Redazione

Dati del giorno: 19 dicembre 2021

497
Nuovi casi
23.784
Test giornalieri
0
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 169
Provincia di Bat: 15
Provincia di Brindisi: 88
Provincia di Foggia: 110
Provincia di Lecce: 98
Provincia di Taranto: 11
Residenti fuori regione: 3
Provincia in definizione: 3
7.178
Persone attualmente positive
149
Persone ricoverate in area non critica
25
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

287.155
Casi totali
5.199.063
Test eseguiti
273.040
Persone guarite

Proclamati i nuovi consiglieri eletti al consiglio provinciale di Brindisi, dopo le elezioni espletate nella giornata di sabato 18 dicembre e dopo lo scrutinio dei voti effettuato in data odierna. Risultano eletti:

Per la lista n.2 “Fratelli d’Italia” (22896 voti quozienti): CONTE Francescantonio, BAGNULO Giuseppe e OGGIANO Massimiliano.
Per la lista n.3 “Provincia Unita e Democratica” (58032 voti quozienti): BARLETTA Giovanni, MATARRELLI Antonio, FANIGLIULO Valentina, CICCARESE Elio, MARASCO Angelo, VENTRELLA Giuseppe, TARDIO Cosimo, BACCARO Antonia.
Per la lista n. 4 “Brindisi Libera” (10636 quozienti): LARICCIA Michele

Tutto esaurito negli agriturismi della Puglia con la stretta alle frontiere per i viaggiatori stranieri ma anche per gli italiani al rientro nel Belpaese che scoraggia ulteriormente le vacanze all’estero per le feste di Natale e Capodanno. E’ quanto emerge da una stima della Coldiretti Puglia, sulla base dei dati di Terranostra Puglia, associazione agrituristica e ambientale di Coldiretti, a seguito dell’ordinanza del Ministro delle Salute Roberto Speranza sull’obbligo di quarantena ai non vaccinati e tampone obbligatorio per chi è immunizzato per poter entrare in Italia.

“La nuova variante Omicron e la possibile evoluzione dei contagi in Europa e nel mondo hanno ridotto drasticamente la scelta di passare le vacanze all'estero, con una decisa virata verso un turismo italiano di prossimità, con gli agriturismi, spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, che garantiscono maggiore tranquillità e la certezza di trascorrere i giorni di festa in ambienti rurali di inestimabile pregio, dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche, potendo tra l’altro degustare cibo genuino di alta qualità”, afferma Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia.  

La diffusione della variante Omicron spinge a dire addio alle grandi capitali europee e alle destinazioni più lontane ma provoca anche una diffusa incertezza che – sottolinea la Coldiretti regionale – sta facendo posticipare prenotazioni e programmi.

La Puglia si rivela una delle mete più gettonate per le campagne e gli agriturismi di straordinaria bellezza, ma anche per i borghi con il 33% tra i più belli d’Italia, dove si conservano – spiega Coldiretti Puglia - le antiche tradizioni enogastronomiche rurali, incrementano la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali, dove Dop, Igp e i 311 prodotti pugliesi riconosciuti tradizionali dal Mipaaf vengono coltivati, allevati e trasformati, in quelli che rappresentano veri e propri presidi presìdi della biodiversità.

I piccoli comuni tra i più belli d’Italia sono 40 in provincia di Lecce, 38 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Taranto e 2 in provincia di Bari, con l’80% delle Dop e Igp e della miriade di produzioni locali tradizionali – aggiunge Coldiretti Puglia - che vengono coltivate, allevate e trasformate in aree sotto i 5mila abitanti e riguardando specialità come la carota giallo - viola di Tiggiano, Cipolla di Zapponeta, Fava di Zollino, Patata di Zapponeta, Pisello nano di Zollino, Pomodoro di Morciano, Fava di Carpino, Cacioricotta caprino orsarese, Lardo di Faeto, Prosciutto di Faeto, Calzone di Ischitella, l’Arancia del Gargano, il Limone Femminello del Gargano e la Patata novella di Galatina, un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari.

Le realtà sotto i cinquemila abitanti rappresentano in Puglia una presenza che unisce il senso di comunità – dice Coldiretti Puglia - all'appartenenza geografica e la custodia di valori e tradizioni come quella del cibo e dei prodotti tipici.

Il cibo infatti – aggiunge Coldiretti Puglia – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Puglia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche, un tesoro che può contare su 13 bevande analcoliche, distillati e liquori, 24 carni fresche e loro preparazione, 1 condimento, 17 formaggi, 1 olio extravergine aromatizzato, 120 prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, 79 paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria, 43 prodotti della gastronomia, 9 preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi, oltre a 4 prodotti lattiero caseari, la ricotta fresca, la ricotta forte, la ricotta marzotica leccese e la ricotta salata o marzotica. Il risultato è che un numero crescente di italiani sta pensando di rimanere in patria magari organizzando una vacanza di prossimità. Se la montagna resta la meta privilegiata, a crescere sono le ferie a km zero soprattutto nei piccoli borghi che – sottolinea la Coldiretti – consentono di coniugare la voglia di tranquillità con la possibilità di godere di spazi di libertà più ampi lontano dalle città o dai luoghi turistici più affollati. Questo fenomeno è favorito anche – continua Coldiretti Puglia – dalla diffusione capillare dei piccoli comuni che incrementa la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali.

Per le festività natalizie, tra l’altro, arrivano i ‘regali contadini’ con il buono per il pranzo contadino e per l’esperienza in agriturismo, da donare ad amici e familiari per il consueto scambio di doni natalizi, un cadeau diverso a base di sana enogastronomia e percorsi esperienziali da consumare in tranquillità nei luoghi rurali più suggestivi della Puglia.

“Lanciare i buoni regalo in agriturismo è un modo per dare sostegno al turismo in campagna, sostenendo le straordinarie strutture rurali e ridando ai pugliesi la speranza di poter godere del cibo cucinato dai cuochi contadini di Campagna Amica e di momenti di relax all’aria aperta. L’agriturismo ha aumentato la disponibilità di accoglienza turistica offrendo una lettura positiva del territorio pugliese e, pertanto, lo sviluppo dell’agriturismo significa maggiore capacità di attrazione da parte della Puglia a beneficio dell’intera economia regionale. L’ospitalità nelle strutture aziendali assume una rilevanza fondamentale per la salvaguardia del patrimonio rurale che, oggi, è il fiore all’occhiello del turismo regionale. Senza il presidio del territorio, le tanto apprezzate “masserie” andrebbero inesorabilmente in rovina”, insiste De Miccolis.

La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è – conclude Coldiretti Puglia – la qualità più apprezzata negli agriturismi pugliesi, ma nel tempo è aumentata anche la domanda di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti.

 
Il Centro comunale di raccolta è pronto e sarà consegnato alla comunità di San Michele Salentino giovedì 23 dicembre 2021, alle 11. La nuova struttura, ubicata nella zona Pip (via dell’Artigianato), trova compimento dopo un iter durato oltre un decennio. All’inaugurazione, oltre alle autorità civili, militari e religiose, sarà presente Mario Montinaro, amministratore di Monteco Srl.
“Dal 2009, anno in cui fu sottoscritto il contratto con la ditta Monteco che prevedeva, per tutti i Comuni facenti parte del consorzio Ato Br/2, la realizzazione dell’isola ecologica e del centro raccolta rifiuti (Art.90 del Capitolato d’Appalto), ad oggi – dichiara il sindaco, Giovanni Allegrini - tra lungaggini burocratiche, l’individuazione di uno spazio diverso da quello, precedentemente, scelto, contrada Ajeni, non risultato all’epoca conforme alle linee guida regionali,  soldi dei contribuenti, oserei dire, ingiustamente, versati per lo stallo delle passate amministrazioni, finalmente giunge a compimento un’opera strategica e importante per San Michele. Il Centro è un bene da custodire e di cui averne cura come comunità perché migliorerà la qualità della vita e dell’ambiente. Questa Amministrazione ha raggiunto questo importante obiettivo per il quale è doveroso ringraziare, sia gli uffici comunali che l’assessora all’Ambiente, Tiziana Barletta, per la dedizione e abnegazione dimostrati, e ringraziare i comportamenti positivi della maggior parte dei cittadini che ben ha inteso lo spirito della raccolta differenziata in città”.
Il Ccr sarà aperto al pubblico, lunedì, mercoledì e sabato, dalle 9 alle 12 e il giovedì dalle 15 alle 18. Sarà chiuso nei giorni festivi e, in particolare, sarà possibile conferire i seguenti rifiuti: organico, carta, plastica e vetro, metalli, medicinali, pile, oli e grassi vegetali e minerali, potature, piccole quantità di inerti, toner, ingombranti, apparecchiature elettriche ed elettroniche. Tutti i rifiuti conferiti presso il centro raccolta, suddivisi per tipologie, saranno poi, chiaramente, avviati alle attività di recupero o a trattamento e smaltimento.
“Siamo particolarmente felici e onorati di presentare e consegnare alla comunità di San Michele Salentino il Centro Comunale di Raccolta – commenta l’assessora all’ambiente, Tiziana Barletta -, insieme al progetto della "Community library" è stato uno dei primi bandi regionali ai quali, nel 2017, abbiamo partecipato e di cui siamo risultati beneficiari. Una struttura che si è realizzata grazie all'incontro di volontà, sinergie e collaborazioni tra l’Amministrazione Comunale, i responsabili e dipendenti dell'ufficio Tecnico ai quali va il nostro più sentito ringraziamento. Il Centro avrà il compito non solo di ottimizzare e migliorare il servizio di igiene urbana ma anche di andare incontro alle esigenze dei cittadini perché consentirà, a chiunque sia intestatario di una utenza Tari, di conferire di persona svariate tipologie di rifiuti, in orari e giorni diversi da quelli già previsti nel calendario di raccolta porta a porta.  Invitiamo i cittadini a usufruire di quest'area ecologica che, se utilizzata correttamente, permetterà al nostro Comune di aumentare le percentuali di raccolta differenziata e di ridurre i costi per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati”. 
Sono tre gli esemplari ricoverati presso il centro recupero tartarughe marine della riserva di Torre Guaceto nelle ultime 24 ore, tra queste ce n’è una molto rara, una Chelonia mydas. Il Consorzio di Gestione dell’area protetta fa appello ai cittadini: “Aiutateci a monitorare la costa, le mareggiate mettono in pericolo questi animali”.
A causa dell’arrivo dei venti da Nord il mare è molto agitato. Le violente mareggiate e la drastica diminuzione delle temperature stanno minacciando le tartarughe marine. 
Questi animali infatti, spesso già indeboliti a causa della ingestione di plastica che ne limita l’alimentazione, finiscono sulla costa non riuscendo più a riprendere il largo. Una volta spiaggiate, è fondamentale che le tartarughe vengano soccorse nell’immediato affinché possano sopravvivere.
Il maltempo di questi giorni sta già provocando danni.
Nelle sole ultime 24 ore sono state tre le tartarughe che hanno fatto ingresso nel centro recupero di Torre Guaceto.
La prima è stata soccorsa presso la costa di Brindisi. Una persona l’ha avvistata riversa sul carapace e stretta in un groviglio di reti. L’uomo ha chiesto l’intervento del personale del Consorzio e l’esemplare è stato recuperato. Le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni, è magro, ma sta già iniziando ad alimentarsi e a riprendere le forze.
La seconda tartaruga è stata avvistata dallo stesso personale del Consorzio lungo le spiagge della riserva, anche lei era già fortemente debilitata. Dai primi controlli clinici è emersa un’infezione polmonare, ora l’animale sarà assicurato a tutte le cure del caso.
La terza è giunta presso il centro di Torre Guaceto direttamente dall’Area Marina Protetta di Porto Cesareo. I colleghi cesarini sono stati informati da un pescatore locale di una cattura accidentale e si sono recati sul posto per recuperare la tartaruga e condurla a Torre Guaceto. Raggiunto il pescatore c’è stata la scoperta, non si trattava di un esemplare di Caretta caretta, bensì di una Chelonia Mydas.
Gli avvistamenti di questa specie sono molto rari a queste latitudini, la Chelonia, comunemente detta tartaruga verde, infatti, popola le acque africane e turche. Dall’apertura del centro recupero di Torre Guaceto, nel 2016, a oggi, infatti il Consorzio ne ha accolto solo tre esemplari.
L’animale è in buone condizioni ed avrà tutto il tempo e le attenzioni di cui necessita per rimettersi in forma.
Nelle prossime ore potrebbero registrarsi ulteriori spiaggiamenti, le mareggiate non danno tregua alle tartarughe marine.
L’appello del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto: “Chiunque ne abbia la possibilità, faccia una passeggiata a mare, il sacrificio personale potrebbe permettere ad una tartaruga di essere salvata. Chi avvista un esemplare in difficoltà ci può chiamare al 335 5230215, permettendoci così di soccorrerlo”.
 


Come ormai è tradizione, anche quest’anno il Lions Club di Mesagne organizza un concerto natalizio con lo scopo di raccogliere fondi per la Caritas di Mesagne. Si esibirà la “compagnia group” di Vincenzo Gatto, presso  il teatro della chiesa del Carmine, domani sera 19 dicembre alle ore 20.00. Si accede solo con green pass rafforzato. Il costo del biglietto è di 5 euro che saranno devoluti interamente in beneficenza. “È l’occasione per venire incontro a famiglie bisognose del nostro territorio in un periodo festivo in cui la solidarietà dovrebbe essere al primo posto dei nostri interessi” , ha detto l’ing. Luigi Facecchia, presidente del club, aggiungendo che la solidarietà ed il servizio rappresentano i caratteri distintivi dei Lions in tutto il mondo.

C’è una levata di scudi dei presidenti dei produttori vinicoli salentini alla decisione della commissione Beca, lo Special Committee on Beating Cancer del Parlamento europeo, che nei prossimi giorni dovrà votare il piano europeo di lotta al cancro e che ha inserito nel dossier la correlazione tra il consumo di alcolici e la possibilità di insorgenza del cancro. E tra gli alcolici messi al bando c’è anche il vino. Da qui la protesta, in primis del senatore Dario Stèfano che ha investito del problema il ministro delle politiche Agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli. La protesta dei produttori è vibrante e presto si estenderà ad altri stati europei come la Francia e la Spagna.

“Condividiamo ogni singola parola del senatore Stefàno riguardo alla sciagurata posizione inserita nella relazione sul Piano europeo di lotta  al cancro che mette in correlazione il consumo di alcolici con la possibilità di sviluppo delle neoplasie”, hanno spiegato in maniera unanime Angelo Maci, presidente del Consorzio Tutela del Squinzano Doc, Damiano Reale, presidente del Consorzio del Salice Salentino Doc, Francesco Filograna, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria Dop e Francesco Liantonio, presidente del Consorzio Castel del Monte Doc. I quattro presidenti dei principali consorzi di tutela dei marchi Doc e Dop pugliesi hanno voluto ringraziare il senatore Stefàno “per la sua pronta reazione  che lo vede aver già depositato a Palazzo Madama un’interrogazione urgente al ministro Patuanelli affinché il governo si adoperi da subito per scongiurare e disinnescare quello che sarebbe un colpo ferale, non solo a livello economico, ma ancora di più a livello culturale e identitario”. Una proposta assurda che i presidenti respingono con sdegno.

“Ci troveremmo – hanno proseguito i manager - di fronte all’aberrazione di dover vestire le nostre bottiglie con le etichette di attenzione per la salute, senza contare il dover far fronte all’innalzamento generalizzato di accise e tasse in un momento così delicato come quello che stiamo vivendo. Stiamo uscendo da un periodo in cui, a causa della pandemia, abbiamo fatto i conti con il canale horeca praticamente azzerato”. Per Maci, Reale, Filograna e Liantonio l’Europa che si sta approcciando al mondo del vino “con spirito proibizionista o con il retro pensiero dell’alcolismo tout court compie un errore drammatico. Semmai, proprio per combattere questa piaga, l’Ue dovrebbe far leva sull’elemento culturale e conviviale che appartiene ed è proprio all’universo del vino e che si declina nella misura e nella degustazione. Chiediamo anche noi al governo italiano, e al ministro Patuanelli in particolare, uno sforzo importante volto a difendere con fermezza quello che è un patrimonio inestimabile”. Per i viticoltori, ancora una volta, il Natale che sta arrivando sarà tutt’altro che sereno.

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Per l'ottava giornata d'andata del campionato di C Gold pugliese, la New Virtus Mesagne affronta il derby brindisino contro la Cestistica Ostuni, con fischio d'inizio alle 18.00 di domenica 19, presso il PalaSport di Ostuni.
 
Il Mesagne arriva all'incontro dopo la vittoria casalinga contro la Juvetrani, che ha evidenziato la crescita dei ragazzi di coach Bray soprattutto nella gestione difensiva della gara, punto di forza anche nel campionato di C Silver di due anni fa. Questa vittoria, la seconda consecutiva, ha lanciato la formazione del presidente Guarini in una più tranquilla posizione di centro classifica, dopo l'inizio in salita. In caso di vittoria, la New Virtus potrebbe assestarsi in zona playoff ed affrontare il 2022 con una maggiore sicurezza nei propri mezzi.
 
L'Ostuni, invece, giunge all'incontro ancora fermo a zero punti. Formazione giovane, ma grintosa e volitiva, quella gialloblu, che cercherà certamente di chiudere l'anno con il primo sorriso stagionale.
 
Ostuni: 0-7 vinte/perse, media punti segnati 64.6, media punti subiti 92.0.
Mesagne: 3-4 vinte/perse, media punti segnati 68.3, media punti subiti 75.9.
 
Nel girone, giornata di sfide importanti: in primis la sfida di testa tra Virtus Molfetta e Basket Corato, entrambe prime a punteggio pieno, fino allo scontro sempre d'alta classifica tra Bari e Vieste. Dunque, una possibilità per la New Virtus di accorciare verso le zone alte della classifica, in attesa delle sfide contro le dirette concorrenti che avranno luogo nelle prime settimane del nuovo anno.
 

Dati del giorno: 18 dicembre 2021

677
Nuovi casi
25.120
Test giornalieri
4
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 211
Provincia di Bat: 66
Provincia di Brindisi: 91
Provincia di Foggia: 153
Provincia di Lecce: 77
Provincia di Taranto: 73
Residenti fuori regione: 3
Provincia in definizione: 3
6.830
Persone attualmente positive
139
Persone ricoverate in area non critica
25
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

286.658
Casi totali
5.175.279
Test eseguiti
272.891
Persone guarite
6.937
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 103.093
Provincia di Bat: 29.250
Qualche giorno fa il consigliere Dimastrodonato ha sollevato, con garbo e moderazione, alcune critiche nei confronti del governo in carica.
E’ stato prontamente sbranato da quei leoni di tastiera che costituiscono la falange armata del potere costituito. Stessi toni irridenti e diffamatori non di rado sono stati usati dentro le istituzioni da chi governa per blandire la minoranza che peraltro non viene quasi mai coinvolta nella discussione e nell’elaborazione del processo decisionale sulle questioni nevralgiche del paese, salvo quando non sia specificatamente previsto dall’ordinamento.
A queste difficoltà estrinseche si aggiungono difficoltà interne come l’incapacità di cogliere il cambiamento politico e sociale in atto, di non volervisi adattare, di aver perso il collegamento col paese reale, di non avere una strategia unitaria ecc... Comunque sia si può ragionevolmente sostenere che a Mesagne non c’è più un' opposizione istituzionale e se questo, per alcuni, era un obiettivo da raggiungere, siamo sulla buona strada.
Non brilla neanche l'opposizione sociale, che pure avrebbe spianate le praterie del web o dei social media per dire ed eccepire. Ma si sa, a livello locale, è difficile dissentire e metterci la faccia senza correre il rischio di subdole o palesi ritorsioni.
Per la verità non si vede neanche la maggioranza così come non si vedono più i partiti di una volta. Crollate le grandi organizzazioni di intermediazione sociale che rappresentavano il tessuto connettivo della nostra democrazia costituzionale, la rappresentazione della realtà è ormai nelle mani del potere esecutivo e nelle maglie della rete e dei suoi capipopolo. La risultante di questa trasformazione sociale e politica è che in questo modo si riduce la complessità, si semplifica la realtà, tutto può essere ridotto al bianco e al nero, ai guelfi e ai ghibellini mentre a noi non resta che schierarci senza riflettere o eccepire.
Conclusione: oggi a Mesagne si può solo accondiscendere, si può solo stare nel coro del pensiero unico secondo cui “Mesagne non è mai stata cosi bella e cosi ben governata. Va tutto bene. Evviva Mesagne, evviva il suo re”.
Mai questa città aveva conosciuto un clima così oscurantista e oppressivo.
In queste condizioni chi mai si azzarderebbe a dire che “via dei Ciclamini o dei Fiori imperiali ” è una pacchianata, è l’antitesi del concetto di arredo urbano esattamente come lo sono stati i gerani e le sedie di pallet quest’estate o Dante sul bitume? Non parliamo poi delle luminarie permanenti in villa …( sarà tre volte Natale e festa tutto l’anno ?)
Solo qualche temerario si azzarderà a dire che con la sostituzione dei corpi illuminanti in città si vede poco e male, che ci sentiamo tutti un po' "cecati".
Nessuno mai chiederà conto del perché, a fronte di un così clamoroso risparmio dei consumi energetici previsto, la Bolletta del comune per i prossimi nove anni non solo non diminuirà ma (dati alla mano) aumenterà rispetto al 2020 e ancor più salirà con gli interventi di manutenzione straordinaria.
Chi mai metterà in discussione l’assunto secondo cui la TARI di quest’anno diminuirà perché stiamo recuperando i ruoli di evasione accumulati negli anni precedenti e che il servizio offerto è di gran lunga migliorato?
Eppure a noi risulta che i ruoli di evasione semmai incassati (assunto non dimostrato) servono a mitigare la voragine di residui attivi accumulati nel bilancio comunale e non ad abbassare il costo del servizio e la tassazione individuale. Così come ci risulta che il servizio non sia granchè cambiato, che le spazzatrici trascorrono più tempo dal meccanico che sulla strada, che i cumuli di sporcizia nelle campagne sono ormai tanti e tali da far ribrezzo.
Chi potrebbe mai rilevare che anche in questa città crescono le disuguaglianze, che i grandi investimenti privati tornano a lievitare con la spinta delle deroghe e delle agevolazioni pubbliche e ancor più cresceranno con i soldi del PNRR mentre i poveri Cristi rinserrano e alimentano le file della Caritas?
Chi dovrebbe rilevare il tracollo della Sanità pubblica in Provincia di Brindisi e a Mesagne in particolare dove la conversione dell’ospedale si è fermata come Cristo a Eboli e dove le liste d’attesa per un esame strumentale sono ormai invariabilmente chiuse con o senza priorità mentre i servizi domiciliari sono ancora lucciole nella notte scura?
Chi dirà del disastro del nostro settore primario, della paralisi della zona industriale, del blocco della pianificazione urbanistica, chi chiederà conto della lievitazione esponenziale della spesa corrente? etc etc…
Dunque a Mesagne niente opposizione, niente partiti e niente politica forse così vivremo meglio come in un gran bazar della felicità in cui tutti avranno il loro piccolo pezzetto di cielo.
Comunque vada…noi siamo ancora qua….eh già!!-
Buone vacanze a tutti
Movimento Libero e Progressista