Redazione
Nel corso di controlli eseguiti in un ristorante del capoluogo brindisino congiuntamente dai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Taranto, dai militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro del Capoluogo e da personale del SIAN del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl brindisina, sono stati distrutti circa 150 kg di alimenti vari (preparati di gastronomia, carne e prodotti ittici), alcuni dei quali con termine minimo di conservazione e data di scadenza superati e altri non sottoposti alle procedure in materia di rintracciabilità previste dal manuale HACCP. In più è stata accertata l’attivazione abusiva di un deposito, tra l’altro privo dei requisiti igienico-sanitari e strutturali. Per tale constatazione il Sian ha disposto la chiusura immediata dell’attività.
I militari del NIL hanno accertato, a carico del titolare, la mancata sottoposizione a sorveglianza sanitaria del personale, lavoratori non dotati di dispositivi di protezione individuale e privi di idonea formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Al titolare sono state contestate violazioni amministrative ed è stato segnalato alla locale Procura della Repubblica.
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Arrestato per tentato omicidio
Nel corso della serata del 19 luglio 2024, a Brindisi, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Vito dei Normanni (BR) hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, nell’ambito di una indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo, indagato per il reato di “tentato omicidio aggravato” avvenuto a Latiano il 25 giugno 2024; l’uomo, 41enne di Latiano, è ritenuto responsabile di aver compiuto, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, atti idonei, diretti in modo non equivoco a cagionare la morte della moglie convivente, anche alla presenza del figlio minore; nello specifico, colpiva ripetutamente la vittima con schiaffi e calci sul corpo, ed in particolare, spingendola a terra, colpendola sul ginocchio, ponendole anche un ginocchio alla gola, impedendole così di respirare, colpendola poi alla nuca, dopo che tentava di rialzarsi, cagionandole lesioni, diagnosticate in politrauma da percosse, trauma toracico chiuso, trauma contusivo agli arti inferiori e superiori, con prognosi riservata; conducendola poi in una campagna, dopo averla afferrata per un braccio e costretta a seguirlo, per poi riportarla successivamente in casa; senza realizzare il proprio intento per cause indipendenti dalla propria volontà, in particolare, si fermava solo quando il figlio si frapponeva fra di lui e la vittima e successivamente sopraggiungevano le Forze dell’Ordine.
Gli elementi probatori raccolti dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Latiano, che hanno svolto indagini in modo congiunto, sono consistiti nel primo intervento, escussioni con audizioni protette della persona offesa e del figlio minorenne e altre persone informate sui fatti al fine di ricostruire dinamica e movente dell’evento reato. Inoltre, l’incidente probatorio del minorenne, la cartella clinica e la relazione del medico legale hanno permesso di avere elementi di reità chiari e concordanti. Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’indagato resta recluso nel medesimo carcere in cui si trovava detenuto per altra causa connessa.
Dopo l’avvenuta esecuzione dell’ordinanza cautelare, si svolgerà l’interrogatorio di garanzia dell’indagato e, quindi, il confronto con la difesa dello stesso.
La Procura di Brindisi emette misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare determinate attività professionali e imprenditoriali
Nel corso della serata dello scorso 22 luglio 2024, i Carabinieri della Stazione di Fasano (BR) hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare determinate attività professionali e imprenditoriali della durata di un anno, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi nei confronti di due persone, nell'ambito di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi svolta a seguito del decesso della giovane DITANO Clementina avvenuto lo scorso 1° luglio.
In particolare, il G.I.P. ha applicato la citata misura nei confronti di due dei quattro indagati, rispettivamente nelle qualità di amministratore di condominio e responsabile tecnico della società di manutenzione degli ascensori, ai quali è addebitato il reato di “omicidio colposo”.
Nel provvedimento cautelare è evidenziata, allo stato, la sussistenza di gravi indizi a carico degli indagati perché ritenuti responsabili, ciascuno nelle vesti di rispettiva competenza, di “grave negligenza, imprudenza, imperizia ed inosservanza della normativa e degli obblighi contrattuali posti a base della regolare manutenzione dell’impianto ascensore del condominio” per non aver impedito, “omettendo scientemente di effettuare le necessarie riparazioni ovvero di mettere in sicurezza l’ascensore e comunque di inibire l’uso dello stesso a fronte della più volte accertata difettosità della chiusura delle porte dei piani”, che la giovane, uscita dal proprio appartamento e direttasi verso la porta dell’ascensore per raggiungere il piano terra, trovandola apribile perché guasta, cadesse nel vuoto ed impattasse sul tetto della cabina ascensore ferma al piano terra.
Dopo l’avvenuta esecuzione dell’ordinanza si svolgeranno gli interrogatori di garanzia degli indagati, che potranno difendersi ed offrire la loro eventuale versione dei fatti.
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Le forze dell'ordine sequestrano un acquascooter
Capitaneria di porto e polizia di stato hanno eseguito un'operazione "Bagno sicuro" durante la quale hanno bloccato alcuni acquascooter che avevano infranto le norme di legge sulla loro presenza in acqua. In un caso la moto d'acqua è stata sequestrata eil conducente denunciato mentre sono state elevate delle contravvenzioni in altri due casi. I controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane.
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Un peloso muore tra le fiamme
Un incendio si è sviluppato dopo le ore 14 di oggi nei pressi della stazione ferroviaria di San Pietro Vernotico e ha causato un ritardo nel transito dei treni che sono stati bloccati nelle stazioni precedenti il luogo dell'incendio. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco del comando di Brindisi che hanno spento l'incendio e messo in sicurezza l'area. Durante tali operazioni i vigili del fuoco hanno messo in salvo un uomo che abitava nei pressi dell'incendio. Purtroppo non hanno potuto far nulla per il suo peloso, un Rottweiler, che è deceduto tra le fiamme.
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Centro di riabilitazione Ceglie Messapica, Caroli: “La Puglia ha il record di leggi impugnate dal governo e osservate dalla corte dei conti. Molte a firma del consigliere Amati”. |
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Nota del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli --------------- |
Nelle sedi di Confartigianato giungono, sempre più numerose, le richieste da parte degli imprenditori di giovani lavoratori, nell’infinito mercato del lavoro spesso non si trovano le figure che le imprese cercano, i giovani e gli stessi imprenditori non conoscono le strade da prendere per incontrarsi e tanto meno conoscono la forza e la convenienza di un contratto di apprendistato
Dagli studi effettuati dalla nostra sede nazionale rileviamo che l’artigianato italiano, nonostante le difficoltà che vivono le imprese, forma un esercito di apprendisti, giovani e qualificati, pronti ad entrare nel mercato del lavoro.
Appassionati e qualificati, gli apprendisti artigiani italiani sono 126.541 e rappresentano in media il 22% del totale degli assunti con contratto di apprendistato in Italia.
Il lavoro nell’artigianato è un lavoro qualificato, più stabile e sicuro, come confermano i numeri dell’Ufficio studi di Confartigianato: tra tempo indeterminato e apprendistato, le assunzioni con contratto di lavoro stabile nell’artigianato sono il 38,7% del totale.
La Confartigianato di Brindisi ha organizzato sul tema dell’apprendistato nell’artigianato lunedì 29 luglio alle ore 16.30 un incontro a cui parteciperanno i referenti territoriali di Sviluppo Lavoro Italia, Agenzia tecnica del Ministero del Lavoro.
Sono invitati a partecipare gli artigiani attivi in tutti i settori, dall’acconciatura all’impiantistica, dall’autoriparazione all’edilizia, dalla panificazione alla metalmeccanica, dalla manutenzione del verde all’odontotecnica, non è escluso alcun settore.
L’incontro si terrà presso lo studio fotografico FOTONEVE in Via Guglielmo Marconi n. 5 nei pressi del Castello Normanno Svevo di Mesagne.
Per confermare l’interesse a partecipare si può inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure un messaggio wapp al n. 328.8519445 con cui si comunica denominazione dell’azienda ed interesse a partecipare.
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In questi giorni di luglio, tante città italiane stanno affrontando un'ondata di caldo estremo e la morsa dell’afa. Le temperature massime sono salite fino a 38°C, con minime notturne che difficilmente scendono sotto i 25°C nelle aree urbane. Questa situazione è stata causata dall'anticiclone africano Caronte, che ha intensificato le condizioni di caldo in tante regioni. L'aumento del numero di alberi e spazi verdi è una strategia efficace per ridurre l'effetto "isola di calore urbana", un problema particolarmente rilevante in città come Parma, nella Pianura Padana. Questo fenomeno si verifica quando aree densamente costruite, con un'alta concentrazione di edifici e superfici in cemento, accumulano e trattengono calore, causando temperature significativamente più alte rispetto alle aree circostanti. Studi scientifici hanno dimostrato che alberi e spazi verdi possono abbassare le temperature locali fino a 10 gradi in meno, offrendo un sollievo significativo grazie alla loro capacità di ombreggiamento e all'evapotraspirazione, contribuendo così a rendere le città più vivibili e salutari. A Parma, il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma sta giocando un ruolo cruciale nel migliorare la qualità dell'aria e creare un ambiente urbano più salubre e accogliente per tutti i suoi abitanti. Dal 2020, ha piantato circa 70.000 alberi e arbusti su una superficie di 70 ettari, con l'obiettivo di creare nuove aree verdi, boschi perenni e spazi sociali rigenerati. Il progetto è supportato da una collaborazione tra enti pubblici e privati, mondo dell’associazionismo e del non profit, oggi 110: una partecipazione attiva della comunità che sta dimostrando come una sinergia tra pubblico e privato possa portare a risultati significativi nella lotta contro il cambiamento climatico e nel miglioramento della qualità della vita urbana. --------------- |
Case editrici e autori partecipanti al Festival Giallo & Nero di Puglia 2024.
COLDIRETTI PUGLIA, BUON LAVORO AD ANTONIO DECARO ALLA PRESIDENZA COMMISSIONE AMBIENTE E SICUREZZA ALIMENTARE
UE: COLDIRETTI PUGLIA, BUON LAVORO AD ANTONIO DECARO ALLA PRESIDENZA COMMISSIONE AMBIENTE E SICUREZZA ALIMENTARE.
Buon lavoro ad Antonio Decaro, nominato presidente della commissione Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento Europeo, una sfida importante soprattutto rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici che mettono sempre più a rischio la produzione agricola, con gli agricoltori che rappresentano il primo presidio ambientale. Ad affermarlo il presidente ed il direttore di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo e Pietro Piccioni, garantendo pieno sostegno al neo nominato presidente Decaro, nell’ottica di una collaborazione proficua, anche per dire basta all’irragionevole contrapposizione tra agricoltura e ambiente che ha segnato sul fronte ambientale la precedente legislatura.
Negli ultimi anni, infatti, a livello europeo si è alimentata una visione ideologica e irrealistica – sottolinea Coldiretti Puglia - che metteva in contrapposizione agricoltura e ambiente quando, invece, è proprio la presenza delle aziende agricole a garantire una costante tutela del territorio dai pericoli legati al dissesto come agli incendi. Basti ricordare che il 55% della superficie italiana è gestita e custodita proprio dagli agricoltori, ‘sentinelle’ a disposizione della collettività.
Ma in tema di sicurezza alimentare tra i vari dossier sul tavolo uno dei più pericolosi per l’agricoltura tricolore e la salute dei cittadini è quello legato al Nutriscore, il sistema di etichettatura che “recensisce” i prodotti alimentari utilizzando i colori del semaforo, giallo, rosso e verde per indicare la salubrità dell’alimento, concentrandosi solo su alcune sostanze nutritive come zucchero, grassi e sale, ma senza tener conto delle quantità assunte. Un sistema sostenuto dalle multinazionali che penalizza prodotti simbolo della Dieta Mediterranea e che è stato sino ad oggi adottato da Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo, mentre il Portogallo ha fatto da poco marcia indietro, grazie anche all’azione dell’Italia.
Si tratta soprattutto di un sistema ingannevole che marchia col bollino rosso eccellenze del made in Italy, mentre lo stesso olio extravergine d’oliva, elisir di lunga vita, “viaggia tra la “C” e la “B”. Al contrario, cibi ultraprocessati di cui spesso non è nota neppure la ricetta vengono promossi a pieni voti col bollino verde e la lettera “A”. Un evidente tentativo di un pugno di oligarchi di mettere le mani sull’alimentazione mondiale, omologandola e sostituendo specialità da secoli presenti sulle tavole con prodotti di sintesi.