proposta di riorganizzazione snella, semplice, meno costosa e soprattutto non mortificante per i funzionari ed a cascata per gli altri dipendenti comunali rappresenta un avanzamento in direzione di una risposta positiva ai problemi di efficienza più volte posti dagli amministratori e dai cittadini", ha precisato il segretario Macchia. Al contrario, secondo il sindacalista, l'Amministrazione comunale "ha generato una riorganizzazione che imploderà perché inefficiente e mortificante della maggior parte delle professionalità esistenti che, ovviamente, chiederanno giustizia, con sicuro aggravio di costi per l'Amministrazione nella gestione dei rispettivi contenziosi".