Redazione

Una sacra rappresentazione che racconta la storia di fede, cultura e tradizioni coltivata negli anni dal Comitato Cittadino “Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo” di Torre Santa Susanna. L’iniziativa si svolgerà a Mesagne domenica 24 marzo con il seguente itinerario: alle ore 18,30 partenza da piazza Orsini del Balzo, via Castello, via dei Dormio, piazza Sant’Anna dei Greci, piazzetta dei Ferdinando, vico dei Moneo, via Federico II Svevo, Porta Nuova, via Martiri della Libertà, via Antonio Profilo fu Tommaso, via Geofilo, piazza Matteotti, via L.A Resta, largo Ubaldo Lay, via Albricci, piazza IV Novembre.

Dal 1982 regista e responsabile artistico dell’evento è Franco Tomai. “Quella della Sacra Rappresentazione di Torre Santa Susanna ha tradizioni secolari e, direi, singolari”, spiega Giovanni Ursini, segretario del Comitato e referente per l’“Europassione per l’Italia”. Da secoli i torresi portano in scena la Passione di Gesù, una realizzazione che nel tempo ha visto i volti di tanti uomini e donne spendersi per la buona riuscita del Dramma Sacro. “Il Comitato della Passione, Morte e Resurrezione di Torre Santa Susanna è parte integrante dell’associazione “Europassione per l’Italia”– dichiara il presidente Fabrizio D’Aprile – e ad oggi vanta un gruppo corposo di 100-120 unità, tra attori, tecnici e manovalanza. Nei mesi che precedono la rappresentazione teatrale, sono loro a curarne l’organizzazione sin nei minimi dettagli. Il successo dell’iniziativa è legato al grande impegno di molti, soprattutto dei cittadini ma anche dei commercianti torresi, e alla fiducia che ogni anno i vari comuni accordano ospitando l’evento. Con spirito riconoscente e grato, vi invitiamo ad assistere ai due grandi eventi annuali”. L’evento, che sabato 23 marzo si svolgerà a Torre Santa Susanna, è patrocinato a Mesagne dall’Amministrazione Comunale.

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Per il terzo anno consecutivo sarà avviato, il prossimo 26 marzo, il Progetto "A scuola con il Pedibus". L’IC Commenda, infatti, in esecuzione del Protocollo d’intesa sottoscritto con il Comune di Brindisi, con la Asl territoriale e l’Associazione ANPS,  forte del successo che questo progetto ha riscosso presso i bambini e presso le loro famiglie, anche per quest’anno coinvolgerà le classi seconde, terze, quarte e quinte dei plessi " C. Collodi" e "San Giovanni Bosco" della scuola primaria dell’Istituto.

“L’entusiasmo dei bambini - afferma la docente Roberta Petrone, referente del progetto - ci ha convinto a continuare questa bella avventura, perché offre alle famiglie una valida alternativa all’auto e allo stress del parcheggio la mattina davanti alla scuola.

Pensiamo che la "cattiva abitudine" di accompagnare i figli a scuola in auto anche per brevi tratti di strada debba essere ridiscussa insieme ai bambini e ai ragazzi, ai genitori, alla scuola.”

Il progetto prevede la formazione di gruppi di cammino, in cui gli alunni, accompagnati da adulti responsabili, si sposteranno a piedi verso la scuola.

“Il progetto mira a promuovere uno stile di vita attivo e sostenibile all'interno della nostra comunità scolastica. -  afferma la Dirigente Scolastica, Patrizia Carra - Con il sostegno e l'impegno di tutti, intendiamo incoraggiare i nostri alunni a camminare insieme sia per migliorare la loro salute e il loro benessere fisico, sia per contribuire alla riduzione dell'inquinamento ambientale.”

“Il cammino verso la scuola, inoltre, - continua la Dirigente - è anche un'occasione per promuovere la socializzazione, la cooperazione e il senso di appartenenza al gruppo.

Un gruppo di bambini che camminano per le vie della città imparano qualcosa di utile sulla sicurezza stradale, cominciano assaporare un po’ di indipendenza e autonomia e, chiacchierando e ridendo, si guardano attorno scoprendo le bellezze della propria città e i suoi luoghi storici.”

Il progetto partirà il prossimo martedì alle 7.45 nella Piazzetta Virgilio, quando i bambini saranno accolti dalle autorità del territorio e cominceranno la loro camminata.

Tutti pronti dunque, con gilet catarifrangente e sorriso sul viso, con la pioggia o con il sole, verso la scuola e verso il futuro.

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UE: COLDIRETTI, FONDAMENTALE OK AIUTI DI STATO PER MORATORIA DEBITI

Con il pacchetto semplificazioni chiesto da Coldiretti Consiglio “libera” 4 mln ettari terra. Meno burocrazia per 500mila piccoli agricoltori italiani

E’ accolta con grande soddisfazione da Coldiretti la proroga del quadro temporaneo Ucraina sugli aiuti di stato per sostenere gli agricoltori. Un impegno che il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha portato avanti con determinazione nella direzione proposta da Coldiretti, “che già a febbraio aveva indicato come necessaria questo tipo di flessibilità sugli aiuti di stato per arrivare a una moratoria dei debiti delle imprese agricole”, sottolinea Ettore Prandini presidente della principale organizzazione agricola d’Italia e d’Europa,

Con l’accordo sulla revisione della Pac, il Consiglio Europeo “libera” 4 milioni di ettari che potranno essere coltivati nella Ue per ridurre la dipendenza dalle importazioni dei principali prodotti agricoli in una fase di gravi tensioni internazionali che stanno avendo effetti dirompenti sui mercati agricoli, secondo quanto emerge da una analisi della Coldiretti diffusa in occasione della conclusione del vertice a Bruxelles.

“L’accordo di oggi sulle semplificazioni è un buon primo passo, da rafforzare con una semplificazione ancora più profonda di tutte le regole della Pac. Un agricoltore non può trascorrere un terzo del suo tempo per riempire moduli e carte burocratiche.

Con questi interventi – spiega Prandini - si vanno a eliminare alcuni vincoli che pesano sulle aziende agricole e altre misure sulla condizionalità, oltre a dare più flessibilità per gli Stati. Fondamentale l’introduzione di una maggiore flessibilità sugli aiuti di stato finalizzati al superamento del de minimis, per poter attuare la moratoria dei debiti necessaria rispetto alle difficoltà che le imprese agricole stanno vivendo. Inoltre – prosegue - vogliamo l’estensione della clausola di salvaguardia anche per grano ucraino, e l’inserimento dei dazi per il grano russo. In caso allargamento dell’Unione Europea ad altri paesi, non devono essere gli agricoltori a pagare costi, è fondamentale che venga mantenuto lo stesso livello di risorse aggiuntive rispetto a quelle attuali della Pac”.

La revisione attuata salva anche dalla burocrazia mezzo milione di piccoli agricoltori italiani e risponde alle richieste della Coldiretti di alleggerire il peso delle “carte” che soffoca tutte le imprese agricole al di là delle loro dimensioni. Risponde alle richieste di Coldiretti anche la proposta della Commissione di eliminare dalla norma Bcaa 8 l’obbligo di destinare una quota minima di seminativi alle superfici non produttive (terreni a riposo per 200mila ettari in Italia) o alle caratteristiche (siepi, alberi). Positiva anche una maggiore flessibilità sulla Bcaa 6, la norma per coprire il suolo in periodi sensibili che ha causato notevoli rigidità amministrative e incertezza per gli agricoltori, che spesso fanno riferimento a un calendario agricolo che non riconosce la variabilità del tempo.

Rispetto alla rotazione delle colture e alle deroghe per aratura della norma Bcaa 7, la Commissione consente di sostituire la rotazione delle colture, con la diversificazione delle stesse, in modo da consentire agli agricoltori colpiti da siccità, spiega la Coldiretti, o precipitazioni eccessive regolari, di conformarsi a tale condizione in modo più compatibile con le realtà agricole. Anche sulla Bcaa9 si possono prevedere deroghe per consentire l’aratura per ripristinare i prati permanenti nei siti Natura 2000, nel caso in cui siano danneggiati da predatori o specie invasive.

Le modifiche alla Pac, dopo aver già incassato le prime forme di semplificazione e il ritiro della direttiva agrofarmaci, sono il risultato delle mobilitazioni della Coldiretti che con u un lavoro costante iniziano oltre 1 anno fa, e le ultime mobilitazioni chee hanno anche portato migliaia di agricoltori a manifestare pacificamente nella capitale belga contro norme spesso svincolate dalla realtà che ne hanno reso di fatto impossibile l’applicazione nelle campagne, già colpite dall’aumento costante dei costi di produzione e un corrispondente calo dei prezzi agricoli.

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IL PALAPENTASSUGLIA DI BRINDISI SI COLORA CON LA RITMICA DEL CSI

Due giornate intense di esibizioni e tante emozioni

Due giorni di  spettacoli. Al ritmo della musica, al gusto della ritmica. Quella ginnastica che, il 23 e 24 marzo 2024, regalerà al PalaPentassuglia di Brindisi,  un’infinità di sorrisi, esercizi, coreografie, pathos insieme a tante medaglie. Tutto pronto per la prima prova della fase regionale del  18° Campionato Nazionale CSI di Ginnastica Ritmica, cui parteciperanno ben 365 farfalle. L’evento è organizzato dal Comitato Regionale del Centro Sportivo Italiano con la collaborazione tecnica del Comitato Provinciale di Brindisi ed è organizzata con il Patrocinio della Città di Brindisi.

Palla, nastro, fune, cerchio, clavette e corpo libero accompagneranno i 470 esercizi complessivi in programma nelle due giornate di finale, dove sono iscritte 11 società.

Si parte alle ore 15 di sabato 23 marzo, con la cerimonia di apertura e i saluti introduttivi delle autorità presenti. L’inizio delle gare della prima giornata è fissato per le 15,30. La seconda giornata avrà inizio domenica 24 marzo alle 08,30 sino a conclusione. 

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GIORNATA ACQUA: COLDIRETTI PUGLIA, E’ ALLARME SICCITÀ IN PUGLIA CON CAMPI A SECCO E -107MLN MC IN INVASI; A RISCHIO 1/3 MADE IN ITALY A TAVOLA

Stanno già spigando i campi di grano con un anticipo di 1 mese

E’ allarme siccità in Puglia con una perdita di 107 milioni di metri cubi d’acqua negli invasi rispetto allo scorso anno e i campi a secco per la mancanza di pioggia da mesi, dove il grano sta già ‘spigando’ in anticipo di un mese e le coltivazioni hanno bisogno di acqua per crescere. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell’Osservatorio dell’ANBI, in occasione della giornata mondiale dell’acqua istituita dalla Nazioni Unite e festeggiata il 22 marzo, dopo un inverno in cui si è alternato un primo lungo periodo caldo e siccitoso ad un paio di settimane di freddo intenso, neve e improvvise ma sporadiche piogge torrenziali.

Per il clima primaverile che ha caratterizzato l’autunno e l’inverno con le temperature ben al di sopra della norma ne hanno fatto le spese  le clementine che sono finite al macero, compromesse dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, con i costi di produzione anche per l’irrigazione di soccorso schizzati alle stelle, per cui sono partite le segnalazioni e le verifiche per il riconoscimento della calamità da siccità per il comparto agrumicolo, ma a rischio siccità sono le piante di grano e legumi soprattutto nelle ‘terre bianche’ ricche di argilla e creta, mentre gli ulivi sono in perenne vegetazione. La crisi idrica sta determinando un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, schizzati già a causa del rialzo delle quotazioni delle principali materie prime quali soia, mais, cereali e foraggio anche a causa dell'attuale crisi per i conflitti in Ucraina e in Israele,  con gli allevatori costretti a sopportare i costi per i mangimi.

Con la siccità e l’aumento dei livelli del mare, la risalita del cuneo salino rende inutilizzabili le risorse idriche e gli stessi terreni con uno scenario che – sottolinea la Coldiretti regionale – è più che preoccupante per l’economia agricola dell’intera regione. Tra l’altro, la Puglia è la regione d’Italia dove piove meno con 641,5 millimetri annui medi e impatti gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi e rappresenta la calamità più rilevante per i campi e mantiene anche il primato negativo – ricorda Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi. D’altro canto ogni anno va perso l’89% dell’acqua piovana, una dispersione che la Puglia non può permettersi – insiste Coldiretti - considerato che l’acqua non ce l’ha e ha bisogno di importanti opere per ridisegnare il proprio assetto idrico e idrogeologico e per garantire non solo l’approvvigionamento idrico per la popolazione, ma per assicurare corpi irrigui adeguati alle produzioni agricole, artigianali e industriali.

Di fronte alla tropicalizzazione del clima occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà, continua Coldiretti nel sottolineare che per questo ha elaborato con Anbi il progetto laghetti per realizzare una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando è necessario ai cittadini, all’industria e all’agricoltura.

Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%, sostiene Coldiretti nel precisare che insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita. Un intervento necessario – continua Coldiretti – anche per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità e al giusto prezzo. Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale – conclude Coldiretti - per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare.

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XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA PIANO ANTI XYLELLA CHE RADDOPPIA; PRATICHE PREVENZIONE CONTRO BATTERIO KILLER ULIVI E VERSUS NUOVO VIRUS

Le pubbliche amministrazioni possono avvalersi della Legge di Orientamento per affidare agli agricoltori le lavorazioni nelle aree pubbliche e demaniali

Al via il Piano anti Xylella con trattori, decespugliatori, trinciatrici, per dare battaglia all’insetto vettore della Xylella fastidiosa, la ‘sputacchina’, e contrastare l’avanzata del killer degli ulivi, salvando il patrimonio produttivo e al contempo l’ambiente e il paesaggio, ma anche contro il nuovo ceppo del virus la Xylella fastidiosa fastidiosa che colpisce i vigneti, i mandorli, gli alberi da frutto, per cui serve l’impegno di tutti, degli agricoltori ma anche degli enti pubblici. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, alla luce della circolare dell’Osservatorio fitosanitario regionale sugli obblighi di lavorazione dei terreni nei comuni in area delimitata con altitudine fino ai 200 metri sul livello del mare dal 22 marzo fino al 10 aprile, ricordando che le pubbliche amministrazioni hanno anche la possibilità di avvalersi della Legge di Orientamento per affidare le lavorazioni nelle aree pubbliche e demaniali alle imprese agricole che hanno mezzi e conoscenze del territorio tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio

Nelle pratiche di prevenzione come le lavorazioni artificiali contro la ‘sputacchina’, il vettore allo stadio giovanile, o le misure fitosanitarie contro l’insetto adulto, sono coinvolti – precisa Coldiretti Puglia – anche i Comuni pugliesi e agli enti pubblici come Consorzi di Bonifica, ANAS , Demanio, che devono pulire campi abbandonati, strade e cigli stradali pubblici e demaniali incolti e pieni dei famigerati sputi dell’insetto vettore ‘sputacchina’ che inoculando la malattia è responsabile dell’avanzata inarrestabile della Xylella fastidiosa.

Pratiche di prevenzione meccanica e fitosanitaria, monitoraggi delle piante non solo visivi  e dell’insetto vettore ‘la sputacchina’, campionamenti ed espianti in caso di ulivi infetti, nuovi strumenti per la individuazione precoce di nuovi focolai, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, sono – conclude Coldiretti Puglia – l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità – conclude Coldiretti Puglia – sono garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun modo in discussione.

È obbligatorio eseguire le lavorazioni superficiali dei terreni:

AREA DELIMITATA A XYLELLA FASTIDIOSA PAUCA

Carosino, Carovigno, Cellamare, Faggiano, Fasano, Grottaglie, Leporano, Massafra, Mola di Bari, Monopoli, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Noicattaro, Ostuni, Palagianello, Palagiano, Polignano, Pulsano, Roccaforzata, Rutigliano, San Giorgio Ionico, Statte, Taranto.

AREA DELIMITATA A XYLELLA FASTIDIOSA FASTIDIOSA

A seguito del caso di infezione da Xylella fastidiosa fastidiosa, il nuovo ceppo del batterio killer rinvenuto nei mandorli in agro di Triggiano:

Triggiano, Bari, Noicattaro, Capurso.

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Fari puntati sul progetto dello Spazioporto. È stata la terza e ultima giornata del MAM 2024 a svelare il volto dello Spazioporto di Grottaglie. In un video di poco più di 2 minuti, Aeroporti di Puglia ha presentato il progetto dell’unico Spazioporto italiano, realizzato da un’ATI che vede come capofila ADR ingegneria che, dal palco ha illustrato i dettagli dell’opera dopo che lo stesso presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano intervenendo da remoto, si è detto “profondamente colpito” dal progetto.

“Spazioporto, per noi – ha dichiarato nel suo intervento - è una promessa mantenuta. Quando la Regione Puglia si è impegnata sul progetto, non erano in molti a crederci. Da questo punto di vista, siamo stati i pionieri. Non possiamo che ringraziare l'ENAC per il lavoro straordinario che ha fatto assieme ad Aeroporti di Puglia, che pure sono stati essenziali. L’edificio polifunzionale – ha proseguito – si estende su una superficie di ottomila metri quadri, con un hangar che ha la possibilità di ospitare anche gli aerei di massima dimensione. Il colore di questo importante segno di architettura, poi, si coniuga straordinariamente con il verde degli ulivi”.

E infatti il progetto per lo Spazioporto di Grottaglie incorpora diverse influenze e concetti chiave.

In primo luogo, il linguaggio compositivo e architettonico si ispira al mondo dell'esplorazione spaziale, con un'attenzione particolare alle stazioni e ai veicoli spaziali. Questa scelta stilistica è evidente nel modo in cui l’hangar di 8.000 mq e il centro servizi polifunzionale di 5.000mq, dialogano creando un'armoniosa integrazione all'interno del complesso Spazioporto.

Il colore predominante scelto per lo Spazioporto è il Copper Metallic (rame metallizzato). Questa scelta non solo richiama i materiali e i colori tipici delle architetture spaziali, ma riflette anche i toni della terra tarantina e della Puglia, fornendo così un legame visivo con il contesto. Questo colore possiede inoltre una forte personalità che lo rende distintivo e facilmente riconoscibile, aumentando il potenziale comunicativo del progetto a livello internazionale, soprattutto considerando la competizione con altri centri spaziali di fama mondiale. Il layout generale del progetto è stato ideato offrendo una progressione emozionale degli spazi in sequenza.

  • L’Hangar è una struttura di grande dimensione, racchiusa da un guscio esterno di geometria di matrice parametrica con struttura in acciaio reticolare studiata e sviluppata attraverso un calcolo parametrico. Il volume, nel suo complesso, si estende su una superficie di circa 8.000 mq, idonea ad accogliere un aeromobile del calibro del Boeing 747-8. Di fronte a questa struttura, si trova l'ampio piazzale di sosta degli aeromobili, che occupa un'area totale di circa 4.800 mq, pavimentata con lastre di CLS dalle dimensioni di 6mx6m. Le strutture metalliche sono state dimensionate con i più performanti software di calcolo strutturale parametrico che hanno permesso una importante ottimizzazione degli elementi principali.
  • L’edificio polifunzionale – (visitor center) invece ospita un museo, un centro di ricerca e un incubatore di start-up. I visitatori arrivano dall'asse centrale del parcheggio, che attraversando una serie di totem fotovoltaici li guida verso l'ingresso del centro. Il prospetto principale del centro è caratterizzato da una parete metallica, inclinata e incurvata, la cui unica apertura segna l'ingresso, nascondendo così le funzioni interne fino all'entrata del centro polifunzionale.

Attraversato il portale centrale, gli ospiti sono accolti da uno spazio a doppia altezza, che attraverso l'ampia vetrata di fondo offre una vista panoramica del piazzale con le navicelle e gli aeromobili.

Dall'atrio, il percorso continua con una salita al piano superiore, dove si trova lo spazio espositivo introduttivo all'esplorazione orbitale. Questo spazio è progettato per accogliere sia i viaggiatori spaziali in partenza, sia gli amici e i visitatori interessati all'esplorazione spaziale e alle missioni verso l'orbita terrestre.

  • Il tunnel di collegamento tra il centro servizi e l'hangar rappresenta un altro elemento distintivo del progetto. Vista dall'esterno, questa struttura è un segno forte che si integra perfettamente nel linguaggio dell'esplorazione spaziale, contribuendo all'identità complessiva dello Spazioporto. All'interno, il tunnel prosegue il percorso iniziatico ed emozionale per i visitatori: attraverso una lunga salita, gli ospiti sono immersi in un'atmosfera suggestiva, accompagnati da filmati immersivi e suoni che li preparano all'esperienza successiva.

Questo percorso li conduce fino a una terrazza osservatorio interna all'hangar, dove grandi oblò ispirati alle forme aeronautiche, consentono ai visitatori di ammirare le navicelle e gli aeromobili all'interno dell'hangar stesso.

Un complesso di edifici progettato nel rispetto dei criteri di sostenibilità e risparmio energetico che ha permesso di ottenere in una prevalutazione la certificazione LEED Gold e Silver rispettivamente per il centro servizi e l’hangar.

Un progetto che ha meritato il plauso del generale dell’Aeronautica Roberto Vittori, astronauta dell’ESA. “Sono stato proprio io a spingere per l’accordo iniziale tra Enac e Faa nel 2014 – ha spiegato Vittori – l’idea è nata quando volavo con lo Shuttle e, valutando la prima opportunità di atterraggio d’emergenza, si pensava all’Europa, a Francia e Spagna. Mi chiesi: perché non l’Italia, dove abbiamo le migliori condizioni climatiche e geografiche? Dovevamo superare questo ostacolo e avere nel nostro Paese uno spazioporto, che potesse essere anche altro. Grottaglie si è attestata come scelta migliore – ha ribadito - perché enti locali e università hanno fatto la loro parte, capendo le potenzialità del volo suborbitale, che è cosa diversa dal volo spaziale ed è l’evoluzione naturale dell’aeronautica: volare da Bari a Tokyo in un’ora e mezza, o decollare da qui, lanciare un satellite e riatterrare, questo è il futuro ed è per questo che siamo qui”.

“Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a rendere questo sogno una realtà – ha dichiarato il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile. Insieme stiamo trasformando il futuro, attraverso un progetto ambizioso che segna un passo avanti significativo nel nostro percorso verso l'esplorazione e la scoperta nello spazio.

Lo Spazioporto non è solo un'infrastruttura tecnologica, ma il simbolo del nostro impegno verso nuove sfide e nuove opportunità che il settore ha da offrire. Lo Spazioporto nasce come crocevia per l'innovazione, la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico, nonché un fulcro per la cooperazione internazionale nello spazio. Lo Spazioporto – ha concluso - sarà la nostra porta verso un universo di infinite possibilità”.

“Sono onorata di essere qui - ha dichiarato Chelsea Chang, vicepresidente of Commercial and Corporate Strategy Virgin Galactic – e di condividere con voi come Virgin sta inaugurando una nuova era spaziale. Siamo legati all’Italia e ciò che abbiamo ascoltato qui oggi ci ha ispirato per i nostri progetti futuri”.

“Chiudiamo questa edizione del Mam – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci - certi di aver dimostrato che quel sogno sull’aerospazio, iniziato qualche anno fa, oggi è una realtà consolidata. Lo dicono i numeri della filiera in costante crescita, la forza dell’ecosistema pugliese dell’innovazione che vede la collaborazione costante tra settore pubblico e settore privato, lo dice il numero delle startup attive nel settore di cui Regione Puglia sostiene l’avvio e lo scale up attraverso i fondi di investimento. Ma lo dice soprattutto la struttura che ci ospita, e che oggi presenta il suo progetto dello spazioporto, primo spazioporto italiano da cui potranno decollare orizzontalmente i vettori spaziali del futuro. Una grande opportunità per il territorio, perché queste operazioni offrono una vasta gamma di servizi innovativi, sia civili sia militari, in grado anche di attivare un notevole indotto economico e industriale nel comparto aerospaziale.

I voli suborbitali consentiranno applicazioni di interesse militare, sperimentazione di microgravità, addestramento di astronauti. Una struttura reale, un progetto concreto e in fase di realizzazione che si colloca a pieno titolo nell’ambito di una strategia nazionale che consentirà all’Italia di diventare un nuovo “Stato di lancio”.

Il direttore dell’Innovazione Tecnologica di ENAC, Giovanni Di Antonio, ha ripercorso brevemente le tappe che hanno segnato lo sviluppo della regolamentazione tecnico-normativa relativa a spazioporto e volo suborbitale. “Enac ha avuto un ruolo attivo – ha dichiarato Di Antonio – sin dalla sottoscrizione di un memorandum con la FAA nel 2014, che è poi stato rinnovato con il coinvolgimento dell’ASI nel 2016. L’obiettivo era e resta quello di creare le condizioni affinché Grottaglie sia sede dei voli suborbitali, in un sistema nazionale che integri il frammentato quadro europeo. Proprio in tal senso, il dato importante è che tali argomenti saranno d’interesse affinché la cooperazione internazionale garantisca un uso efficiente dello spazio aereo per il trasporto commerciale suborbitale. Questa evoluzione non solo integrerà la tradizionale economia dello spazio, ma preparerà l’intero settore alle sfide che verranno”.

I lavori della terza giornata, a cui hanno partecipato il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, sono proseguiti nella pomeridiana con “Space Trends powered by Wired”, in cui si è discusso delle nuove sfide scientifiche e tecnologiche, delle evoluzioni dei player di settore, delle trasformazioni del business dello spazio. Un vero e proprio “palinsesto nel palinsesto del Mam”, concepito e realizzato dalla testata del gruppo Conde' Nast. Con sei panel e ospiti di eccezione, Space Trends powered by Wired approfondirà i temi più caldi sul fronte spazio e space economy, portando il punto di vista dei leader del settore industriale e il solido know how degli esperti delle agenzie spaziali per capire cosa succederà nei prossimi anni. Tra i protagonisti di Space Trends powered by Wired, Jim Bridenstine, già direttore Nasa (2018-2021); Roberto Vittori, ufficiale dell'Aeronautica Militare Italiana e astronauta di ESA; Anna Hazlett, founder & principal, AzurX; Chiara Pertosa, ceo Sitael; Fabio Caramelli, space rider system payload an exploitation manager European Space Agency-Esa; Raphaël Chevrier, head of communications, MaiaSpace ; Simona Turco, head of business development, Deep Blue.

Il Mediterranean Aerospace Matching 2024 è evento promosso dalla Regione Puglia e l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) con l’organizzazione di AdP (Aeroporti di Puglia), Dta scarl (Distretto Tecnologico Aerospaziale) e Criptaliae Spaceport, e la collaborazione di Puglia Sviluppo e Arti Puglia.

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Ancora poche ore e poi a Mesagne aprirà i battenti il “Presepe Pasquale” realizzato nel Borgo dei Presepi: il museo permanente di arte presepiale, nel cuore di Mesagne, che tiene viva l’antica tradizione dell’arte presepiale grazie all’impegno di artigiani e artisti locali che nel corso dell’anno sono impegnati nella creazione di opere che si rinnovano e si perfezionano. Il “Presepe pasquale”, uno dei pochi esistenti in Italia, è giunto alla settima edizione e trova la sua collocazione negli ambienti dell’antico frantoio semi-ipogeo del Cinquecento, un elemento riconducibile alla secolare tradizione contadina di cui la possente macina in pietra posta al centro della struttura è inequivocabile testimonianza.  Su imput del sindaco Toni Matarrelli e di una squadra di giovani artigiani, Damiano ha la veneranda età di 80 anni, l’immobile ospita la riproduzione artistica della Passione di Gesù. Un percorso tra statuine in scala tutte abilmente incastonate in una scena che diventa una riconoscibile e al tempo stesso rivisitata riproduzione dei luoghi dove Gesù visse definiti con incredibile cura di dettagli, insieme a decine di personaggi in movimento conferiscono dinamica credibilità al contesto. presepe_pasquale_2024_3.jpeg

Tante le scene della Passione rappresentate nel Presepe; dal battesimo alla morte e resurrezione, da Lazzaro resuscitato all’ultima cena, dalle nozze di Cana alla lavanda dei piedi, dalla via Crucis alla crocifissione. “L’arte presepiale mesagnese, di cui il Borgo nel Centro storico è emblematica espressione, custodisce la memoria di una esperienza che ha inciso profondamente sul percorso di riscatto della città di Mesagne, un percorso che può essere così brevemente descritto: nel periodo delle festività natalizie, negli anni Novanta e Duemila, lungo le incantevoli e ancora a molte sconosciute vie del Centro, si snodava il percorso che prendeva il nome di “Mesagne nel Cuore”. Si è trattato di una vicenda che ha contribuito a determinare un importante segnale di rinascita”, ha sottolineato Maurizio Piro, direttore artistico della città di Mesagne.  Il “Presepe Pasquale si trova in via Eugenio Santacesaria ed è aperto dal 23 marzo al 2 aprile dalle ore 17,30 alle ore 21. Tuttavia i riti pasquali mesagnesi proseguiranno anche nella prossima settimana. Giovedì in tutte le sette parrocchie saranno realizzati gli “Altari della reposizione”, il Venerdì Santo ci sarà la processione per le vie della città dei “Misteri” mentre la notte la Madre di Gesù, processionalmente, girerà le vie di Mesagne alla ricerca del Figlio. La mezzanotte di sabato sarà scandita dal rumore delle “trenule” che annunciano la Resurrezione del Cristo. Il lunedì c’è la tradizionale gita fuori porta della Pasquetta mentre il martedì i mesagnesi si ritrovano davanti al Santuario della Madonna delle Grazie per la tradizionale festività di Pascone.

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Un grande evento primaverile offerto dai Cicloamici FIAB Mesagne, “Proposte-Associazione Culturale “, “Associazione Culturale Domenico Modugno “, San Pietro Vernotico e FIAB Brindisi. L’occasione è l’apertura straordinaria a cura del FAI del bene di proprietà comunale di Villa Valletta costruzione moresca degli inizi del 900.


Si parte in bicicletta con un itinerario per le verdi campagne salentine tra Mesagne, Brindisi e San Pietro Vernotico. Arrivati a San Pietro ci aggireremo per il centro storico sotto la guida dell’Associazione Culturale Domenico Modugno. Visiteremo i luoghi dove Domenico Modugno si esibiva come un artista di strada e come attore di teatrale sotto la guida del Maestro Rolomir Piccinno. Apprenderemo del Modugno suonatore di fisarmonica e di come conquistò la fama di “fimminaru” per via della sua prestanza e delle sue doti artistiche. Breve visita il laboratorio di pittura Massimo Marangio.
Le associazioni locali offriranno agli affamati ciclisti un buffet di benvenuto con il sottofondo delle canzoni vernacolari di Modugno. Nello stesso buffet saranno degustati i vini della Cantina Sanpietrana.

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L’ampliamento della rete idrica-fognaria nelle zone cittadine sprovviste deve rappresentare una priorità dell’amministrazione comunale. Dopo l’incontro in commissione con il Presidente dell’Autorità Idrica Pugliese, Toni Matarrelli, dal quale abbiamo registrato ampia disponibilità, bisogna procedere speditamente a individuare con atti amministrativi vincolanti le aree da segnalare proprio ad AIP. È un passaggio necessario per permettere ad AIP stessa di finalizzare i fondi utili alle opere idriche fognarie. Sarà fondamentale, perciò, che si attivi un confronto prima in commissione consiliare e successivamente in consiglio comunale in cui sarà utile adottare gli indirizzi e la programmazione di tutti gli interventi di ampliamento della rete idrica fognaria a partire dalla costa nord alle aree perimetrate a tutte gli agglomerati abitati sparsi per il territorio brindisino.

Sul punto garantiamo la massima attenzione affinché nessuna porzione di territorio rimanga esclusa dalla pianificazione delle opere. Sarà sicuramente un lavoro che impegnerà tutta la commissione e che, con la guida del Presidente De Maria, potrà portare ad un importante risultato per la città e per tanti cittadini ancora sprovvisti di un servizio indispensabile.

Alessio Carbonella consigliere comunale Pd Brindisi

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