Redazione

Riportiamo l'intervista alla giovane Elisabetta Capodieci (scout mesagnese) che si è recata a Roma per manifestare a favore della.pace. È un messaggio a tratti duro, ma comunque reale ed intriso di speranza.

 Il nostro socio ANPI, Elio Faggiano, ha accompagnato a Roma un gruppo di Scout di Mesagne, dai 16 ai 21 anni, alla manifestazione per la PACE.
Elio ci ha messo in contatto con la mesegnese ELISABETTA CAPODIECI, 18 anni tra 4 giorni, studentessa del Liceo Classico di Brindisi "B. Marzolla".
 La giovane Elisabetta ha risposto così alle nostre domande.
Perché oggi hai deciso di stare in Piazza?
A dire la verità, l'idea è partita dai nostri Capi Scout, ma all'inizio non ero convinta dell'utilità della manifestazione. 
Scendere in piazza mi sembrava troppo poco rispetto alla gravità della situazione. Mi ripetevo "A cosa serve?"
E poi?
Stamattina però, davanti a così tanta gente, ho cambiato idea. 
Ho sentito una voce diversa dalla linea politica adottata dal governo. Oggi abbiamo fatto quell'opposizione che non vediamo in Parlamento. 
E allora mi sono ricreduta e sono stata orgogliosa di aver scelto di esserci.
Cosa ti ha fatto cambiare idea?
Non credevo in Italia ci fosse una voce alternativa così forte e così compatta. L'Opposizione politica, ormai, è poco vicina al popolo e noi non ci sentiamo rappresentati.
Allora, oggi, l'ABBIAMO FATTA NOI LA POLITICA.
Che bella questa espressione! Ma sento che sei amareggiata.
Si! Io e i coetanei che conosco e che frequento non sempre riusciamo a guardare con facilità e speranza verso il  futuro. Noi siamo cresciuti con le parole "guerra atomica", "bomba nucleare", "guerra lampo", "cambiamenti climatici". Ma, oggi, manifestando in Piazza ho capito che vale la pena non rassegnarsi e che bisogna fare sentire sempre la propria voce.
Quale tra gli interventi ti ha colpito di più?
La storia di un ragazzo italiano che, mentre qualche anno fa piantava patate in un paese del nord, ha trovato una cosa strana, l'ha toccata e gli è esplosa in mano. Era una mina della seconda guerra mondiale. 
Ha perso la mano e la vista. Mi ha colpito che dopo quasi 80 anni un ragazzo che non c'entra niente subisca ancora gli effetti di quella tragedia. 
C'erano molti giovani oggi?
No, purtroppo no. L'età media era di circa 50 anni.
Siete comunque riusciti a solidarizzare con qualche coetaneo?
Si. Alcuni miei amici hanno conosciuto un giovane siriano che ha portato con noi lo striscione di apertura. E' ospite della comunità di Sant'Egidio perché è in Italia da 7 mesi. Ha chiesto di poter parlare con noi in Italiano per esercitarsi con la nostra lingua.
Grazie mille Elisabetta, per la tua disponibilità. Una promessa: a 18 anni, tra quattro giorni, vieni a tesserarti all'ANPI di Mesagne?
Passerò.

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NERO DI LONDRA il nuovo libro di Giovanni Fasanella sulla marcia su Roma e i servizi segreti militari britannici.  

GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE ALLE ORE 17,30 GIOVANNI FASANELLA ritorna a Mesagne presso l’Associazione Di Vittorio per presentare l’ultimo lavoro che sta riscuotendo un grande successo di critica e di vendite.
NERO DI LONDRA (Chiarelettere editore. Autori Giovanni Fasanella e Mario J. Cereghino)
NEL CENTENARIO DELLA MARCIA SU ROMA, UN’INCHIESTA DIROMPENTE PER L’UNICITÀ DOCUMENTALE E LA FORZA DELLE RIVELAZIONI SUL SOSTEGNO E DEI CONSERVATORI DEL REGNO UNITO A BENITO MUSSOLINI
“The Project”:  è questo il nome che i servizi militari britannici danno al loro piano segretissimo per il controllo totale dell’Italia a partire dall’autunno 1917, subito dopo la catastrofe di Caporetto. 
L’artefice di quel progetto eversivo è il tenente colonnello Sir Samuel Hoare, il capo del Directorate of Military Intelligence (Dmi) nel nostro Paese. La sua è una missione al limite dell’impossibile: impedire che l’Italia esca dalla guerra contro gli imperi centrali e, al contempo, porre le premesse di un sistema occulto basato su gruppi di potere trasversali fedeli alla Corona dei Windsor, garantendo così gli interessi  vitali dell’Impero britannico nel Mediterraneo e nel Vicino Oriente. 
Con l’assenso di Londra, dunque, Sir Hoare crea l’archetipo di un movimento politico e paramilitare che sfocia ben presto nei Fasci italiani di combattimento guidati da Benito Mussolini.
 È il prototipo della “strategia della tensione” come modello terroristico. Finanziato dal Secret Service sin dall’inizio del 1918 con il nome in codice di “The Count”, il futuro duce conquista il potere nell’ottobre 1922 e instaura un regime autoritario di massa che influenzerà lo scenario internazionale nel corso del Novecento.
Grazie alle carte dell’archivio personale di Sir Samuel Hoare – declassificate nel 2001 e conservate nella biblioteca dell’Università di Cambridge, in Inghilterra –, Cereghino e Fasanella ricostruiscono in Nero di Londra una storia che, a cent’anni dalla Marcia su Roma, evidenzia per la prima volta le connessioni segrete tra Mussolini e i servizi d’intelligence di sua maestà, e le gravi responsabilità dell’establishment conservatore del Regno Unito.

Mesagne. Ppit senza medico, pazienti al "Perrino" di Brindisi. Iniziano a farsi sentire i primi disagi per l’utenza dei Ppit di Mesagne, San Pietro Vernotico, Ceglie Messapico e Cisternino. La mancanza di medici e la soppressione dei servizi di emergenza creano disagi in un periodo in cui c’è l’allerta per la ripresa dei focolai da Covid e per le patologie invernali. Il tutto nel silenzio totale della politica locale e regionale che, evidentemente, ha abdicato al suo ruolo di difesa della salute dei propri concittadini.

Evidentemente le alleanze politiche valgono più della salute pubblica. Il disagio lo vogliamo raccontare con la tristezza e le parole degli stessi utenti. “Buongiorno, in questi giorni mi sono recato presso il Ppit, ex Pronto soccorso, di Mesagne per motivi di salute. Una volta arrivato sul posto è uscito un infermiere di turno e mi ha detto che non c'era il medico. Mi ha spiegato che c'è carenza di medici e, quindi, se volevo mi potevano trasferire in ambulanza presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi oppure se ero nelle condizioni potevo recarmi direttamente in ospedale con la mia auto”.

A questo punto il cittadino si è chiesto: “Come mai la popolazione non è stata avvisata da parte degli organi sanitari competenti di questa nuova riorganizzazione sanitaria, e il nostro sindaco che fa? Spero che si stia facendo qualcosa affinché questa situazione possa tornare alla normalità perché è davvero una vergogna”. Fin qui la nota di disagio di un utente che è pari a quella di tanta altra gente che in queste ore si sta recando nei vari Ppit della provincia non riuscendo a risolvere i suoi problemi sanitari mentre il “Perrino”, già congestionato, ha un ulteriore carico di lavoro.

Pur avendo assorbito i medici dei vari Ppit chiusi. La decisone della soppressione dei servizi è stata comunicata ai Ppit con una circolare datata 29 ottobre 2022 nella quale c’è, tra le altre cose, scritto: “Nelle more dell’imminente programmazione regionale in tema di “riorganizzazione del sistema di urgenza territoriale e tenuto conto della gravissima carenza di personale medico territoriale, 40 medici in servizio a fronte di una dotazione organica prevista di 85, e di garantire la medicalizzazione H24 della centrale operativa del 118 e delle 5 postazioni di automedica di Brindisi centro, Mesagne, Francavilla, Ostuni e Fasano, con un fabbisogno complessivo di 30 medici, si rende necessaria la rimodulazione organizzativa delle postazioni 118 e Ppit di San Pietro Vernotico, Mesagne, Ceglie e Cisternino”. La nota poi spiega le varie ipotesi comportamentali in caso di richiesta di un medico da parte degli utenti e termina chiarendo che “eventuali richieste concomitanti di interventi territoriali, in assenza di postazione del 118 mobile di San Pietro, Mesagne, Ceglie e Cisternino, saranno gestite con tutte le postazioni 118 mobile disponibili della provincia di Brindisi”.

Nei giorni scorsi l’allarme per questa situazione era stato lanciato dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli che aveva denunciato “una penalizzazione che appare persecutoria da parte dell’assessorato regionale alla Sanità nei confronti dei brindisini che nel tempo hanno visto chiudere prima il Ppit di San Pietro Vernotico, poi di Cisternino e ora fortemente ridimensionati quello di Ceglie e Mesagne, oggetto di una organizzazione caotica”.

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Avvio Orientamento a.s. 2022-2023,  “Open Day” – Polo MESSAPIA.

Dizione, fotografia, montaggio video e speakeraggio. E ancora grafica e comunicazione, manutenzione delle imbarcazioni da diporto, saldatura e finanza e marketing. Sono solo alcune delle materie caratterizzanti offerte dall’IISS “Ferraris-De Marco-Valzani” di Brindisi. Una scuola al passo con i tempi capace di coniugare la formazione dei ragazzi con le reali esigenze del mondo del lavoro.

Domenica 6 novembre, l’Istituto  scolastico diretto dal dirigente Rita Ortenzia De Vito, aprirà le porte delle tre sedi per accogliere i futuri alunni. Dalle ore 10 alle 12.30 i ragazzi, accompagnati dalle famiglie, avranno la possibilità di visitare aule e laboratori dell’istituto “De Marco” e “Ferraris” di Brindisi e del “Valzani” di San Pietro Vernotico e di dialogare con i docenti in vista dell’iscrizione dei propri figli alla scuola superiore.

A fare gli onori di casa ci saranno la preside e gli studenti del Polo Messapia che guideranno i visitatori alla scoperta della scuola per far scoprire loro come si acquisiscono competenze per diventare dei veri professionisti. “I ragazzi e le loro famiglie - afferma la dirigente scolastica - avranno la possibilità di conoscere gli indirizzi professionali in Manutenzione e assistenza tecnica nella sede del Ferraris, Made in Italy per la manutenzione sulle imbarcazioni da diporto, Servizi commerciali con opzione grafica pubblicitaria e Servizi culturali e dello spettacolo presenti sul “De Marco”. Nella sede del Valzani, sono attivi invece gli indirizzi Amministrazione Finanza e Marketing, Grafica e Comunicazione e Turismo con sperimentazione ESABAC Techno.

Tante le novità che potranno essere scoperte nel corso della prima domenica dedicata all’open day. Per conoscere nel dettaglio le prossime date basta collegarsi al sito internet: www.iissferrarisdemarcovalzani.edu.it , e sui social Facebook e Instagram “Polo Messapia”.

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Dati del giorno: 05 novembre 2022

1.146
Nuovi casi
7.893
Test giornalieri
2
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 324
Provincia di Bat: 60
Provincia di Brindisi: 161
Provincia di Foggia: 124
Provincia di Lecce: 318
Provincia di Taranto: 145
Residenti fuori regione: 11
Provincia in definizione: 3
12.883
Persone attualmente positive
161
Persone ricoverate in area non critica
9
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.524.832
Casi totali
13.031.545
Test eseguiti
1.502.767
Persone guarite
9.182
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 491.082
Provincia di Bat: 129.679
Provincia di Brindisi: 145.249
Provincia di Foggia: 213.657
Provincia di Lecce: 317.444
Provincia di Taranto: 206.487
Residenti fuori regione: 16.060
Provincia in definizione: 5.174

Calato il sipario sulla XII Edizione dell’evento dei Pugliesi nel Mondo con la cerimonia di premiazione, patrocinata dal Ministero del Turismo, dall’Ambasciata del Belgio presso la Santa Sede, dalla Regione Puglia, dall’Amministrazione Comunale di Brindisi, dall’Università degli Studi di Bari, dal Politecnico di Bari, dall’Università del Salento e dalle Amministrazioni Provinciali di Brindisi, di Foggia, di Lecce e di Taranto.

L’evento itinerante si è tenuto sabato 29 ottobre 2022 nel Nuovo Teatro Verdi di Brindisi.

Una manifestazione partecipata e ricca di emozioni che ha saputo coinvolgere il numeroso pubblico presente. Un evento di altissimo livello che ha ottenuto grande successo e che ha riunito eccellenze pugliesi provenienti da tutto il mondo.

Ad arricchire la serata all’insegna della “pugliesità”, la presenza di tantissime  autorità istituzionali e soci arrivati anche da Paesi lontani. In rappresentanza della Regione Puglia, il Consigliere e Presidente del Comitato Regionale  della Protezione Civile Maurizio Bruno.

Tra gli ospiti l’Ambasciatore del Belgio presso la Santa Sede S.E. Patrick Renault.

A condurre la serata, nuovamente l’inappuntabile Rosaria Renna, la “Voce di Radio Monte Carlo”.
Ai premiati, la “Trozzella” tipico vaso della civiltà messapica, realizzati da un artista salentino. A fare da cornice all’evento i gonfaloni delle amministrazioni comunali dei Comuni di origine dei premiati e delle Province.

Emozionato, come sempre, il patron dell’iniziativa, il presidente Giuseppe Cuscito e il Sindaco della Città di Brindisi che lo ringrazia per averla organizzata, per la prima volta, nella sua città.

Il cantautore Franco Simone, fra i premiati, precisa che dei tanti premi ricevuti durante la sua carriera, questo è stato il Premio più bello!!

Il presidente dell’Associazione Internazionale “Pugliesi nel Mondo” ringrazia l’Amministrazione Comunale di Brindisi e la Fondazione del Teatro Verdi, per averci dato la possibilità di organizzare questo evento, ringrazia tutti coloro che hanno contribuito per la buona riuscita dell’iniziativa, gli artisti che si sono esibiti e le aziende che hanno sponsorizzato e creduto nuovamente in questa prestigiosa manifestazione, unica nel suo genere.

Sul nostro sito web e sui nostri social è già possibile visionare, video e servizi delle varie emittenti televisive e foto. Nei prossimi giorni anche la rassegna stampa completa.

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LA POLITICA INDUSTRIALE PER BRINDISI: NUOVE SFIDE VECCHI NODI.

 Come è giusto in ogni sistema democratico ognuno è legittimato liberamente ad esprimere il proprio pensiero e la propria sensibilità sui temi di attualità, politica o economia. Personalmente in qualità di Coordinatore Provinciale sento il dovere di esprimere la posizione della UIL confederale di Brindisi seguendo quanto ci indicano le Linee Congressuali Nazionali del nostro Sindacato.

In UIL siamo strenuamente convinti che parlare di temi molto delicati e complessi come la politica industriale senza avere chiari una prospettiva ed un punto di arrivo per il futuro sia un grave errore pari al farsi portavoce di posizioni puramente ideologiche che non guardano in faccia la realtà. Sono due atteggiamenti inutili sia alla ripresa che allo sviluppo concreto del territorio.

È noto che Brindisi sia classificata come Area di Crisi Industriale: per questa ragione negli scorsi mesi il Ministero dello Sviluppo Economico ha stanziato specifiche risorse per aiutare un Sistema che non è più da tempo pienamente competitivo. Nel dettaglio sono stati stanziati dal Governo 4,5 milioni per la città di Brindisi e 12,8 milioni per i Comuni della sua provincia, risorse destinate a rafforzare il tessuto produttivo locale, salvaguardare i posti di lavoro esistenti e favorire nuovi investimenti. Da qui ha preso le mosse l’Avviso Pubblico legge n. 181/1989 il quale non ha esaurito tutte le risorse a disposizione dando la possibilità di bandire un secondo Avviso Pubblico pubblicato lo scorso 14 ottobre 2022, con lo stesso obiettivo.uil_brindisi.png

Si sono citati due riferimenti chiari e precisi per condividere come, a parere di chi scrive, l’obiettivo ultimo di salvaguardare gli attuali livelli occupazionali e creare le condizioni per nuove possibilità di lavoro passi esclusivamente da una responsabile interlocuzione con tutti gli attori coinvolti in tali processi complessi: Amministratori, Enti Locali, Privati, Imprese, Corpi Intermedi, Parti Sociali. Pensare di non coinvolgere anche solo uno di questi attori è un errore imperdonabile che non permetterebbe di raggiungere alcun esito di Sistema per il territorio.

Il Sindacato ha il dovere di difendere il futuro dei lavoratori e delle persone perché è verso di questi che svolge la propria missione istituzionale; verso le “persone” e non verso i Campioni Nazionali. Abbiamo tutti il dovere, il Sindacato prima di ogni altro, di difendere i livelli occupazionali cosi come al contempo ognuno, Sindacato compreso, deve sentire la responsabilità di immaginare lo sviluppo futuro. Non possiamo cedere al ricatto della povertà per cui, per la certezza di una manciata di lenticchie oggi sentiamo di essere legittimati a svendere definitivamente la nostra terra.

Non si può parlare di Industria e di sviluppo del Sistema Industriale a Brindisi se non si considera che la zona industriale della città è interessata, ancora oggi, dal grosso scotto della zona SIN - Sito di Interesse Nazionale - un’area contaminata molto estesa classificata come pericolosa dallo Stato che necessita di interventi strutturali di bonifica del suolo, del sottosuolo e delle acque superficiali e sotterranee per evitare notevoli danni ambientali e sanitari. Come si può pensare di rendere attrattiva questa città se non si intervenire in maniera programmatica e corale sul tema delle bonifiche? Chiunque abbia pensato o pensi ancora oggi a Brindisi come ad un enorme vespasiano in cui scaricare le nefandezze peggiori in cambio di una mancetta si sbaglia.

La UIL di Brindisi non è disposta a cavalcare suggestioni o sensazionalisti mediatici, intende piuttosto utilizzare il metodo del confronto sulle politiche industriali responsabili e sostenibili capaci di valorizzare l’intero territorio e rilanciare l’Industria guardando al Turismo, alla Cultura, al Porto. Un Porto che non può essere avvilito nelle sue multiformi potenzialità per favorire le vocazioni crocieristiche di altre città.

Brindisi può realmente ambire a diventare il crocevia strategico di uno sviluppo a tutto tondo, è dotata di infrastrutture strategiche che vanno implementate e non mortificate. Brindisi ha le carte in regola per giocare questa partita. La UIL di Brindisi non condivide alcuna posizione preconcetta o antagonista in quanto ha nel proprio metodo il confronto sereno con l’Amministrazione Comunale ed ogni altro soggetto, Istituzionale e non, che abbia a cuore il bene di questa città. 

Il Coordinatore Provinciale UIL Brindisi

Fabrizio Caliolo

Tentata estorsione e ricettazione, arrestato dai Carabinieri. Nella serata del 4 novembre, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Brindisi nei confronti di un 56enne, poiché gravemente indiziato dei reati di tentata estorsione e ricettazione. Il provvedimento cautelare scaturisce dalle indagini condotte dai militari dell’Arma, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Brindisi, in relazione a episodi di furti di veicoli per i quali l’indagato, minacciando di impedirne il ritrovamento, aveva avanzato ai rispettivi proprietari delle illecite richieste di denaro, mediante la tecnica del cd. “cavallo di ritorno”.

In un caso aveva preteso il pagamento di 400 euro, in un altro la somma 1.500 euro. Le vittime, senza piegarsi alle richieste estorsive, si sono invece rivolte ai Carabinieri che hanno anche recuperato i veicoli rubati. L’indagato si trova ora ristretto al carcere di Brindisi. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.

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COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA ANTICIPI PAC 2022; SARÀ EROGATO 70% DELL'IMPORTO RICHIESTO.

Con i costi di produzione in tilt che mettono a rischio la tenuta delle aziende agricole e delle stalle, al via il pagamento degli anticipi della domanda Pac 2022 che anche per quest’anno ammontano al 70% dell'importo richiesto, invece del 50% degli anni scorsi. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in riferimento alla pubblicazione della circolare di Agea con le procedure e le indicazioni per l’erogazione dei fondi, una forma di sostegno alle imprese agricole in un momento di grave crisi a causa dell’aumento spropositato dei costi di produzione e dell’instabilità dei mercati.

L’aumento dei costi energetici e delle materie prime spinto dalla guerra in Ucraina ha determinato l’impennata dei costi di produzione per l’insieme delle aziende agricole che supera 1,4 miliardi di euro, con una stangata del +220% della bolletta di energia elettrica, un bilancio pesante che nell’estate ha gravato sugli agriturismi e sulle spese per la gestione e l’irrigazione di fattorie e stalle, ma che con l’arrivo dell’autunno pesa in maniera preoccupante su frantoi e serre anche per il l’aumento esponenziale dei prezzi del gas – denuncia Coldiretti Puglia - con la bolletta del bimestre schizzata alla stelle, mentre le aziende agricole, agrituristiche e agroalimentari fanno i conti con spese di energia, carburante, mangimi per l’alimentazione degli animali ormai insostenibili.

Il risultato è che – sottolinea la Coldiretti Puglia - più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo le elaborazioni del Crea.

Uno tsunami si è abbattuto sulle aziende agricole con rincari delle bollente dell’energia elettrica, per gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari che stanno mettendo in crisi i bilanci. Nelle campagne – continua la Coldiretti regionale – si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio. In difficoltà è però l’intera filiera che si è trovata a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi come il vetro, che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti.

Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti Puglia – la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. In generale, secondo il global index Freightos, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa.

I rincari dell’energia – sottolinea la Coldiretti regionale – hanno un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola come evidenziato anche dalla studio di Confindustria. Nel sistema agricolo – spiega la Coldiretti - i consumi diretti di ener­gia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre i consumi indiret­ti ci sono quelli che derivano da fitosani­tari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. Il comparto alimentare richiede invece – continua la Coldiretti Puglia – in­genti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origi­ne animale e vegetale, funzionamen­to delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro.

Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro anche con lo sviluppo di alternative energetiche che offre il settore agricolo, dal fotovoltaico su tetti di stalle, serre e aziende agricole, senza consumo di suolo al biometano, quando – conclude la Coldiretti Puglia - la produzione agricola e quella alimentare in Puglia assorbono oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali.

Un duro colpo è stato inferto al mercato della droga! Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ostuni hanno rinvenuto e sequestrato un ingente quantitativo di sostanza stupefacente che, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato diverse centinaia di migliaia di euro. La droga sequestrata ammonta ad oltre 4 kg: 2,200 kg di sostanza stupefacente del tipo cocaina e circa Kg. 2,000 di sostanza stupefacente del tipo hashish. Questo è il risultato raggiunto dagli uomini della Polizia di Stato di Ostuni nella serata di sabato 29.10. u.s., rientrante nell'intensificazione dei servizi disposta dal Questore di Brindisi Annino Gargano nell'ambito della prevenzione e repressione dei reati in genere e in materia di stupefacenti in particolare.

Nel dettaglio, gli agenti decidevano di sottoporre a controllo due autovetture che pochi minuti prima erano state notate percorrere la s.p. 379 ad elevatissima velocità e a distanza molto ravvicinata una dall'altra, come se stessero mettendo in atto una vera e propria 'staffetta' per assicurarsi la via libera da ogni eventuale potenziale controllo che potesse intralciare la loro marcia. Immediatamente il personale operante, vista tale dinamica in atto, anche per garantirsi migliori e maggiori condizioni di sicurezza operativa, chiedeva l'ausilio di altri agenti del Commissariato che giungevano celermente sul posto. A questo punto, ci si metteva sulle tracce delle due autovetture e, raggiunte, si procedeva al loro controllo su strada anche perché, oltre a palesare sin da subito una condotta alquanto sospetta, non sapevano fornire alcuna risposta plausibile in merito alla loro condotta di guida così tanto spericolata.

All'interno del primo veicolo l'attività di approfondimento non conduceva ad alcun risultato, mentre sul secondo la meticolosa attività di ricerca consentiva di rinvenire due grossi involucri celati all'interno del sottofondo presente all'interno del portabagagli posteriore. Il successivo accertamento consentiva di apprezzare che i due `panetti' erano di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Gli operanti decidevano così di andare ancora più a fondo e sottoporre ad attività di ulteriore ricerca un locale box adibito a garage nella disponibilità del soggetto a bordo della cui autovettura era stata rinvenuta la droga. La tenacia e la caparbietà degli agenti del Commissariato di Ostuni, diretti dal Vice Questore Aggiunto Andrea Toraldo, veniva premiata in quanto in detto locale, posta nella parte inferiore di un mobile d'arredo, veniva trovata confezionata in un unico involucro di nastro adesivo ulteriore sostanza stupefacente del tipo hashish per un quantitativo di circa 2,00 Kg. Oltre alla citata sostanza stupefacente, venivano sottoposti a sequestro anche i telefoni cellulari che i soggetti coinvolti avevano a disposizione. All'esito dell'attività espletata, su disposizione dell'A.G., si provvedeva ad arrestare e condurre in carcere un soggetto per il delitto di detenzione illecita ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ex art. 73 D.P.R. 309/90 e a deferire in stato di libertà gli altri due soggetti occupanti il primo dei due veicoli coinvolti, tutti e tre ostunesi.

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