Redazione

Ci lasciamo alle spalle i 12 mesi appena trascorsi insieme alle stagioni che consegniamo al diario dei ricordi personali: tutti, seppure in misura diversa, hanno contribuito a scrivere pagine nuove di storia comunitaria.

È tempo di resoconti, quelli ai quali certi periodi inducono e che fanno bene alla mente, facilitando l’ordine che permette di guardare con chiarezza agli impegni futuri da realizzare. Se giro lo sguardo verso il passato, scorrendo i giorni fino ad oggi, mi accorgo di come l’esperienza di sindaco di questa meravigliosa città rappresenti per me un’occasione formativa senza pari. Penso alle numerose opportunità di crescita che ho imparato a cogliere e a coltivare insieme ai miei collaboratori. Al confronto continuo che ho il privilegio di avere quotidianamente con tante persone, che mi consente di accogliere e valutare nuove idee partendo da prospettive sempre diverse e spesso illuminanti. In questi giorni tutti noi ammiriamo vie, piazze e vetrine vestite a festa, concilianti con una predisposizione d’animo che aiuta a ritrovarsi, a correggere le possibili storture di ciò che non sempre procede come vorremmo, a recuperare rapporti che temiamo di perdere. Sappiamo, tuttavia, come non vi siano luci e addobbi che tengano se altre e ben più importanti condizioni non facilitano la serenità e la gioia autentica.

E se è vero, e io sono tra coloro che ritengono che sia vero, che la felicità di ciascuno sia legata al grado di felicità collettiva, credo che valga la pena continuare a guardare con convinzione a quell’obiettivo che sin dall’inizio quest’Amministrazione si è dato: dare risposte ai bisogni di ciascuno senza perdere di vista il progresso civile generale. E che si compone di elementi essenziali che tra loro si completano: i servizi alla persona, e la mano tesa a chi è rimasto indietro, condizioni favorevoli affinché l’economia possa crescere e generare benessere, una città al passo con i tempi in cui innovazione, bellezza, rispetto dell’ambiente si muovano di pari passo. E la nostra terra, espressione di talenti e creatività, esempio di sacrificio e dedizione, ha tutte le caratteristiche per continuare a guardare al futuro con ottimismo.

Perché le criticità sono parte del percorso, ma il viaggio che facciamo insieme offre anche gli strumenti per gestirle e risolverle. A tal proposito, una raccomandazione: restiamo prudenti in questi giorni, la pandemia non è definitivamente superata. La luce del Natale è speciale per tutti, ma la mia più grande speranza è che possa esserlo specialmente per coloro che in questi giorni, più che in altri periodi, sentono la solitudine, i dolori della malattia, il peso di situazioni economiche difficili: auguri soprattutto a loro, perché non perdano la fiducia in sé stessi e negli altri e si sentano parte di una comunità che li accoglie e li sostiene. Buon Natale e sereno 2022, miei cari Concittadini.

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" Approvato in Consiglio regionale l’articolo 26 della legge di bilancio da me proposto all’assessore Piemontese che destina ai comuni pugliesi candidati a “Capitale italiana della cultura 2024”, Mesagne e Conversano 300.000 euro per l’esercizio finanziario 2022. "Con più forza verso l’obiettivo finale"', ha dichiarato il consigliere regionale, Mauro Vizzino.

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MATARRELLI AI LAVORATORI STEF ITALIA SPA - COMMITTENTE FERRERO SPA. 

"Intendo esprimere la mia solidarietà ai lavoratori della 'Stef Italia Spa' che ho incontrato nella tarda mattinata di oggi (giovedì 23 dicembre, ieri per chi legge) in occasione dello sciopero indetto dalla Filt Cgil per l’intera giornata e che ha visto l’adesione unanime delle persone coinvolte.

Dalla loro voce ho appreso le ragioni dello stato di agitazione che vivono, causato dalla reiterata mancanza di risposte da parte della società Ferrero Spa: l’importante realtà produttiva dal 2016 ha ceduto la piattaforma di Mesagne, abbandonando i suoi ex dodici lavoratori ad una situazione di assoluta incertezza rispetto al proprio destino occupazionale. Il timore che si paventa è la chiusura della piattaforma locale, un esito da scongiurare, per le famiglie dei lavoratori direttamente interessati e per un territorio – la provincia di Brindisi – già fortemente segnato dalla piaga della disoccupazione. ​

Confermo la mia immediata disponibilità a favorire l’avvio di tavoli di confronto che aiutino a fare chiarezza sulla situazione, utili a garantire un epilogo sereno della vicenda, che possa fornire risposte adeguate alla legittime preoccupazioni dei lavoratori. Questo coerentemente con il profilo di una solida realtà aziendale che ha sempre vantato l’adozione di principi etici e morali rispettosi della dignità lavorativa del personale occupato al proprio interno. E che, attraverso i suoi vertici nazionali, solo pochi giorni fa, confermava a mezzo stampa​ un fatturato in crescita con performance di vendita in controtendenza con i dati generali sui consumi".

On. Antonio Matarrelli - sindaco di Mesagne.

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È già da qualche ora nelle edicole e nelle librerie della cittadina l’ultimo numero di “Memorie Mesagnesi” che, curato dall’Istituto culturale “Storia e Territorio”, conclude il terzo anno di pubblicazioni. Ad introdurre le venti pagine del numerodi dicembre 2021 questa volta (eccezione rispetto a tutti gli altri numeri) non il consueto editoriale dei “Memores civitatis” (il gruppo dei redattori della rivista), ma una riflessione della giovane universitaria Enrica A. Sconosciuto su “Il valore della memoria nella vita dell’uomo”. Segue uno studio di Tranquillino Cavallo su “Muro Tenente e gli ulteriori elementi di conoscenza guardando al futuro”.

Viene recensita, poi, la recente pubblicazione dell’Istituto, curata da Mario Vinci e Tranquillino Cavallo su “I Vigiles di Mesagne: storia, documenti, testimonianze e curiosità”, mentre nell’Anno santo passionista Angelo Sconosciuto propone la prima parte di uno studio sulle missioni di quella Congregazione religiosa nella cittadina mesagnese.

Nei giorni scorsi, ancora, l’Istituto ha presentato la nuova collana “Rara et rariora”, inaugurata dalla ristampa anastatica di “Tutto Natale” del poeta Francesco Bardicchia e nel numero di “Memorie” viene riproposta la postfazione al volume ad opera dell’assessore ai Servizi sociali, Anna Maria Scalera. Due articoli (“Come passa il tempo Raffae’!” di Liliana Zanzarella e “Ascoltate Signori e Signore” di Rasputin e Vickingo) ricordano Raffaele De Francesco, filantropo mesagnese al quale è stato intitolato il palasport. L’annata di “Memorie” si chiude con un articolo di Domenico Ble su “Domenico Carella, interprete solimenesco in Terra salentina” e, come di consueto, con l’indice dell’annata che agevola quanti, affezionati lettori, intendono far rilegare a fine anno i fascicoli. 

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Il Sindaco Antonello Denuzzo ha firmato una Ordinanza che introduce dalle 8.00 di venerdì 24 dicembre l’obbligo dell’uso della mascherina all’aperto nelle zone della Città di Francavilla Fontana maggiormente frequentate in questo particolare periodo dell’anno.

Le strade interessate dal provvedimento sono via Roma, via Regina Elena, via Capitano Di Castri, viale Lilla, piazza Umberto I, Piazza Dante e tutta l’area del centro storico perimetrata da via Barbaro Forleo, corso Umberto I e corso Garibaldi in continuazione con via Crispi.

L’obbligo di indossare la mascherina scatterà automaticamente in tutte le situazioni in cui non è possibile garantire il distanziamento interpersonale di 1 metro, come nel caso del mercato cittadino che avrà luogo proprio il 24 dicembre.

L’ordinanza, che è consultabile sul sito internet istituzionale, sarà valida sino al prossimo 9 gennaio.

Assegnazione degli immobili comunali alle associazioni: stamattina la sottoscrizione del comodato d’uso. Molte organizzazioni condivideranno gli spazi per lavorare insieme. Stamattina, nell’Aula Consiliare di Palazzo dei Celestini, i rappresentanti delle associazioni ed enti senza scopo di lucro che sono risultati assegnatari di immobili di proprietà comunale a seguito di avviso pubblico, hanno sottoscritto il comodato d’uso gratuito delle strutture di cui potranno beneficiare per lo svolgimento delle proprie attività statutarie.

In esecuzione alla determinazione di Giunta comunale n. 1929 dell’8.07.2021, il bando ha assegnato 9 unità immobiliari: Centro Studi “Giovanni Antonucci”, “Cabiria”, “Cicloamici Fiab Mesagne”, Comitato Fai, CSV “Centro di servizio per il volontariato Brindisi – Lecce Volontariato nel Salento E.T.S.”, Gruppo “Pari Opportunità” cogestiranno l’ex Chalet in Villa Comunale; l’immobile in Piazzetta Sant’Anna dei Greci sarà cogestito da “Mesagne Bene Comune”, “La Manovella”, “Street View” e “Promocultura”; uno dei locali dell’ex scuola media “Marconi” sarà cogestito dall’APS “Parsifal” e dall’APS “Note nel Pentagramma”; un box in Piazza caduti di Via D’Amelio è stato destinato ad “Apulia Tourism Food”, che lo utilizzerà insieme a “Melitea Aps”; “Gli amici di Snoopy Odv”, “Comeper – Comitato per la ricerca Odv”, Laboratorio di cultura politica del Terzo settore. “Agesci Mesagne1” sarà nell’immobile di Via Geofilo mentre all’associazione “I Segni di Teti” è stato assegnato un altro locale della “Marconi”, così pure alle associazioni “Ricreazione Aps” e “Opera Prima”, che gestiranno insieme un altro spazio dell’ex scuola media. Un secondo box di Piazza Caduti di Via d’Amelio ospiterà le iniziative dell’associazione “Li Satiri”.

Il mondo associativo rappresenta per Mesagne un’autentica ricchezza, da sempre è un elemento di fermento per la rinascita e il progresso della nostra comunità. E ancora una volta, da questa realtà molto variegata, è arrivato un segnale di grande maturità: il bando pubblicato per sortire le assegnazioni ha incoraggiato l’aggregazione, quindi la cogestione degli spazi. E le associazioni hanno colto e accolto questo messaggio mettendosi insieme”, ha dichiarato il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli. “L’esito del bando ci consente di affermare che è stata data una risposta importante ai bisogni manifestati dall’associazionismo locale, vale a dire di poter disporre di luoghi in cui organizzare iniziative e dibattiti che, siamo certi, torneranno utili alla crescita democratica della città”, è stato il commento condiviso da Antonio Calabrese, consulente comunale alla Partecipazione Attiva, ​ dagli assessori comunali presenti all’incontro - ​ Roberto D’Ancona Anna Maria Scalera – e da Mimmo Stella, consulente alla valorizzazione, promozione e tutela del centro storico, aree archeologiche e beni monumentali e museali. All’incontro hanno preso parte la responsabile comuanle dell’ufficio Patrimonio e Urbanistica, Marta Caliolo, e la responsabile comunale dell’ufficio Servizi Sociali, Stefania Palana.

La riserva di Torre Guaceto apre le festività natalizie con un’iniziativa pensata per tutti: una visita guidata adatta anche a chi si muove in carrozzina. Obbiettivo del Consorzio è rafforzare le attività in natura dedicate alle persone affette da disabilità affinché tutti possano vivere momenti indimenticabili nell’area protetta. 

La giornata di festa si è aperta presso il centro visite di Torre Guaceto, Al Gawsit, a Serranova. 
Hanno preso parte al momento di incontro di fine anno, i rappresentanti del Consorzio di Gestione e delle forze dell’Ordine locali da sempre alleate dell’ente nella tutela della riserva, il comandante di fregata della capitaneria di porto di Brindisi, Rossano Cristalli, il tenente colonnello del gruppo carabinieri forestale di Brindisi, Alessandro D’Alessandro, il comandante del nucleo operativo e radiomobile della compagnia dei carabinieri di San Vito dei Normanni, Alberto Bruno, ed il comandante della stazione di Carovigno, Giuseppe Berardino. 
Per conto delle Istituzioni, ha preso parte all’evento Michele Albertini, commissario prefettizio di Carovigno che si è complimentato per l’iniziativa: “Occasioni come questa sono molto importanti per la progettazione di attività di fruizione aperte a tutti”. E non poteva mancare Marcello Longo, presidente di Slow Food Puglia, associazione da sempre alleata del Consorzio. 
 A rendere memorabile il momento, l’arrivo di 27 utenti, studenti universitari di Bari e del Salento costretti in carrozzina o affetti da diverse tipologie di disabilità, con l’accompagnamento della cooperativa sociale “L’integrazione” impegnata nel progetto “Rotte variabili” che coinvolge i due atenei, il politecnico di Bari ed è stato finanziato da Edisu e Regione Puglia. Ad accogliere gli studenti, le guide escursionistiche ed ambientali della cooperativa “Thalassia”. 
La scoperta della riserva è partita proprio da Serranova per poi spostarsi nel cuore del parco con le spiaggette della zona A, l’area più delicata dell’Area Marina Protetta, ed approdare alla torre aragonese, il manufatto simbolo di Torre Guaceto. 
Quando sembrava che l’attività in natura volgesse al termine, gli utenti sono stati meravigliati con una sorpresa. Il personale del Consorzio ha liberato in mare una tartaruga soccorsa all’incirca un mese addietro lungo la costa brindisina. 
E’ stato un evento molto sentito dai partecipanti. Vedere la riserva per la prima volta e accompagnare in mare una Caretta caretta che dopo aver sofferto ed essere stata curata presso il centro recupero tartarughe marine di Torre Guaceto, è finalmente tornata nel suo habitat è stato una grande emozione. Una utente, Giovanna Sozzo, ha commentato: “E’ stata un’esperienza nuova e ricca di scoperte, in cui anche la natura è diventata accessibile a tutti grazie agli operatori di Rotte variabili”. 
“Da mesi lavoriamo gomito a gomito con le associazioni impegnate sul fronte della disabilità e le realtà che si occupano di integrazione e fruizione – ha commentato il presidente del Consorzio, Rocky Malatesta -, l’obbiettivo comune è quello di realizzare attività che permettano a tutti, senza eccezione alcuna, di fruire in modo sostenibile della nostra riserva. Nei prossimi mesi organizzeremo altri eventi in natura, dobbiamo migliorarci costantemente. Ringrazio gli operatori delle cooperative ‘Thalassia’ e ‘L’integrazione’ per aver reso possibile quella bella iniziativa e tutti i rappresentanti delle forze dell’Ordine che si sono uniti a noi per l’avvio dei festeggiamenti natalizi, il contributo che danno ogni giorno alla tutela della nostra Torre Guaceto è fondamentale”.

Questa mattina gli ufficiali dei carabinieri della provincia di Brindisi hanno scaricato presso l'ospedale "Perrino" di Brindisi diversi pacchi doni per i bimbi ricoverati nel reparto di Pediatria. Inutile commentare la gioia dei bambini. 

Dal buio alla luce. Un riuscitissimo convegno dal manifesto programmatico per discutere sui risvolti tecnologici, sociali, culturali e ambientali dell’energia elettrica nel territorio pugliese. L’appuntamento patrocinato dal Comune di Mesagne, Confindustria Brindisi, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Brindisi è stato promosso e organizzato dall’associazione La luce e vanta tra gli sponsor Control srl.

Gli autorevoli relatori – Antonio Monte, Giuseppe Cafaro, Giovanni Elmo, Marco Masi, Marco Elia e Maria Luisa Sardelli – hanno offerto spunti di riflessione su tematiche a volte poco note ai non addetti ai lavori. È questo uno dei principali meriti dell’ingegnere Antonio Summa che ha dovuto operare una attenta sintesi per selezionare gli interventi e offrire una panoramica articolata e godibile pur nell’eccessivo tecnicismo delle materie.

L’auditorium del Castello di Mesagne in compatibilità con le norme anti Covid ha trasmesso slide e presentazioni sull’architettura industriale, sulla tutela del consumatore, sull’evoluzione della normativa e degli strumenti dell’efficienza energetica dagli anni ’80 sino all’attuale visione della transizione ecologica, passando per la generazione, la trasmissione, la distribuzione dell’energia elettrica nel tempo. Tra le finalità che l’associazione promotrice, presieduta da Antonio Summa si prefigge, non ultima quella di tessere proficue relazioni di collaborazione con le associazioni del territorio e i Comuni limitrofi nell’ottica più ampia di sostenere la candidatura di Mesagne a Capitale italiana della Cultura per l’anno 2024.

Nel corso della serata è stato presentato un gioioso video realizzato con il contributo dei bambini del brindisino in cui, con un salto nel passato, si immagina la vita prima dell’avvento della luce. Il video compendia su una forma sensoriale differente il calendario per l’anno 2022 realizzato dall’associazione La luce. “Invito – ha evidenziato l’ingegner Summa – ad inviare un’email con le proprie generalità al contatto Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per richiederne copie vista la tiratura ridotta e incoraggio le scolaresche a visitare il museo su appuntamento al numero 0831.1707275”. Nei suoi intendimenti, Summa ha inteso di “allargare gli orizzonti riflessivi e offrire ulteriori spunti sul tema dell’energia nelle sue duttili forme, complessità e soprattutto per l’incredibile impatto sull’uomo e sull’esistenza stessa della terra”.

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NATALE: COLDIRETTI PUGLIA, IN 4 TAVOLE SU 10 AGNELLO SALVA-PASTORI; IN PUGLIA SONO 4MILA, MA E’ SOS TAROCCHI, STRANIERA OLTRE LA META’ DELLA CARNE.

Quattro pugliesi su 10 (40%) porteranno agnello a tavola per rispettare le tradizioni natalizie, una scelta che non è solo benaugurante per vivere giornate di festa e normalità ma aiuta anche la sopravvivenza di 4mila pastori duramente colpiti dalla crisi provocata dall’emergenza Coronavirus. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia in occasione delle festività natalizie dove in Puglia viene portato in tavola l’agnello arrosto o al forno con le patate, coi lampascioni o speziato con verdure cotte per ore nel capasone, un’anfora di terracotta.

In occasione di queste festività – sottolinea la Coldiretti regionale – si acquista infatti gran parte di circa 1,5 chili di carne di agnello consumata a testa dai pugliesi durante tutto l’anno. La carne di agnello è – evidenzia la Coldiretti regionale – una presenza antica della tradizione gastronomica pugliese, come dimostrano i piatti della transumanza tramandati da secoli, come l’agnello alla Murgiana, con funghi cardoncelli spontanei e lampascioni, i noti cipollotti selvatici pugliesi, l’agnello al Cutturiddu con pecorino e cicorielle selvatiche o cotto nel brodo con le erbe tipiche delle Murge e gli gnumeredde, involtini di frattaglie di carne d’agnello cotti al forno, alla brace o stufati nei tegami di coccio.

In una situazione in cui la maggioranza dell’offerta viene dall’estero e soprattutto da Romania e Grecia che non assicurano gli stessi standard qualitativi, per portare in tavola qualità al giusto prezzo il consiglio della Coldiretti è dunque quello di preferire carne di agnello a denominazione di origine, quella garantita da marchi di provenienza territoriale, o di rivolgersi direttamente ai pastori, quando è possibile.

“Gli animali custoditi negli allevamenti rappresentano un tesoro unico al mondo che va tutelato e protetto – afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia – anche perché a rischio non c’è solo la biodiversità delle preziose razze pugliesi, ma anche il presidio di un territorio dove la manutenzione è garantita proprio dall’attività di allevamento, con il lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali. Quando un allevamento chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di prodotti tipici e soprattutto di persone impegnate spesso da intere generazioni a combattere lo spopolamento e il degrado”.

Sono essenziali misure per non lasciar morire i pascoli e costringere alla fuga migliaia di famiglie che da generazioni – insiste Coldiretti Puglia - popolano le aree rurali più difficili dove l’allevamento è l’attività principale, ma anche i tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze pugliesi, come la pecora ‘Gentile’ di Altamura o la ‘Moscia’ leccese.

Centinaia le richieste dei consumatori che per le festività natalizie si sono fatti consegnare direttamente dai pastori l’agnello a casa e i cuochi contadini degli agriturismi di Campagna Amica hanno continuato a cucinare per i pugliesi, nel rispetto delle tradizioni e della stagionalità con menù tipici della tradizione. Sostenere con i propri acquisti la produzione Made in Italy significa – afferma la Coldiretti – aiutare il proprio territorio e contrastare anche l’abbandono delle aree più difficili dove i pastori svolgono un ruolo insostituibile di presidio.

La pastorizia – continua la Coldiretti – è un mestiere ricco di tradizione molto duro che garantisce la salvaguardia in Puglia di ben 4mila allevamenti e 202mila pecore a vantaggio della biodiversità. Negli ultimi anni si è sviluppato anche il recupero della lana di pecora come materiale di pregio per le montature di occhiali, borse, scarpe e articoli di alta moda e come isolante termo acustico in edilizia dove garantisce prestazioni eccellenti sia nella protezione dal caldo e dal freddo, regolando il livello di umidità, sia contro i rumori, con un materiale naturale, sano e riciclabile.