Redazione

All’alba del 22 luglio 2024, a San Pietro Vernotico (BR), i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi, con il supporto nella fase esecutiva dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, dell’Aliquota di Pronto Intervento di Brindisi e del Nucleo Cinofili di Modugno (BA), hanno eseguito un Decreto di Fermo di indiziato di delitto del Pubblico Ministero, emesso dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – di Lecce nei confronti di quattro persone, indagate a vario titolo per i reati di “associazione di tipo mafioso” con l’aggravante dell’essere una associazione armata, tentata estorsione, porto e detenzione di armi da fuoco, lesioni personali, danneggiamenti con esplosivi o a seguito di incendio.Foto_Fermi_P.G._San_Pietro_Vernotico_BR_2.jpg

L’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi, supportata da un impianto tecnico strutturato, fatto di intercettazioni audio – video, telematiche, servizi dinamici di pedinamenti e osservazioni, è stata avviata nell’ottobre del 2022 a seguito di gravi atti intimidatori ad alcuni esercizi commerciali, verificatisi in San Pietro Vernotico (BR), e ha consentito di documentare l’esistenza di un sodalizio criminale riconducibile a un’associazione di tipo mafioso operante in San Pietro Vernotico di cui il capo promotore è un soggetto affiliato all’organizzazione mafiosa denominata Sacra Corona Unita, il quale, ancorché detenuto, impartiva direttive e ordini all’organizzazione riguardo attività illecite, controllo del territorio, gestione della cassa comune, mantenimento dei partecipi e delle loro famiglie. Il detenuto con ruolo di capo promotore del gruppo mafioso investigato nonché ideatore di una serie di atti intimidatori e danneggiamenti nei riguardi di imprenditori locali e della ex moglie e/o dei famigliari di quest’ultima ritenuta responsabile di aver instaurato un nuovo legame sentimentale, è ritenuto mandante:

-     nell’ottobre 2022, del danneggiamento a seguito di esplosione di una bomba carta collocata nei pressi di un esercizio commerciale, danneggiandone la saracinesca, la pavimentazione antistante e la vetrata della porta di ingresso;

-     nel febbraio 2023, del danneggiamento a seguito di esplosione di un ordigno, collocato nei pressi del medesimo esercizio commerciale, che ha danneggiato la saracinesca, la vetrata e un banco frigo che conteneva alimenti;

-     nel febbraio 2023, del danneggiamento di una saracinesca, attinta da almeno quindici colpi di arma da fuoco calibro 7x65A, di un esercizio commerciale.CARABINIERI_CONTROLLI_._San_Pietro_Vernotico_BR.jpg

Nonostante fosse ristretto presso una struttura detentiva avrebbe di fatto diretto, promosso e costituito il sodalizio mafioso, esercitando l’azione di controllo del territorio, per il tramite di propri sodali, a cui riusciva a impartire ordini, facendo uso di dispositivi mobili o personal computer illecitamente detenuti; in particolare comunicava con un soggetto che ricopre il ruolo di organizzatore del gruppo criminale investigato, il quale ricevute disposizioni, coordinava e impartiva all’occorrenza ordini ai vari soggetti ritenuti partecipi dell’associazione mafiosai quali ricevute le disposizioni operative ponevano in esser come materiali esecutori plurime azioni delittuose, atti intimidatori, danneggiamenti, lesioni personali, tutte consumate nel territorio di San Pietro Vernotico e provvedeva altresì a raccogliere il pensiero che i sodali e terzi erano costretti a corrispondere al detenuto capo promotore.

Sul conto dei soggetti gravati dalla Misura precautelare sono state documentate nel corso delle attività d’indagine:

-     gravi elementi di reità, circa l’appartenenza alla citata organizzazione mafiosa, nonché le dinamiche improntate al controllo del territorio, facendo ricorso anche all’uso di armi ed esplosivi, oltre ad azioni incendiarie a scopo intimidatorio;

-     svariate tentate estorsioni in danno di imprenditori locali. Con modalità particolarmente efferate sono stati compiuti attentati dinamitardi, danneggiamenti a seguito di incendio di autovetture e/o incendio ad attività commerciali, ricorrendo anche ad esplosione di colpi di arma da fuoco contro alcune delle saracinesche delle predette di quel centro cittadino, seguite da richieste estorsive;

-     violenta aggressione fisica, cosiddetta azione punitiva indirizzata ad un famigliare della ex moglie del capo e promotore dell’organizzazione, nel corso dei festeggiamenti in occasione della festa patronale in San Pietro, al fine di consolidare il potere criminale del sodalizio attuando una forma di assoggettamento e di controllo del territorio;

-     collaudati meccanismi intimidatori posti in essere dal detenuto, anche nei confronti della ex moglie rivendicati attraverso mezzo Social Network, poiché ritenuta responsabile di aver instaurato un nuovo legame sentimentale;CARABINIERI_SAn_Pietro_Vernotico_BR_3.jpg

-     azioni di delegittimazione nei riguardi del Comandante della Stazione di San Pietro Vernotico, attuate tra settembre e ottobre 2023, messe in atto dall’organizzazione mafiosa e dal capo promotore del sodalizio detenuto, al fine di accreditarsi presso la comunità di San Pietro Vernotico e ottenere il trasferimento del Comandante della Stazione, ritenuto particolarmente attivo nel contrasto alle condotte illecite del clan a San Pietro Vernotico, attuato mediante le attività di servizio svolte dall’Arma sul territorio, e per screditarne l’immagine considerato che il Comandante avrebbe testimoniato in un processo a carico del capo clan. Al riguardo, quest’ultimo, in un’udienza penale presso il Tribunale di Brindisi in cui il Comandante di Stazione era citato quale testimone nell’ambito di un processo in cui il detenuto risultava indagato per altro reato, durante la sua deposizione in videoconferenza dal luogo di pena esibiva al Giudice un foglio di carta riportante una foto sfocata che, a suo dire, ritraeva il Comandante di Stazione, con il fine di screditarne la testimonianza.

L’attività tecnica ha consentito di appurare che la foto, fatta già circolare in precedenza, fosse stata artefatta dai sodali su indicazione del capo promotore detenuto con l’obiettivo, attraverso l’attività diffamatoria, di ottenere il trasferimento del Comandante di Stazione, ritenuto responsabile di aver ostacolato l’attività criminosa del clan e di voler testimoniare in un processo carico del capo clan.

L’attività investigativa ha consentito altresì di:

-     arrestare in flagranza di reato un soggetto minorenne per porto e detenzione di materiale esplosivo; il minore veniva fermato e arrestato nel mentre era intento a collocare presso un esercizio commerciale di quel Centro cittadino, un ordigno esplosivo artigianale contenente polvere pirica del tipo micidiale del peso di circa 900 grammi;

-     arrestare in flagranza di reato un soggetto resosi responsabile dei delitti di porto e detenzione di armi clandestine con matricola abrasa, con il contestuale sequestro di un’arma da guerra del tipo AK 47 Kalashnikov;

-     denunciare in stato di libertà un soggetto resosi responsabile dei delitti di detenzione di arma da fuoco e materiale esplodente; nel corso di perquisizione domiciliare veniva rinvenuta e sequestrata un’arma lunga clandestina munita di silenziatore e un ordigno esplosivo artigianale del tipo “candelotto” del peso di gr.60;

-     sequestrare in due circostanze differenti un telefono cellulare e un computer portatile completo di caricabatterie, mouse e la relativa borsa di trasporto, rinvenuti nel corso di perquisizione delegata dalla DDAA di Lecce, da personale della Polizia Penitenziaria in servizio presso il luogo di detenzione, nella cella del capo promotore dell’associazione mafiosa investigata, nella sua diretta disponibilità;

-     arrestare in flagranza di reato un soggetto resosi responsabile dei delitti di detenzione di materiale esplosivo (nella fattispecie due candelotti) e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (sequestrato stupefacente del tipo “Marijuana” per circa gr. 411 e del tipo Hashish circa gr. 187 e vario materiale di confezionamento);CARABINIERI_CANE_ANTIDROGA_SAn_Pietro_Vernotico_BR_1.jpg

Alla luce degli elementi probatori raccolti nel corso dell’indagine e valutata la pericolosità delle attività illecite compiute e degli stessi autori, che nelle ultime settimane avevano intensificato le attività intimidatorie a San Pietro Vernotico, i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi hanno eseguito questa mattina il decreto di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Lecce.

Link video: https://we.tl/t-ehSOULHkJ0

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La bellezza, la cultura e l'ospitalità salentina saranno protagoniste della 14^ edizione di Miss Summer Salento, un evento attesissimo che si avvierà il prossimo 28 luglio a partire dalle ore 20:30 presso il prestigioso Lido Gogò, capitanato da Enzo Buttazzo. L’ingresso all’evento sarà libero, offrendo a tutti la possibilità di assistere a una manifestazione che non è solo un concorso di bellezza, ma una celebrazione della cultura e dell'ospitalità del Salento.

Ideato da Marcello Altomare e Niko Fiore, Miss Summer Salento si distingue per la sua capacità di andare oltre il semplice evento di una notte. Questa manifestazione rappresenta una piattaforma che apre nuove opportunità per le giovani donne del territorio. Grazie a progetti di formazione e responsabilità sociale, le partecipanti non solo brillano per la loro bellezza, ma diventano anche ambasciatrici della cultura salentina.

La serata sarà immortalata dal fotografo di Squinzano (Giuseppe Bello Roma), arricchita dalla presenza di una giuria di alto ptofilo e sarà condotta da Sharon De Luca, una modella di grande successo originaria di San Pietro Vernotico (Br), che ha conquistato il pubblico anche grazie alla sua partecipazione sulla nota emittente televisiva Sportitalia. Con il suo carisma e il suo fascino, Sharon De Luca guiderà la serata, promettendo un'ospitalità di classe e un'atmosfera elettrizzante.. La presenza di Sharon De Luca promette di aggiungere un tocco di glamour e professionalità all'evento, rendendolo ancora più speciale.”Per me è un orgoglio condurre questa serate dove in passato sono stata concorrente e iadesso mi trovo a condurre e seguire queste giovanissime concorrenti”Sono queste le dichiarazioni che ci ha rilasciato sharon, infatti anche lei è stata concorrente in passate edizioni del prestigioso concorso.

A chiudere il programma della serata sarà l’ASD Cuori Danzanti di San Pietro Vernotico, capitanata da Simona De Giuseppe. Gli spettatori potranno godere di numerose esibizioni di danza che arricchiranno ulteriormente una serata già ricca di emozioni.

Miss Summer Salento non è solo una competizione, ma una celebrazione della bellezza che trascende il semplice aspetto fisico, promuovendo valori di cultura, socialità e responsabilità.

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Respinte tutte le istanze del vecchio gestore: la risoluzione del contratto è legittima. Il TAR di Lecce ha respinto venerdì 19 luglio l’istanza di sospensione della risoluzione di contratto presentata dal vecchio gestore della Casina Municipale di Fasano. Respinte anche le richieste di sospendere l’avviso di rilascio dell’immobile e il bando per le manifestazioni pubbliche di interesse alla gestione.

«I giudici hanno rimosso un grande potenziale ostacolo all’apertura con un nuovo gestore – commenta il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria -. A tre giorni dalla scadenza dell’avviso, alcuni segnali informali ci fanno ben sperare in atti concreti degli imprenditori del settore».

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#senontiportononparto: il filo conduttore del nuovo spot della Polizia di Stato contro l’abbandono degli animali diffuso sui propri canali social e sul sito istituzionale è quello di combattere questo odioso fenomeno che, soprattutto durante la stagione estiva, complici le vacanze con annesse partenze, fa registrare un forte aumento di casi.

Tutto questo è evitabile con un semplice e doveroso gesto d’amore: non abbandonarli ma portarli con sé. E chi dovesse vedere l’abbandono di un cane è sufficiente che chiami i numeri d’emergenza per avvisare le Forze dell’Ordine.
Basta veramente poco: non partire senza di loro #senontiportononparto.

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Operazione di salvataggio della Guardia costiere di Brindisi che alle prime luci dell’alba di oggi 21 luglio,  la motovedetta SAR CP844 con il coordinamento della Sala Operativa del comando regionale di Bari, ha  tratto in salvo  sei diportisti italiani tra cui due di minore età incagliatisi con la loro imbarcazione sulle secche di Torre Cavallo.

Immediato l’intervento della motovedetta di soccorso, disposto a seguito della ricezione di una chiamata attraverso il Numero Unico di Emergenza NUE 112, che segnalava l’incaglio di una imbarcazione a motore sui bassi fondali di Torre Cavallo.

Nonostante i bassissimi fondali rocciosi il personale della Guardia Costiera è intervenuto, evacuando i diportisti e portandoli in salvo a bordo dell'unità di soccorso, sbarcandoli successivamente a terra, dove sono anche state accertate le buone condizioni di salute di tutte le persone recuperate.

Si ricorda che la Sala Operativa delle Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Brindisi è attiva giornalmente ininterrottamente e può essere contattata telefonicamente al numero 0831521022 o all’ indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. mentre, per segnalare esclusivamente le sole emergenze in mare è attivo il “Numero Blu” 1530 ed il Numero Unico di Emergenza 112. (Foto archivio)

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Nei giorni scorsi due malviventi con il volto camuffato hanno rapinato una donna nell'abitato di Fasano. I due hanno fermato la signora e gli hanno intimato di consegnargli il denaro che aveva in casa. Diversamente le avrebbero rapito la figlia. La signora impaurita ha consegnato loro il denaro. Appena libera ha allertato i carabinieri che stanno indagando. La donna ha dovuto fare ricorso alle cure mediche.

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La Polizia di Stato di Brindisi, nella serata di ieri, nel corso dispecifici servizi antidroga effettuati nellambito della movida di questo centro cittadino, ha proceduto all'arresto di due brindisini pregiudicati per reati specifici, di 41 e 52 anni, poiché colti nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina e hashish. In particolare, i poliziotti della Squadra Mobile, appositamente dislocati durante le ore di massimo afflusso di giovani nelle vie del centro cittadino coinvolto dalla movida, ha proceduto al fermo e al controllo di unautovettura a bordo della quale erano presenti i due indagati che sin dalle primissime fasi del controllo hanno palesato un particolare stato di agitazione. Per tale motivo i poliziotti hanno deciso di approfondire  il controllo a loro carico accompagnandoli in questura ove, con lausilio di personale dei cinofili, sono stati sottoposti a perquisizione personale, estesa anche al mezzo. Tale attività ha permesso di rinvenire, nella parte frontale del cofano motore dellautovettura, n. 35 involucri termosaldati, ognuno dei quali contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina, per un peso complessivo di 10,9 grammi; n. 1 involucro termosaldato contenente sostanza stupefacente del tipo hashish per un peso complessivo di 3,24 grammi; denaro contante pari a 225 euro in tagli da 50, 10 e 5 euro. A fronte di tali risultanze le attività di perquisizione sono state estese anche alle residenze degli indagati allesito delle quali sono stati rinvenuti altri 3,2 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish. 
A seguito delle formalità di rito i due arrestati, come disposto dal pubblico ministero di turno, sono stati tradotti presso la locale Casa Circondariale a disposizione dellAutorità giudiziaria in attesa delludienza di convalida. 

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Situazione indecente delle piattaforme ecologiche di Mesagne: il COBAS chiede spiegazioni al Sindaco 

 Il Sindacato Cobas ha chiesto formalmente un incontro urgente al Sindaco di Mesagne affinché possa dare spiegazioni su come sia potuto accadere che le due piattaforme ecologiche di Mesagne versino in una situazione così indecente e deplorevole.
Su segnalazione dei lavoratori, il Sindacato Cobas nelle scorse ore ha verificato le condizioni di lavoro degli addetti nelle due piattaforme ecologiche gestite dalla ditta incaricata dal Comune di Mesagne per la raccolta dei rifiuti ed ha trovato una situazione a dir poco allucinante, sia a riguardo della sicurezza ed igiene in quei luoghi di lavoro e sia per le condizioni di conclamato rischio di inquinamento ambientale dovuto al solito problema che si trascina da anni ormai, ossia per il carente impianto di raccolta dei liquami che non è mai stato adeguato.
Come si può facilmente immaginare la situazione è ancora più critica in questo periodo estivo, con le alte temperature, per cui per gli operatori non è più sostenibile continuare a lavorare in queste condizioni.
Il Cobas ha messo sempre al centro il tema della sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro, soprattutto in un settore molto esposto come quello dell’igiene ambientale perché è un settore nel quale le aziende che si susseguono negli appalti, con la scusa di stare nei costi dell’appalto, ricorrono sistematicamente al subdolo “ricatto occupazionale”, incutono terrore psicologico ai lavoratori e di conseguenza, senza colpo ferire, hanno gioco facile per aumentare il loro margine di profitto.
Le aziende, non tutte per fortuna, pur di aumentare il loro margine di profitto rispetto al perimetro economico dell’appalto, nella sostanza comprimono di fatto le condizioni di lavoro.
Indubbiamente queste sono aziende non si fanno di certo scrupolo se la compressione delle condizioni di lavoro la fanno passare attraverso l’erosione dei diritti, attraverso l'erosione del salario e soprattutto attraverso la negazione delle più elementari misure di igiene e sicurezza sul luogo di lavoro.  
In attesa della convocazione per i dovuti chiarimenti richiesti è più che mai opportuno e urgente che il Sindaco di Mesagne si rechi di persona a verificare la situazione delle due piattaforme, che verifichi le responsabilità e che si adoperi immediatamente per la messa in sicurezza delle due strutture visto che dovrebbero essere di proprietà comunale anche se date in gestione alla ditta.
 
 
Brindisi, 21 luglio 2024
 
per il Sindacato Cobas – Cosimo Quaranta

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Antonio Castellana, dottore in Giurisprudenza, ex Cancelliere, è il nuovo Presidente del Rotary Club Ostuni-Valle d'Itria-Rosamarina per l'anno 2024-2025. Rotariano dal 1996, non è alla prima esperienza di presidente, avendo già in passato diretto il Club di Ceglie Messapica-Terra dei Messapi.

Il passaggio delle consegne è avvenuto presso la sede dell'hotel Palace: il presidente uscente Claudio Verganti ha concluso un anno intenso e pieno di appuntamenti di servizio per il territorio; da ricordare l'installazione della stanza multisensoriale nel Centro Solari di Ostuni, per la stimolazione delle abilità cognitive residue negli anziani in difficoltà, e le iniziative per la lotta alla Xylella.

Il Rotary Club è attivo nel mondo dal 1905, ed in Ostuni dal 1989 (a novembre festeggerà i 35 anni) e sostiene una serie di progetti di servizio sia nel territorio che nel mondo, distinguendosi soprattutto per l’eradicazione dal mondo della poliomielite (progetto End Polio Now) e per una serie di borse di studio, interventi per l’alfabetizzazione, l’accesso ad acqua pulita e controllata, tramite una rete mondiale di 550 Distretti, 33mila Club ed un milione e 200mila soci, tutti accomunati dal senso di amicizia e dal “servizio al di sopra dell’interesse personale” (“Service above self”).

Del Direttivo del Club fanno parte, in quest’anno rotariano, il Presidente Castellana, il Past President Verganti, il Vicepresidente e Presidente Incoming Pasquale Candelli, il segretario Luigi Del Vecchio, il segretario esecutivo Giuseppe Marcone, il tesoriere Roberto Santomanco, il prefetto Sandra Tanzarella, i consiglieri Carla Laghezza, Silvano Marseglia e Dino Sebastiani (socio fondatore del Club)mentre “Facilitatore dell’apprendimento del Club” è Gianni Lanzilotti, che nell’anno 2017-2018 è stato Governatore del Distretto 2120, che conta 57 Club tra Puglia e Basilicata; il Governatore di quest’anno è Lino Pignataro (assistente per il Club ed il suo raggruppamento è Annunziata Ferrara, mentre lo scorso anno tale incarico era affidato a Roberta Bono, socia del Club di Ostuni).

Hanno incarichi speciali nel Club: Ferdinando Sallustio e Marisa Zigrillo per la stampa, Gianmichele Pavone per il Web.

Il Rotary di Ostuni, come ogni Club è aperto a nuove proposte ed adesioni per portare avanti gli ideali di amicizia, servizio, cultura, solidarietà ed impegno; a partire da subito sarà avviato un programma di varie iniziative, annunciate sul sito www.rotaryostuni.it.

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Un operaio dell'Arif è deceduto ieri pomeriggio mentre era intento a spegnere un incendio divampato in un oliveto ubicato tra San Michele e Ceglie Messapica è stato investito da un tronco di un olivo secolare. Inutile sono stati i soccorsi dei colleghi. L'uomo, 67 anni, era di Ostuni.

E appena giunta la tragica notizia dell’ennesimo infortunio sul lavoro che è costata la vita a Mario Rotiglio, operaio forestale Arif in forza nel cantiere di Ostuni, impegnato oggi, assieme ai colleghi della sua squadra, nell’attività di spegnimento di un incendio divampato per cause ignote. Abbiamo il timore che la squadra fosse sottodimensionata ma attendiamo fiduciosi l’esito delle indagini per poterne stabilire con certezza dinamiche e responsabilità.

Un’altra vittima di lavoro, un’altra famiglia che piange disperata la vita di un genitore impegnato a fare il proprio dovere, con responsabilità ed abnegazione, sul proprio posto di lavoro.

Quante altre lacrime, quanta sofferenza e disperazione dobbiamo continuare a soffrire prima di scrivere la parola fine?

La sicurezza e la formazione costituiscono la premessa essenziale per una seria politica preventiva per un lavoro svolto in sicurezza. Analogamente una legge speciale per i crimini da infortunio sul lavoro non può più essere rinviata.

Ci uniamo al dolore della famiglia in uno con tutti i colleghi forestali della Provincia di Brindisi ed in attesa di avere informazioni dettagliate su cause, circostanze e responsabilità, abbiamo, in uno con le Segreterie Regionali FAI FLAI E UILA, richiesto un incontro urgente all’assessorato regionale dell’agricoltura ed al Direttore regionale Arif.

Le Segreterie Territoriali di FLAI FAI E UILA

FAI-CISL                                                                           FLAI-CGIL                                                                                         UILA-UIL

A.La Fortuna                                                                       G.Toraldo                                                                                                          L.Vizzino

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