Redazione

L’analisi della spesa farmaceutica è tornata all’attenzione dei lavori delle Commissioni bilancio e sanità in seduta congiunta, presieduta da Fabiano Amati e Mauro Vizzino.
Dopo la disamina dei dati illustrati la volta precedente, oggi è stata l’occasione per approfondire alcuni aspetti. Pertanto, sono stati rivolti dei quesiti ai dirigenti delle Sezioni finanza e controllo in sanità e della spesa farmaceutica. 
In particolare, il presidente Amati ha richiamato all’attenzione diversi punti. Uno fra questi il  meccanismo del pay back e quindi la restituzione della somma sforata (nell’anno 2020 oltre 264 milioni di euro) rispetto al tetto di 529 milioni, che sembra debba essere ripianata per il 50 per cento a valere del bilancio autonomo e la parte restante da parte delle case farmaceutiche. Altro punto, il peso che ha il recupero del tetto sforato sul riparto del fondo nazionale con riferimento all’anno specifico e se ha conseguenze in riferimento al processo di riparto storico. La richiesta di poter usufruire dei dati aggiornati sulla spesa diretta per singola Azienda o Istituto di ricerca, e quindi un monitoraggio costante della spesa.
Dalle risposte ricevute si evince che lo sbilancio pesa sull’intero sistema sanitario, che non vi è alcun obbligo di recupero sul bilancio autonomo e che non c’è correlazione con il fondo sanitario.   
La disponibilità dei dati è assicurata dai cruscotti di monitoraggio che vengono aggiornati costantemente e ritenuti tra i più avanzati a livello nazionale. Ma per poter visionare i dati relativi alle singole Aziende è opportuno migliorare il sistema di monitoraggio, ampliandolo e rivolgendo un richiamo ai direttori generali a rispettare gli obblighi a cui sono tenuti per l’immissione dei dati. 
A tal proposito il consigliere Ignazio Zullo ha evidenziato che viene meno un ingranaggio importante, che è la struttura del controllo di gestione, utile per il raggiungimento degli obiettivi. Per Zullo, da parte della politica ci deve essere una maggiore attenzione al vero funzionamento del controllo di gestione. 

Altro argomento oggetto di audizione ha riguardato l’aggiornamento degli interventi dell’ultimo stralcio di programma (delibere CIPE 97-98/2008 e CIPE 51/2019). Nel merito sono intervenute la dirigente del Servizio sistemi informativi e tecnologie e la responsabile dell’area epidemiologica dell’Aress, le quali hanno spiegato che è stata aggiornata la parte dei dati demografici ed epidemiologici, qualche ritardo si è avuto per la mobilità passiva, si conta di chiudere il lavoro fra venti giorni per la trasmissione del nuovo piano programmatico di 161 milioni per 17 interventi complessivi, le cui elaborazioni sono state completate.   

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Puglia polo d’eccellenza per la Nautica Sostenibile. L’appello lanciato dall’iniziativa Assonautica allo SNIM di Brindisi.

Il Salone Nautico di Puglia dello SNIM di Brindisi consacra se mai ce ne fosse bisogno una tendenza sempre più indispensabile.
Se la Puglia pensa di crescere anche dal punto di vista turistico deve cominciare a ragionare sulla navigazione elettrica.
Di “Propulsione Nautica Sostenibile: fuel cell, elettrico e soluzioni ibride. La Puglia come polo di eccellenza per lo sviluppo e la produzione” si è parlato, infatti, nell’incontro promosso da Assonautica Terre di Brindisi, all’intterno dello SNIM, e a cui hanno partecipato Giuseppe Danese, presidente di Assonautica e vice presidente vicario di Confindustria Brindisi, il presidente di Cetma, Francesco Saponaro, il capo dipartimento di UniSalento, Antonio Ficarella, Calogero Casilli, responsabile di Puglia Ora Zero e il ceo di Labruna srl, Massimo Labruna.
A quest’ultimo il compito di parlare di propulsione green partendo proprio dai poli d’eccellenza rappresentanti dalle aziende pugliesi.
“la Puglia può giocare un grande ruolo sulla mobilità nautica elettrica, con la visione di una nautica sostenibile a tutto tondo – ha detto Labruna che in Confindustria Bari ricopre anche il ruolo di responsabile della blue economy – e se vogliamo rispettare davvero l’ambiente non possiamo limitarci ad una visione con elettrificazione con i pacchi batteria, ma alzare l’asticella producendo idrogeno da fonti energetiche rinnovabili. Questa è la vera sfida, insieme alla creazione di e-porti pugliesi in cui l’energia di ricarica venga prodotta da rinnovabili, come le boe che sfruttano la forza cinetica del moto ondoso per produrre energia elettrica.
C’è poi il fattore produttivo e occupazionale vero e proprio.
La Fabbrica Isotta Fraschini di Bari è stata designata da Fincantieri come polo strategico per l’idrogeno – ha sostenuto Massimo Labruna – si tratta di crederci veramente e creare una filiera che faccia della Puglia un polo d’eccellenza in cui si sviluppano progettualità e cantieristica.

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Nota dell’on Mauro D’Attis di Forza Italia e dell’on Giovanni Luca Aresta del Movimento 5 Stelle.

 “Sulle conseguenze occupazionali della crisi aziendale della DCM a Brindisi non ci fermiamo: oggi, abbiamo depositato un ordine del giorno alla Camera per impegnare il Governo a valutare l’opportunità di prorogare gli ammortizzatori sociali per i 74 dipendenti impiegati nell’impresa aerospaziale. Nei giorni scorsi, come si ricorderà, abbiamo scritto al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, per sottoporgli la questione che potrebbe avere delle ricadute socio-economiche gravissime per la terra di Brindisi. Nelle more dell’entrata in vigore del DL Crisi d’impresa e giustizia, dobbiamo dare delle risposte ai lavoratori, fortemente preoccupati per il loro futuro. Il trattamento straordinario di integrazione salariale, a cui sono stati ammessi a febbraio 2020, scadrà il prossimo 26 aprile: da questa data, potrebbero non percepire più alcun sussidio. Per questo, stiamo procedendo giorno per giorno per accendere i riflettori sulla crisi DCM e trovare una soluzione: nella fattispecie, stiamo avviando ogni iniziativa utile alla proroga di un ulteriore anno degli ammortizzatori sociali. Ci auguriamo che l’ordine del giorno venga approvato e che si possa concretamente portare a segno, con spirito di unità e collaborazione, un importante risultato per la tenuta sociale del territorio brindisino”.

Dati del giorno: 18 ottobre 2021

42
Nuovi casi
14.769
Test giornalieri
0
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 15
Provincia di Bat: 0
Provincia di Brindisi: 0
Provincia di Foggia: 14
Provincia di Lecce: 12
Provincia di Taranto: 1
Residenti fuori regione: 0
Provincia in definizione: 0
2.123
Persone attualmente positive
129
Persone ricoverate in area non critica
18
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

270.475
Casi totali
3.926.476
Test eseguiti
261.536
Persone guarite
6.816
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 99.055
Provincia di Bat: 28.293
Provincia di Brindisi: 21.421
Provincia di Foggia: 47.657
Provincia di Lecce: 31.510
Provincia di Taranto: 41.059
Residenti fuori regione: 996
Provincia in definizione: 484

Prosegue il ciclo di incontri conoscitivi del Presidente di ANCE Brindisi, Angelo Contessa che, già nel suo programma elettorale aveva evidenziato l’importanza di aprire una nuova stagione di dialogo con tutti gli stakeholder locali.

Obiettivo del numero uno dei Costruttori Edili brindisini, infatti, è quello di avviare una collaborazione fattiva orientata alla crescita e allo sviluppo del territorio.

E proprio con queste premesse si è svolto l’incontro con il nuovo Direttore dello Spesal, il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro, Nicola Dipalma.

Nel corso della riunione, che ha avuto un taglio particolarmente operativo, si è discusso della possibilità di implementare un sistema di monitoraggio e di confronto tra Enti, basato sullo scambio di informazioni, dati e notifiche preliminari, finalizzato a contrastare lavoro nero dumping. I fenomeni di elusione contrattuale, infatti, minano gravemente le garanzie di sicurezza e tutela per i lavoratori e per le imprese, oltre a distorcere l’equilibrio del mercato.

L’ ipotesi di lavoro si inserisce nel percorso tracciato con l’approvazione del Protocollo d’intesa unitario sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, promosso dalla Prefettura di Brindisi e che, all’interno dell’allegato dedicato al settore edile, prevede già l’attivazione di un apposito scambio di informazioni circa il rilascio dei titoli abilitativi (compresa l’edilizia libera), allegando il DURC e la dichiarazione dell’organico medio annuo.

In tal senso l’ANCE può avvalersi del supporto operativo degli Enti Bilaterali – quindi in piena sinergia con le Organizzazioni Sindacali - e, in particolare, della Cassa Edile.

Durante l’incontro, inoltre, è stata più volte evidenziata la necessità di divulgare la cultura della sicurezza, partendo dalle scuole di primo grado, dai bambini, con l’auspicio che un domani, quando saranno adulti e si affacceranno al mondo del lavoro, faranno tesoro degli insegnamenti ricevuti.  

“Ho riscontrato ampia disponibilità da parte del Direttore Dipalma – ha dichiarato il Presidente Contessa a margine della riunione – e sono sempre più convinto che l’interlocuzione e la collaborazione tra i vari attori del territorio possa davvero rappresentare l’uovo di Colombo per contrastare l’illegalità e favorire la tutela dei lavoratori e delle imprese sane”.

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Questa notte nuova scorribanda di balordi nel centro storico di Mesagne. A essere "visitati" sono stati due ristoranti presenti in via Geofilo. Anche qui il copione è sempre lo stesso degli altri episodi: scardinata la porta d'ingresso e trafugati gli spiccioli presenti nella cassa. In uno dei due ristoranti i malviventi sono stati ripresi dalle telecamere di video sorveglianza. Pertanto la polizia in queste ore sta indagando per dare un volto ai ladri. 

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Il Sindacato Cobas ha incontrato la settimana scorsa il Consorzio Colser, che in seguito alla aggiudicazione di una gara Consip da parte della Regione Puglia, assumerà  a partire dal 1 Novembre 270 dipendenti.

164 lavoratori/trici saranno presi dalla graduatoria dei precari Sanitaservice , 88 saranno gli OSS precari ASL che non sono riusciti a superare i 24 mesi sufficienti ad essere assunti presso la società sanitaria, 18  lavoratori  Sanitaservice rimarranno per loro scelta alle pulizie passando quindi al Consorzio.

In questi giorni riunione definitiva per dare corso a tutte le attività occorrenti al passaggio.

Il Consorzio Colser  ha dichiarato di assumere a 36 ore il personale a tempo determinato, così come riportato negli elenchi,  ma il Cobas si è fortemente opposto chiedendo che il nuovo contratto nazionale di lavoro a cui faranno riferimento prevede le 40 ore.

Su questo discuteremo nel prossimo incontro che si svolgerà  martedi  di questa settimana.

Il Cobas è contento perchè ha raggiunto da una parte  l’obiettivo  di non far uscire da Sanitaservice i lavoratori delle pulizie che per decisioni della Regione Puglia ed ASL locale passeranno ad altre attività.

Dall’altra dall’avviso pubblico che come Cobas costruimmo insieme alla Regione Puglia per la stabilizzazione di 54 precari furono prese le centinaia di persone per il periodo Covid 19 che la stessa Regione ha voluto premiare facendoli di fatto assumere dalla ditta, così come sta facendo per gli Oss rimasti a casa senza lavoro.

Brindisi 18.10.2021

Per il Cobas Roberto Aprile

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E’ record storico per gli acquisti di formaggi Made in Italy nel mondo con un balzo del 7,5% delle esportazioni trainate anche dalla riapertura dei ristoranti al livello internazionale. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, presentata a Bari al grande mercato regionale di Campagna Amica in Piazza del Ferrarese, dove è stata allestita l’esposizione dei formaggi pugliesi, dalle mozzarelle ai caciocavalli, dai formaggi erborinati, caprini e di fossa, fino ai pecorini dagli imbriachi agli affinati, con la preparazione in diretta della famosa burrata pugliese e i percorsi guidati di assaggio con l’affinatore di formaggi di Campagna Amica.

Circa i 2/3 delle esportazioni sono dirette all’interno dell’Unione Europea dove si è verificato un aumento dell’8,8% mentre gli Stati Uniti sono il principale mercato di sbocco fuori dai confini comunitari con un balzo del 12%.

A pesare sui mercati internazionali è anche il cosiddetto “italian sounding” di prodotti senza alcun legame produttivo ed occupazionale con il nostro Paese. A taroccare il cibo italiano – evidenzia la Coldiretti regionale – sono soprattutto i Paesi emergenti o i più ricchi dalla Cina all’Australia, dal Sud America agli Stati Uniti. Negli USA il 99% dei formaggi di tipo italiano sono “tarocchi” nonostante il nome richiami esplicitamente le specialità casearie più note del Belpaese, dalla mozzarella alla ricotta, dal Provolone al pecorino.

Fra le brutte copie dei prodotti caseari nazionali nel mondo, in cima alla classifica c’è la mozzarella, seguita dal provolone, dalla ricotta e dal pecorino realizzato però senza latte di pecora. La pretesa di chiamare con lo stesso nome prodotti profondamente diversi è – continua la Coldiretti – inaccettabile e rappresenta un inganno per i consumatori ed una concorrenza sleale nei confronti degli imprenditori.

A pesare nelle stalle tra l’altro – sottolinea la Coldiretti Puglia - sono gli effetti di fenomeni estremi come la siccità e l’afa con il forte aumento dei costi di produzione a partire da quelli energetici e per l’alimentazione degli animali nelle stalle con il mais che registra +50%, la soia +80% e le farine di soia +35% rispetto allo scorso anno. Con 3 DOP (canestrato pugliese, mozzarella di Gioia del Colle e mozzarella di bufala) e 17 formaggi riconosciuti tradizionali dal MIPAAF (burrata, cacio, caciocavallo, caciocavallo podolico dauno, cacioricotta, cacioricotta caprino orsarese, caprino, giuncata, manteca, mozzarella o fior di latte, pallone di Gravina, pecorino, pecorino di Maglie, pecorino foggiano, scamorza, scamorza di pecora, vaccino) – aggiunge Coldiretti Puglia – il settore lattiero–caseario garantisce primati a livello nazionale e Sigilli della biodiversità dal valore indiscutibile.

Occorre intervenire urgentemente per salvare la “Fattoria Puglia”, dove sono riuscite a sopravvivere con grande difficoltà in Puglia – conclude Coldiretti Puglia – appena 1.400 stalle per la produzione di latte, decisivo  presidio di un territorio dove la manutenzione è garantita proprio dall’attività di allevamento, con il lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali a causa principalmente del prezzo del latte spesso non remunerativo, dovuto non solo alla crisi, ma anche e soprattutto alle evidenti anomalie di mercato con i prezzi alla stalla che subiscono inaccettabili ‘fluttuazioni’ e agli alti costi di gestione degli allevamenti.

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Flai-Metes accanto ai delegati delle strutture e ai lavoratori dei settori industria alimentare, forestali ed agricoli. Tre giornate formative organizzate dalla Flai Cgil di Brindisi sui temi dei fondi integrativi e della previdenza complementare nel settore industria alimentare, in quello forestale e quello agricolo.

Prosegue l'impegno sul fronte della formazione da parte della Flai Cgil di Brindisi. Le giornate di formazione Flai-Metes (Istituto di ricerca e formazione promosso dalla Flai Cgil) relative ai lavoratori del settore industria alimentare, del settore forestale e di quello agricolo si sono svolte l'11, il 12 ed il 13 ottobre scorsi, raccogliendo una notevole partecipazione.

«Bilateralità fondi integrativi sanitari e previdenza complementare». L'11 ottobre è iniziata la prima giornata formativa per i delegati e lavoratori dell’industria alimentare. Formazione su fondo Fasa e fondo pensione complementare Alifond.
Il 12 ottobre è toccato ai lavoratori e delegati del settore forestale. Formazione sui fondi F.I.L.COOP sanitario, CIMIF e previdenza complementare. .
Il 13 ottobre ai compagni e compagne delle Camere del lavoro di Brindisi, delegati e lavoratori hanno preso parte alla giornata di formazione su: fondo Fisa e previdenza complementare Agrifondo. Fondi integrativi sanitari e Previdenza complementare, ormai strumenti di salario differito previsti nei vari Contratti collettivi nazionali (CCNL) di competenza che insieme alla previdenza complementare daranno stabilità e certezze alla pensione dei lavoratori in termini economici.

 
Ai corsi, organizzati dalla Flai Puglia, con la compartecipazione dell'Istituto di formazione Metes, hanno preso parte, tra gli altri, Massimo Pagano e Tiziana Priori  rispettivamente capo dipartimento e responsabile dei fondi integrativi e previdenza complementare Flai Cgil Nazionale che hanno spiegato la natura obbligatoria e non normativa delle clausole contrattuali relative all'istituzione di fondi di assistenza sanitaria integrativa. La loro sottoscrizione da parte del datore di lavoro, a favore dei dipendenti, è da ritenersi obbligatoria. Le aziende che non intendono versarli dovranno a scelta erogare al singolo lavoratore un elemento non assorbibile della retribuzione di importo fisso predeterminato e previsto dal CCNL di competenza e/o  assicurare al singolo lavoratore gli importi per le medesime prestazione sanitarie previste dal fondo. La previdenza complementare rappresenta il secondo pilastro del sistema pensionistico il cui scopo è quello di integrare la previdenza di base obbligatoria. Essa ha come obiettivo quello di concorrere ad assicurare al lavoratore, per il futuro, un livello adeguato di tutela pensionistica, insieme alle prestazioni garantite dal sistema pubblico di base. La Flai Cgil ritiene fondamentale la formazione su questi temi particolarmente importanti per fornire la migliore assistenza possibile ai lavoratori.

                       Cosimo Della Porta

                       Segretario Generale

                       Flai-Cgil Brindisi

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Boom di aperture commerciali a Mesagne e zero chiusure nei primi nove mesi dell’anno 2021. È il risultato del post pandemia, quando i giovani hanno deciso di investire nella loro città grazie anche a un clima turistico favorevole agevolato dai programmi messi in campo dal Comune. Tra le varie attività avviate anche una ricercatissima “Panserotteria”, aperta da Blazon, dei Boomdabash, con il comico Mandrake. L’anno precedente il collega Biggie Bash, aveva rilevato un noto bar mesagnese. I giovani hanno, quindi, compreso che il clima a Mesagne è favorevole per avviare un’attività commerciale. Infatti, secondo i dati trasmessi dall’ufficio Attività produttive, dal 4 gennaio al 12 settembre 2021 a Mesagne ci sono state 14 nuove aperture di bar, ristoranti, attività di somministrazione di alimenti e bevande.

Altri 15 sono stati i nuovi esercizi di vicinato in cui non vengono messi in vendita prodotti alimentari. Inoltre, sono stati aperti 6 nuovi negozietti per la vendita di alimenti. Oltre a queste attività, nel periodo preso in considerazione, sono stati avviati alcuni laboratori artigianali, come ad esempio saloni di coiffeur, sono state ampliate alcune attività commerciali ed ha aperto i battenti una attività di commercio all’ingrosso. Dati che confermano che i mesagnesi vogliono investire nella propria città, ma anche che ci sono imprenditori che da fuori città vengono ad aprire una attività a Mesagne. È un risultato confortante che è in linea con il momento magico che sta vivendo la città.

Antonello Mingenti, assessore alle Attività produttive del Comune di Mesagne, è entusiasta di questi risultati: “Sono certamente soddisfatto perché queste aperture sono il risultato di una politica vincente che è stata avviata dall’Amministrazione Matarrelli. Nel periodo preso in considerazione non abbiamo avuto nemmeno una chiusura. Le cessazioni, che pure ci sono state, si sono trasformate tutte in un subingresso. Oggi è palpabile la fiducia di tanti giovani a voler investire sul proprio futuro in una città che sta crescendo in termine di benessere sociale. Noi, come amministrazione, ne siamo davvero onorati”. Tuttavia, questa vivacità commerciale, espressa quasi completamente nel cuore storico di Mesagne, deve fare i conti anche con l’altra faccia della medaglia. Infatti, è vero che sono aumentate le attività commerciali, ma è altrettanto vero che sono aumentate le presenze turistiche in città. Su questo fronte l’Amministrazione Matarrelli sta cercando di strutturare il turismo cercando di realizzare le infrastrutture necessarie. In primis delle aree di parcheggio, nelle immediate vicinanze del centro storico, e un regolamento che disciplini l’occupazione di suolo pubblico nel centro storico, rispettoso dei diritti dei residenti. Intanto, per il prossimo Natale l’Amministrazione comunale sta già programmando l’accoglienza dei vacanzieri. Sarà la prova della nuova strategia gestionale, in generale, che sta strutturando in queste settimane.

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