Mesagne inquinata come Taranto. No di certo, la polemica sui dati In evidenza

Ottobre 12, 2016 2006

incontro sullinquinamento ambientale 10-10-16 2La città di Mesagne è veramente maggiormente

inquinata del rione Tamburi di Taranto come si è chiesto, provocatoriamente, l'associazione "Mesagne bene comune" leggendo un rapporto dell'Arpa? Certo la città è inquinata ma non come è stato descritto nel rapporto Arpa Puglia per il 2013, da cui l'associazione ambientalista mesagnese ha preso spunto per porre all'attenzione un potenziale, quanto grave, problema. Nel rapporto, infatti, risulta che a Mesagne alcuni inquinanti sono stimati in concentrazione superiore rispetto alle aree di Brindisi e Taranto, in particolare il Benzo(a)pirene, classificato dall’Iarc come cancerogeno certo. Il tutto è stato chiarito durante un meeting organizzato dagli ambientalisti di "Mesagne bene comune" che, in ogni modo, hanno messo sul tavolo dei dati su cui riflettere. Il tutto in un auditorium del castello gremitissimo di gente e soprattutto da persone affette da gravi patologie o che hanno avuto familiari deceduti per queste malattie, giunti all'incontro per avere risposte certe sul reale inquinamento della città di Mesagne e sui correttivi che bisogna mettere in campo per cercare di arginare questa potenziale tendenza negativa. Relatori sono stati l'oncologo Maurizio Portaluri e il giornalista Fulvio Colucci. All'incontro non è stata invitata l'Amministrazione comunale anche se si sono presentati, e hanno fatto i loro interventi durante il dibattito, sia il sindaco, Pompeo Molfetta, sia l'assessore all'Ambiente, Tecla Pisanò. "Vista la delicatezza dell'argomento forse bisognava trattarlo e divulgarlo in un altro modo.incontro sullinquinamento ambientale 10-10-16 1 In una maniera maggiormente cautelativa e, soprattutto, chiara. Quando c'è in gioco la vita o la morte delle persone le superficialità sarebbero da evitare", hanno detto diversi degli intervenuti. Gli onori di casa sono stati fatti da Andrea Tenore, di "Mesagne bene comune", che ha chiarito subito che l'incontro è servito per "avviare un percorso di consapevolezza poiché Mesagne non è un'isola felice", anche se ha detto di non voler fare del "terrorismo psicilogico nei confronti del comparto del turismo". In pratica hanno voluto richiamare le istituzioni locali a tenere alta la guardia, a responsabilizzarsi, oggettivamente e soggettivamente, e non farsi sorpendere impreparati. "Non ho una risposta personale, la città di Mesagne è effettivamente più inquinata del rione Tamburi di Taranto - ha spiegato l'oncologo Maurizio Portaluri, relatore nel meeting ambientale - ma ciò che ha procurato questo interesse è la relazione del'Arpa che, usando dei modelli di simulazione, ha rilevato che a Taranto, Mesagne e Latiano ci sarebbero delle concentrazioni cancerogene tra le più alte della Puglia". Il giallo, dunque, è svelato poiché il rapporto dell'Arpa avrebbe fatto una comparazione tra modelli matematici e non sui dati effettivamente rilevati che solo in alcuni casi sono simili. "Ovviamente una simulazione non è una parola definitiva - ha continuato l'oncologo - probabilmente gli autori di quella relazione avrebbero fatto bene a completare, prima della discussione del documento, il loro lavoro con un'applicazione sul campo per verificare se quei picchi, messi in evidenza nella modellistica, sono reali". I dati diffusi dall'agenzia regionale per l'Ambiente hanno creato un caos sociale. "Immagino - ha aggiunto Portaluri - che davanti a questi dati i responsabili della città di Mesagne faranno certamente delle indagini approfondite presso l'Arpa perché il fatto ha scatenato una certa preoccupazione".incontro sullinquinamento ambientale 10-10-16 L'oncologo, però, ha anche suggerito uno stile di lavoro, su questo fronte, differente dall'attuale. "Secondo me - ha detto - il registro dei dati della salute di una comunità dovrebbe essere sempre aggiornato come si fa, ad esempio, con un bilancio economico. Su questo i Comuni non sono molto impegnati sia per cultura sia per tradizione. Avere un dato aggiornato su quello che succede alla popolazione locale, nei decenni, per vari malattie permetterebbe di affrontare queste notizie con maggiore traquillità e conoscenza". Quindi se la scienza deve dare delle risposte certe su questi dati i politici devono muoversi. "La scienza ha le sue regole e i suoi percorsi, la politica deve utilizzare queste informazioni assumendosi la responsabilità delle scelte senza delegare", ha concluso Portaluri. Nella valutazione modellistica dello studio dell'Arpa al 2013 i valori sono simulati e non misurati. Studio che ha allarmato la città poiché, ad esempio, vi sono valori alti di benzopirene. Di benzene, dovuto al traffico veicolare e al fumo dei caminetti. Il Pm2.5 e il Pm10 risulta alto in alcune zone di Mesagne. In alcuni casi i dati dello studio hanno conciso con le misurazioni reali. E' il caso del Pm10 e del Pm2.5. Per l'arsenico, il cadmio, il benzopirene e il piombo i dati erano sovrastimati. Il diossido di azoto coincideva.