Redazione
MIGRANTI: COLDIRETTI PUGLIA, "ABBIAMO RISO PER UNA COSA SERIA”
MIGRANTI: COLDIRETTI PUGLIA, "ABBIAMO RISO PER UNA COSA SERIA” A LECCE; NEI MERCATI CONTADINI IN DIFESA DI CHI LAVORA LA TERRA.
“Abbiamo riso per una cosa seria” a Lecce, dove gli agricoltori di Campagna Amica nei mercati contadini, assieme ai volontari di Focsiv, offrono in beneficienza pacchi di riso 100% italiano della Filiera degli agricoltori italiani per sostenere un unico grande progetto che sostiene 32 interventi diversi in 25 Paesi di quattro continenti – Africa, Asia, America Latina ed Europa – in difesa di chi lavora la terra. L’iniziativa è stata organizzata il 27 e 28 maggio, in occasione della 21^ edizione della Campagna nazionale della Focsiv insieme a Coldiretti e Fondazione Campagna Amica, in favore dell'agricoltura familiare in Italia e nel mondo.
Oltre il 70% di quanti sono vittime della fame nel mondo sono agricoltori a livello familiare, soprattutto piccoli produttori nel Sud del mondo, minacciati – denuncia Coldiretti Puglia - dalla distorsione nei sistemi di produzione e distribuzione degli alimenti che favorisce l’accaparramento delle terre e provoca la fuga dalle campagne verso i Paesi più ricchi dove spesso li attendono la sofferenza, l’emarginazione e il rischio del caporalato.
Il modello di agricoltura familiare, al centro della Campagna ‘Abbiamo RISO per una cosa seria’, è una sfida su cui investire e da esportare ed è possibile grazie anche all'alleanza tra mondo agricolo ed una Federazione di volontariato come Focsiv. Con il loro lavoro gli imprenditori agricoli anche in provincia di Lecce hanno posto al centro la persona per costruire una agricoltura di straordinaria qualità con caratteri distintivi unici, con una varietà e un’articolazione che non ha uguali al mondo ma anche percorsi di accoglienza per i migranti.
Un grande progetto che ha sostenuto in Italia il Villaggio solidale, realizzato insieme a Coldiretti in Puglia già nel 2016 proprio in provincia di Lecce, per dare ospitalità agli immigrati sottraendoli allo sfruttamento del caporalato, garantendo loro un regolare contratto di lavoro per la raccolta stagionale dei prodotti agricoli.
L’apporto del lavoro straniero è pari circa a 1/4 del totale delle giornate di lavoro dichiarate dalle aziende – insiste Coldiretti Puglia - quindi, quasi un quarto dell’agricoltura è nelle mani degli stranieri in termini di contributo al lavoro. Sono i lavoratori stranieri che contribuiscono in modo strutturale e determinante all'economia agricola italiana e rappresentano una componente indispensabile per garantire in molte aree del Paese i primati del Made in Italy alimentare, nostro vanto nel mondo.
È, soprattutto, il loro impiego nei campi che, come hanno più volte sottolineato Coldiretti e FOCSIV, va salvaguardato da inquietanti fenomeni di sfruttamento del lavoro che umilia e piega la dignità degli uomini, gettando un'ombra su un settore che ha scelto la strada dell’etica e dell'attenzione alla sicurezza alimentare e ambientale.
Tutti insieme uniti per contrastare fenomeni, in Italia e nel resto del mondo, come il caporalato bianco, il lavoro nero e la schiavitù di chi sottopaga i prodotti agricoli e il lavoro nei campi e provoca l’abbandono delle terre e il loro l’accaparramento da parte delle multinazionali e delle finanziarie.
Mesagne. Auto contromano sulla Ss7
Grave pericolo lungo la Statale 7 a causa di un'autovettura con a bordo due persone anziane che viaggiavano contromano in direzione Brindisi. Sul posto è intervenuta la polizia locale fo Mesagne. Gli agenti però non hanno intercettato il mezzo che, secondo alcune testimonianze, sarebbe uscito dallo svincolo per San Vito dei Normanni.
La Uil ringrazia il segretario Bombardieri
Grazie all’Amministrazione Comunale di San Pancrazio ed alla Associazione Pancrazio Gennaro per aver proposto alle nuove generazioni l’esempio di un uomo che ha dedicato al sociale la sua vita come Pancrazio Gennaro.
Grazie alle tante donne e uomini della Uil di Brindisi presenti all’evento di oggi che hanno reso la giornata una vera festa del nostro Sindacato. I loro volti sono gli stessi che da anni, nelle battaglie di ogni giorno, permettono alla Uil di essere accanto a tutti, per il bene di tutti.
Avanti così!
UIL BRINDISI
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Piano idrico-irriguo, Cia e Copagri: “Plauso a Emiliano, ora il presidente completi la svolta”
Piano idrico-irriguo, Cia e Copagri: “Plauso a Emiliano, ora il presidente completi la svolta”. Sicolo e Palermo: “Grazie alla protesta CIA-COPAGRI, arrivano le prime risposte. Adesso i Consorzi”.
“Il piano di investimenti annunciato da Michele Emiliano e la sua azione decisa nei confronti del Governo e della cabina di regia sul tema delle infrastrutture idrico-irrigue necessarie alla Puglia meritano un plauso, da estendere agli assessori Pentassuglia e Piemontese che hanno lavorato in stretto raccordo. Si tratta di una prima e importante risposta a quanto abbiamo chiesto al presidente della Regione Puglia lunedì 22 maggio, nel corso dell’incontro seguito al nostro sit-in di protesta e di proposta condotto unitariamente. Su questa battaglia, Emiliano sa che può contare su di noi”. Attraverso una nota congiunta, Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, e il presidente di Copagri Puglia Michele Palermo esprimono la loro soddisfazione per quanto esposto da Michele Emiliano riguardo al preciso e dettagliato piano di interventi per fare uscire la Puglia dalla situazione di estrema difficoltà inerente alle opere idrico-irrigue di supporto all’agricoltura.
“É LA SCOSSA CHE CHIEDEVAMO”. “Lo abbiamo detto in più occasioni, anche il 22 maggio: sul fabbisogno idrico-irriguo, i due terzi della regione scontano un gap infrastrutturale che il piano di investimenti della Regione Puglia può e deve colmare”. “Da Bari alla Bat e con situazioni pesanti e specifiche per Lecce, Brindisi e Taranto, la dipendenza dalle regioni limitrofe come la Basilicata e i ritardi di programmazione e interventi da parte dei Consorzi Commissariati hanno determinato fortissimi disagi e costi insostenibili per gli agricoltori di tutti i settori. Con le nuove infrastrutture, crediamo sia possibile migliorare enormemente la situazione, ma il problema delle tariffe irrigue va affrontato da subito”.
COMPLETARE LA SVOLTA. “Ora a Emiliano chiediamo un passo ulteriore. Glielo abbiamo chiesto già pubblicamente e nell’incontro del 22. Serve una svolta sui Consorzi commissariati. Occorre arrivare finalmente alla riforma. Noi crediamo si debba azzerare la gestione emergenziale e finalmente voltare pagina. Su quest’ultima questione ribadiamo che la costituzione di un consorzio unico non la riteniamo la soluzione migliore, considerata la vasta estensione sulla quale lo stesso dovrebbe operare. Sarebbe opportuno almeno ipotizzare la costituzione di due nuovi organismi. Chiudere la gestione commissariale è necessario proprio per portare avanti un piano di lavori pluriennali di interventi sui territori. Ai nuovi Consorzi occorrerà affidare la piena e prioritaria gestione della risorsa idrica, privilegiando la funzione irrigua di questi enti come avviene nella stragrande maggioranza delle Regioni italiane, favorendo l’ammodernamento degli impianti e delle reti di distribuzione di acqua di derivazione superficiale e da falda. Bisogna dunque sostenere l’attività svolta dal Commissario Straordinario di definizione, in via transattiva, della debitoria nei confronti delle amministrazioni pubbliche; favorire l’esodo incentivato del personale a tempo indeterminato finalizzato al potenziamento delle Aree Tecniche”.
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«Road to Battiti» concerto di Mr Rain
«Road to Battiti» concerto di Fasano con Mr Rain: queste le aree di parcheggio consigliate.
Si invita il pubblico a usufruire delle zone individuate che consentono di raggiungere piazza Ciaia a piedi in pochi minuti
In occasione del concerto di Mr Rain per il «Road to Battiti» in programma domani, sabato 27 maggio in piazza Ciaia si ricordano le aree di parcheggio consigliate.
Per chi proviene dalla Statale 172 (ingresso stadio, via Nazionale dei trulli) le aree di parcheggio consigliate sono quelle di piazza della Costituente, via Zanibelli e largo Palmina Martinelli.
Per chi proviene dalla statale 379 e dalla statale 16 (ingresso via Roma) si consiglia il parcheggio nell’area del ex mercato ortofrutticolo.
Si invita il pubblico a usufruire delle aree di parcheggio consigliate per garantire sicurezza e scorrimento della viabilità. Le aree individuate sono tutte in prossimità della piazza che potrà essere raggiunta comodamente e rapidamente a piedi.
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L’inciviltà delle persone non ha limiti. Due deplorevoli episodi si sono verificati a Mesagne sul fronte dell’abbandono selvaggio dei rifiuti. In un caso ad abbandonare una busta di rifiuti indifferenziati è stato proprio un operatore ecologico fuori servizio. Insomma chi di mattina raccoglie i rifiuti di pomeriggio abbandona i propri per strada. Incredibile, ma vero. La persona è stata già individuata e convocata presso il comando della polizia locale che gli contesterà l’episodio ed eleverà nei suoi confronti una contravvenzione piuttosto salata. La stessa, però, potrebbe subire ulteriori provvedimenti che il Comune e la Teknoservice, l’azienda di raccolti di rifiuti per cui lavora il netturbino, decidono di per tutelare le loro immagini che con quest’atto sono state lese. Il secondo episodio è di natura penale e gli atti sono stati già inviati in Procura. Un signore ha incaricato una ditta specializzata di svuotargli l’abitazione di alcune masserizie e di conferirle in discarica. La ditta ha eseguito i lavori e si è pagata il servizio per il quale ha emesso regolare fattura. Solo che le masserizie anziché essere conferite differenziate nella piattaforma ecologica sono state scaricate in un terreno. Alla polizia locale è giunta la segnalazione del fatto da parte di alcuni cittadini.
Gli agenti hanno avviato una breve indagine e in breve sono risaliti ai responsabili, che sono stati denunciati. Il primo episodio si è verificato in via Tenente Roberto Antonucci, quando una persona è arrivata davanti ad una lavanderia automatica ed ha posato fuori dall’ingresso una busta di spazzatura. È entrata e, poco dopo, è uscita ed è andata via senza riprendere la busta di immondizia. Qualcuno ha assistito al fattaccio ed ha allertato il comando dei vigili urbani. Una pattuglia si è recata sul posto, ha preso la busta e avviato gli accertamenti. Grazie ad alcune telecamere di videosorveglianza hanno ricostruito la scena e con loro grande meraviglia hanno notato che la persona che ha abbandonato i rifiuti sul marciapiede altro non era che un operatore ecologico. L’individuo è stato convocato presso il comando per fornire chiarimenti. Allo stesso sarà elevata una contravvenzione. Tuttavia, una volta accertati i fatti la TeknoService e il Comune di Mesagne potrebbero decidere di adottare ulteriori provvedimenti per difendere la propria immagine che con questa azione è stata lesa. Il secondo provvedimento è una denuncia penale emessa nei confronti del titolare di un’azienda di trasporto che dopo aver svuotato delle masserizie da un’abitazione anziché conferirle differenziate in discarica, così come descritto nella fattura, le ha scaricate in un terreno. La polizia locale ha avviato le indagini ed è risalita al proprietario dei rifiuti che, indiziato, per discolparsi ha mostrato loro la fattura pagata per un servizio che, evidentemente, non era stato eseguito correttamente. Gli agenti hanno denunciato il proprietario dell’azienda che ha eseguito i lavori ed ha smaltito i rifiuti in violazione del decreto speciale sulla gestione dei rifiuti.
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COLDIRETTI PUGLIA, PERSI IN PUGLIA 150MLN Q.LI CIBO
In 5 anni a causa degli eventi catastrofali sono andati persi in Puglia 150 milioni quintali di cibo, per cui serve una stretta sugli strumenti innovativi per tutelare prodotti agricoli e agroalimentari e reddito delle aziende agricole. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, in riferimento agli effetti delle ondate di maltempo che ha investito a maggio che ha azzerato la produzione di ciliegie primizie Bigarreau.
L’eccezionalità degli eventi atmosferici, con tornado, nubifragi, gelate e siccità estrema, è ormai diventata la norma tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – sottolinea la Coldiretti Puglia – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi, ma solo il 2,6% della superficie agricola risulta assicurata in Puglia.
Il sistema Condifesa Puglia ha assicurato – dice Coldiretti Puglia - oltre 120 milioni di quintali di prodotti agricoli, risarcendo più di 45 milioni di euro di indennizzi, mentre nel 2021 il valore assicurato è stato di oltre 500 milioni di euro su oltre 60mila ettari di superficie agricola.
La mappa dei territori – aggiunge Coldiretti Puglia – vede la provincia di Foggia al top del classifica con 86 milioni di quintali di prodotto assicurato e 22 milioni di euro risarciti agli agricoltori, Lecce con 10 milioni di quintali assicurati e 5,2 milioni di euro di risarcimento, Brindisi 8,5 milioni di quintali e 6,6 milioni di euro di risarcimento, Taranto 6,7 milioni di quintali assicurati e 7,8 milioni di euro di risarcimento, la provincia della BAT 6,6 milioni di quintali e 2 mln di risarcimento e Bari con 1,7 milioni di quintali di prodotti agricoli assicurati e 1.2 milioni di euro di risarcimento.
A decorrere dal 2023, il sistema di gestione del rischio in agricoltura si potrà dunque avvalere di una copertura mutualistica di base, il Fondo Mutualistico Nazionale Agri-CAT obbligatorio per tutte le aziende agricole percettrici di pagamenti diretti, contro i danni alle produzioni causati da eventi avversi di natura catastrofale.
Uno strumento, progettato nell’ambito del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-27, finalizzato – afferma Coldiretti Puglia - a rafforzare il sistema di gestione dei rischi in agricoltura, denominato “SGR+”, con l’obiettivo di potenziare gli strumenti di risk management, in particolare per i rischi catastrofali, al fine di aumentare il grado di resilienza delle aziende agricole, rendere più efficiente ed efficace l’intervento pubblico, prevedendo azioni volte a ridurre il rischio di distorsioni connesso ai fenomeni di concentrazione territoriale e settoriale, di selezione avversa e di moral hazard, ampliare la platea di agricoltori aderenti a strumenti di risk management anche al fine di mitigare l’esposizione e la vulnerabilità delle aziende agricole agli effetti dei cambiamenti climatici, aumentare la cultura della gestione del rischio nelle imprese agricole, con particolare riferimento a quelle professionali.
Occorre poi ridurre il consumo di terreno fertile con la immediata approvazione della legge sulla salvaguardia della destinazione agricola dei suoli, sostenuta dalla Coldiretti, con l’obiettivo del “saldo zero” di consumo del suolo naturale entro il 2050. Per razionalizzare gli interventi – continua la Coldiretti – è necessario un piano sperimentale per la valorizzazione dei beni pubblici prodotti in aree montane e marginali compresa la possibilità di riconoscere i crediti di carbonio ai produttori di tali aree. Ancora, è indispensabile la piena attuazione della legge di orientamento che consente alle pubbliche amministrazioni di stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali “alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale. Parimenti, serve rilanciare, tramite sostegno all’acquisto de capi e delle strutture di ricovero necessarie, la zootecnia di montagna e delle aree interne, che permette a tali superfici di essere pascolate e mantenute.
Su un territorio meno ricco e più fragile per l’abbandono forzato dell’attività agricola in molte aree interne si abbattono così – continua la Coldiretti – gli effetti dei cambiamenti climatici, favoriti anche dal fatto che negli ultimi 25 anni è scomparso oltre ¼ della terra coltivata (-28%) per colpa della cementificazione e dell’abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato. La disponibilità di terra coltivata significa produzione agricola di qualità ma anche sicurezza ambientale per i cittadini nei confronti del degrado e del rischio idrogeologico.
Ciò rappresenta – rileva la Coldiretti Puglia– il giusto riconoscimento della capacità delle imprese agricole di svolgere azioni costanti di tutela del territorio anche attraverso l’introduzione di misure di sostegno fiscale per chi risiede nelle aree di montagna e per incentivare l’insediamento e la prosecuzione di attività economiche in particolare nel campo dei servizi agricoli, forestali, turistici e culturali. Per limitare gli effetti devastanti del maltempo occorre inoltre contrastare ogni forma di abusivismo che espone a fallimenti e frustrazioni ogni nuova politica di pianificazione territoriale e promuovere interventi di rigenerazione urbanistica a partire dal censimento degli immobili già realizzati nelle aree a rischio. Dal punto di vista ambientale serve poi avviare un piano per la riforestazione delle aree ad alto rischio con criteri adeguati alla vulnerabilità geologico-ambientale anche con risorse già destinate alle grandi opere di infrastrutturazione energetica e di mobilità.
Diventa qui strategica – continua la Coldiretti – la semplificazione burocratica e degli impegni amministrativi per le imprese che operano nella aree montane e interne. Infine, occorre intervenire sulla manutenzione del verde urbano per garantire la sicurezza anche nelle città – conclude Coldiretti – coinvolgendo direttamente le imprese agricole nelle iniziative di riqualificazione ambientale.
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A Mesagne le finali regionali di pallacanestro Under 19
Tutto pronto per assegnare il titolo regionale di pallacanestro Under 19, fase "Oro".
Si disputeranno a Mesagne, , domani e dopodomani presso il palazzetto dello sport, le gare che determineranno la squadra vincitrice della regione Puglia. Le finali, organizzate dalla Mens Sana Mesagne, si effettueranno con gare di semifinali e finale secondo il seguente programma:
Sabato
ore 18:00 Molfetta Ballers - Mens Sana Mesagne
ore 20:00 CUS Bari - Action Now Monopoli
Domenica
Ore 19:00 finale tra le squadre vincitrici.
Alò termine della manifestazione si procederà alla premiazione.
Presenzierà alla finale Matteo Spagnolo, atleta dell'Aquila Trento, il miglior Under 22 del campionato italiano di Basket.
La Mens Sana Mesagne giunge alla fase finale imbattuta con 22 vittorie su 22 gare disputate nel corso della stagione, risultando la migliore difesa e il migliore attacco dei gironi di qualificazione.
I padroni di casa cercheranno di sfruttare il fattore campo amico per tentare di portare a casa il prestigioso trofeo.
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Cia Puglia: “In difesa di grano e pasta italiani ora coinvolgiamo i Comuni”. In pochi giorni hanno aderito Spinazzola, Minervino, Bitonto, Corato, Sammichele di Bari e Chieuti. Lo scatto della petizione: quota 49mila, di cui 10mila negli ultimi 10 giorni, è tra le più firmate in Italia.
Sulla petizione di CIA Agricoltori Italiani a difesa del grano e della pasta italiani, per tutelare produttori cerealicoli e consumatori, ora si muovono anche le Amministrazioni comunali: la fase di coinvolgimento, cominciata da pochi giorni, ha già incassato l’adesione dei Comuni di Spinazzola, Minervino, Corato, Bitonto, Sammichele di Bari e Chieuti. Dal 15 maggio, in 10 giorni, sono state raccolte circa 10mila firme che si sono aggiunte alle altre 40mila ottenute precedentemente: ora, per raggiungere quota 50mila, ne mancano poco più di 1000. Ad oggi, la petizione sul grano è tra il 2% di quelle attualmente in corso ad aver raggiunto un simile risultato.
“La campagna continua”, ha annunciato Gennaro Sicolo, presidente CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani. “ Noi siamo convinti che sia una battaglia non solo giusta, ma doverosa. Il Made in Italy, quello vero, può reggersi solo su due capisaldi: la base dei produttori agricoli italiani e quella dei consumatori. Senza grano italiano, la pasta prodotta dai grandi e dai piccoli marchi non può essere definita ‘italiana’ e, cosa altrettanto importante, non garantisce la stessa qualità e salubrità certificata dagli standard produttivi ai quali si attengono i nostri cerealicoltori. La petizione è solo uno degli strumenti e delle iniziative con le quali intendiamo portare avanti questa campagna. Uno strumento utile a far comprendere al nostro Governo e all'Unione Europea che, in Italia, occorre ascoltare la voce di cittadini, famiglie, lavoratori e imprenditori agricoli. Facciamo crescere una consapevolezza culturale attorno al concetto, per adesso abusato ma poco concretizzato, della Sovranità Alimentare”.
LE BORSE MERCI DI BARI E FOGGIA. Alla Borsa Merci di Bari, il 23 maggio l’ultima seduta della Commissione grano ha confermato le quotazioni del duro della settimana precedente: il fino è arrivato a 335-340 euro/tonnellata; il biologico a 350-355. Alla Borsa Merci di Foggia, quotazioni stabili ormai da due settimane: in Capitanata il fino è quotato 340-345 euro/tonnellata, mentre il biologico si assesta a 365-370. Sia per Bari che per Foggia, da giugno 2022 il valore del grano duro riconosciuto ai produttori è crollato di 220 euro/tonnellata.
UNA PRESA DI COSCIENZA. “Le grandi industrie molitorie e della pasta sono state irritate dalla nostra petizione”, ha dichiarato Sicolo, “temono una presa di coscienza di consumatori e produttori. Questa petizione, in realtà, è anche a loro vantaggio, perché se gli agricoltori italiani abbandonano la coltivazione di grano, a causa della diseguale e iniqua distribuzione del valore lungo la filiera, nel giro di pochi anni avranno difficoltà ad avere grano italiano per la produzione di pasta, dipenderanno sempre più dai grani esteri. La stessa presa di coscienza da parte dei consumatori è un vantaggio, perché nessuna farina di grilli e nessun grano duro trattato pesantemente con la chimica potrà sostituire un prodotto, il grano duro italiano, che è parte integrante della nostra identità e della nostra cultura da millenni”. Il valore e la redditività devono essere redistribuiti più equamente lungo la filiera che si rafforza se crescono anche il settore primario e la produzione italiana, altrimenti il rischio è che la scarsa redditività costringa le imprese italiane del comparto a rinunciare a seminare grano, con una crescita della nostra dipendenza dall’export e la perdita di posti di lavoro”.
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Soavegel e Soave ricevono ancora una volta l’Alta Onorificenza di Bilancio. Prestigioso riconoscimento assegnato alle aziende brindisine della Famiglia Bianco per le performance gestionali e l’affidabilità finanziaria.
Le aziende Soavegel e Soave conquistano ancora una volta il premio Industria Felix in occasione della 5a edizione de “L’industria turistica pugliese”.
Il premio è stato consegnato ieri pomeriggio a Gallipoli al Grand Hotel Costa Brada, alla presenza del docente dell’Università Luiss Guido Carli e portavoce del Comitato scientifico di Industria Felix Cesare Pozzi e di Raffaele Fitto (tramite videomessaggio).
Le aziende Soave e Soavegel, sono due tra tre realtà brindisine del settore agroalimentare, ad essere premiate per le performance a livello gestionale e affidabilità finanziaria.
“Vedere riconosciuto ancora una volta, questo autorevole premio, è per noi elemento di orgoglio.” – dichiara Domenico Bianco, Amministratore Delegato Soavegel e Soave – “Conferma il nostro percorso di crescita, dalle ottime performance di bilancio fino all’innovazione in termini di prodotti e i processi aziendali. Il premio, acquista ancor più valore, se inquadrato in un periodo storico quale quello che stiamo vivendo, legato a una situazione post pandemia e agli aumenti delle fonti energetiche e delle materie prime; in cui, nonostante tutto, registriamo buone previsioni di crescita e nuove assunzioni di personale sul territorio”.
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