Redazione

Giornata da dimenticare per moltissimi passeggeri Ita Airways, alle prese con la cancellazione improvvisa da parte della compagnia aerea. Il volo Brindisi Milano, infatti, nella giornata di ieri, giovedì 25 luglio, è stato cancellato, rovinando tutti i piani programmati per i viaggiatori diretti a Milano.  

I passeggeri, quindi, non si sono potuti imbarcare sul volo in partenza alle 06:25, rimanendo all’aeroporto di Brindisi.

Un disservizio che ha portato non pochi disagi per i passeggeri desiderosi di raggiungere la città di Milano. I viaggiatori, però, grazie all’assistenza di ItaliaRimborso, possono ottenere 250 euro come compensazione pecuniaria. Sembra che la cancellazione, infatti, sia dovuta a problematiche della compagnia aerea ed il team sostiene che ci possano essere gli estremi per l’applicazione del Regolamento Comunitario 261/2004.

Per contattare ItaliaRimborso è possibile farlo, segnalando direttamente il volo cancellato Ita Airways Brindisi Milano, con il form presente nel sito italiarimborso.it.

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Ieri 25 luglio 2024, presso la Stazione di San Michele Salentino, ha avuto luogo la visita del Generale di Brigata Ubaldo DEL MONACO, Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”. L’alto Ufficiale, dopo essere stato accolto dal Comandante della Compagnia di San Vito dei Normanni Capitano Vito Sacchi e dal Comandante della Stazione Luogotenente Pietro Sternativo, si è intrattenuto con i militari della sede, cui ha rivolto espressioni di ringraziamento e apprezzamento per l’efficace opera di prevenzione e repressione dei reati, attuata quotidianamente sul territorio, per i risultati conseguiti e per le più recenti attività condotte sotto la direzione della Procura di Brindisi, in particolar modo nell’ambito dei reati c.d. da “Codice Rosso”. Il Comandante della Legione si è soffermato, durante il rapporto, sulla figura del Carabiniere, quale operatore sociale e sostegno perenne alla collettività, sottolineando l’importanza dell’ascolto, quale primaria qualità che tutti i militari, di ogni ordine e grado, devono assicurare al cittadino, missione del loro quotidiano lavoro. Altra indicazione ha riguardato l’importanza dell’aderenza e vicinanza, di servire la comunità con entusiasmo ed essere sempre d’esempio, che deve essere la “pietra miliare” di ogni Carabiniere, in servizio e fuori servizio. Ha evidenziato l’importanza del Comando di Stazione quale primo e capillare presidio dello Stato sul territorio, volto costantemente alle esigenze dei cittadini e dei suoi “servizi di prossimità” alla popolazione, che, di fatto, sono la prima strategia d’impatto per contrastare alla base, sin dal loro nascere, anche le più complesse dinamiche criminali.

 

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Anche nell’estate 2024 la Polizia di Stato accompagnerà il viaggio di quanti approfitteranno della bella stagione per visitare le principali località turistiche italiane.

Nei fine settimana estivi nei quali si intensifica il flusso di traffico di vacanzieri, puntualmente monitorato e “bollinato” da Viabilità Italia, la Polizia Stradale, con il coordinamento dei Centri Operativi dislocati su tutto il territorio nazionale, sarà presente sulla viabilità della movida, con numerosi dispositivi di controllo e con un’intensa azione di prossimità per contrastare le condotte di guida rischiose. Saranno messe in campo tutte le tecnologie in uso alla Specialità come etilometri e precursori di ultima generazione, Street control, Police controller.  Inoltre, grazie alla collaborazione di Fondazione Ania e di Autostrade per l’Italia, sarà impiegato anche il laboratorio mobile per accertare su strada lo stato di alterazione psicofisica dovuto all’assunzione di stupefacenti attraverso analisi di secondo livello.

Contestualmente, per rafforzare l’azione di contrasto alle condotte di guida rischiose, sarà dedicata particolare attenzione anche all’attività di prossimità volta a   promuovere la cultura della legalità sensibilizzando l’utenza sui comportamenti responsabili e prudenti da adottare sulla strada per arginare il fenomeno dell’incidentalità stradale che continua a mietere vittime soprattutto tra i giovani fino a 24 anni.

Fino al 15 settembre le donne e gli uomini della Polizia Stradale, a bordo di mezzi particolarmente rappresentativi come Lamborghini, Tesla, Pullman Azzurro o Camper Azzurro attraverseranno tutto lo Stivale raggiungendo le principali località turistiche montane e balneari.

Dal Piemonte alla Sicilia fino alla Sardegna saranno complessivamente oltre 50 le località interessate dall’iniziativa che prevede diverse attività interattive attraverso le quali sarà possibile provare in prima persona cosa significa guidare in condizioni psicofisiche alterate da assunzione di droghe e alcol.

Nella nostra provincia, per la prima volta a Mesagne, in via Guglielmo Marconi, nel tratto compreso tra via Manfredi Svevo e Piazza Vittorio Emanuele II, sullo splendido sfondo del Castello Normanno Svevo, domenica 28 luglio, a partire dalle ore 19:00, saranno presenti la Lamborghini della Polizia di Stato e il Pullman Azzurro, una vera e propria aula itinerante in cui gli agenti della Polizia Stradale saranno a disposizione dei cittadini, in particolare dei giovani e dei bambini, per promuovere la cultura della guida sicura,

L’evento vedrà inoltre la partecipazione del Commissariato di P.S. della città di Mesagne.

 Anche in vacanza allora rEstate con noi!!

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GRANO: COLDIRETTI PUGLIA, PREZZO IN CALO DEL 25% IN 1 ANNO; CON +18% ARRIVI DALL’ESTERO SERVONO RECIPROCITA’ REGOLE ED ETICHETTE TRASPARENTI

Bene proposta di un piano di settore per tutelare le aziende agricole

Con il prezzo del grano pugliese che scende del 25% in un anno e le importazioni di grano straniero in aumento del 18% nei primi 4 mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è importante tutelare le aziende agricole e i consumatori assicurando reciprocità delle regole e trasparenza in etichetta. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dell’analisi dei listini della Borsa merci di Foggia con il grano quotato 420 euro a tonnellata il 26 luglio 2023 contro i 315 €/t alla stessa data del 2024, mentre le importazioni di grano straniero hanno raggiunto il quantitativo di oltre 2,7 miliardi di chili nel primo quadrimestre del 2024.

La Coldiretti ha pertanto lanciato l’appello di assicurare reciprocità delle regole e trasparenza in etichetta al tavolo di filiera sul grano svoltosi a Roma nella sede del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, esprimendo soddisfazione per la proposta di dare vita a un piano di settore avanzata dal sottosegretario Patrizio La Pietra.

L’invasione di prodotto straniero colpisce duramente i produttori pugliesi, facendo crollare i prezzi in un’annata in cui la produzione risulta dimezzata ed è a rischio la sopravvivenza di 38mila aziende agricole in Puglia. Si tratta peraltro di cereali coltivati usando spesso sostanze vietate nel nostro Paese e nella Ue, come nella produzione del grano duro turco, su cui viene utilizzato – denuncia Coldiretti - ad esempio il Carbendazim, un fungicida sospettato di avere effetti cancerogeni, mentre il Glifosato, essiccante vietato in Italia in pre raccolta, si trova sul grano canadese e su quello russo.

Una situazione intollerabile dinanzi alla quale occorre affermare – rileva Coldiretti - il principio di reciprocità delle regole, vietando l’ingresso in Europa ai prodotti coltivati con sostanze vietate ma anche ottenuti dallo sfruttamento dei lavoratori. E serve anche garantire una etichettatura trasparente su tutti gli alimenti in commercio, a partire da pane, biscotti, cracker e altri derivati dai cereali, che oggi continuano ad essere “anonimi”.

Si tratta di un passo fondamentale per la creazione di filiere 100% italiane dal campo alla tavola e a tale proposito sono sicuramente positive le misure assunte nel Dl Agricoltura sulle pratiche sleali per riequilibrare i rapporti e tutelare le aziende agricole, ma anche la disponibilità di 32 milioni di euro sui contratti di filiera del grano e l’impegno sulla tracciabilità con Granaio Italia. Necessario però – continua Coldiretti – fermare i continui sottocosto per la pasta 100% italiana, per dare più equa remunerazione alle aziende cerealicole.

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CRIMINALITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, SACCHEGGIATI ANCHE CAVI DI POZZI ARTESIANI CHE SMETTONO DI FUNZIONARE; RUBINETTI CHIUSI E CAMPI A SECCO

Nuovamente fermo a Terlizzi il pozzo che era rientrato nella sua piena funzionalità dopo oltre 1 anno di inattività

grazie alle proteste degli agricoltori di Coldiretti incatenati davanti ai pozzi

Con i campi arsi dalla siccità che sta dimezzando le produzioni in campagna, si chiudono i rubinetti che erogano acqua anche a causa di danneggiamenti e soprattutto dei furti dei cavi dai pozzi artesiani che restano spenti, bloccando l’irrigazione nel momento più critico per l’agricoltura pugliese. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, in riferimento all’ennesimo furto di cavi del pozzo in contrada Lioy a Terlizzi che era rientrato nella sua piena funzionalità dopo oltre 1 anno di inattività, grazie alle proteste degli agricoltori di Coldiretti che si sono incatenati davanti ai pozzi.

Riarmare i pozzi è costoso e complicato – aggiunge Coldiretti Puglia – considerato che spesso si registra, oltre al danneggiamento, il defraudamento dei pozzi con furti di idranti e tubature.  Si tratta di atti vili che dimostrano quanto la criminalità colpisca indisturbata le aree rurali, depredando e danneggiando senza pietà il frutto del lavoro degli agricoltori, alla mercé di bande criminali che saccheggiano e azzerano in pochi minuti strutture, campi e produzioni ed impediscono con furti e danneggiamenti l’irrigazione dei campi, in un periodo in cui si registrano criticità per la piena attività dei pozzi anche a causa della mancanza di personale.

La criminalità – continua Coldiretti Puglia – opera attraverso furti di attrezzature e mezzi agricoli, racket, abigeato, estorsioni, o con il cosiddetto pizzo anche sotto forma di imposizione di manodopera o di servizi di trasporto o di guardiania alle aziende agricole, danneggiamento di impianti e delle stesse colture, aggressioni, usura, macellazioni clandestine, caporalato e truffe nei confronti dell’Unione europea.

L’agricoltura pugliese è particolarmente appetibile – afferma Coldiretti Puglia – perché rappresenta una grande realtà economica e sociale intorno alla quale si sviluppa un notevole indotto e che può rappresentare, se opportunamente valorizzata, il motore di uno sviluppo diffuso per l’intera regione.

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Nel corso della mattinata del 22 luglio 2024, a Mesagne in contrada Martuccio, i Carabinieri della locale Stazione unitamente ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brindisi hanno arrestato in flagranza di reato un 41enne di origine bengalese residente a Taranto, regolare sul territorio nazionale. Gli specifici e prolungati servizi di osservazione hanno permesso di acquisire elementi a carico dell’arrestato, ritenuto responsabile dei reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro e favoreggiamento della clandestinità. L’uomo avrebbe sfruttato tre suoi connazionali, due dei quali privi di permesso di soggiorno, sottopagati e sottoposti a condizioni di lavoro irregolari. I militari hanno riscontrato altresì che i lavoratori in “nero” dormivano in condizioni igienico sanitarie pessime in una roulotte priva di bagno, senza luce e acqua. L’attività di indagine ha documentato che lo sfruttamento è avvenuto negli ultimi due mesi in terreni coltivati a piantagione di peperoncino, che l’arrestato aveva in locazione. Nel medesimo contesto operativo i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà uno dei lavoratori per falsa attestazione a un pubblico ufficiale sull’identità poiché ha fornito un nome e l’anno di nascita diverso rispetto a quello indicato sul documento di riconoscimento. I militari hanno sottoposto a sequestro un autocarro di proprietà del 41enne e la roulotte-dormitorio. L’arrestato, su disposizione Autorità Giudiziaria, è stato tradotto agli arresti domiciliari a Taranto.

In ultima analisi, va precisato che la posizione della persona sottoposta alla misura precautelare degli arresti domiciliari è al momento al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che la stessa non è considerata colpevole sino all’eventuale pronuncia di una sentenza di condanna.

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Torna la “Sagra ti lu pani fattu a casa cu la murtatella”, l’atteso appuntamento gastronomico si svolgerà a partire dalle ore 20:30 in piazza Caduti di via D’Amelio, nei pressi della Chiesa San Pio da Pietrelcina. Con i suoi cinquanta volontari impegnati nella preparazione, la serata permetterà ai presenti di gustare prelibati panini da abbinare a fresche bevande. L’immancabile intrattenimento musicale potrà contare sull’esibizione del gruppo “Pietrevive del Salento”, apprezzata formazione del panorama artistico salentino che è anche laboratorio di drammaturgia  e musica popolare.

- “In punta di…matita”, la mostra di Gio’ Cucchiara che nel titolo richiama esplicitamente la tecnica adottata dall’artista iperrealista, grafite e carboncino su carta, verrà inaugurata alle ore 19 presso il salone dell’Associazione “Di Vittorio” in via Castello 20 e resterà visitabile fino al prossimo 4 agosto, ogni sera dalle ore 20 alla mezzanotte.

La presentazione critica dell’esposizione sarà a cura del prof. Carmelo De Stasio, saggista, critico e scrittore. Gio’ Cucchiara, classe ‘62,  siciliano di nascita e brindisino d’adozione, ha lavorato per oltre trent'anni in una nota azienda italiana nel settore dell’arte, entrando in contatto con i maggiori artisti contemporanei. Negli ultimi anni ha partecipato a diversi eventi artistici e concorsi, distinguendosi particolarmente per il suo talento. Tra i premi ricevuti, il secondo posto alla 16esima edizione del Premio nazionale d’Arte Città di Novara svoltosi e a novembre 2023 il primo posto nella categoria arti grafiche al XIII Festival dell’Immagine “Mostra e Concorso di Arte Internazionale” di Martina Franca. Entrambe le opere premiate potranno essere ammirate a Mesagne. L’iniziativa, inserita nel programma “Estate alla Divittorio”, è patrocinata dalla città di Mesagne e si tiene in collaborazione con Flc – Cgil e con il contributo di “Cantine Due Palme”. L’ingresso per visitare la mostra è gratuito.

-       A grande richiesta, sabato 27 luglio alle ore 21:30, la bravissima attrice Caterina Costantini torna a Mesagne con il suo “Cara Anna Magnani”, uno spettacolo che in 15 anni dal suo debutto vanta circa cinquecento repliche tra l’Italia e l’estero. L’evento si terrà in piazza IV Novembre, sul sagrato della Chiesa Madre; l’iniziativa è gratuita.

“Cabiria Aps” ripropone l’appuntamento in chiave rivisitata, questa volta la protagonista verrà affiancata dai due bravi attori, Mario Fedele e Carlo Ettorre, e dalle musiche di Eugenio Tassitani. Lo spettacolo, che non si struttura come una biografia, propone una libera collocazione di frammenti di vita privata e professionale grazie ai quali la Costantini riesce a far rivivere - attraverso le commedie, le riviste e i film - le sofferenze, le gioie e le passioni della Magnani della seconda metà del Novecento. “In questo viaggio emozionale più che narrativo, s’incontra l’ineguagliabile attrice e la donna dalla risata aperta, coinvolgente, di temperamento: Nannarella”, spiegano gli organizzatori. Attrice versatile, che si muove con disinvoltura tra dramma e commedia, Caterina Costantini - a detta del pubblico e della critica - ha la responsabilità e l’onore di ricordare molto Anna Magnani, espressione per eccellenza di romanità, considerata senza smentite come una delle più grandi interpreti della storia del cinema. 

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Si è tenuta presso The Nicolaus Hotel di Bari, l’iniziativa dalla UILA Puglia per sostenere la campagna di raccolta firme per il referendum abrogativo della legge Calderoli, promosso dalla Uil congiuntamente a numerose associazioni laiche e cattoliche.
Dopo la Relazione del Segretario Generale della UILA Puglia Pietro Buongiorno, è intervenuto il Governatore Pugliese Michele Emiliano. A seguire la tavola rotonda dal titolo: “Autonomia differenziata, quali ricadute su lavoro, fiscalità ed aree rurali” moderata dal giornalista RAI, Andrea Tedeschi cui hanno partecipato Enrica MAMMUCARI, Segretaria Generale UILA Nazionale; Donato PENTASSUGLIA, Assessore alle Risorse Agroalimentari Regione Puglia; Michele CAPRIATI, Professore associato di Politica Economica dell’Università degli Studi di Bari.
All’iniziativa hanno parteciperanno oltre 400 tra lavoratrici e lavoratori provenienti da tutta la Puglia, insieme a numerosi sindaci e rappresentanti istituzionali.
Queste le dichiarazioni dei protagonisti:
 
PIERPAOLO BOMBARDIERI SEGRETARIO GENERALE UIL 
L’autonomia differenziata rischia di rendere più povero tutto il nostro Paese e, in particolare, le regioni del Sud. Non è una questione ideologica, è un problema economico e di sostanza. A noi preoccupano le ripercussioni sul welfare e sul lavoro. Diminuirà la qualità dell’assistenza agli anziani e ai più deboli. Potranno essere messi in discussione i contratti nazionali e ci saranno conseguenze anche per i trattamenti economici nel settore della sanità e dell’istruzione. Per questi motivi, è giusto raccogliere le firme per indire un referendum abrogativo di questo provvedimento sbagliato e dannoso per il Paese. Le nostre iscritte e i nostri iscritti ci chiedono di fare le battaglie per la giustizia e l’equità sociale. Ecco perché dobbiamo e vogliamo mobilitarci per raggiungere questo obiettivo.
 
ENRICA MAMMUCARI, SEGRETARIA GENERALE UILA NAZIONALE
L’Iniziativa di oggi serve a ribadire il nostro “No” ad una legge, la legge Calderoli, che mette in discussione l’istituto dei principi fondamentali della nostra carta costituzionale, come quello l’indivisibilità del nostro paese, creando una frattura tra nord sud, tra vecchi e poveri, tra giovani e meno giovani. Per questo noi, attraverso questa iniziativa, partecipata da lavoratrici e lavoratori, tanti sindaci e con le istituzioni, tentiamo di spiegare a tutti i cittadini cosa accadrà con questa legge. Pertanto è un dovere di ciascuno di noi lavorare affinché venga cancellata per restituire dignità al lavoro ed ai lavoratori.

PIETRO BUONGIORNO, SEGRETARIO GENERALE UILA PUGLIA
Come sindacato abbiamo la responsabilità di spiegare che questa riforma impone una modifica che riguarda l’aspetto economico e sociale, il sistema dei diritti dei cittadini e la loro stessa vita. Per noi è un dovere difendere la Costituzione antifascista. Perché la democrazia non è soltanto un atto istituzionale, la democrazia è un modo di vita, è una costruzione sociale. Pertanto, con la raccolta delle firme, la battaglia è solo iniziata, ma la guerra è ancora lunga. Affinché la guerra sia vinta dobbiamo raggiungere il quorum di validità, per questo bisogna che tutti i momenti di incontro con le nostre lavoratrici e i nostri lavoratori nelle aziende, nelle nostre Leghe Comunali e nelle piazze siano occasione non solo per raccogliere le firme, ma anche per spiegare che stiamo innanzitutto difendendo le condizioni della democrazia e il futuro del nostro paese. Per questo dobbiamo portare i nostri banchetti vicino alle università, vicino agli ospedali, vicino a tutti quei luoghi in cui questa scellerata riforma esplicherà i suoi effetti ledendo diritti che le persone possono toccare con mano.

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Ad un anno esatto dall’incontro sull’eolico offshore, Legambiente torna a parlare di rinnovabili a Brindisi con l’incontro “L'eolico offshore per la decarbonizzazione del sistema energetico” pensato in attesa dell’arrivo di Goletta Verde in Puglia (previsto dal 26 al 28 a Manfredonia). Obiettivo dell’incontro di quest’anno rimane lo stesso: per Legambiente la strada da percorrere in Puglia è rinnovabile. Bisogna iniziare a pensare all’energia da fonti rinnovabili come un’opportunità di crescita, che deve per forza passare dal superamento delle fonti fossili. 
Facendo riferimento ai dati del 2022 la Puglia ha consumato 15.937 GWh di energia elettrica a fronte di una capacità produttiva di 34.398 GWh. Di queste 24.836, pari al 72,2% arrivano da centrali termoelettriche, grazie ad una capacità installata di 12.545 MW. Della produzione totale il 51,6% viene prodotto da centrali a gas fossile, con 12.614 GWh, seguita dal carbone con 6.967 GWh.  
Un contributo, quello delle fonti fossili, che va velocemente sostituito con quello delle rinnovabili, che, al 2022, hanno contribuito con il 27% dell’energia totale prodotta e con il 59% rispetto ai consumi interni regionali, grazie a 6.486 MW di installazioni, cresciute di 214 MW nel 2023, arrivando a quota 6.700 MW. Tra le diverse tecnologie il maggior contributo arriva dall’eolico, grazie a 2.990 MW di impianti installati (3.000 nel 2023) in grado di produrre 5.361 GWh di energia, pari al 15% della produzione totale, seguita dal solare fotovoltaico con 3.054 MW di capacità installata al 2022 (3.300 MW al 2023) e una produzione di 4.190 GWh pari al 12% di quella totale.  
Numeri che dovranno crescere di almeno altri 4.990 MW entro il 2030, secondo il decreto aree idonee, con un ritmo di 712 MW l’anno, ma che riteniamo possano essere molto più alti, pensando al potenziale che questa Regione, grazie alle sue caratteristiche, può dare al sistema energetico nazionale. Un potenziale in grado non solo di valorizzare i territori, ma anche di portare innovazione, posti di lavoro e sviluppo di filiere industriali a partire da quella dell’eolico offshore, senza dimenticare la valorizzazione dei porti, come quello di Brindisi e Taranto.  
Occasioni importanti considerando che l’Italia, secondo il Global Wind Council, è il terzo mercato mondiale per lo sviluppo di eolico offshore galleggiante, con un potenziale di 207,3 GW per il solo eolico offshore galleggiante, rappresentando più del 60% del potenziale di energia rinnovabile complessiva, con Sardegna, Sicilia e Puglia tra le aree di maggiore potenzialità. Un potenziale che porterebbe alla nascita di almeno 27.000 nuovi posti di lavoro. 
Di questi temi ne hanno discusso questa mattina: Giorgio Zampetti, Direttore generale di Legambiente, Alice De Marco, Portavoce di Goletta Verde, Doretto Marinazzo, Responsabile energia di Legambiente Puglia,  Daniela Salzedo, Presidente Legambiente Puglia,  Luigi Amitrano, Capitano di Vascello Della Capitaneria di Porto di Brindisi , Salvatore Zarcone, Presidente Lega Navale Italiana Brindisi, Nanni Palmisano, Direttore Legambiente Puglia, Giuseppe Marchionna, Sindaco Brindisi, Anna Maria D’Agnano, Dirigente ARPA Puglia, Ksenia Balanda, General manager JV Nadara-BlueFloat Energy per l’Italia. 
“La Puglia non può più investire sulle fonti fossili, ma deve puntare all’energia pulita da fonti rinnovabili – dichiara Daniela Salzedo, presidente Legambiente Puglia. C’è un grande fermento sul piano delle rinnovabili in Puglia, solo parlando di eolico offshore, infatti, sono infatti 38 le richieste di connessione alla rete fatte a Terna, per un totale di quasi 28 GWh. Numeri che non rappresentano i progetti che verranno realizzati, ma raccontano opportunità di sviluppo importante, soprattutto pensando anche alle filiere che si possono sviluppare. Ma per condurre la giusta transizione energetica è necessario che i progetti vengano guidati attraverso percorsi di partecipazione in grado di coinvolgere i territori nella direzione di una Regione 100% rinnovabile”.  
“Ci sono voluti 14 anni per realizzare il primo parco eolico d’Italia e il più grande del mediterraneo a Taranto, ma non possiamo permetterci di aspettare altrettanti anni per far vedere la luce ad altri progetti – dichiara Giorgio Zampetti, Direttore di Legambiente. Purtroppo, anche con il Decreto Aree Idonee del giugno 2024 il Governo aumenta le barriere per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia, con una delega in bianco alle Regioni che consente di rivedere le regole anche in modo retroattivo. Così il Governo rinuncia a fare sistema e sceglie di non tutelare gli investimenti rinnovabili in Italia, che ammontano a più di 40 miliardi, destinati ad aumentare significativamente in vista degli obiettivi al 2030. La chiave deve essere un percorso partecipato che veda come attori le istituzioni, le imprese e la cittadinanza, per acquisire la consapevolezza necessaria del potenziale di queste tecnologie in questo territorio, e garantire impianti fatti bene per la produzione di energie da fonti pulite e rinnovabili.”    
La regione Puglia ad oggi ha tutte le carte in regola per diventare leader del settore, basti pensare alle 38 richieste di connessione alla rete fatte a Terna, che seppur non rappresentano i numeri di realizzazione o presentazione dei progetti veri e propri testimoniano un grande interesse e fermento verso queste tecnologie e verso la Regione. Numeri confermati dai 22 progetti presentati al MASE e in valutazione, per complessivi 21,3 GW di potenza. Parliamo di 20 progetti galleggianti, con distanze dalla costa tra gli 8 e i 42 km, e due con tecnologie fissa con distanze di 8 e 10,5 km. Progetti che vedono ad oggi il protagonismo di almeno 20 diverse imprese e che richiedono l’avvio di una discussione e di un confronto tra istituzioni, comunità e imprese che governi questa transizione verso l’obiettivo di produzione di energia elettrica 100% rinnovabile.  
Sono diversi i vantaggi portati dall’eolico offshore, che vanno dall’importante contributo in termini energetici, di indipendenza dalle fossili e dalle importazioni portando di conseguenza ad una maggiore sicurezza energetica. Inoltre, Legambiente ricorda nel suo report Finalmente offshore, che gli impianti se ben progettati e gestiti – come dimostrano tanti casi nel nostro Paese – sono un alleato per con­trastare la crisi climatica e le sue conseguenze anche in termini di perdita della biodiversità e di impatto sul paesaggio. La loro realizzazione va quindi vista in un quadro più complesso e la valutazione sulla loro efficacia, sia rispetto al contributo contro l’emergenza climatica sia in termini di occasioni di sviluppo locale. Per questo è fondamentale che l’atten­zione sia posta in tutte le fasi di sviluppo di un impianto, che va dalla fase preliminare alla sua rimozione, passando per la costru­zione dell’impianto, il suo funzionamento e l’eventuale repowering.  
Fondamentale però che il Governo italiano concluda le procedure per la Pianificazione degli Spazi Marittimi, tema che vede il nostro Paese già in procedura di infrazione. E che questo sia accompagnato da una cabina di regia che permetta di organizzare meglio le richieste di connessione e prevedere un costante dialogo tra Terna, gli operatori del settore eolico offshore e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per rendere possibile una migliore gestione delle domande anche rispetto alle autorizzazioni rilasciate. Ad oggi, infatti, non esiste alcuna integrazione tra il sistema che raccoglie le richieste di connessione alla rete elettrica e il sistema che raccoglie le richieste per le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).  
“L’eolico offshore galleggiante è molto più che una fonte di energia green in aggiunta a quelle esistenti. Rappresenta infatti, e primariamente, una grande opportunità di reindustrializzazione e un volano importantissimo per la crescita economica del Paese, in particolare per le regioni del Mezzogiorno”, ha dichiarato Ksenia Balanda, general manager JV Nadara – BlueFloat Energy per l’Italia, che sta sviluppando due parchi eolici offshore galleggianti in Puglia, Kailia in provincia di Brindisi, e Odra, in provincia di Lecce. “Sviluppare eolico offshore – una tecnologia che siamo orgogliosi che Legambiente abbia sin dal principio sostenuto e che ne rispecchia i valori – significa creare una filiera che va dalla produzione dei materiali in loco, allo sviluppo delle infrastrutture locali, fino alla gestione e manutenzione degli impianti da parte di addetti specializzati. Solo per i nostri progetti pugliesi questo si traduce in circa 8 miliardi di euro di investimenti privati e un potenziale occupazionale di 4700 posti di lavoro nelle fasi di costruzione e assemblaggio, che potranno arrivare a 8000 nei periodi di picco. I risultati in quest’ottica cominciano a vedersi: abbiamo accolto con grande favore la candidatura congiunta dei porti di Brindisi e Taranto per diventare, insieme, un hub per l’industria eolica marina nel Sud Italia, che rappresenterebbe una grande opportunità di rilancio per i due porti, di lavoro per le aziende pugliesi e di formazione qualificata per tantissimi giovani”. Giunta alla 38esima edizione, Goletta Verde ha come partner principali ANEV, CONOU, Novamont e Renexia, partner della tappa pugliese Nadara-BlueFloat Energy e la media partnership de La Nuova Ecologia.  

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In vista degli eventi religiosi e laici organizzati per la Festa patronale di Montalbano, dal 26 al 29 luglio, l’amministrazione comunale, con ordinanza n°306 del 20-7-24 ha previsto una serie di misure relative alla viabilità.

1. Venerdì 26 luglio 2024, a partire dalle ore 20.00 e fino al termine del corteo religioso (intronizzazione) la sospensione temporanea della circolazione contestualmente al procedere della processione sulle seguenti strade:

via Duca degli Abruzzi, via F.lli Bandiera, via Pilo, via Maroncelli, via Rosato, via Teano, via Calatafimi

2. Venerdì 26 luglio 2024, dalle ore 19.00 alle ore 24.00 l’istituzione del divieto di sosta (con rimozione coatta) sulle seguenti strade: Via Maroncelli, nel tratto compreso tra Via Calatafimi e via Manzoni; via Rosato, nel tratto compreso tra via Maroncelli e via Teano; via Teano, nel tratto compreso tra via Rosato e via Calatafimi.

3. Venerdì 26 luglio 2024, dalle ore 19.00 alle ore 24.00 la sospensione temporanea della circolazione nonché l’istituzione del divieto di sosta (con rimozione coatta) sulle seguenti strade: Piazza della Libertà; via Calatafimi, nel tratto compreso tra via Teano e via Allegretti.

4. Sabato 27 luglio, domenica 28 luglio e lunedì 29 luglio 2024, dalle ore 6.00 alle 24.00, la sospensione temporanea della circolazione su ambo i lati delle strade di seguito elencate: Piazza della Libertà; via Teano, nel tratto compreso tra via Manzoni e Piazza della Libertà; via Calatafimi, nel tratto compreso tra via La Masa e via Alfieri.

5. Sabato 27 luglio, domenica 28 luglio e lunedì 29 luglio 2024, dalle ore 6.00 alle 24.00, l’istituzione del divieto di sosta (con rimozione coatta, eccetto autorizzati) su ambo i lati delle seguenti strade: Piazza della Libertà; via Teano nel tratto compreso tra via Manzoni e Piazza della Libertà; via Calatafimi, nel tratto compreso tra via XXIV Maggio e via Alfieri.

6. Domenica 28 luglio 2024, dalle ore 19.00 alle ore 22.00 e comunque fino al termine del corteo religioso:

- la sospensione temporanea della circolazione contestualmente al procedere della processione lungo le seguenti strade: via Laghezza, via Alfieri, via Rinascimento, via Aspromonte, via Mascagni, via Teano, Piazza della Libertà, via Calatafimi e via Duca degli Abruzzi;

- l’istituzione del divieto di sosta (con rimozione coatta) su ambo i lati delle seguenti strade: via Laghezza; via Alfieri, nel tratto compreso tra via Laghezza e via Rinascimento; via Rinascimento; via Aspromonte, nel tratto compreso tra via Rinascimento e via Mascagni; via Mascagni; via Teano, nel tratto compreso tra via Mascagni e Piazza della Libertà; via Calatafimi, nel tratto compreso tra Piazza della Libertà e via Duca degli Abruzzi; via Duca degli Abruzzi.

7. Sabato 27 luglio, domenica 28 luglio e lunedì 29 luglio 2024, dalle ore 18.00 alle 24.00, l’istituzione del divieto di sosta (con rimozione coatta) su ambo i lati delle strade di seguito elencate: via Aspromonte, nel tratto compreso tra via Calatafimi e via Mascagni; via Alfieri, nel tratto compreso tra via Calatafimi e via Laghezza.

8. Sabato 27 luglio, domenica 28 luglio e lunedì 29 luglio 2024, dalle ore 18.00 alle 24.00, l’istituzione del senso unico di circolazione in via Manzoni, nel tratto compreso tra via Teano e via Maroncelli, con direzione di marcia est-ovest.

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