Redazione

Proclamazione dell’Appia Antica patrimonio dell’umanità/Unesco 
 
Legambiente: “Un importante riconoscimento per il nostro Paese e per la Regina Viarium che rappresenta un pezzo unico di storia della Penisola capace di unire la bellezza di tanti e diversi territori.  
 
In questi anni non è mai mancato l’impegno di Legambiente per tutelarla,  valorizzarla e farla conoscere. Questo riconoscimento dell’Unesco ci riempie di orgoglio  e lo dedichiamo a tutti i nostri volontari”   
 
 
“L’Appia Antica – commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - entra finalmente a far parte dei patrimoni dell’Unesco. Una bella notizia e un importante riconoscimento per il nostro Paese e per la Regina Viarium, che rappresenta un pezzo di storia, di architettura, di arte italiana. Per Legambiente questo riconoscimento arrivato all’Appia Antica ha anche un doppio valore, perché ci ripaga del lavoro e dell’impegno che in questi anni abbiamo profuso mettendo in campo appuntamenti e iniziative come ad esempio l’Appia Day, l’Archeograb, le attività di Puliamo il mondo, da Roma e provincia, alla provincia di Latina, Caserta, Benevento, Brindisi e Potenza, mossi dall’obiettivo di difenderla dal degrado e dal cemento illegale, e per farla conoscere e valorizzare. Il tutto grazie anche all’aiuto di altre associazioni, realtà e comunità locali. Il nostro legame con la Regina Viarum è lungo quanto i chilometri che dividono Roma da Brindisi. E lo rivendichiamo con orgoglio. Oggi il riconoscimento che arriva dall’Unesco lo dedichiamo a tutti quei volontari che hanno dedicato il loro tempo all’Appia insieme a noi credendoci con determinazione e impegno”.  
 
“Adesso – aggiunge Gianfranco Zanna, responsabile beni culturali di Legambiente - non bisogna fermarsi, questo riconoscimento è un traguardo importantissimo raggiunto, ma deve essere soprattutto un punto di partenza per far migliorare la tutela e la bellezza dei territori che l’Appia Antica attraversa, per far crescere uno sviluppo sostenibile e altamente culturale su cui ci impegniamo a proseguire il cammino intrapreso con tanti alleati a iniziare da Touring Club e Coopculture con cui abbiamo stretto nel 2019 un protocollo di comune lavoro sulla valorizzazione dell’Appia”. 
Tra le tante attività portate avanti in questi anni da Legambiente c’è l’Appia Day, il festival diffuso lungo l’antica consolare, con eventi organizzati lungo il suo percorso da Roma a Brindisi con aperture straordinarie dei beni culturali. Un’iniziativa nata nel 2016 e portata avanti da un comitato promotore – di cui fanno parte Legambiente e Touring Club Italiano – con molti comuni, Enti Parco e tante realtà organizzatrici di un cartellone che ha appassionato oltre 200mila persone. Tra i temi portati avanti nelle varie edizioni la mobilità sostenibile, a partire dalla pedonalizzazione del tratto romano dell’appia antica, il patrimonio storico-archeologico, monumentale e paesaggistico esistente, una nuova idea di utilizzo degli spazi e dei beni comuni disseminati lungo la Regina Viarium.  

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Quello che sta accadendo al Comune di Brindisi da ormai due mese è, per usare un eufemismo, davvero surreale. Prima una crisi al buio con i consiglieri comunali che sfiduciano l’intera giunta, poi un azzeramento con revoca degli incarichi, poi ancora la nomina di una nuova giunta rimaneggiata e senza deleghe e, da qualche giorno, assistiamo ad un vergognoso tira e molla e al susseguirsi di penultimatum tra il Sindaco e il partito di Fratelli d’Italia che stanno immobilizzando l’attività amministrativa e penalizzando l’intera cittadinanza.

Una fine ingloriosa per tutto il centrodestra cittadino, rappresentato da Forza Italia e Fratelli d’Italia in primis, che per anni ha illuso i cittadini con promesse e demagogia e che alla prova dei fatti si è dimostrato incapace e soprattutto irresponsabile sia dal punto di vista politico che amministrativo.

In modo particolare il partito di Fratelli d’Italia si sta mostrando più interessato alle poltrone che ad affrontare i problemi della città.

Stanno ammorbando i brindisini con le loro beghe e ripicche personali mentre il tessuto economico e sociale è fortemente compromesso a causa di numerose vertenze aperte.

È evidente come tutto il centrodestra cittadino abbia fallito e, nella sciagurata ipotesi che un accordo di convenienza e sopravvivenza possa far rientrare questa crisi politica-amministrativa, siamo certi che la frattura con i brindisini non si rimarginerà, poiché la delusione e la sfiducia nei confronti di questa amministrazione comunale sono tangibili.

Quindi si fermino subito questi pericolosi giochi di potere e si dia stabilità al Comune di Brindisi, diversamente si prenda atto dell’impossibilità di proseguire e si riconsegni la parola ai brindisini, che oggi sono consapevoli più che mai dell’inadeguatezza di questa amministrazione comunale di centrodestra.

Partito Democratico di Brindisi

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Dopo una settimana ricca di eventi, domani - domenica 28 luglio - a Mesagne ancora approfondimenti e film per la settima e ultima giornata del “Messapica Film Festival”. Alle 17.30 l'ultima masterclass del “Piccolo Cinema Ken Loach” per scoprire i segreti del mestiere dei professionisti del cinema. Dopo il mondo della produzione, della sceneggiatura e del cinema, l'incontro verterà su come si producono Podcast sul cinema e a dialogare con il pubblico ci saranno Luca Bandirali, docente di Cinema, Fotografia e Televisione presso l’Università del Salento, e Damiano Garofalo, docente di Cinema, Fotografia, Televisione presso l’Università “La Sapienza” di Roma.  Alle 18.45 in Piazza Commestibili appuntamento con l'ultimo Presidio di Umanità dell’edizione 2024, momenti importanti di scambio e conversazione sui temi del presente. A presentare il libro "Pornografia e Revenge Porn (Collana Adolescenti Asino d'Oro) ci saranno gli autori Daniela Della Putta e Alessandro Bassi e la psicologa e psicoterapeuta Cecilia Iannaco.

Alle 20.45 nell’atrio del Castello comunale si chiude in bellezza con la presentazione del progetto documentario sul “Piccolo Cinema Ken Loach” con tutti i ragazzi e ragazze protagonisti. A seguire, la giuria composta da Luca Bandirali, Daria D'Antonio e Roberto Perpignani, annuncerà il film vincitore e poi ci sarà la proiezione del film "Ta Farda-la bambina segreta" di Ali Asgari, un potente film iraniano su una ragazza e il suo segreto.

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La “chiesa-grotta di S. Biagio in località Jannuzzo”, inserita nel dossier di candidatura della “Via Appia Regina Viarum”, è ora nella Lista del Patrimonio mondiale dell’Agenzia culturale delle Nazioni Unite. Dopo il parere favorevole del Consiglio Internazionale per i Monumenti e i Siti (Icomos) espresso il 29 maggio scorso, è giunta l’approvazione del Comitato del Patrimonio Mondiale, riunitosi a New Delhi. «Il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi nella 46esima sessione, ha deliberato l’iscrizione della “Via Appia. Regina Viarum” nella Lista del Patrimonio Mondiale. Il sito diventa il 60esimo bene italiano riconosciuto dall’UNESCO – è stato scritto poco dopo mezzogiorno di oggi sul sito del Ministero della Cultura -. È la prima candidatura promossa direttamente dal Ministero della Cultura, che ha coordinato i lavori per la predisposizione della documentazione necessaria a richiedere l’iscrizione nella Lista. Il risultato – prosegue la nota - è il frutto di un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di molteplici istituzioni: 4 Regioni (Regione Lazio, Regione Campania, Regione Basilicata e Regione Puglia), 13 Città metropolitane e Province, 74 Comuni, 14 Parchi, 25 Università, numerosissime rappresentanze delle comunità territoriali, nonché il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede».

La cripta di San Biagio è situata a pochi chilometri dall’abitato sanvitese, all’interno di un più ampio insediamento rupestre. La grotta di maggiore interesse è quella centrale, utilizzata anticamente per le funzioni religiose, tutta affrescata e predisposta a luogo di culto.

Al suo interno sono ben visibili il “naos” affrescato e dedicato alle celebrazioni ed il “bema”, dove si riuniva il popolo. Essa presenta un ciclo pittorico unico nel meridione d’Italia risalente al 1196, data incisa sugli affreschi. È proprio grazie all’iscrizione presente sul soffitto (8 ottobre 1196) che si è riusciti a datare gli affreschi della volta e delle pareti, identificando «i nomi del pittore Martino, di Daniele (forse capomastro o l’architetto), di Matteo, il finanziatore dell’opera, e di Benedetto, il capo della comunità». Di notevole pregio sono sia gli affreschi della volta, sulla quale sono rappresentati episodi della vita di Gesù, sia quelli delle pareti laterali dove sono raffigurate figure di santi ed episodi del Nuovo Testamento e della vita di S. Biagio, con i Vangeli dell’Infanzia protagonisti assoluti.

«Che nel territorio di San Vito insistesse un gioiello storico artistico era noto e di questo va dato merito soprattutto a quanti, in anni ormai lontani, hanno acceso i riflettori su di esso profondendo le migliori energie tese alla valorizzazione e all’acquisizione del sito al patrimonio comunale – ha detto il vicesindaco Antonio Santoro, che ha seguito passo dopo passo il dossier della candidatura della via Appia, dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa tra il Comune di San Vito  ed il Ministero della Cultura fino alla visita del team del Ministero guidato dal Dr. Sanjin Mihelic per conto dell’ICOMOS –. L’importanza del riconoscimento Unesco alla Via Appia “Regina Viarum”, nel cui perimetro rientra la chiesa rupestre di San Biagio, non si limita solo all’ambito storico, artistico e culturale, ma rappresenta anche una imperdibile opportunità per lo sviluppo economico e turistico dell’intera nostra comunità».

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Il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi nella 46esima sessione, ha deliberato l’iscrizione della “Via Appia. Regina Viarum” nella Lista del Patrimonio Mondiale che diventa così il 60esimo sito italiano riconosciuto dall’UNESCO. 

Si tratta della prima candidatura promossa direttamente dal Ministero della Cultura, che ha coordinato tutte le fasi del processo e ha predisposto tutta la documentazione necessaria per la richiesta d’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale. Il risultato è il frutto di un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di molteplici istituzioni: 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 13 Città metropolitane e Province, 74 Comuni, 14 Parchi, 25 Università, numerosissime rappresentanze delle comunità territoriali, nonché il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede. 

“Esprimo tutta la mia soddisfazione e il mio orgoglio per il grande risultato ottenuto. La ‘Via Appia. Regina Viarum’ da oggi è patrimonio mondiale dell’umanità. L'UNESCO ha colto l’eccezionale valore universale di una straordinaria opera ingegneristica che nei secoli è stata essenziale per gli scambi commerciali, sociali e culturali con il Mediterraneo e l’Oriente. Congratulazioni a tutte le istituzioni e  comunità che hanno collaborato con il Ministero della Cultura per arrivare a questo prestigioso traguardo. È un riconoscimento del valore della nostra storia e della nostra identità, dal quale può nascere una valorizzazione in grado di portare benefici economici ai territori interessati”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

“La Via Appia Patrimonio UNESCO è un grande successo per il Ministero della Cultura, ma soprattutto per quei milioni di italiani che vivono nei territori della Via Appia, simbolo mondiale della storia da cui proveniamo. Si aggiunge alla straordinaria affermazione ottenuta meno di un anno fa dalla lirica italiana e sono felice che coincida con il mio mandato”, ha commentato del Sottosegretario alla Cultura con delega all’UNESCO, Gianmarco Mazzi.

 

Cenni Storici

L’Appia fu la prima delle grandi strade di Roma costruite con tecniche innovative, veri e propri capolavori di ingegneria civile che si affiancarono alle vie naturali e che costituiscono i monumenti più durevoli della civiltà romana. Il tracciato, iniziato nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio Cieco per collegare Roma a Capua, fu poi prolungato fino a Benevento, Venosa, Taranto e Brindisi, testa di ponte verso la Grecia e l’Oriente, man mano che avanzava la conquista romana e lungo la Via Appia Traiana, la variante fatta realizzare dall’imperatore Traiano nel 109 d.C. per agevolare il percorso nel tratto da Benevento a Brindisi. 

Concepita per esigenze militari, la Via Appia divenne da subito strada di grandi comunicazioni commerciali e di primarie trasmissioni culturali e, nel tempo, è diventata il modello di tutte le successive vie pubbliche romane così come, in un certo senso, l’origine del complesso sistema viario dell’Impero, che è anche alla base dell’attuale rete di comunicazione del bacino del Mediterraneo. 

La creazione di questa rete stradale ha permesso la strutturazione di rotte di scambio anche con le vie d’acqua, permettendo così, nel corso dei secoli, un flusso praticamente ininterrotto di persone, idee, civiltà, merci, religioni e idee, percorsi che sono ancora vivi e sentiti da chi abita ancora oggi questi territori. Gli appellativi con cui gli stessi autori antichi la definirono, insignis, nobilis, celeberrima, regina viarum, testimoniano tutte le valenze politiche, amministrative, economiche, sociali e propagandistiche che le valsero la sua millenaria fortuna.

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La Via Appia sarà proclamata Patrimonio Mondiale UNESCO: Mesagne e Latiano celebrano con la “Notte dell’Appia”

In occasione della proclamazione della Via Appia come Patrimonio Mondiale UNESCO, la cooperativa IMPACT assieme alle comunità di Mesagne e Latiano, custodi del Parco Archeologico di Muro Tenente, sono entusiasti di annunciare la “Notte dell’Appia”, un evento straordinario previsto per domani, domenica 28 luglio 2024. La serata sarà un’occasione unica per riflettere, programmare, esplorare e godere di intrattenimento musicale conclusivo.

A partire dalle 18.30, l’evento prenderà il via a Latiano con una visita alla “Biblioteca dell’Appia”, situata all’angolo tra via Aldo Moro e via Salento. Successivamente, alle 19.30, ci sarà una visita guidata al Parco Archeologico di Muro Tenente. Questo sito ha recentemente rivelato una strada glareata di epoca romana quasi intatta, coincidente con il percorso della Via Appia come descritto nella Tabula Peutingeriana. La partecipazione a questa visita è libera e gratuita, senza necessità di prenotazione.

Il cuore dell’evento sarà a Mesagne, dove alle 20.30, nella centralissima piazza Commestibili, si terrà il convegno pubblico intitolato “Via Appia Patrimonio UNESCO: prospettive di sviluppo” (realizzato grazie al contributo della Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del MiC).

Questo importante incontro vedrà la partecipazione di figure di rilievo come i sindaci di Mesagne e Latiano, Toni Matarrelli e Mino Maiorano, rispettivamente, insieme ad Angela Maria Ferroni, responsabile tecnico-scientifico della candidatura UNESCO, Francesca Riccio, Soprintendente ABAP per le province di Brindisi e Lecce, Simone Quilici, direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica, Amedeo Ciaccheri, presidente del Municipio VIII di Roma, Francesco Bandarin, ex direttore del Centro Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, e Gert Burgers, direttore del Parco Archeologico di Muro Tenente. Il dibattito sarà moderato da Gianmarco Di Napoli.

Alle 21.45, sempre in piazza Commestibili, sarà inaugurata la Casa dell’Appia, un piccolo “museo” illustrato sulla storia della Via Appia nel territorio di brindisino, allestita all’interno dell’Ufficio Centro Storico di Mesagne. La serata si concluderà alle 22.15 con un concerto di Daria Falco e Bruno Galeone, che offriranno un viaggio musicale attraverso le tradizioni del sud Italia con influenze sonore del Mediterraneo.

Per tutta la giornata del 28 luglio, sarà garantito l’accesso gratuito al Castello/Museo di Mesagne. Inoltre, dalle 18:00 alle 23:00, ci saranno aperture straordinarie e accesso gratuito ai principali presidi culturali e archeologici del Sistema Urbano Museale, inclusi la Necropoli di Vico dei Cantelmo, il “Museo di Arte Sacra Cavaliere-Argentiero”, la Chiesa Matrice e la Chiesa di Sant’Anna. Alle 18:30 e alle 19:30, saranno organizzati due tour urbani su itinerari archeologici con guida turistica, disponibili su prenotazione.

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Mostra «7 secoli di arte italiana», già superate le duemila presenze
e domenica visite guidate gratuite con gioco nel riconoscere i personaggi immortalati nelle opere

La bellezza annienta il caldo afoso e sono già oltre duemila, provenienti da tutte le province pugliesi, i visitatori della mostra «G7, sette secoli di arte italiana», allestita nelle sale nobili del castello di Mesagne (Brindisi) per la cura del prof. Pierluigi Carofano ed organizzata - nell’ambito del Protocollo d’Intera Puglia Walking Art - da Micexperience Rete d’Imprese, con enti promotori il Comune di Mesagne e la Regione Puglia, in collaborazione con il Ministero della Cultura e con un accordo appena siglato con Aeroporti di Puglia, grazie al quale si ammette una scontistica speciale sull’ingresso dei viaggiatori da e per gli scali pugliesi.

«I commenti lusinghieri espressi dai visitatori dicono che è stata realizzata la 52ª opera d’arte: quella di riunire in un unico contenitore culturale 51 opere originali di indubbio appeal, rendendo l’evento mesagnese un “unicum” mai realizzato nel Meridione d’Italia», ha commentato il presidente di Micexperience Rete d’Imprese, Pierangelo Argentieri. «Dalle telefonate che riceve la segreteria per i gruppi di visitatori e le prenotazioni traspare un notevole entusiasmo – ha aggiunto Argentieri – ed è singolare che alcuni chiedano delle singole opere, soprattutto Leonardo, Raffaello, Canova e Burri, nonché delle esperienze di guida collettiva gratuita compresa nel presso del biglietto che viene riservata nel pomeriggio di domenica».

E domenica appunto, restando in tema, ci si soffermerà su un particolare notato da alcune guide durante le esposizioni: il “gioco” fra alcuni visitatori nel riconoscere quelli che nel linguaggio tecnico vengono definiti gli attributi iconografici, cioè – dicono gli studiosi - «gli elementi identificativi delle varie figure sacre dall’abbigliamento alle fattezze del volto, gali oggetti tenuti in mano agli animali che accompagnano i soggetti dipinti». «Abbiano sentito un papà spiegare al figlio adolescente: “Questo è san Pietro e lo si riconosce dalle chiavi che reca fra le mani; quest’altro è san Paolo che impugna la spada…” – dice ancora Argentieri -. Erano davanti alla “Madonna in trono col Bambino, Angeli e Santi” di Sano di Pietro, custodito nella Pinacoteca nazionale di Siena».

«Nelle visite guidate gratuite di domenica 28 luglio si proporrà anche questo “gioco” nel riconoscere attraverso gli attributi iconografici i protagonisti di alcune delle opere in mostra – spiegano dall’organizzazione –. Ovvio che si partirà proprio da Sano di Pietro – aggiungono – ma, senza anticipare nulla, si potrebbe andare alla ricerca, ad esempio, di un Michelangelo Buonarroti “nascosto”…». Anche questa domenica, dunque, e con questa peculiarità, visite guidate incluse nel biglietto d’ingresso con appuntamenti (capienza massima 30 persone) alle ore 19,00 e 20,30.

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Ladri messi in fuga da una coppia di coniugi anziani. E' accaduto oggi pomeriggio a Mesagne, quando due giovani hanno citofonato all'abitazione di una coppia di persone anziane che risiede nel rione di Mater Domini. Probabilmente controllavano se nelle abitazioni ci fosse gente. Sono stati sfortunati perchè i proprietari hanno aperto la porta e si sono trovati di fronte due giovani, un ragazzo e una ragazza, ben vestiti e gentili che, a quel punto, hanno chiesto di poter entrare per ottenere alcune informazioni. La coppia di anziani mentre i due stavano per entrare in casa gli hanno detto che avrebbero chiamato i carabinieri per controllare che i due non fossero dei lestofanti. I due si sono guardati in faccia e si sono dati a precipitosa fuga. Inutile il tentativo della coppia di vedere se avessero in zona un palo o un'auto poichè i due giovani sono svaniti. Ed ancora una volta questi furti o tentativi di furto si verificano in zona Mater Domini. Probabilmente in zona c'è qualcuno che fornisce ai ladri gli obiettivi da colpire. 

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MOSTRA A MESAGNE ‘G7: SETTE SECOLI DI ARTE ITALIANA’ 

 
Biglietti ridotti per passeggeri, possessori di Airport Pass 
e dipendenti di Aeroporti di Puglia.
 
 
A poco più di un mese dall’inaugurazione della mostra ‘G7: Sette secoli di Arte Italiana’ ospitata nel Castello Normanno Svevo di Mesagne, Aeroporti di Puglia e Micexperience Rete d’Imprese hanno siglato un Protocollo d’Intesa per promuovere l’arte, la cultura e migliorare l’esperienza dei passeggeri che transitato negli aeroporti pugliesi. 
Grazie alla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa quindi, i passeggeri che arriveranno e partiranno dagli aeroporti di Bari, Brindisi e Foggia, avranno diritto ad una riduzione sul prezzo del biglietto presentando il titolo di viaggio. Stessi vantaggi per i possessori di Airport Pass che dovranno presentare la tessera e per i dipendenti di Aeroporti di Puglia che dovranno mostrare il tesserino all’ingresso della mostra. 
 
“Sono convinto – ha dichiarato il Presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile - che arte e cultura siano motore fondamentale per lo sviluppo economico e sociale di un territorio. Per questo Aeroporti di Puglia da tempo sostiene iniziative di questo genere che valorizzano le eccellenze locali e rafforzano il legame tra il nostro territorio e il resto del mondo.
Il G7 che si è tenuto il mese scorso in Puglia è stato vetrina d’eccezione per la nostra regione ed è bene che sul solco di questo successo Mesagne ospiti questa mostra, interessante opportunità per mostrare al mondo le meraviglie dell’arte italiana, ma soprattutto per capitalizzare tutto il lavoro fatto. Con il nostro sostegno, vogliamo ribadire il nostro impegno a promuovere l’arte e la cultura e sono convinto che i passeggeri in transito dai nostri aeroporti accoglieranno il nostro invito a visitare la mostra”.  
 
Ricordiamo che in mostra, fino al 30 novembre prossimo ci saranno 51 opere provenienti da musei e gallerie statali e da collezioni private italiane e straniere, capaci di descrivere appieno l’arte italiana dal XIV al XX secolo attraverso gli originali di Leonardo da Vinci e Raffaello, Perugino e Artemisia Gentileschi, Guido Reni e Canova, Canaletto e De Nittis fino a Burri.
 
“Un’azione concreta – ha dichiarato Pierangelo Argentieri, presidente di Micexperience Rete d’Imprese - per sostenere l’arte, la cultura e l’esperienza che vedono protagonisti sette secoli di arte italiana, come il progetto ambizioso, che si è messo in campo nel Comune virtuoso di Mesagne. La Rete d’Imprese Micexperience ha siglato un accordo con Aeroporti di Puglia per promuovere la cultura e l’arte mediante delle opportunità e, se vogliamo, delle occasioni che tutti i viaggiatori in transito da e per gli aeroporti della Puglia potranno cogliere. Un esempio virtuoso di sistema pubblico-privato, con i territori che si mettono insieme al sistema infrastrutturale pubblico della Regione Puglia, come sono i nostri aeroporti, tra i migliori del Sud Italia e forse dell’intera rete nazionale”.

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Festa grande a Melendugno, in provincia di Lecce, grazie al 10eLotto. Nel concorso di giovedì 25 luglio, come riporta Agipronews, vinti 22.500 euro grazie a un “6” con l'opzione Extra in un'estrazione istantanea. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito 18,6 milioni di euro, per un totale di oltre 2,2 miliardi da inizio anno.

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