Redazione

Il mio augurio per il 2024

Per un nuovo impulso allo sviluppo della citta’ ognuno faccia qualcosa. La città continua a dividersi e a separarsi.

Si continua, con dichiarazioni e interventi mediatici, a chiacchierare (anche con qualche dileggio) e tutto mentre Brindisi rischia seriamente di affondare (si balla sul Titanic!).

Brindisi deve ritornare a credere in sé stessa e nel suo futuro, un futuro che non può prescindere dal porto, da una industria più sostenibile e anche dalla sua campagna.

Il darsi da fare, il dare ognuno il proprio contributo a costruire e a sentirsi comunità, è un dovere ineludibile. E se questo vale per ognuno vale soprattutto per chi ha responsabilità politiche, associative, istituzionali e amministrative il cui maggiore impegno, dovrebbe essere quello di unire e di spingere per “il darsi da fare” sapendo valorizzare, con umiltà e senza saccenteria, quello che in città già si fa e si sa fare.

E non si può ancora attendere che altri, da fuori, ci portino il pane a casa. Non si costruisce sviluppo e futuro attraverso la “dipendenza”. Si continuerebbe a rimanere ascari (al servizio sempre di qualcuno) e a creare ancora un’economia drogata.

La città avrebbe bisogno di una scossa, di una rottura, così come di una classe dirigente che, con autorevolezza e disinteresse, libera da fondamentalismi e parzialità, sia in grado di motivarla e impegnarla a unirsi e a darsi da fare.

La pandemia, la crisi energetica, le guerre cambiano futuro e prospettive anche e soprattutto per una città come la nostra.

Brindisi è sempre stata, nella sua storia, un crocevia e un ponte verso il mediterraneo che ha fatto del porto e della fertilità della sua campagna una forza attrattiva di popoli e il punto di riferimento delle civiltà formatesi in questa parte dell’Europa.

La storia, i monumenti sono la testimonianza di quello che è stato il rapporto tra la città, la campagna e il mare.

Si tratta di ri/mettere assieme città, campagna, porto, mare anche come presupposto di uno sviluppo industriale più sostenibile e compatibile con un territorio che, se rispettato e ben curato, è ancora ricco di potenzialità produttive industriali e agricole.

Lo schieramento politico, ma anche e soprattutto sentimentale, chiamato sinistra, a cui rimango indissolubilmente legato, si è battuto sempre per lo sviluppo delle forze produttive, pur consapevole della contraddizione latente che cova all’interno di tale sviluppo. Di questa sinistra a Brindisi si sono perse le tracce ma di essa c’è bisogno. È chiamata a ritrovarsi, a superare le divisioni del passato per conciliare riformismo, radicalità e alternativa.

Buon anno

Carmine Dipietrangelo

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Freedom Jazz Festival al Teatro Comunale, ospite il trombettista Fabrizio Bosso.

Appuntamento il 2 e 3 gennaio a partire dalle ore 21

MESAGNE - Lydian aps, in collaborazione con Comune di Mesagne e Teatro Pubblico Pugliese, organizza la VIII edizione del “Freedom Jazz Festival”. La Winter Edition sarà ospitata presso il Teatro Comunale di Mesagne il 2 e 3 Gennaio 2024. Entrambi gli appuntamenti si svolgeranno a partire dalle ore 21.00.

Martedì 2 Gennaio si esibirà il “Vince Abbracciante Trio”. Una vera e propria musica da crocevia: in essa si incrociano istanze, esigenze, desideri e sogni distanti tra loco, che profumano di terre lontane e di idee esotiche, pur restando fortemente ancorati alla terra della nascita e del nòstos. Negli arabeschi sonori creati da Abbracciante si rintracciano, insieme, l’antico e il nuovo: il sapore della terra salentina, generoso come un vino rosso primitivo che pulsa, innerva in non pochi abbandoni, che apre al popolare, confermando il forte legame dell’autore con quella Puglia così aspra e pure madre incredibilmente generosa. E c’è allo stesso tempo la gentilezza e il sospiro jazz che ricorda Astor Piazzola con inesausta malinconia. Il disco esprime il senso di un’intera regione, nella sua essenza colta e popolare. Per ordire questa trama, Abbracciante utilizza lo strumento principale della musica popolare italiana, la fisarmonica, in un racconto che diventa una sola voce con la chitarra di Nando Di Modugno e il contrabbasso di Giorgio Vendola.

Mercoledì 3 Gennaio, Freedom Extensive meets Fabrizio Bosso: il celebre trombettista sarà ospitato nella consueta residenza artistica del FJF. Bosso lavorerà con l’orchestra “Freedom Extensive” nei giorni 2 e 3 Gennaio nei seguenti orari: 9.30/13.00 – 15.00/18.00, presso il Teatro Comunale di Mesagne. Sarà possibile,  gratuitamente e senza necessità di prenotazione, assistere ai lavori orchestrali per poter osservare il Maestro all’opera nella costruzione dello spettacolo. L’incontro tra la musica di Fabrizio Bosso e quella del Freedom darà vita ad un interscambio di esperienze culturali e di sonorità creative: verranno eseguiti brani originali proposti dai compositori della Freedom Extensive e musiche da Fabrizio Bosso, arrangiate da Pietro Rosato e Livio Bartolo.

Line up Freedom Extensive - Direttore: Pietro Rosato; Batteria: Cristian Martina, Michele Ciccimarra; Piano/Synth: Fabio Rogoli, Michele Maggio; Contrabbasso: Michele Colaci; Chitarra: Livio Bartolo, Alessandro Lunedì; Sax: Pietro Rosato, Simone Rosato, Fabrizio Cinieri, Antonio Pionato, Terence; Trombe: Giulio De Pasquale, Nanni Teot; Trombone: Michele Mele; Fisarmonica: Vincenzo Denitto; Flauto traverso: Artur XherajVoce: Sara Frassanito, Margherita Miccoli

SPECIAL GUEST: FABRIZIO BOSSO (tromba)

Acquisto biglietti:

  • Vivaticket.com
  • Presso il botteghino del Teatro Comunale di Mesagne.

Il Comune di Mesagne eroga 10mila euro ai frati Carmelitani per il completamento della statua di San Michele Arcangelo che sarà collocata nel monumento presente nell'omonima piazza. Per la verità il monumnto fu costruito per accogliere la statua bronzea dell'ultimo maresciallo d'Italia, Giovanni Messe, ma i veti politici posti nei decenni scorsi non hanno dato conclusione a questo progetto. Tramontata tale idea i frati Carmelitani hanno proposto al Comune che su quel monumento fosse posata una statua di San Michele Arcangelo commissinata da loro stessi all'architetto veneziano Giani Aricò. Poi alcuni giorni fa in Comune è giunta una nota "prodotta dal Parroco del Santuario Basilica del Carmine del 13/12/2023, acclarata al Protocollo generale dell’Ente n. 44404 del 15/12/2023, con la quale Padre Enrico Ronzini richiede sostegno per la conclusione del Progetto di realizzazione di una statua bronzea di San Michele Arcangelo da posizionare, a beneficio della comunità nell’omonima piazzetta antistante la Basilica del Carmine, commissionata nel periodo pre-COVID e non ancora acquisita. Il costo di Progetto a causa dei prolungati tempi di realizzazione ed installazione dell’opera hanno determinato un aumento della spesa, passata da € 30.000,00 ad € 60.000,00 non più interamente sostenibili dalla Parrocchia. Visto che a fronte degli impegni già assunti dalla Parrocchia al riguardo, l’importante opera contribuirà ad arricchire l’omonima piazzetta pubblica e rappresenta, peraltro, l’ultima opera del Prof. Gianni Aricò, nel frattempo deceduto, artista mesagnese trasferitosi in Venezia significativamente attivo nel panorama artistico nazionale. Pertanto per le motivazioni sopra espresse il Comune accoglie la richiesta avanzata dal Parroco della Basilica del Carmine, Padre Enrico Ronzini, di una compartecipazione alle spese da parte dell’Ente necessaria per il completamento del Progetto, fissandola in € 10.000,00". Pertanto, grazie all'intervento munifico del Comune l'opera potrà essere completata e consegnata alla città per la fruizione culturale. 

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Felice 2024. Salutiamo il 2023 con la speranza che accompagna ogni fine e prepara ogni inizio: agli anziani auguro la vicinanza di chi amano; ai malati e alle persone fragili comprensione e cura; ai giovani fiducia nel futuro; a chi lotta per i propri sogni, la perseveranza di crederci fino in fondo;  ai bambini l’affetto degli adulti e la gioia dei coetanei; alle donne la consapevolezza piena del loro valore; a chi pensa di non farcela, il coraggio e l’ottimismo. Alle nostre comunità auguro prosperità e coesione sociale, strade maestre per veder fiorire sempre più un patrimonio di risorse naturali, bellezze monumentali e paesaggi unici al mondo, di cui essere insieme promotori e custodi.

Buon anno, e che porti pace per tutti.

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CAPODANNO: COLDIRETTI PUGLIA, BRINDISI CON SPUMANTE MADE IN PUGLIA CON OLTRE 900MILA BOTTIGLIE PRODOTTE; ECCO REGOLE PER SERVIRLO.

Per i brindisi di fine anno e inizio 2024 sulle tavole ci sarà sempre più spumante Made in Puglia, con le oltre 900mila bottiglie di spumante imbottigliate in media l’anno. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, sulla base delle produzioni nelle aree vocate della Puglia, con la 43.264 bottiglie della DOC Castel del Monte, le 15.800 della DOC Salice Salentino Negroamaro rosato spumante, le 12.538 bottiglie di spumante IGT Daunia, le 7.496 IGT Murgia, le 469.522 della IGT Puglia, 240.010 della IGT Salento  e le 121.300 IGT Valle d’Itria.            

Se in Puglia lo spumante si classifica tra gli acquisti irrinunciabili nello shopping delle feste, anche in Italia e all’estero – sottolinea la Coldiretti regionale – le bollicine pugliesi si stanno fac endo largo con un consolidamento generale delle esportazioni.  Nel 2023 è stato registrato un aumento dell’export dei vini pugliesi verso l’UK con +39,7%– spiega Coldiretti Puglia - seguito da Albania con + 28%, Paesi Bassi+22,2%, Francia con +15,2%, Germania con + 10,5% e Stati Uniti con +6,5%, mentre i vini pugliesi perdono quota in Cina con – 34,9%, Svezia con -22,9% e Svizzera con -10,2%.

Sul successo delle bollicine tricolori nel mondo pesano però – sottolinea la Coldiretti regionale – la contrazione generalizzata dei volumi di vendita  sia sul mercato interno che su quello estero, le fluttuazioni dei prezzi di mercato in un’annata già critica per l’andamento climatico sfavorevole con la peronposra che ha tagliato la produzione pugliese, a fronte del considerevole incremento dei costi di produzione, sta riducendo considerevolmente i margini aziendali, con il serio rischio non solo di mettere in difficoltà le imprese ma di avere una negativa forte ripercussione sui produttori, con l’’impennata del costo del vetro cavo per le bottiglie, con un aumento che ha raggiunto il +58% negli ultimi due anni, si aggiunge al pesante gap logistico nazionale e frena l’export del vino Made in Italy nel mondo.

La Puglia si sta imponendo con gli spumanti, dove grande è la capacità di innovazione dei produttori pugliesi che hanno puntato, soprattutto, sulla distintività e sul legame con il territorio e la cultura locale per vincere la competizione sul mercato globale, facendo concorrenza a territori storicamente imbattibili. “La popolarità internazionale di eccellenze varietali dei vigneti quali Primitivo, Negroamaro, Susumaniello e Nero di Troia, con il successo di vini DOP quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citarne solo alcuni, hanno fatto del settore vitivinicolo pugliese – afferma Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia  - il riferimento per vocazione, capacità di raccontare e promuovere al meglio il territorio, innovazione e grande propensione all’internazionalizzazione”.

Secondo uno studio della Coldiretti, la raccolta di un grappolo alimenta opportunità di lavoro in ben 18 settori: 1) agricoltura; 2) industria trasformazione; 3) commercio/ristorazione; 4) vetro per bicchieri e bottiglie; 5) lavorazione del sughero per tappi; 6) trasporti; 7) assicurazioni/credito/finanza; 8) accessori come cavatappi, sciabole e etilometri; 9) vivaismo; 10) imballaggi come etichette e cartoni; 11) ricerca/formazione/divulgazione; 12) enoturismo; 13) cosmetica; 14) benessere/salute con l'enoterapia; 15) editoria; 16) pubblicità; 17) informatica; 18) bioenergie.

LE REGOLE D'ORO PER OFFRIRE E GUSTARE LO SPUMANTE

  • Non offrirlo ghiacciato, ma tirato fuori un paio d'ore prima e raffreddato in un secchiello con ghiaccio tritato, acqua fredda e sale grosso.
  • La temperatura migliore è compresa fra gli 8 ed i 12 gradi.
  • Berlo esclusivamente in una flûte a forma di tulipano che consente agli aromi di svilupparsi liberamente.
  • Per gustare al meglio l'effervescenza sciacquare i bicchieri con acqua calda e sapone neutro.
  • Stapparlo tenendo con una mano il tappo e facendo ruotare con l'altra mano la bottiglia leggermente inclinata accompagnando sempre l'espulsione del tappo.
  • Far uscire lentamente il gas e versarlo tenendo la bottiglia dal fondo e non dal collo per evitare che lo spumante si riscaldi con il calore della mano.
  • Mai utilizzare del ghiaccio nel bicchiere.
  • Conservarlo in luoghi bui, freschi e senza sbalzi di temperatura, in posizione orizzontale.

Fonte: Elaborazioni Coldiretti

 

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POLIZIA DI STATO: OBBLIGO DI DIMORA PER UN OSTUNESE.

 
Nellambito dei servizi di controllo del territorio mirati alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, disposti dal Questore di Brindisi, Annino Gargano, il personale del Commissariato di PS di Ostuni ha arrestato un giovane ventitreenne del luogo già noto alle forze dellordine.
Durante le attività di controllo, luomo è stato trovato in possesso di circa 150 grammi di marijuana, parte dei quali suddivisi in singole dosi, e di materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente. Lo stesso, dopo larresto per detenzione a fini di spaccio, è stato sottoposto agli arresti domiciliari su disposizione del Pubblico Ministero della Procura di Brindisi.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brindisi ne ha convalidato larresto disponendo a carico del giovane la misura cautelare dellobbligo di dimora nella Città Bianca.

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Questa notte, intorno all'una, una signora ha staccato e portato via un Babbo Natale gonfiabile collocato davanti casa di Franco Saponaro, in piazzetta dei Giovanomo, nel cuore del centro storico. Le telecamere, fortunatamente, hanno fissato in maniera indelebile il gesto furtivo.  Superfluo qualsiasi commento. 

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La città di Mesagne saluterà il 2023 e accoglierà il 2024 in piazza Orsini del Balzo con una discoteca sotto le stelle. Infatti, nella notte di San Silvestro saranno protagonisti i dj dell’ex discoteca Barbablù che faranno ballare centinaia di persone che trascorreranno le prime ore del Capodanno nel cuore del centro storico. Per questo motivo la polizia locale e il sindaco, Toni Matarrelli, hanno emesso una raffica di disposizioni cui gli avventori dovranno attenersi fino al prossimo 7 gennaio. La prima disposizione riguarda lo scoppio dei petardi poiché è sempre più diffusa nel comune di Mesagne la consuetudine di manifestare le festività di fine anno con accensione e sparo di petardi di vario genere e artifizi pirotecnici che seppur ammessi alla vendita in determinate circostanze possono determinare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell’ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana con particolare riferimento alle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti.

Negli anni passati lo scoppio indiscriminato di petardi ha provocato danneggiamenti di piante secolari e di vari arredi all'interno della villa comunale. I trasgressori saranno puniti con multe che vanno, a secondo la gravità del fatto, da 25 a 500 euro. Inoltre, in occasione dei festeggiamenti della notte di San Silvestro il sindaco ha prorogato fino alle ore 3 del mattino le emissioni sonore in città con l’obbligo di abbassare il volume delle stesse a partire dalla mezzanotte. Infine, il sindaco Matarrelli ha disposto dalle ore 20,30 del giorno 31 dicembre 2023 fino alle ore 6,30 del giorno 1° gennaio 2024 il divieto assoluto di vendita e somministrazione di bevande e alimenti in bottiglie o bicchieri di vetro e lattine. Il divieto per i consumatori di utilizzare bottiglie e contenitori di vetro di qualsiasi genere nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico. Il primo cittadino ha disposto l’obbligo di chiusura dei distributori automatici di bevande e alimenti in tutto il territorio comunale. I trasgressori saranno puniti con una sanzione amministrativa che va da euro 25 ad euro 500.

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Ieri mattina presso il comune di Mesagne sono stati consegnati all’azienda Carparelli,  vincitrice del bando di gara i lavori per la realizzazione di una struttura da adibire a polo per l’infanzia con sede in via Montagna, nella zona industriale. Presente il sindaco Toni Matarrelli, l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona, e l’ingegnere Claudio Perrucci, responsabile dell’ufficio Tecnico. I lavori inizieranno subito dopo le festività natalizie e andranno avanti per circa due anni. Al termine la città di Mesagne avrà una scuola materna e un nido per l’infanzia nel cuore della zona economica mesagnese a disposizione sia delle mamme che lavorano nel comparto sia dell’intera città. In questo modo gli amministratori intendono abbattere la lista di attesa che attualmente è piuttosto lunga.polo_dellinfanzia_-_elaborati_tecnici_3.jpg

La struttura architettonica si svilupperà su unico piano fuori terra, differenziata per blocchi funzionali. Il duplice ingresso centrale si configura come zona filtro per l’intero polo scolastico, consentendo da sinistra l’accesso al blocco dedicato al nido per bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi, da destra l’ingresso al blocco servizi per docenti e zona amministrativa. Il corpo centrale posto tra le due zone filtro, accoglie lo sportello informativo, la security point, un locale deposito perle attività pratiche ed un servizio igienico dedicato. Superata la zona filtro, si raggiunge l’atrio-agorà, un ampio spazio caratterizzato da una porzione a doppia altezza. L’atrio-agorà ospiterà sia le attività speciali a cui sono strettamente connesse le aule didattiche delle quattro sezioni dedicate alla scuola dell’infanzia, sia le ulteriori attività teatrali extrascolastiche che potranno essere svolte in orari differenti da quelli scolastici. Da questo blocco centrale sarà possibile accedere alla zona mensa-cucina, la quale non sarà destinata solo alla somministrazione dei pasti per i bimbi della scuola dell’infanzia, ma assumerà la connotazione di spazio utilizzabile anche dagli altri fruitori. Il blocco destinato al nido è concepito come funzionalmente indipendente.polo_dellinfanzia_-_elaborati_tecnici_5.jpg

Attraversata la zona atrio–agorà, sarà possibile accedere alla parte dell’immobile destinato a scuola dell’infanzia. Tale ambiente è organizzato in 4 sezioni con annesso vano dedicato per attività libere. Gli spazi pertinenziali, esterni al polo scolastico, sono organizzati in ambiti tematici che costituiscono l’estensione del programma didattico interno in modo tale da favorire la relazione dei bambini con l’ambiente naturale e l’aggregazione sociale sia per gli stessi bambini, che per la comunità. Gli spazi sono stati disegnati tenendo conto di più fattori: accompagnano le attività della scuola, invogliano bambini e genitori a fermarsi dopo la scuola, e sono adatti agli usi della comunità oltre l’orario scolastico. I principali spazi esterni sono: le piccole aree a diretto contatto con le sezioni, l’area gioco, l’area per le attività sportive, l’orto didattico, le aree per la didattica outdoor, le aree verdi. “Con la consegna dei lavori – ha spiegato l’assessore D’Ancona – il nostro sogno e di tante mamme inizia a essere realtà. Si tratta di una struttura pensata e costruita secondo i più moderni sistemi tecnologici. Erano almeno trent’anni che in città non veniva costruito un polo per l’infanzia che di fatto ci permetterà di azzerare la lista di attesa”.

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Al Verdi di Brindisi la tradizione del “Gran Concerto di Capodanno”

Sipario martedì 2 gennaio alle ore 19 con l’Orchestra Filarmonica Pugliese diretta dal M° Giovanni Minafra. Biglietti - costo 3 euro - disponibili solo presso il botteghino del Verdi.

Anche il 2024 si apre nel segno della tradizione con il Gran Concerto di Capodanno”, voluto dall’Amministrazione comunale di Brindisi e organizzato dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi. L’atteso appuntamento, in programma martedì 2 gennaio 2024 nel Nuovo Teatro Verdi - con inizio alle ore 19 -, è firmato dall’Orchestra Filarmonica Pugliese, compagine lirico-sinfonica che vedrà la partecipazione di alcuni giovani musicisti che hanno condiviso un’esperienza formativa al Verdi. Biglietti - posto unico, 3 euro - disponibili solo presso il botteghino del Verdi, aperto il giorno del concerto dalle ore 11 alle 13 e dalle 17.30 alle 19. I brani saranno eseguiti con la direzione del M° Giovanni Minafra, direttore stabile dell’Orchestra. Il pubblico sarà accolto nel foyer, a partire dalle ore 18.30, con uno speciale preludio in danza a cura dell’Accademia delle Danze di Brindisi, che proporrà alcuni frammenti tratti dallo spettacolo “Romeo e Giulietta” per le coreografie della  Maria Chiara Di Giulio. Condurrà la serata il giornalista Antonio Celeste.

Un’occasione unica per ascoltare celebri valzer viennesi, ouverture, movimenti tratti dalle opere più celebri. Il M° Minafra, protagonista di tournée nei più grandi teatri del mondo e di numerose registrazioni per la Rai e famose case discografiche, è pronto a interpretare un programma che ripercorre la grande tradizione dei concerti di Venezia e di Vienna.

Il concerto si apre con la ouverture da “Le Nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart, che non è solo una scelta di grande raffinatezza, ma anche un omaggio a uno dei più grandi geni delle composizioni operistiche. L’opera, con la sua miscela di humor, romanticismo e una critica sociale sottile, rappresenta uno spaccato vivace dell’Europa del XVIII secolo. Segue l’omaggio a Gioachino Rossini con due delle sue ouverture più celebri. “Il Barbiere di Siviglia” è un’opera che si distingue per lo spirito irriverente e l’energia travolgente, tratti che si riflettono magnificamente nell’ouverture. “L’Italiana in Algeri”, d’altra parte, è un’esemplificazione del talento di Rossini per la commedia musicale, con le sue dinamiche rapide e le sue melodie accattivanti che evocano una commedia degli equivoci. Con l’intermezzo da “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, il concerto si cala in un universo musicale più intimo e toccante. Il brano, che funge da ponte emozionale nell’opera, è un capolavoro di lirismo e intensità espressiva. La sua melodia, semplice ma profondamente evocativa, tocca le corde dell’anima, portando gli ascoltatori in un viaggio di riflessione e contemplazione. L’Orchestra Filarmonica Pugliese ha eseguito questi primi quattro brani lo scorso 11 novembre nella Großer Saal del Mozarteum di Salisburgo, l’unica orchestra pugliese a essersi esibita in quella che è la casa natale di Mozart e l’unica orchestra italiana nel 2023.

Il concerto incontra la ricchezza di colori e la potenza evocativa della musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij: in programma la celebre “Danza Napoletana”, tratta dal balletto “Il lago dei cigni”. Nel 1871 a Kamenka il musicista aveva inscenato per i suoi nipoti uno spettacolo di danza su alcuni temi musicali improvvisandosi coreografo e ballerino. Tra questi la “Danza Napoletana” che avrebbe poi ripreso e recuperato nel suo balletto più celebre. La melodia è eseguita dal solo della tromba. Il cuore della serata è dedicato a Johann Strauss II, il “re del valzer”, con tre delle sue creazioni più iconiche. “Sul bel Danubio blu” non è solo un valzer ma un simbolo culturale che incarna l’eleganza e la grandezza dell’Impero Austro-Ungarico. La sua melodia fluida e imponente invita a un ballo immaginario lungo le rive del Danubio. Il “Kaiser-Walzer” è un altro gioiello nel repertorio di Strauss, che combina la maestosità di un inno imperiale con la leggerezza del valzer. Il brano è un esempio perfetto di come la musica possa esprimere grandezza e intimità. Con la “Marcia Persiana” Strauss dimostra la sua abilità nel creare musiche che riflettono influenze culturali diverse, introducendo elementi esotici che evocano immagini di lontane corti orientali. Il concerto si conclude con “Feuerfest!” di Josef Strauss il quale, pur essendo un ingegnere ma appartenendo alla famosa famiglia di compositori, trovò modo di dedicarsi alla composizione. Il brano - che oggi definiremmo jingle pubblicitario - fu scritto nel 1869 per festeggiare la vendita della ventimillesima cassaforte in ferro dell’azienda Wertheim. Questi produttori viennesi pubblicizzavano le loro casse e casseforti come “feuerfest” - resistenti al fuoco - allestendo perfino scenografiche dimostrazioni pubbliche in cui le casseforti venivano avvolte dal fuoco vivo. Il titolo per la composizione fu quindi scelto molto velocemente. Come effetto singolare e come dedica al mestiere del fabbro, durante tutta la composizione si sente risuonare ritmicamente un’incudine.

Si comincia alle ore 19
Durata dello spettacolo: 70 minuti (tempo unico)

Info T. 0831 562 554 e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il programma del concerto è così articolato:

 

Wolfgang Amadeus Mozart, Ouverture da “Le Nozze di Figaro”

Gioachino Rossini, Ouverture da “Il Barbiere di Siviglia”

Gioachino Rossini, Ouverture da “L’Italiana in Algeri”

Pietro Mascagni, Intermezzo da “Cavalleria Rusticana”

Pyotr Ilyich Tchaikovsky, “Il lago dei cigni” (suite): “Danza napoletana”

Johann Strauss II, “Sul bel Danubio blu”

Johann Strauss II, “Kaiser-Walzer”

Johann Strauss II, “Marcia Persiana”

Josef Strauss, “Feuerfest!”.

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