Redazione
LA FPCGILBRINDISI A SOSTEGNO DELLE DONNE E DEI PAZIENTI COVID E NON COVID.
SAREMO AL FIANCO DI TUTTE LE ASSOCIAZIONI DONNA E DELLE DONNE DI QUESTO TERRITORIO. SI RIATTIVI SUBITO E NON SI INTERROMPA O RIDUCA IL SERVIZIO DI SENOLOGIA DI SAN PIETRO VERNOTICO, PREOCCUPANTE ANCHE LA CHIUSURA DEL PRONTO SOCCORSO DI OSTUNI.
Senologia di San Pietro Vernotico bloccata e chiuso il Pronto soccorso di Ostuni.
Il pronto soccorso dell’Ospedale di OSTUNI che rappresentava il punto di riferimento primario per una parte importante della popolazione della provincia di Brindisi, chiude congestionando ulteriormente il pronto soccorso del PERRINO.
Il nostro territorio paga ancora una volta un prezzo alto e questo è l’unico dato certo, a garanzia del diritto alle cure per tutti ed anche per le patologie non covid.
A SAN PIETRO VERNOTICO la chiusura temporanea di Senologia e radiologia del Melli è sconcertante. Ci associamo alla preoccupazione manifestata con nota pubblica delle associazioni territoriali aBRCAdaBRA, Andos Brindisi, Cuore di Donna e Fondazione di Giulio che tutelano le donne e in particolare il diritto alla prevenzione del tumore al seno.
SI SALVAGUARDI LA SALUTE ANCHE DELLE DONNE, cercando soluzioni subito per tutti i malati oncologici e non covid di questo territorio.
I contagi non calano e non si programmano interventi, ma chiusure e a pagarne le conseguenze sono tutti i cittadini E.
Le patologie non COVID non devono e non possono passare in secondo piano. I CONTAGI AUMENTANO con la grave contagiosità della variante inglese, si sono registrati dati che dimostrano che il virus sta dilagando e che la sanità brindisina è in gravissime difficoltà e priva di risorse umane, finanziarie e posti letto.
Ora non è solo in pericolo chi ha il COVID, ma chi ha bisogno di cure.
Non sono state fatte assunzioni del personale neppure sufficienti per coprire la grave criticità pregressa di risorse umane, anzi al contrario tra lavoratori in uscita, contagiati e precariato mandato a casa in modo incomprensibile, come 141 operatori socio sanitari precari, formati e vaccinati e prossimi al requisito di stabilizzazione. Data la preoccupante situazione purtroppo registriamo dati ancora più bassi di spopolamento di personale addetto e di supporto nelle unità’ operative rispetto all’ inizio dell’emergenza
IL DIRITTO ALLE CURE SIA GARANTITO A PAZIENTI COVID E NON COVID, sia anche in questo territorio universale ed esigibile.
I LAVORATORI SONO STANCHI E RELEGATI A VIVERE UNA SITUAZIONE DIVENTATA INSOSTENIBILE.
LA GUERRA LA FANNO UOMINI E DONNE SUL CAMPO. ORA INVECE SOLO POCHISSIMI UOMINI E DONNE PROVATI E STANCHI CHE CHIEDONO DI ESSERE AIUTATI CON ALTRE BRACCIA, CON INVESTIMENTI CONCRETI IN TERMINI ASSUNZIONALI A TUTELA DELLE CURE PER PAZIENTI COVID E NON COVID. COME FPCGIL BRINDISI CHIEDIAMO UNA RIPROGRAMMAZIONE DELLE RISORSE UMANE COERENTE ALLE REALI ESIGENZE DEL MOMENTO E CONTINUIAMO A DIRE NO ALLA SOSPENSIONE DI SERVIZI A VANTAGGIO DELL’ UTENZA PER PATOLOGIE COVID E NON COVID.
BRINDISI 03/04/2021
FPCGIL BRINDISI RESPONSABILE POLITICHE SANITARIE di GENERE CLEOPAZZO CHIARA
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Covid - 19. Oggi 2.142 casi positivi in Puglia, 173 in provincia di Brindisi con 1 decesso
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 3 aprile 2021 in Puglia, sono stati registrati 13.636 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 2.142 casi positivi: 711 in provincia di Bari, 173 in provincia di Brindisi, 183 nella provincia BAT, 241 in provincia di Foggia, 256 in provincia di Lecce, 574 in provincia di Taranto, 3 casi di residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota.
Sono stati registrati 23 decessi: 12 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 4 in provincia BAT, 1 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 4 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.912.783 test.
144.505 sono i pazienti guariti.
50.166 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 199.567 così suddivisi:
78.048 nella Provincia di Bari;
19.452 nella Provincia di Bat;
14.553 nella Provincia di Brindisi;
36.727 nella Provincia di Foggia;
18.898 nella Provincia di Lecce;
30.902 nella Provincia di Taranto;
694 attribuiti a residenti fuori regione;
293 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
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A Pasqua e Pasquetta vaccinazioni per caregiver e conviventi di minori, di età pari o inferiore ai 16 anni, con disabilità grave
La Puglia ti vaccina: anche in provincia di Brindisi, a Pasqua e Pasquetta, in programma una sessione straordinaria, con accesso libero, dedicata a genitori, tutori, affidatari, caregiver e familiari conviventi di minori, di età pari o inferiore ai 16 anni (nati dopo il primo gennaio 2005), con disabilità grave ai sensi della legge 104 del 1992. Le persone che intendono vaccinarsi devono avere maggiore età e non devono essere in condizione di fragilità. L’iniziativa, realizzata a Brindisi dal Servizio di Igiene e Sanità pubblica della Asl, è un’opportunità di vaccinazione ulteriore rispetto alla modalità già nota per questa categoria: la somministrazione da parte dei medici di medicina generale.
Questi i centri vaccinali: a Brindisi, nella palestra Leonardo Da Vinci, via Pietro Chimienti; Fasano Conforama, strada statale 16 km 8; Francavilla Fontana, nella palestra della scuola De Amicis, via Giuseppe Abbadessa; Mesagne, nella scuola Falcone, via Benigno Zaccagnini; San Donaci, nella scuola Primaria, via Niccolò Macchiavelli; San Vito dei Normanni nel Centro pressostatico, viale Onu.
Gli ingressi sono programmati in base all’iniziale del cognome della persona con disabilità di cui ci
si prende cura.
A Pasqua, domenica 4 aprile, dalle 9 alle 12: cognome A-L. Nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30: cognome M-Z.
Lunedì 5 aprile, Pasquetta, dalle 9 alle 12: cognome M-Z. Dalle 15.30 alle 18.30: cognome A-L.
Per evitare assembramenti gli ingressi per le due giornate sono regolati con un intervallo di quindici minuti per lettera: se si parte alle 9 con la lettera A, alle 9.15 è il turno della B, alle 9.30 della C, alle 9.45 della D, alle 10 la E, alle 10.15 la F e così via. Stesso discorso per il turno M-Z.
Per la vaccinazione occorre portare con sé un documento d’identità valido, la tessera sanitaria e una certificazione che attesti la disabilità grave della persona assistita o in alternativa la dichiarazione sostitutiva, possibilmente già compilata. È consigliato anche stampare e compilare, se possibile, il modulo di consenso informato.
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Pignatelli sospende lo sciopero della fame
Il gelataio Angelo Pignatelli di Mesagne ha sospeso lo sciopero della fame. Ecco le sue prime parole: "In seguito al piacevole incontro avuto oggi con il nostro Sindaco Toni Matarelli, Mauro Vizzino, l'onorevole Gianluca Aresta, e con la presenza di Stefano Scatigno di Brindisi x Partite Iva Brindisi, ho deciso di sospendere il mio sciopero della fame. E cmq se a breve non avremo un incontro con il signor Prefetto di Brindisi, e con il Presidente Emiliano, sono pronto a riprendere di nuovo andandomi a legare davanti al Comune di Mesagne".
Brindisi. Sorpreso alla guida di un’autovettura in evidente stato di alterazione psicofisica, rifiuta di sottoporsi agli accertamenti sanitari per verificare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti, denunciato e segnalato all’Autorità Amministrativa per possesso di stupefacente per uso personale. I Carabinieri della Stazione di Brindisi Casale, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 42enne di origine albanese residente a Brindisi, per rifiuto di sottoporsi agli accertamenti sulla guida in stato di alterazione psico-fisica per uso sostanze stupefacenti.
L’uomo, controllato in una via del centro abitato alla guida di un’autovettura in evidente stato di alterazione psicofisica, ha rifiutato di sottoporsi agli accertamenti sanitari presso il locale ospedale per verificare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti. Nella circostanza, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di 1 grammo circa di cocaina, contenuto in una bustina di cellophane occultata nel vano portaoggetti della portiera anteriore destra del veicolo e pertanto è stato anche segnalato all’Autorità Amministrativa. Lo stupefacente è stato sequestrato, come anche il veicolo.
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Brindisi. Sorpreso di notte con un cacciavite lungo 30 cm, denunciato. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno denunciato in stato di libertà un 23enne del luogo per porto di armi od oggetti atti a offendere. Il giovane, controllato in una via del centro abitato nel corso della notte dell’1 aprile, è stato trovato in possesso di un cacciavite in metallo della lunghezza complessiva di 30 cm, di cui non sapeva giustificare il possesso, sottoposto a sequestro.
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COLDIRETTI PUGLIA, SPESA DI 55 EURO PER MENÙ FESTE; PRANZO IN SOLITUDINE PER 5% PUGLIESI
PASQUA: COLDIRETTI PUGLIA, SPESA DI 55 EURO PER MENÙ FESTE; PRANZO IN SOLITUDINE PER 5% PUGLIESI. Se in oltre 1 abitazione su 5 (21%) si tratta di una Pasqua in coppia, nel 51% delle abitazioni il pranzo vede riunite da 3 a 4 persone, mentre c’è una fetta del 5% della popolazione che, per forza o per scelta, festeggia da sola, magari collegandosi in videochiamata con parenti o amici, con il distanziamento sociale alla base delle misure per il contenimento del contagio che ha ridotto il numero delle persone a tavola in Puglia per la festa, con una media di poco superiore alle 3 per ogni casa con le mega riunioni di famiglia con zii, cugini, parenti e amici che restano un ricordo del passato. È quanto emerge da una analisi di Coldiretti/IXE’ dalla quale si evidenzia che l’emergenza pandemia ha ristretto le tavole e impoverito i menu della festa ma anche contagiato la solidarietà.
Un conto salato che – sottolinea Coldiretti Puglia – colpisce un sistema già in grande difficoltà dopo settimane di chiusura, dove già a Pasqua saranno 80mila persone tra pugliesi e stranieri che dovranno rinunciare quest’anno alla tradizionale gita per il pranzo nelle strutture agrituristiche che tra Pasqua e Pasquetta sono ormai diventati la meta preferita delle feste.
Con la Pasqua blindata – sottolinea la Coldiretti regionale – gli italiani cercano di trovare soddisfazione nel cibo, in cucina e a tavola, con una spesa di 55 euro a famiglia in aumento del 15% rispetto allo scorso anno ma ben al di sotto dei valori del passato con ristoranti, trattorie e agriturismi aperti.
Non si ferma e non si arrende l’agriturismo di Campagna Amica, con i cuochi contadini che stanno portando a domicilio pasta fatta in casa, crostate, pizze di ricotta, agnelli e capretti, piatti della tradizione di Pasqua in Puglia, oltre a salumi, formaggi e uova per non rinunciare al ‘Benedetto’, l’immancabile antipasto sulle tavole di pugliesi, la scarcella, il dolce tipico arricchito di uova sode e l’agnello di pasta di mandorle, ma anche orecchiette, strascinati di farina di grano arso ‘Cappelli’ e laganari per i tradizionali pranzi di Pasqua e pasquetta, per quanti hanno dovuto rinunciare alle gite fuori porta in agriturismo, ma hanno deciso di non privarsi degli irrinunciabili sapori della tradizione contadina pugliese.
Ma ci sono circa 210mila pugliesi in povertà assoluta costretti spesso a chiedere aiuto per mangiare in queste feste di Pasqua, con migliaia di nuovi poveri - sottolinea la Coldiretti Puglia – che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. A portare serenità sulle tavole di 20mila famiglie l’iniziativa promossa da Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica con la partecipazione delle più rilevanti realtà economiche e sociali del Paese con l’offerta di un pacco di oltre 50 chili con prodotti 100% Made in Italy.
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Porto di Torre Canne. Approvato in giunta il progetto di rifacimento della piazzetta in via Eroi del Mare
FASANO: UN ALTRO PASSO PER L’AMMODERNAMENTO DEL MOLO DOPO IL FINANZIAMENTO REGIONALE DI 659MILA EURO. IL SINDACO ZACCARIA: «FASANO CAMBIA CON I SUOI CANTIERI E NON SI FERMA NEMMENO DAVANTI AL COVID».
Secondo step per l’ammodernamento dell’area del porto di Torre Canne. Oggi l’Amministrazione ha approvato in giunta il progetto esecutivo per il rifacimento della pavimentazione della piazzetta prospiciente il porto.
Un altro passo verso la riqualificazione dell’area dopo l’ufficializzazione del finanziamento regionale di 659mila euro per la sistemazione del molo e l’installazione degli arredi (arrivata qualche giorno fa).
Il progetto approvato dalla giunta prevede la sostituzione della pavimentazione in doghe di legno, installata secondo il progetto del 2012 e rivelatasi inadeguata, con un nuovo basolato in pietra lavica. L’area sarà così liberata dagli accumuli di alghe e sabbia e il canale di scolo delle acque sarà disostruito:
«Un lavoro che vogliamo fare bene – dice il sindaco Francesco Zaccaria – perché duri nel tempo e non faccia spendere altri soldi ai contribuenti fasanesi. Un’altra opera pubblica prende quindi il via, tra le tante che abbiamo avviato dall’inizio del mandato. Ringrazio, come sempre, la struttura dell’assessorato ai lavori pubblici e l’assessore alle Opere pubbliche Antonio Pagnelli. Fasano cambia con i suoi tanti cantieri e non si ferma neanche davanti al Covid».
«La riqualificazione della piazzetta aggiunge un altro tassello importante all’ammodernamento di tutta l’area – dice l’assessore Pagnelli – che in questo modo sarà più fruibile e, soprattutto, più funzionale, nell’ottica di un rilancio del porto di Torre Canne che, insieme alla riqualificazione del porto di Savelletri in fase di completamento, renderà le marine di Fasano più moderne e vivibili».
New Basket Brindisi, il GM Marino: “Un pugno in testa ai danni di un nostro giocatore ma nessuna espulsione per l’Hapoel Holon. Final Eight? La qualificazione dipende solo da noi”.
Ai microfoni di SuperNews è intervenuto il general manager della New Basket Brindisi Tullio Marino. Il team brindisino, secondo in classifica nel campionato di Lega Basket Serie A, si prepara ad affrontare il Pinar Karsiyaka nella giornata di martedì 6 aprile, nel match di ritorno valido per l’accesso alle Final Eight di Basket Champions League, dopo l’amara sconfitta subìta da coach Vitucci e i suoi ragazzi nella gara di mercoledì scorso disputata contro l’Hapoel Holon. Marino si è espresso sui prossimi impegni della New Basket Brindisi, sugli obiettivi di questa stagione e sulla decisione di non far partecipare la propria squadra giovanile a nessun campionato per motivi di sicurezza sanitaria.
Mercoledì scorso, Brindisi è stata sconfitta dall’Hapoel Holon nella Basket Champions League. Sul Quotidiano di Puglia, il presidente Marino ha dichiarato: “C’è tanta delusione ovviamente, anche perché abbiamo avuto tra le mani il pallone della possibile vittoria e lo abbiamo sprecato. La chiave della partita? I tre falli fischiati subito a Thompson”. A questo punto, chiedo: la partita l’ha persa Brindisi o l’ha vinta l’Hapoel Holon?
C’è delusione perché si trattava di un importante match point per approdare alle Final Eight. La partita in Israele è stata durissima. Per la prima volta in stagione abbiamo incontrato una squadra che ha giocato con il supporto del pubblico, e questo non è scontato in un momento così difficile. Siamo molto amareggiati, perché quest’anno siamo molto sfortunati con l’arbitraggio. Non voglio fare polemica, ma mercoledì ci sono stati degli episodi particolari: oltre ai tre falli fischiati a Thompson, un nostro giocatore ha subìto un pugno in testa e il provvedimento disciplinare non è stato in linea con quanto ci aspettavamo, ovvero l’espulsione del giocatore. Siamo molto rammaricati per quanto successo. In ogni caso, Hapoel ha vinto un match durissimo, che valeva tanto e che si è deciso nell’overtime.
Adesso vi giocherete tutto martedì prossimo, sul campo del Pinar Karsiyaka, in un vero e proprio dentro o fuori nella corsa della Final Eight di BCL. Da quali consapevolezze ripartirete, alla luce della partita persa contro l’Hapoel Holon? Che Brindisi scenderà in campo?
Una Brindisi che a marzo, nel mese più impegnativo della stagione, ha chiuso con 6 partite vinte e 2 perse, quindi una squadra consapevole della propria forza e del fatto che la qualificazione dipende unicamente da se stessa, non dipende dal risultato di nessun’altro. Scenderemo in campo per vincere la partita e per accedere al prossimo turno.
In campionato Brindisi è seconda in classifica, a soli 4 punti di distanza dalla capolista Olimpia Milano, che affronterete domenica 11 aprile. Lo scudetto è a portata di mano?
Direi di no. Dal punto di vista della classifica, quello che stiamo vivendo in campionato è una sorta di miracolo. Non dobbiamo concentrarci su chi abbiamo davanti, dal momento che Olimpia Milano è una squadra di tutt’altra categoria e che, a meno che non ci siano ribaltoni, dovrebbe chiudere agevolmente la stagione al primo posto. Al contrario, dobbiamo preoccuparci dei club che sono dietro di noi, come Sassari, Virtus Bologna e Venezia, squadre che hanno un budget più importante del nostro, giocatori più esperti e che sicuramente cercheranno di recuperare su di noi per migliorare la loro classifica. Per questo motivo, non parlerei di “scudetto a portata di mano”. Noi siamo secondi e cercheremo di mantenere questa posizione per avere una griglia favorevole.
La società ha deciso di non partecipare a nessun campionato giovanile per motivi di sicurezza sanitaria. E’ una decisione che, in qualche modo, potrebbe ripercuotersi sulla squadra e sulla società?
Dal punto di vista societario e del settore giovanile, non potevamo esimerci dal prendere una decisione di questo tipo. La salute viene prima di tutto, e non ce la sentivamo di rischiare, di mandare i nostri ragazzi nei campi più disparati. Con tutto il rispetto per le società che affrontano i campionati giovanili, credo che il rigore nei controlli sanitari presente in Serie A non possa essere paragonato a quello che riguarda tutto il mondo giovanile: non abbiamo la certezza che tutto sia fatto secondo norme stringenti.
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A Pasqua si iniziano le vaccinazioni a Mesagne
VACCINAZIONI A MESAGNE: SI COMINCIA PRIMA DEL PREVISTO, A PASQUA E PASQUETTA.