Redazione

Dopo l’approvazione in Consiglio Comunale di Francavilla Fontana del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) dello scorso dicembre, entra nel vivo la pianificazione dei primi interventi sulle strade e gli edifici pubblici.

“Il PEBA – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – oltre a rappresentare un obbligo di legge mai ottemperato dalla politica del passato, è uno strumento che ci consente di ridisegnare gli spazi pubblici intorno alle esigenze delle persone con mobilità ridotta. PEBA non è una sigla come tante, ma una precisa visione del futuro della Città.”

I due studi di fattibilità approvati dall’Amministrazione Comunale riguardano la viabilità di Corso Umberto I, via Regina Elena, via Municipio e l’accessibilità di Teatro Imperiali, Scuola Primaria Montessori, Scuola dell’infanzia Calò, Scuola Musicale Comunale e Comando della Polizia Locale.

“I benefici del PEBA – dichiara l’Assessore ai Diritti Civili Sergio Tatarano – iniziano ad essere concretamente visibili. Grazie alla pianificazione e ad uno sforzo economico importante cominciamo a mettere a norma gli edifici pubblici e le arterie centralissime di via Municipio, Corso Umberto I e via Regina Elena su cui si interverrà non soltanto realizzando gli scivoli, dove non presenti, ma anche allargando la sede destinata ai pedoni.”

Dal punto di vista della viabilità gli interventi saranno finalizzati ad adeguare gli attraversamenti pedonali, la disposizione dei pali della pubblica illuminazione e del verde urbano al transito dei pedoni e delle persone con mobilità ridotta, a ripianare la pavimentazione dissestata, ampliare i percorsi protetti e realizzare rampe di raccordo.

Sul fronte degli edifici pubblici si interverrà con un adeguamento degli accessi, della viabilità, della segnaletica, dei parcheggi e dei servizi igienici presenti nelle strutture.

“Il PEBA – dichiara l’Assessore all’Urbanistica Nicola Lonoce – è uno strumento che consente interventi incisivi che migliorano la qualità della vita dell’intera comunità. Le soluzioni proposte non hanno solo una funzione inclusiva, ma tendono a superare le criticità presenti da lungo tempo e particolarmente sentite dalla cittadinanza. Con il PEBA cambia la prospettiva nella pianificazione degli interventi e si apre un orizzonte nuovo nella definizione dei servizi e delle infrastrutture.”

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Ancora una manciata di giorni e poi, il prossimo 23 luglio, si apriranno i giochi della XXXII Olimpiade, informalmente noti come Tokyo 2020. Tra i tanti atleti italiani che gareggeranno c’è anche il mesagnese Vito dell’Aquila, impegnato nella disciplina del taekwondo.  La città di Mesagne, inutile dirlo, si sta preparando ad assistere in diretta al combattimento di questo suo “figliolo” che, a soli 20 anni, darà il meglio di sé sul quadrato. Vito è un ragazzo tranquillo, ma sul tappeto è una tigre. Intanto, per i suoi fans, cerchiamo di dare qualche notizia della vita privata del giovane atleta. Vito è del segno zodiacale dello Scorpione, ha un fratello, ma, soprattutto, notizia appetibile per le ragazze, non è fidanzato. “Speriamo di trovarne una con questa intervista”, ci ha detto, scherzosamente, mentre da poco, ha terminato gli allenamenti nel centro di preparazione Olimpica, Acqua Acetosa “Giulio Onesti” di Roma. I suoi hobby preferiti sono quelli di studiare l’inglese, scrivere molto e inoltre, come i ragazzi della sua età, ama vedere programmi televisivi sulle piattaforme Netflix e Spotfy.

Vito, mancano ormai pochi giorni a Tokyo 2020, com’è il tuo stato d'animo?

“Sono molto felice. Non vedo l'ora di iniziare, ho un grande entusiasmo, ho aspettato tanto questo momento e, finalmente, sento l'obiettivo vicino. È un bel periodo questo che sto vivendo e spero che tutto il lavoro che stiamo facendo dia i suoi bei frutti”.

Torniamo indietro di un anno. Come ti sei sentito quando hanno rinviato le Olimpiadi?

“La notizia era nell'aria, me l'aspettavo.  È stato un anno davvero difficile, sotto tutti i punti di vista. In ogni modo, penso che quest'anno, in più, abbia acuito in me la consapevolezza di quello che sto andando ad affrontare. Sono più maturo e psicologicamente prontissimo”.

Il periodo di pandemia lo hai trascorso a casa con i tuoi genitori, tra coccole e allenamenti.

“Il periodo di pandemia è stato sicuramente negativo. Fortunatamente il primo lockdown, particolarmente duro, l’ho potuto trascorrere a casa con la mia famiglia. Non mi posso lamentare, perché avevo bisogno di affetto e amore, dopo mesi tanto duri trascorsi a inseguire la qualificazione”.

Ora sei a Roma. Come è scandita la tua giornata?

“Le mie giornate, in particolare in questo periodo, sono frenetiche. Ho tempo per fare pochissime cose, ma questo mi piace. Sono occupato, faccio quello che più amo. Al mattino inizia la preparazione atletica, il pomeriggio il taekwondo. Nel mezzo possono esserci sedute di allenamenti che vanno a curare altri aspetti. Spesso devo migliorare il mio corpo e, quindi, faccio tanta fisioterapia. Insomma, la mia giornata è molto intensa. Nel tempo libero mi piace guardare i film, soprattutto comici, e serie tv su Netflix. Inoltre, ascolto tantissima musica, mi capita di scrivere qualcosa e, soprattutto, mi piace passeggiare all'aria aperta, circondato dalla natura”.

Qual è il tuo menù giornaliero?

“È un menù abbastanza vario in quanto sono seguito da un ottimo nutrizionista, che mi permette, con la sua dieta, di scendere di peso e di essere performante al massimo”.

Che emozioni pensi avrai quando salirai sul quadrato nella prima gara?

“Sicuramente salirò sul quadrato super concentrato per l'incontro. Immagino che sarò teso, ma non penserò a niente se non all'incontro. L'Olimpiade è una gara come tutte le altre, è solo il contorno che la rende speciale. Ma sul quadrato sarò io contro il mio avversario, come in ogni allenamento, come in ogni competizione già affrontata”.

Hai qualche gesto scaramantico da fare prima dell’incontro?

“Nessuno in particolare. In genere durante le gare, preso dalla tensione, pratico gesti scaramantici, ma so benissimo che non sono quelli i fattori che influiscono sulla mia prestazione. Mi è capitato di averli, ma ogni volta sono diversi. Questo dimostra quanto contino poco, sono solo una difesa che la nostra mente erge contro la tensione”.

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Festa oggi pomeriggio a Mesagne per i 100 anni di Carmelo Dellimauri, classe 1921. E' il caso di dire: classe di ferro. Intorno a Carmelo si sono stretti i tre figli, i tanti nipoti, e i tantissimi amici che lo hanno voluto festeggiare. E lui non si è sotratto ai festeggiamenti. Carmelo nella sua vita ha svolto il lavoro di agricoltore, amministratore prima dell'oleificio Alcide De Gasperi e poi della cantina Riforma Fondiaria di Mesagne. Nell'abitazione di Carmelo Dellimauri è giunto il sindaco Toni Matarrelli che gli ha donato una targa a nome dell'Amministrazione comunale. Presenti anche alcuni amministratori della cantina della Riforma Fondiaria che gli hanno consegnato una targa per ringraziarlo dell'impegno profuso a favore dei soci. Il genero, Nino Perrucci, ha declamato una poesia nella quale ha ricordao la vita del centenario. Al temine, rispettando il contingentamento, si è svolto un brindisi augurale.

Ecco la poesia:

Cinquanta ti Carmelo cchiù cinquanta ti Capuzza

Osci sidici ti lugliu, forsi lu teci, sontu cient'anni pi loru

ma no sapiunu nienzi, si sentunu 'ncora ggiuvini e attivi

tantu ca cchiu ti 'ncu nna  notti Capuzza ddesciata Carmelu

mena ca ma ssa scupari tò aulii e poi...”sò cientu e nci po' sctari”;

mara ci sctai cu loru, Ziatina, ca puru nci tai nna manu

ed' èti sulu edda ca pò ddiri “ turmiti ca 'nora eti presctu”

a vvoti li bènci ma a vvoti noni e tannu sontu propria... amari

poi tici 'ntra edda; sò cientu: “armammindi ti pacienza e... bonanotti”;

ci la capu lassa a desiderari comu sempri l'appititu no ffaci nna grinza

forsi si ricordunu ti vagnoni, ca cu llu mangiari no ssi putia schirzari

ci no sctai attientu a curu ca tieni nanzi parti la manu e ti lu fottunu

puru ca tuttu no rria mmocca; sò cientu: “nci puè ddiri lassati la furcina?”;

hannu sciuti sempri fori ti piccinni e sempri ti 'nculu a l'attani

pi 'mparari lu mistieri, la fatia, lu rispettu e lla riligioni

la tumenaca no si discutia a llu presctu fori; poi a lla S. Messa

moni... turmendu nanzi la televisioni; sò cientu: “bascta sctai picciata”;

l'unici svaghi, lu cafei a llu barra prima ti fori la matina presctu,

e la cantina ti la riforma fondiaria cu l'impegnu comu ci era loru

ddo puru comu consiglieri ànnu  ddatu lusctru  pi nna trentina t'anni

poi la beffa lu vinu cu l'acqua; sò cientu:” tantu no faciti cchiui la ruggini”;

nnu sieculu ti storia vàtu fattu e vissutu ti fori a ffori, cu grinta ddo 'nci vulia

fili ti la prima uerra mundiali, cu zù Benitu atù partutu pi lla siconda

 passati ti li reali Savoia a lla Repubblica, lu sbarcu sobbra la luna,

vi manca Garibaldi, li Papi no si contunu e llu coronavirus v'è diddicatu;

cient'anni vissuti sempri cu lla bona saluti fruttu ti sana  fatia

vissuti cu l'amori ti Nina  e lla gioia ripagante ti quattru fili

'ncora osci  cocculati, riviriti, pi vvui risirvatu tantu e tuttu l'affettu

pi sempri lu nonnu “numuru unu” pi lli ottu niputi vicini e luntani;

Auguri, Carmelo Dellimauri classe 1921, urtumu ti li “Capuzza”

nnu sieculu vissutu intensamenti cu lla famiglia e llu fruttu ti lu lavoru

mò  turnatu bambinu ma 'ntra llu cori la fatia, l'amata campagna

ringrazi li presenti, il sign. Sindaco; “sò 100 anni e no ti na ddunatu ti nienzi”.

nino simigliano, 16 luglio 2021

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PROGRAMMA DEL 17 E 18 LUGLIO PER IL PROGETTO "PANCHINE POETICHE METROPOLITANE"

DOMANI - SABATO 17 LUGLIO
A partire dalle ore 10, dieci artisti dipingeranno altrettante panchine del Parco "Potì" con i versi delle poesie vincitrici e delle proprie opere personali dedicate al tema dei sogni. Fino alle ore 14 circa, "Poesie Metropolitane" invita a partecipare ad un reading libero di poesie, aperto a tutti.

DOMENICA 18 LUGLIO
Dalle ore 10 alle ore 14,
secondo appuntamento con il reading di poesie, chi vorrà potrà leggere le proprie poesie.
Per l'occasione "Poesie Metropolitane" donerà al Parco e ai visitatori circa 170 segnalibri poetici, con i versi di tutti i partecipanti (delle opere che hanno rispettato il regolamento e i termini).

L'iniziativa è patrocinata dal Comune di Mesagne nell'ambito del programma estivo promosso dall'Amministrazione comunale.

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 "Il problema degli impianti di climatizzazione presso il Tribunale di Brindisi e la Procura è in corso di risoluzione. A seguito delle proteste di qualche settimana fa, mi sono subito attivata presso il Ministero della Giustizia per affrontare la questione". Così la Sottosegretaria alla Giustizia Anna Macina. "Dagli uffici del dicastero - continua - mi è appena stato comunicato che, il Dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria - Direzione Generale Risorse ha autorizzato gli uffici del Tribunale e della Procura di Brindisi a procedere alla risoluzione della problematica relativa agli impianti di condizionamento. Nella giornata di ieri è stata effettuata la consegna del gruppo frigo presso la Procura della Repubblica. Quanto al Tribunale, i lavori nelle aule di udienza e i condizionatori a servizio del IV piano saranno avviati quanto prima" conclude.

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Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 16 luglio 2021 in Puglia, sono stati registrati 6.156 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 46 casi positivi: 10 in provincia di Bari, 7 in provincia di Brindisi, 5 nella provincia BAT, 9 in provincia di Foggia, 12 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto.

Non è stato registrato nessun decesso.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.767.226 test.

245.746 sono i pazienti guariti.

1.641 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 254.045, così suddivisi:

95.337 nella Provincia di Bari;

25.627 nella Provincia di Bat;

19.879 nella Provincia di Brindisi;

45.235 nella Provincia di Foggia;

27.169 nella Provincia di Lecce;

39.599 nella Provincia di Taranto;

824 attribuiti a residenti fuori regione;

375 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 15 luglio 2021 sono state somministrate 404.317 dosi di vaccino, di cui 243.125 prime dosi e 161.192 seconde dosi; mediamente, sono state somministrate 2.042 dosi per giornata di vaccinazione.

Il 67,8% (165.076) delle prime dosi è rappresentato da Pfizer, il 18,3% (44.377) da AstraZeneca, il 9,6% (23.254) da Moderna e il 4,3% (10.418) da Janssen (Johnson&Johnson). Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 39,4% a persone al di sotto dei 60 anni; il 32% agli anziani, il 16,6% ai soggetti fragili; il 5,5% al personale sanitario; il 3,6% al personale scolastico; l’1,4% alle forze dell'ordine; l’1,5% ad altre categorie. Questa, invece, la distribuzione delle seconde dosi: per il 37,8% agli anziani; per il 27,7% ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per il 19,2% ai soggetti fragili; per il 7,8% al personale sanitario; per il 4,8% al personale scolastico; per l'1,8% alle forze dell'ordine; per lo 0,9% alle altre categorie.

Fino al 15 luglio i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 231.428 e di questi 154.362 con la seconda dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 65,8% e al 43,9%. La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 91,4% e all’86,7% per il ciclo completo.

Sono 65.928 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale, di cui 15.018 (22,8%) in ambito domiciliare. Il 18,5% (12.187) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 26,4% (17.414) a soggetti della fascia di età 70-79 anni, il 27,6% (18.201) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 27,5% (18.126) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente (47.037; 71,4%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (13.086; 19,9%), dai caregiver (1.233; 1,9%) e da altre categorie (4.572; 6,8%).

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Salve, vorrei segnalare un fenomeno sempre più frequente. Nelle vie che vanno dal parco potí alla villa/centro storico e viceversa,schiamazzi a parte fino alle 2 da quando non c'è più il coprifuoco, passeggiano bevendo birre in bottiglie di vetro (che non so se i bar posso dare sia per età che per la pericolosità del vetro) e dove le lasciano? In piedi sui marciapiedi o al centro delle strade. Stamattina sono uscito di casa alle 5.15 per andare a lavoro e ho notato una bottiglia di birra vicino alla ruota di un auto in via Zara e subito dopo un'altra bottiglia di birra in via paduano. Facciamo di tutto per far notare quanta inciviltà abbiamo in corpo e che il motto "ne usciremo migliori" è ormai solo un vago ricordo. Grazie se pubblicherete anonimamente l'articolo.

Ostuni. Edifica su un’area demaniale e avvia l’attività di esercizio pubblico senza le prescritte autorizzazioni, denunciato.

In Ostuni, i Carabinieri della locale Stazione coadiuvati nella fase esecutiva dai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brindisi, del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Taranto, da personale della A.S.L. di Brindisi e della Polizia Locale, hanno denunciato un 50enne titolare di un esercizio pubblico di quella zona marittima, poichè ritenuto responsabile di aver:

-​ ​ ​violato la normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, non avendo avviato alla sorveglianza sanitaria un proprio dipendente;

-​ ​ ​violato le norme igienico strutturali e difformità autorizzative, dalle quali sono conseguiti i provvedimento di immediata cessazione dell'attività e revoca dell'autorizzazione nonché la contestazione della sanzione pecuniaria di 2.000,00 Euro;

-​ ​ ​avviato l'attività in assenza delle previste comunicazioni all'Autorità con conseguente applicazione della sanzione pecuniaria di 5.000,00 Euro;

-​ ​ ​aver costruito l'attività commerciale su un’area demaniale e senza alcuna autorizzazione.

L’intera struttura è stata sottoposta a sequestro.

E’ necessario vigilare sugli acquisti per evitare che venga spacciato come nazionale il prodotto importato di minore qualità con i magazzini in Puglia pieni di olio straniero con un aumento del 51% rispetto all’anno scorso. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dell’analisi dei dati del report Frantoio Italia redatto dall’organismo di controllo ICQRF del Ministero delle Politiche Agricole.
In queste condizioni è importante verificare attentamente l’etichetta anche se – denuncia la Coldiretti regionale - sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta – precisa la Coldiretti regionale - è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile tanto che i consumatori dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente.
Il consiglio della Coldiretti è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di comperare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive.
“A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia, l’olio extravergine di oliva. Serve una ulteriore stretta sui controlli, per stoppare le pratiche sleali, un intervento normativo fortemente sollecitato da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi dovuti alle difficili condizioni di mercato”, aggiunge Muraglia.
Accanto alla formula tradizionale del 3×2 ed ai punti a premio – aggiunge Coldiretti Puglia - si sono moltiplicate e differenziate le proposte delle diverse catene per renderle meno confrontabili tra loro e più appetibili ai clienti, dalle vendite sottocosto che devono seguire regole precise ai buoni spesa. Tra i prodotti alimentari venduti in offerta più frequentemente ci sono quelli simbolo della dieta mediterranea che non possono mancare sulle tavole degli italiani e hanno un effetto calamita sui clienti a partire proprio dall’olio di oliva.
Per questo serve intensificare l’attività di controllo e vigilanza anche per evitare che vengano spacciati come nazionali prodotti importati ma è anche necessario al più presto il recepimento della direttiva (UE) 2019/633 in materia di pratiche commerciali sleali del 17 aprile 2019 – continua Coldiretti Puglia - per ristabilire condizioni contrattuali più eque lungo la catena di distribuzione degli alimenti, con l’introduzione di elementi contrattuali e sanzionatori certi rispetto a prassi che finora hanno pesantemente penalizzato i produttori.
Occorre, inoltre, approvare la proposta di riforma dei reati alimentari presentate dall’apposita commissione presieduta da Gian Carlo Caselli, presidente del comitato scientifico della Fondazione Osservatorio Agromafie promosso dalla Coldiretti, perché i contratti tra gli attori che operano lungo le filiere del cibo sono presupposto di valore per le produzioni locali, di remunerazione dignitosa per gli imprenditori agricoli e di qualità per i consumatori.
“Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio è il nostro obiettivo – conclude il presidente Muraglia – perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio. In Puglia aziende agricole e frantoi hanno saputo cogliere gli spunti positivi offerti dal mondo del vino, abile nell’attività di marketing e di grande promozione delle etichette pugliesi a livello nazionale e internazionale. Da qui stanno nascendo sale di degustazione all’interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante, sta salendo il livello qualitativo degli oli”, tiene a precisare il presidente Muraglia.
La Puglia detiene un patrimonio di 60 milioni di ulivi – conclude Coldiretti Puglia – su una superficie di 383.650 ettari, con una PLV (Produzione Lorda Vendibile) del comparto olivicolo-oleario pari al 20% della totale PLV del settore agricolo.
In Italia 9 famiglie su 10 consumano olio extravergine d’oliva tutti i giorni – sottolinea Coldiretti – con una crescente attenzione verso il prodotto di qualità che ha favorito la nascita di corsi e iniziative. L’Italia è il primo consumatore mondiale di olio di oliva con una media negli ultimi 5 anni di 504 milioni di chili, seguita dalla Spagna con 483 milioni di chili e dagli Stati Uniti con ben 320 milioni di chili. A sostenere la domanda mondiale – conclude la Coldiretti - sono certamente gli effetti positivi sulla salute associati al consumo di olio di oliva provati da numerosi studi scientifici che hanno fatto impennare le richieste di quel segmento di popolazione che nel mondo è attento alla qualità della propria alimentazione, soprattutto in tempi di pandemia Covid.

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