Redazione
IL 30 APRILE SCIOPERO GENERALE DEGLI OPERAI AGRICOLI
Il prossimo 30 aprile, il mondo dei lavoratori impiegati in agricoltura e in attività ittica, aderenti alla confederazione sindacale della Flai Cgil, Fai Cisl e Uil Uila, ha proclamato una giornata di sciopero nazionale per protestare contro la disattenzione del governo Draghi che nel decreto sostegni non ha tenuto conto degli operatori stagionali. Ieri mattina, sia al livello nazionale sia a livello regionale e provinciale, i rappresentanti sindacali hanno consegnato al ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, e ai vari prefetti una nota nella quale hanno iscritto le diverse rivendicazioni.
La Uila Uil, inoltre, ha realizzato un collegamento in streaming, con le diverse piazze italiane, animato dai segretari provinciali, regionali e nazionali oltre che con gli attori di queste rivendicazioni: gli operai stagionali che hanno denunciato le loro paure e le criticità di lavorare in situazioni di precarietà. A Brindisi la manifestazione, contingentata e nel rispetto delle misure anti Covid, ha visto la partecipazione dei segretari provinciali di categoria Cosimo Della Porta, della Flai Cgil, Antonio La Fortuna, della Fai Cisl e Luigi Vizzino della Uila Uil oltre ai segretari generali provinciali Antonio Macchia, per la Cgil, Antonio Baldassarre per la Cisl, e Antonio Licchello per la Uil. Alle ore 10,45 la delegazione dei tre segretari di categoria è stata ricevuta dal prefetto Carolina Bellantoni alla quale hanno consegnato le rivendicazioni.
“Abbiamo trovato nel prefetto orecchie particolarmente sensibili, ad ascoltare le ragioni della nostra protesta, con la quale abbiamo fatto un necessario approfondimento sui temi del mercato del lavoro, della sicurezza, della legalità e sulla lotta al caporalato” ha sottolineato Luigi Vizzino, segretario provinciale della Uila Uil. In piazza c’erano diversi braccianti “mortificati ingiustamente – hanno spiegato - dalle misure del governo che non ha voluto ristorare un settore ed una categoria in trincea, che sta lavorando in condizioni di rischio assoluto consentendo, però, alle famiglie italiane di potersi approvvigionare delle derrate alimentari e prelibatezze Made in Italy”.
Nelle rivendicazioni presentate ieri al governo i sindacati hanno chiesto la garanzia per l’anno 2020, ai fini della tutela assistenziale e previdenziale, delle stesse giornate di lavoro svolte nel 2019; il bonus per gli stagionali dell’agricoltura e la sua compatibilità con il reddito di emergenza; l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi; le tutele ai lavoratori agricoli nelle zone colpite da calamità naturali e da eventi distruttivi quali la xylella e il riconoscimento della cassa integrazione stabile per i lavoratori della pesca vista la forte contrazione occupazionale in questo settore.
Inoltre, le tre organizzazioni sindacali hanno espresso la loro preoccupazione circa la volontà, palesata negli ultimi giorni, di voler reintrodurre, in maniera generalizzata, l’utilizzazione dei voucher, già esistenti per alcune tipologie di lavoratori, e per il ristagno delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro provinciale, scaduto da più di un anno, che minano profondamente le tutele e le garanzie, normative e salariali, che faticosamente sono state conquistate dalle lavoratrici e dai lavoratori agricoli in questo territorio. “Il prefetto si è impegnato a farsi portavoce presso il governo affinché la sezione territoriale del lavoro agricolo ritorni a funzionare per avviare le necessarie iniziative, legali e trasparenti, del mercato del lavoro”, hanno chiosato i tre segretari di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil.
Cittadini dai 79 ai 60 anni, domani a Brindisi partono le vaccinazioni nei centri. Non c'è Mesagne
Anche in provincia di Brindisi domani, lunedì 12 aprile, parte la vaccinazione - con AstraZeneca - per i cittadini dai 79 ai 60 anni, che non siano in condizione di estrema vulnerabilità o disabilità grave. Chi ha già effettuato l’adesione sul sistema “La Puglia ti vaccina”, avrà un accesso prioritario nei giorni e nella fascia oraria programmati.
Sarà però consentita parallelamente la vaccinazione con AstraZeneca a tutti coloro, compresi nella fascia di età tra 79 ai 60 anni, che non abbiano avuto ancora possibilità di prenotarsi, in ordine di anzianità, a partire da lunedì 12 aprile per i nati nel 1942.
In particolare, domani potranno presentarsi senza prenotazione nei centri più vicini al Comune di residenza gli utenti 79enni.
I centri aperti domani sono: Marconi Flacco e PalaVinci a Brindisi, Conforama a Fasano, palazzetto dello sport a Ceglie Messapica, palestra scuola De Amicis a Francavilla Fontana, centro pressostatico di San Vito dei Normanni, scuola primaria San Donaci, struttura tensostatica Oria. I centri saranno attivi dalle 9 alle 14 e dalle 15 alle 19, tranne Ceglie Messapica e Fasano-Conforama, aperti solo la mattina. Non c'è la città di Mesagne. Probabile una svista dell'Asl oppure dietro c'è un disegno ben preciso della dirigenza dell'Asl nei confronti della cittadina messapica? Vedremo nelle prossime ore cosa accadrà. Intanto, l'Asl comunicherà tutti gli aggiornamenti sulle modalità di prenotazione per le altre classi di età sino ad arrivare ai 60enni.
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VIZZINO: L’OBIETTIVO E’ MIGLIORARE LA SITUAZIONE-VACCINI ANCHE IN PUGLIA. DOMANI SI PARTE (PER ANNO DI NASCITA) ANCHE CON LE VACCINAZIONI LIBERE.
La situazione dei contagi in Puglia continua a risultare particolarmente preoccupante. Mentre in altre regioni l’indice di contagio è in discesa, da noi sono ancora tanti e, di conseguenza, anche decessi e ricoveri.
E’ evidente che si rende necessario imprimere una accelerata alla campagna vaccinale, superando disfunzioni e ritardi organizzativi, verificatisi sino ad oggi, che hanno fatto scivolare la Puglia agli ultimi posti in Italia.
L’obiettivo è completare quanto prima la popolazione anziana che risulta senza alcun dubbio la più esposta a conseguenze nefaste del virus.
Per questo motivo, oltre alle prenotazioni già avviate nei giorni scorsi, si è deciso di utilizzare anche tutte le scorte di vaccino Astrazeneca, offrendo la possibilità alla popolazione che va dai 60 ai 79 anni di vaccinarsi senza prenotazione.
E’ evidente, però, che bisogna al tempo stesso evitare assembramenti nei pressi degli hub vaccinali ed è per questo che è stato necessario correggere il tiro, consentendo di accedere a questa nuova ed importante opportunità un anno (di nascita) per volta. Si parte domani con i 79enni. Il piano vaccinale potrà subire ulteriori modifiche strada facendo, adeguandolo alle esigenze del momento, anche sulla base delle capacità di migliorare l’organizzazione (mercoledì sarà sottoscritto un accordo tra Regione e Ordine dei Farmacisti, con la conseguente disponibilità di altre unità utilizzabili per eseguire le vaccinazioni).
Ovviamente l’efficacia di questa accelerata sarà strettamente collegata all’arrivo delle dosi garantite dal Governo (spesso disattese fino ad oggi). Ma questo è un altro problema su cui si sta lavorando in altre sedi. Il nostro impegno deve essere finalizzato a far funzionare tutto nel migliore dei modi in Puglia, nonostante le disfunzioni già emerse, le carenze di personale medico ed infermieristico e gli inutili preconcetti nei confronti del vaccino Astrazeneca (troppe e pericolose le rinunce).
Mauro Vizzino – Presidente Commissione Sanità della Regione Puglia
Covid - 19. Oggi 1.359 casi positivi in Puglia, di cui 76 in provincia di Brindisi con 3 decessi
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 11 aprile 2021 in Puglia, sono stati registrati 10485 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.359 casi positivi: 563 in provincia di Bari, 76 in provincia di Brindisi, 143 nella provincia BAT, 257 in provincia di Foggia, 123 in provincia di Lecce, 187 in provincia di Taranto, 4 casi di residenti fuori regione, 6 casi di provincia di residenza non nota.
Sono stati registrati 15 decessi: 2 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi, 1 in provincia di Lecce, 9 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.001.590 test.
153.294 sono i pazienti guariti.
52.047 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 210.530 così suddivisi:
81.935 nella Provincia di Bari;
20.563 nella Provincia di Bat;
15.432 nella Provincia di Brindisi;
38.546 nella Provincia di Foggia;
20.246 nella Provincia di Lecce;
32.781 nella Provincia di Taranto;
711 attribuiti a residenti fuori regione;
316 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Circola per le strade della Città alla guida di una motocicletta, pur avendo la patente revocata, denunciato
Brindisi. Circola per le strade della Città alla guida di una motocicletta, pur avendo la patente revocata e reiterando la medesima violazione, denunciato. In Brindisi, i Carabinieri della locale Compagnia-Sezione Radiomobile, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato un 30enne del luogo, per aver reiterato nel biennio la violazione di guida con patente revocata. In particolare, nel corso di un controllo alla circolazione stradale i militari lo hanno sorpreso alla guida di una motocicletta, sprovvisto della relativa patente perché revocata, reiterando la medesima violazione già contestata dagli operanti nell’anno 2020. Il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo.
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Tenta il suicidio gettandosi nel mare agitato. Salvato dal provvidenziale e pronto intervento dei Carabinieri
Fasano. Tenta il suicidio gettandosi nel mare agitato. Salvato dal provvidenziale e pronto intervento dei Carabinieri. In Fasano, il tempestivo intervento dei Carabinieri della locale Stazione ha consentito il salvataggio di un uomo con intenzioni suicide, che si era lanciato nel mare grosso. In particolare, un 40enne del luogo, a causa di asserite problematiche economiche, con un insano gesto si è gettato in mare, non riuscendo nell’estremo intento grazie al provvidenziale intervento dei militari che, posizionatisi sulla scogliera, sono riusciti ad afferrare l’uomo, ormai in balia del mare agitato veniva e dopo averlo estratto dall’acqua lo hanno trasportato di peso sul bagnasciuga, anche grazie all’ausilio di alcuni presenti, ponendolo in sicurezza. L’uomo, che aveva subito delle ferite lacero contuse a causa dello sfregamento contro gli scogli, è stato subito soccorso da personale del 118, che lo ha trasferito, a mezzo di autolettiga, presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi, dove si trova ricoverato, non più in pericolo di vita.
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Mesagne. Viola la prescrizione del divieto di comunicare con la vittima, sua ex convivente. Disposti gli arresti domiciliari
Un giovane di Mesagne non ha rispettato la prescrizione del divieto di comunicare con la vittima, sua ex convivente, e per questo motivo il tribunale di Brindisi ha aggravato la misura cautelare a suo carico disponendo gli arresti domiciliari. Protagonisti una giovane coppia: lei di una città dell’hinterland mentre lui è mesagnese. Dopo i primi momenti di convivenza il ménage familiare è andato a deteriorarsi fino a quando la ragazza ha deciso di abbandonare il compagno poiché era diventato piuttosto oppressivo. La fine della relazione, però, non era stata condivisa dal ragazzo che aveva iniziato ad avere nei confronti della sua ex degli atteggiamenti vessatori e opprimenti tanto da indurre la ragazza a chiedere aiuto ai carabinieri di Mesagne.
I militari, una volta acquisita a denuncia, avevano iniziato le indagini e verificato che in effetti l’ex compagno aveva posto nei confronti della donna una serie di atti persecutori che avevano generato nella ragazza uno stato d’ansia e timore per la propria incolumità. Il tribunale di Brindisi acquisiti gli atti dei carabinieri aveva disposto il divieto di avvicinamento del 30enne alla sua ex compagna e l’obbligo di dimora nella città di Mesagne. Misure atte a garantire l’incolumità della donna. Prescrizione che, in ogni modo, non sono state rispettate. Così, i carabinieri della stazione di Mesagne hanno eseguito nei confronti del 30enne, originario di Mesagne ma residente in altra città, indagato per atti persecutori, l'ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari emessa dal tribunale di Brindisi, in sostituzione del divieto di dimora in Mesagne e di comunicazione con la vittima sua ex convivente. Il provvedimento cautelare è scaturito dalla richiesta di aggravamento avanzata dai carabinieri a seguito delle reiterate violazioni alle prescrizioni impostegli dalla precedente misura cautelare. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.
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A Bruno Carriero l'onorificenza di "Cavaliere" dell' Ordine al merito della Repubblica Italiana
Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha insignito il mesagnese Franco Bruno Carriero, imprenditore con azienda meccanica nella ona industriale di Mesagne, dell'onorificenza di "Cavaliere" dell' Ordine al merito della Repubblica Italiana. Il decreto di nomina gli sarà consegnato durante una cerimonia ufficiale. La proclamazione è stata consegnata a Carrieo dal prefetto, Carolina Bellantoni. L'onoreficenza è stata conferita per "ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari".
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GIORNATA MARE: COLDIRETTI PUGLIA, SOS PESCE TRICOLORE, PERSI IN PUGLIA 1/3 DELLE IMPRESE
E’ sos pesce pugliese con la flotta tricolore che negli ultimi 35 anni ha perso quasi il 40% delle imbarcazioni con un impatto devastante su economia e occupazione di un settore cardine del Made in Italy, ora ulteriormente aggravato dall’emergenza Covid. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Impresapesca diffusa in occasione della Giornata del Mare che si celebra l’11 aprile per valorizzare l'oro blu come risorsa culturale, scientifica, ricreativa ed economica.
“La situazione delle marinerie in Puglia è molto grave per il crollo della domanda sui mercati italiani ed esteri a causa del Covid con l’azzeramento degli ordini, per la chiusura 7 giorni su 7 dei ristoranti. L’effetto della pandemia è stato il crollo delle vendite del pesce fresco, a favore del prodotto surgelato, mentre 8 pesci su 10 consumati sono stranieri spesso senza che i consumatori lo sappiano. Una crisi quella del settore ittico, che si trascina da 30 anni in un mercato, quello del consumo del pesce, che aumenta, ma sempre più in mano alle importazioni”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Gli effetti combinati dei cambiamenti climatici, delle importazioni selvagge di prodotto straniero e di una burocrazia sempre più asfissiante impattano sulla sopravvivenza delle 1.500 imbarcazioni pugliesi – ricorda Coldiretti Puglia - ma anche sulla salute dei cittadini poiché con la riduzione delle attività di pesca viene meno anche la possibilità di portare in tavola pesce Made in Italy, favorendo le importazioni dall’estero di prodotti ittici che non hanno le stesse garanzie di sicurezza di quelle tricolori.
A peggiorare ulteriormente la situazione ha contribuito – spiega Coldiretti - la pandemia con il crollo di oltre il 30% degli acquisti di pesce da parte della ristorazione dall’inizio dell’emergenza sanitaria, peraltro reso più pesante dalle chiusure di aprile. Il risultato è un crack da 500 milioni di euro tra produzione invenduta, crollo dei prezzi e chiusura dei ristoranti. Senza dimenticare l’aggravio di costi per garantire il rispetto delle misure di distanziamento e sicurezza a bordo delle imbarcazioni, con i pescatori che hanno continuato a uscire in mare per assicurare le forniture di pesce fresco ai consumatori.
Un calo che non è stato compensato dall’aumento degli acquisti domestici del 6,7%, secondo un’analisi Coldiretti su dati Ismea relativi all’anno 2020. Ad essere premiati sono stati soprattutto i consumi di prodotto surgelato, cresciuti del 17,6% rispetto al +2,3% del pesce fresco, inferiore anche rispetto alle conserve (tonno ecc.) in salita del 5,8% e a quelli essiccati o affumicati, che guadagnano un +11,1%. Peraltro proprio il prodotto surgelato è quello che dà minori garanzie rispetto all’origine, considerato che in 9 casi su 10 arriva dall’estero.
“In Puglia paradossalmente i consumi di pesce sono già tra i più bassi d’Italia – insiste il presidente Muraglia - nonostante sia una regione con una tradizione marinara molto forte. Solo il 56,6% dei pugliesi consuma pesce almeno una volta alla settimana, al 14esimo posto della classifica nazionalei. La diminuzione del consumo di pesce azzurro impatta direttamente anche sulla salute, visto che questi prodotti hanno importanti caratteristiche nutrizionali, essendo i più ricchi in assoluto per contenuto di Omega3, che proteggono il cuore, sostengono il metabolismo e combattono l’invecchiamento”.
Alla difficoltà economiche aggravate dalla pandemia – continua Coldiretti – si aggiungono quelle legate alla drastica riduzione dell’attività di pesca imposte dalla dalle normative europee e nazionali. Le giornate di effettiva operatività a mare sono scese per alcuni segmenti di flotta a poco meno di 140 di media all’anno, rendendo non più sostenibile l’attività di pesca per una buona fetta della flotta nazionale considerata anche l’assenza di ammortizzatori e di valide politiche di mercato capaci di compensare le interruzioni.
E intanto la flotta peschereccia pugliese, denuncia Coldiretti regionale, ha perso oltre 1/3 delle imprese e 18.000 posti di lavoro, con un contestuale aumento delle importazioni dal 27% al 33%.Di assoluto rilievo i numeri del settore in Puglia, conclude Coldiretti, il cui valore economico è pari all’1% del PIL pugliese e arriva fino al 3,5% se si considera l’intero indotto, conta 5000 addetti, 10 impianti di acquacoltura e mitilicoltura. Le aree vocate sono prioritariamente Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento, dove il pescato più importante è costituito da gamberi, scampi, merluzzi.
Ma a pesare è anche l’impatto dei cambiamenti climatici – rileva Coldiretti regionale - che ha profondamente mutato la disponibilità di pescato. Sono apparse nuove specie non comuni nel Mediterraneo e stanno diventando rare specie fino a ieri comuni nei nostri mari. Pesci, come ad esempio le alacce o la lampuga, sino a qualche anno fa scarsamente presenti a certe latitudini, sono oggi diffusamente presenti nelle acque del centro-nord Adriatico e del Tirreno, mentre sono andate in sofferenza specie tradizionali come le sardine o le alici, messe in crisi dall’innalzamento delle temperature.
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ACCETTATE 791 DOMANDE PER L’ASSEGNAZIONE DEL BONUS ALIMENTARE A FAVORE DI PERSONE E FAMIGLIE IN CONDIZIONI DI DISAGIO
FASANO - L'Amministrazione comunale nella persona dell’assessore alle Politiche Sociali Angela Carrieri informa che da oggi lo sportello on line per la presentazione delle domande per l’assegnazione dei buoni spesa è chiuso per esaurimento delle risorse messe a disposizione.
Tutti coloro che hanno inoltrato domanda, ma che non hanno ricevuto il PIN, non saranno ammessi alla misura di sostegno economico dei buoni spesa.
«A fronte di 951 domande pervenute allo sportello on line - spiega l’assessore Carrieri - abbiamo accettato 791 istanze, 5 sono in attesa (di verifica in quanto incomplete) e dovrebbero essere accettate , 26 sono le domande ritirate o escluse, mentre 129 sono rimaste fuori».
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