che ha denunciato l'ente alla magistratura per condotta antisindacale. In pratica, secondo il segretario Antonio Macchia, il Comune non avrebbe rispettato gli accordi siglati nel febbraio 2015. L'appuntamento per le parti, per una conciliazione, è davanti al Giudice del lavoro del tribunale di Brindisi. Il segretario Macchia ha denunciato il Comune di Mesagne per inosservanza dell’articolo 28 della legge 300/79. In pratica il datore di lavoro ha attuato comportamenti diretti a impedire o limitare l'esercizio della libertà e dell’attività sindacale. Da qui la denuncia di Macchia che, per la verità, nello scorso mese di luglio era già stato piuttosto critico con l'Amministrazione comunale di Mesagne circa il progetto di ristrutturazione della pianta organica dell'ente. La Cgil, infatti, aveva contestato al sindaco Molfetta l'impianto strutturale dell'organigramma poiché aveva notato "che era stato riproposto ciò che già c’era: il cosiddetto organigramma a pettine, fatto fuori qualche funzionario dentro qualcun altro e avanti così". In ogni modo l'attuale denuncia davanti al Giudice del lavoro riguarda l'accordo siglato nel febbraio 2015 con l'allora sindaco Franco Scoditti e che l'attuale primo cittadino, Pompeo Molfetta, non avrebbe rispettato. "L'accordo siglato con l'allora sindaco Scoditti - ha chiarito Macchia - rifletteva le rivendicazioni collettive dei lavoratori comunali contemperandole alle esigenze dei cittadini mesagnesi di avere maggiori e migliori servizi. Ciò è avvenuto dopo due anni di contrapposizione, dura ma leale e sempre nel merito delle cose, mai strumentale. Con l'Amministrazione Scoditti si era giunti a una mediazione tra due posizioni lontane". Con la sigla dell'accordo si era aperta una nuova fase in cui la Cgil Funzione pubblica, e i suoi delegati rsu, portarono avanti "le questioni rimaste aperte relative alle legittime rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori del Comune di Mesagne", ha precisato Macchia secondo cui anche davanti a quell'accordo non mancarono certamente limiti e motivi d’insoddisfazione su cui furono avviate iniziative per concludere la trattativa in particolare sulla riorganizzazione dell'ente". Così, però, non è stato, l'accordo non è stato rispettato e la Cgil ha denunciato il Comune di Mesagne. "Appare davvero strano come una giunta di sinistra si comporti in questo modo davanti a degli accordi che coinvolgono i lavoratori", ha concluso il segretario Macchia.
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