Redazione

l presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 1 dicembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 9.820 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.659 casi positivi: 577 in provincia di Bari, 96 in provincia di Brindisi, 176 nella provincia BAT, 567 in provincia di Foggia, 78 in provincia di Lecce, 159 in provincia di Taranto, 5 residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 34 decessi: 14 in provincia di Bari, 2 in provincia BAT, 7 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati  794.335 test.

14.696 sono i pazienti guariti.

39.766 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 55.979, così suddivisi:

21.416 nella Provincia di Bari;

6.362 nella Provincia di Bat;

3.915 nella Provincia di Brindisi;

13.156 nella Provincia di Foggia;

4.197 nella Provincia di Lecce;

6.567 nella Provincia di Taranto;

364 attribuiti a residenti fuori regione;

2 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Anche gli agriturismi e gli ittoturismi, ovvero le forme di ristorazione gestite dai pescatori, possono beneficiare del bonus di filiera Italia per l’acquisto di prodotti Made in Italy a sostegno della ristorazione. Lo rende noto la Coldiretti Puglia in riferimento ai contenuti del Dl Ristori 4 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.

Il crollo delle attività di 20mila bar, trattorie, ristoranti, pizzerie e 876 agriturismi in Puglia – denuncia la Coldiretti regionale - ha un effetto negativo a valanga sull’agroalimentare, con una perdita di fatturato di oltre 700 milioni di euro per i mancati acquisti in cibi e bevande nel 2020.

Il ristori-quater – spiega la Coldiretti - chiarisce che i contributi, la cui domanda può essere presentata fino al 15 dicembre attraverso il Portale della ristorazione o presso gli sportelli degli uffici postali, spettano agli agriturismi a prescindere dal codice ATECO utilizzato per l’esercizio delle attività di alloggio e ristorazione e supera i dubbi interpretativi che erano sorti a seguito del decreto-legge di agosto permettendo agli operatori agrituristici di accedere al bonus ristorazione anche, come chiarito dallo stesso Ministero, in relazione alla cessione di prodotti agricoli tra azienda agricola e azienda agrituristica connessa.

“La drastica riduzione delle attività di agriturismi e ristoranti pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Le limitazioni alle attività di impresa devono prevedere un adeguato sostegno economico e iniezioni di liquidità per gli agriturismi e lungo tutta la filiera”, incalza Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Il Decreto ristori-quater – spiega la Coldiretti - chiarisce che i contributi, la cui domanda può essere presentata fino al 15 dicembre attraverso il Portale della ristorazione o presso gli sportelli degli uffici postali, spettano agli agriturismi a prescindere dal codice ATECO utilizzato per l’esercizio delle attività di alloggio e ristorazione e supera i dubbi interpretativi che erano sorti a seguito del decreto-legge di agosto permettendo agli operatori agrituristici di accedere al bonus ristorazione anche, come chiarito dallo stesso Ministero, in relazione alla cessione di prodotti agricoli tra azienda agricola e azienda agrituristica connessa.

Un chiarimento importante che risponde alle sollecitazioni della Coldiretti impegnata nella campagna di mobilitazione #mangiaitaliano per sostenere l’intero sistema agroalimentare nazionale che garantisce l’approvvigionamento alimentare alle famiglie pugliesi grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione di Campagna Amica che nel 2020 a causa dell’emergenza Covid è sostenuta anche dalle consegne a domicilio e dall’asporto.

Gli agriturismi – sottolinea Coldiretti Puglia - sono realtà duramente colpite dalla crisi generata dalla pandemia con oltre 50 milioni di euro di perdite per le 876 strutture presenti in Puglia, a causa delle limitazioni agli spostamenti e il crollo del turismo, secondo le analisi di Campagna Amica. “Il crollo delle presenze a causa delle limitazioni agli spostamenti a fine anno arriva dopo che il primo lockdown ha azzerato le visite in campagna nei tradizionali weekend di primavera e di Pasqua mentre durante l’estate ha pesato l’assenza praticamente totale degli stranieri che in Puglia rappresenta la maggioranza degli ospiti degli agriturismi”, denuncia Filippo De Miccolis Angelini, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti.

A fronte dei 4,2 milioni di arrivi di turisti nel 2019 e 1,2 milioni di arrivi dall'estero, è evidente la perdita secca subita nel 2020 dalle masserie della Puglia che hanno praticamente azzerato gli arrivi di turisti stranieri e annullato le prenotazioni di italiani e del turismo di prossimità nei mesi di lockdown e con le nuove restrizioni, per cui è necessaria una robusta iniziazione di liquidità per consentire agli agriturismi di sopravvivere alle crisi.

Consegna Buoni Libro a.s. 2020-2021 - azione straordinaria. Si avvisano le famiglie ammesse al contributo regionale che i buoni per l’acquisto dei libri di testo per l’anno scolastico 2020-2021 saranno consegnati oggi e domani – martedì 1 e mercoledì 2 dicembre – presso l’ufficio Pubblica Istruzione, in via Castello a Mesagne, dalle ore 15.30 alle ore 18.30. I beneficiari sono stati avvisati con email inviata dal sistema “Studio in Puglia” all’indirizzo indicato nell’istanza.

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Latiano. Carabinieri ritrovano le due panchine donate al Comune dall’associazione “L’isola che non c’è”. Erano state rubate il 15 novembre. I Carabinieri della Stazione di Latiano, nella mattinata del 30 novembre, hanno rinvenuto nei pressi di un quartiere periferico due panchine donate al Comune per l’utilizzo pubblico, dall’associazione per l’ambiente “L’isola che non c’è” e asportate da ignoti malfattori lo scorso 15 novembre, in località Parco Romatizza. Al fine di eluderne il ritrovamento, le panchine erano state verniciate e collocate sulla pubblica. Le stesse sono state consegnate al personale del Comune e ricollocate nel citato Parco.

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Erchie. Aveva tagliato i pneumatici di tre autovetture in sosta, denunciato. I Carabinieri della Stazione di Erchie, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 25enne del luogo, per danneggiamento. In particolare, il giovane, nella nottata del 21 ottobre 2020, in una via del centro abitato, ha tagliato lo pneumatico anteriore destro di tre autovetture in sosta. Il gesto è da ricondurre verosimilmente ad atto vandalico.

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Brindisi. Sorpresi mentre caricano sul camion mobili e suppellettili prelevati da una casa disabitata, Arrestati. I Carabinieri della Stazione di Brindisi Centro hanno tratto in arresto in flagranza di reato, per furto aggravato in concorso, LILLO Vito Andrea, 36enne e MORELLO Marco, 35enne, entrambi di Brindisi. Nello specifico, intorno alle ore 13:00 del 30 novembre, i militari sono intervenuti in una via del centro abitato presso un appartamento disabitato in uso a un residente, il quale aveva segnalato alla centrale operativa la presenza di due giovani con fare sospetto. I militari, giunti sul luogo indicato, sorprendevano due soggetti, i quali, apparentemente impegnati in operazioni di trasloco, stavano caricando su un camion alcuni mobili e suppellettili. Accertato che non si trattava di un trasloco di mobili, i due venivano arrestati. La merce è stata restituita al legittimo proprietario. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti presso i propri domicili in regime di arresti domiciliari.

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XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, SERVE STRETTA DEI COMUNI PER LIQUIDARE CALAMITA' 2016 e 2017; A RISCHIO 32MLN EURO SE NON SPESI ENTRO 31/12. Serve una stretta dei 121 Comuni delle province di Lecce, Brindisi e Taranto per liquidare 67 milioni di euro entro il 31 dicembre 2020 della calamità causata dalla Xylella fastidiosa per gli anni 2016 e 2017, scongiurando che vadano persi. E’ quanto sollecita Coldiretti Puglia, in una lettera inviata all’Assessorato regionale all’Agricoltura e all’ANCI Puglia, l’associazione dei Comuni pugliesi, per accelerare la spesa di risorse che gli agricoltori salentini aspettano da anni.

Si tratta di 31,78 milioni di euro per l’annualità 2016 e 35,086 milioni di euro per l’annualità 2017 delle indennità compensative riconosciute agli agricoltori per la grave calamità causata dalla Xylella fastidiosa – aggiunge Coldiretti Puglia – risorse liquidate a 4 Comuni della provincia di Taranto, 20 della provincia di Brindisi e 97 in provincia di Lecce.

“Dopo il pressing di Coldiretti affinché venisse garantito agli agricoltori il ristoro per la calamità subita nel 2016, bisogna fare in fretta per non perdere le risorse da spendere entro il 31 dicembre. Serve il massimo impegno dei Comuni, considerati i tempi ristretti di erogazione delle risorse che Arif ha trasferito ai Comuni il 6 novembre scorso e la chiusura delle ragionerie entro il 15 dicembre 2020”, dichiara il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

“I Comuni non senza difficoltà stanno procedendo alle verifiche di DURC, anagrafica tributaria e antimafia delle aziende ricadenti nell’area delimitata a cui è stato riconosciuto lo stato di calamità. Va verificata la eventualità di uniformare e semplificare l’iter amministrativo per procedere celermente ai pagamenti e soprattutto è auspicabile un’azione di supporto a beneficio di quei Comuni che dovessero trovarsi in difficoltà nel perfezionamento delle procedure amministrative”, afferma Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce. “L’imperativo assoluto è liquidare entro il 31 dicembre almeno le spettanze relative al 2016 per scongiurare il rischio che vadano persi quasi 32 milioni di euro, vitali per le aziende agricole in uno scenario aggravato dall’emergenza Covid che ha fatto perdere ulteriore liquidità al mondo agricolo”, aggiunge il presidente Cantele.

Il Decreto attuativo relativo alle indennità compensative contempla le annualità 2017, 2018 e 2019, ma il provvedimento – dopo ampio pressing di Coldiretti Puglia – ha ricompreso anche l’annualità 2016, per cui è stato possibile utilizzare il regime di esenzione del 2015, utilizzando parte delle risorse del Piano per le calamità e destinandole agli interventi compensativi, ma serve di fare in fretta, perché le risorse vanno spese entro il 31 dicembre 2020, sennò andranno perse.

La Xylella ha provocato effetti più disastrosi di un terremoto – conclude Coldiretti Puglia - con ripercussioni drammatiche di natura produttiva, ambientale, economica con un danno stimato di 1,6 miliardi di euro, lavorativa con 5mila posti di lavoro persi, con esigenze di contenimento, di ricostruzione, di sostegno che vanno affrontate in maniera corale, rendendo i procedimenti fluidi e fruibili.

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«Abbiamo definito gli aiuti che l’Amministrazione comunale distribuirà alle famiglie più duramente colpite dal Covid:
-Fondi per i buoni spesa: il Comune di Fasano potrà disporre di circa 340mila euro, per sostenere chi sta maggiormente subendo gli effetti della crisi economica causata dal virus. 
-Ai buoni spesa abbiamo deciso di aggiungere altri 171mila euro, che vogliamo utilizzare per finanziare un bando, su base Isee, per ulteriori aiuti ai nuclei familiari con due o più bambini.
-È sempre attivo lo sportello del Segretariato Sociale, che raccoglie e valuta le richieste di sostegno per bollette, affitti e buoni spesa per l'acquisto di farmaci.
-Continua, inoltre, la distribuzione dei pacchi alimentari in collaborazione con le Zone Pastorali del territorio comunale. Le persone interessate possono continuare a prenotarsi telefonando al Segretariato Sociale al numero 080.4394298..
 
Nei prossimi giorni renderemo pubbliche le modalità di accesso a ciascuna possibilità, pubblicando i bandi per queste misure concrete. 
 
Nonostante alcune sterili polemiche, il sostegno alle famiglie più bisognose è imponente, come la situazione che stiamo vivendo necessita: oltre all'impegno già profuso durante il primo lockdown, in vista del Natale stiamo impegnando in aiuti circa 600mila euro, incrementando nettamente la dotazione rispetto alla prima ondata del Covid.
Non lasceremo nessuno indietro e nessuno si sentirà solo, perché l'attenzione delle istituzioni e dell'Amministrazione verso i più deboli, è massima. 
Le spese per gli allestimenti natalizi si attesteranno intorno ai 40mila euro per tutto il territorio di Fasano che, come sapete, si compone di ben dieci centri abitati.
Sarà un Natale sobrio ma il calore delle luminarie non mancherà. È un segnale che vogliamo dare a supporto del commercio fasanese.
Vi invitiamo a scegliere i negozi del nostro territorio, passeggiando per le strade addobbate a festa, in sicurezza e nel rispetto delle regole anti-covid. 
Sarà un'occasione per immergersi nell'atmosfera natalizia e al tempo stesso un modo per aiutare il commercio locale, duramente provato dalla pandemia che sta favorendo il commercio su internet.
Continuiamo a lavorare, senza sosta e senza farci distrarre dalle polemiche.
Queste concrete e significative misure, fortemente volute dalla nostra amministrazione, non hanno precedenti per quantità e varietà. 
Con queste iniziative vogliamo garantire anche in questo Natale, così difficile per ciascuno di noi, dignità e serenità a tutte le famiglie».
 

Il Sindacato Cobas dichiara lo stato di agitazione dei lavoratori della ditta Dussmann che operano nella Mensa dell’ospedale Perrino per cancellare un accordo sindacale che prevede  il taglio del 30% delle ore lavorate unitamente all’attuale utilizzo  di cassa integrazione Covid che a noi sembra esagerata, rivolta solo forse  ad aumentare i guadagni aziendali.

Il personale è diventato secondo noi insufficiente con la attuale organizzazione del lavoro creando di fatto un significativo danno alla sicurezza e all’igiene.

Questo uso che riteniamo strumentale della cassa integrazione Covid permette addirittura di scatenare una guerra tra poveri, tra chi su indicazione della azienda riesce a fare qualche ora in più a discapito del collega che svolge le sue stesse mansioni.

Le denunce fatte nei mesi scorsi sui  temi  della organizzazione del lavoro , della sicurezza e dell’igiene  portarono a dei risultati ,a dei cambiamenti, ma il lupo perde il pelo ma non il vizio .

Oggi ritorniamo a chiedere  con forza alla Asl di controllare ogni giorno la cucina per verificare le qualifiche di chi sta operando perché abbiamo forti dubbi che siano veramente dei cuochi, se i vassoi ed i carrelli dei reparti Covid vengono sanificati oppure sciacquati con l’acqua corrente, se vengono distribuiti sempre i Dispositivi di protezione individuale visto l’alto livello di contagio tra gli operatori , se quello che viene dato da mangiare ai nostri  ammalati corrisponda al capitolato di appalto .

Chiediamo alla Asl controlli seri sugli impianti elettrici e sugli impianti della cucina affinchè qualche giorno non si debba piangere il morto!!!

Il tutto condito dalla richiesta ai dipendenti di fare orario spezzato che potrebbe agevolmente essere evitato con una diversa organizzazione del lavoro.

Il tutto per evitare lo sconvolgimento della vita dei dipendenti e delle spese in più a fronte delle poche ore di lavoro.

Quella della Mensa dell’ospedale Perrino è una realtà lavorativa che va riportata alla normalità con un serio controllo.

Avevamo chiesto al Comune di devolvere i soldi degli addobbi natalizi alle famiglie in difficoltà, sostenendo così tanto chi ha bisogno di aiuto quanto le nostre attività commerciali, in trincea ormai da mesi e che subiscono una crisi senza precedenti. 

Pensavamo che destinare i soldi delle luminarie alle famiglie e ai negozianti in difficoltà fosse più in linea con lo spirito natalizio di questo anno drammatico e maledetto, e che fosse necessaria sobrietà, consapevolezza del momento duro e difficile, serietà e vicinanza a quella parte del tessuto produttivo fortemente danneggiato dalla pandemia.
Avevamo chiesto alla Amministrazione comunale di rinunciare per quest'anno ad addobbare piazze e strade del paese per creare un ulteriore fondo di solidarietà per i concittadini che, travolti dalla seconda ondata della pandemia, hanno difficoltà ad acquistare i beni di prima necessità o a fare un piccolo regalo per i loro bambini. 
Avevamo proposto di distribuire alle famiglie dei buoni spesa da utilizzare nei negozi di Latiano, creando un circuito virtuoso di solidarietà e di fratellanza. 
Siamo convinti che avremmo respirato sopratutto uno spirito comunitario e che questa iniziativa sarebbe stata di conforto per quanti sono più in difficoltà. 
Se Natale ha un valore, è quello della solidarietà verso chi è più debole.
La nostra era una luce di speranza nei mesi bui che stiamo vivendo e che speriamo di lasciarci presto alle spalle, era un messaggio di incoraggiamento ai cittadini e agli esercizi commerciali per contrastare le difficoltà e le restrizioni connesse alla pandemia.
Prendiamo atto, con rammarico, del rifiuto della Amministrazione comunale, della sua insensibilità verso la nostra proposta e della mancanza di coraggio dovuta evidentemente alla necessità di mantenere alcuni equilibri interni già precari.
Mesagne e Francavilla Fontana sono da giorni su giornali e televisioni nazionali, con l'effetto di ottenere davvero  promozione territoriale, concetto che a Latiano si vuol far passare forzando la spesa sulle luminarie, in un anno di pandemia, senza che ci sia neanche la certezza che ci si potrà spostare tra comuni. In questi giorni abbiamo potuto constatare che in tanti la pensano come noi, che per un anno, per questo particolare anno, si sarebbe potuto rinunciare alle luminarie a fronte di un intervento concreto. Purtroppo, per la miopia di qualcuno si è persa l'ennesima grande occasione per dimostrare che la politica se vuole può essere realmente vicina ai bisogni ed alle necessità di una comunità
 
Coalizione Claudio Ruggiero